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Economia

Bitcoin FAQ: le domande e risposte più comuni

Il progetto Bitcoin è così  radicalmente nuovo che ovviamente porta ad essere diffidenti nei suoi confronti ed a farsi tantissime domande.

Non è chiaramente possibile rispondere esaurientemente a tutte, ma abbiamo provato a farlo per quelle più comuni, attivando quindi la sezione FAQ sul sito: ilporticodipinto.it/faq.

Se avete dubbi o domande in merito contattateci e proveremo a dare una risposta o un aiuto, sia che le curiosità riguardino parti tecniche sia quelle più economiche.

Per il futuro abbiamo preparato anche il forum, a cui è possibile accedere qui: ilporticodipinto.it/forums/bitcoin.

Gli articoli in tema inveve saranno disponibili all'indirizzo ilporticodipinto.it/bitcoin.

Bitcoin: una moneta online che sfida banche e governi

Bitcoin comincia già a far notizia di sè in qualche giornale mainstream. L'articolo che proponiamo è stato pubblicato il 16 Aprile su techland.time.com e scritto da Jerry Brito, un ricercatorie senior al Mercatus Center1 della George Mason University2 e direttore del suo programma tecnologico. E' anche adjunt professor nella stessa università.

Il suo articolo dimostra di aver capito la portata potenzialmente rivoluzionaria di questa nuova tecnologia.


Bitcoin: una moneta online che sfida banche e governi

di Jerry Brito, techland.time.com

Sul finire dell'anno scorso, quando WikiLeaks cominciò a rilasciare le scottanti comunicazioni di svariati dipartimenti statali, molte persone hanno pensato di mostrare solidarietà con il gruppo facendo loro una donazione. Scoprirono però che molte agenzie di pagamento si rifiutavano di trasferire i fondi a WikiLeaks a causa, secondo alcuni, di pressioni governative. Paypal addirittura arrivò a bloccare il loro account impedendogli quindi di accedere ai fondi che avevano già disponibili.

"Hey Visa, Mastercard, Paypal: quelli sono soldi miei!", scrisse su tweeter Jeff Darvis all'epoca. "Come vi permettete di di dirmi come devo o non devo spenderli?"

Come i Capitalisti Aiutano a Costruire il Socialismo

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Si, ancora oggi va di moda che la "sorgente di tutti mali" siano i capitalisti. Devono essere alquanto timidi perchè nonostante mi sforzi di scovarli non mi sembra che ce ne siano. Anzi. Il fatto è che invece viviamo nel periodo delle certezze, tutto deve essere garantito. Non c'è spazio per l'imprevidibilità, non è contemplata. Quindi come risultato tutti cercano di agire per il proprio tornaconto, usando violenza sugli altri. E' capitalismo ciò? Salvare il culo alle banche nel 2008 alle banche è capitalismo? Rubare e redistribuire a cazzo di cane i soldi fa parte della mentalità capitalistica? Privatizzare i profitti e socializzare le perdite è capitalismo? O forse i capitalisti si sono "trasformati" in qualcos'altro? Frank Chodorov non aveva la palla di vetro eppure, già nel 1962, riuscì a "prevedere" il futuro...

 

Bitcoin: come l'oro, meglio dell'oro?

Le proprietà dell'oro sono note sin dall'antichità, ed infatti questo metallo è stato sempre ritenuto un bene molto prezioso.

Le sue particolarità hanno fatto sì che la gente, quando lasciata libera di agire come meglio credeva e cioè prima che gli stati imponessero il corso forzoso della propria moneta, selezionasse questo bene come moneta di scambio.

Le proprietà di una moneta infatti sono:

Dove Ci Sta Portando il QE2?

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Proprio ieri la notizia che la BCE alzerà i tassi dal 1% al 1,25%. Zio Ben invece prosegue sulla strada dello zero. Gli piace, tale sarà infine il valore del dollaro. Non c'è storia, gli Stati Uniti ormai si sono infilati in un vicolo cieco senza possibilità di uscita; a tornare indietro Bernanke non ci pensa minimamente.

La gogna mediatica e pubblica lo aspetta, ma chi di dovere si salverà comodamente da domande e linciaggi. Come al solito i poveri fessi pagheranno per la loro ignoranza e per il salvataggio altrui.

 

 

di Robert P. Murphy1

Oro contro Pistole e Distintivi

Salve, prima di approdare su questo spazio virtuale scrivevo come "lupo solitario" sul blog Freedonia ma attratto dalle potenzialità e dagli obiettivi di questo progetto de "Il Portico Dipinto" ho deciso di unire le mie forze a questa interessante brigata di blogger.

Inizio subito forte con la traduzione di questo eccezionale scritto di Gary North sull'oro ed il sistema monetario che nostro malgrado siamo costretti ad accettare. Come? Presto detto...

 

Una forma speciale di "terrorismo"

Ecco un difficile esperimento che riguarda due persone che hanno emesso del danaro. Uno di loro ha emesso monete di oro ed argento che oggi valgono, in dollari, più di quanto sono costate all'epoca dell'acquisto. L'altro ha emesso dei biglietti di carta che oggi valgono solo una frazione dell'oro ed argento che valevano al tempo dell'emissione.

Una di queste due persone sta affrontando la possibilità di dover passare anni in prigione perchè una giuria federale ha valutato l'emissione di denaro che ha fatto, un crimine. L'altra persona invece non solo è a piede libero, ma viene trattato dalle autorità con rispetto e deferenza.

Chi dei due è chi?
 

20 statistiche sulla distribuzione della ricchezza

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Traduzione dell’articolo: “20 dati statistici che provano che la ricchezza mondiale viene riversata nelle mani dell’élite - lasciando il resto del mondo sventuratamente povero”, di The Economic Collapse Blog


Al giorno d’oggi la ricchezza mondiale è più concentrata nelle mani di una élite di quanto lo sia mai stata nella storia moderna. 

Un tempo la maggior parte della popolazione sul pianeta sapeva come coltivare i propri alimenti, allevare i propri animali e prendersi cura di sè. Non c’erano molte persone favolosamente ricche, ma c’era una certa dignità nell’avere un pezzo di terra che potevi chiamare tuo, o nell’avere un’abilità che potevi far fruttare.
Tristemente, nelle ultime decine di anni, una percentuale sempre maggiore di terre coltivabili è stata inghiottita da grosse corporation e da governi corrotti. Centinaia di milioni di persone sono state cacciate dalle proprie terre verso aree urbane sempre più dense.
Nel frattempo, è diventato sempre più difficile avviare un’attività propria, dal momento che poche monolitiche corporation globali hanno iniziato a dominare quasi ogni settore dell’economia mondiale. Così, un numero sempre maggiore di persone nel mondo è stata obbligata a lavorare per “il sistema” per riuscire appena a sopravvivere. Allo stesso tempo, coloro che sono al vertice della catena alimentare (l’élite) hanno impiegato decenni per implementare il sistema in modo da assicurarsi nelle proprie tasche porzioni sempre più vaste di ricchezza.

E così oggi, nel 2010, abbiamo un sistema globale in cui pochissime persone al vertice sono assurdamente ricche, mentre circa metà della popolazione di questo pianeta è irrimediabilmente povera.

Oro ed azioni nel settore minerario come percentuale dei beni globali

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Dalle nostre letture di Casey Research abbiamo trovato un interessante grafico e relativi commenti di Eric Sprott della Sprott Asset Management, li riportiamo alla vostra attenzione:

 

"[...] il pensiero comune è che l'oro in questo periodo sia una bolla. Non è così. Al vertice di Casey's Gold & Resource appena conclusosi, Eric Sprott ha mostrato una slide che mostrava la percentuale in oro ed azioni in aziende minerarie del valore globale dei beni. Come è possibile verificare nel grafico qui riprodotto, le partecipazioni in oro attualmente sono solo una frazione di quanto sono state storicamente."

Senza crocifisso, senza Berlusconi e poi?

Un giorno stavo parlando con un mio amico francese e, siccome io sono italiano, si è arrivati a parlare di Berluscone. Il mio amico è un ingegnere delle telecomunicazioni, ha insegnato all'università per qualche tempo, prima di lavorare in Germania ha vissuto a lungo in Inghilterra. Tanto per sottolineare che non è il primo babbalone di passaggio, ma una persona dotata di sicura intelligenza. Dicevo, tocchiamo l'argomento Berluscone. Il francese, che si informa e studia, comincia ad enumerarmi tutto quello che B. ha fatto e non ha fatto...

Spendere, risparmiare o boicottare? - 2 parte

Per chi è d'accordo sul piano teorico che si stia vivendo un periodo che non è proprio il massimo e che ci sia bisogno di cambiare le cose anche radicalmente, la domanda più naturale è: “sì, tu hai ragione in teoria, ma in pratica cosa si fa?”

Domanda che mi sono posto a lungo e che continuo a pormi, perché non ho una risposta. Cerco però di analizzare la situazione in maniera razionale.

Spendere, risparmiare o boicottare? - 1 parte

Comprensibilmente il mio post precedente, in cui si muoveva una critica all'utilità dello Stato, ha fatto sorgere la domanda più naturale: ma non basterebbe cominciare a tagliare le spese inutili, gli sprechi, i soldi buttati al vento?

Father and son

Immaginate un padre di famiglia, però a capo di una famiglia molto ampia, di quelle di una volta – diciamo – non di quelle di oggi.

Il calo dei prezzi è l'antidoto alla deflazione

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Autore: George Reisman Data: 14 gennaio 2009 Fonte: Falling prices are the antidote to deflation

Un disastroso equivoco in materia economica, condiviso quasi totalmente sia da profani che da economisti di professione, è il credere che il calo dei prezzi costituisca la deflazione e debba perciò essere temuto e, se possibile, impedito. L'articolo in prima pagina sul The New York Times del primo novembre scorso rappresenta il tipico esempio di tale confusione. Vi si riporta:

"Mentre dozzine di paesi sprofondano sempre più nelle difficoltà finanziarie, una nuova minaccia potrebbe star emergendo all'interno dell'economia americana – l'eventualità che le merci si accumulino in attesa di acquirenti ed i prezzi crollino, soffocando i nuovi investimenti ed aggravando la disoccupazione per mesi o forse anni. La parola per tutto questo è deflazione, cioè calo dei prezzi, un termine che fa gelare gli economisti. La deflazione accompagnò la depressione degli anni '30. Prezzi continuamente in calo furono anche alle origini della cosiddetta “decade di smarrimento” giapponese dopo il collasso catastrofico della bolla nel settore immobiliare sul finire degli anni '80 – un periodo nel quale gli esperti trovano analogie con le attuali difficoltà americane."

 

Saggio sulla crisi economica in corso

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di Marco Bollettino

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