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Tecnologia

Bitcoin non è una bolla; è una curva ad S ed è solo all'inizio

di Brandon Green1

 

Una delle cose più intriganti dopo il recente aumento di prezzo di bitcoin, è il modo in cui reagiranno le istituzioni finanziarie.

L'imminente inaugurazione del mercato dei futures aprirà le porte ai giganti di Wall Street. Ciò potrà significare sia il paradiso che l'inferno per bitcoin, e tutti stanno discutendo su ciò che potrà accadere dopo.

È questa interazione BTC/Wall Street che potrebbe essere alla base del recente spike di prezzo del bitcoin; almeno parzialmente.

Le impronte digitali diventano digitali

Non che vorremmo stupirci quando parliamo di tecnologia, di quello che da qualche tempo è il futuro a noi così vicino. Secoli addietro per l’uomo della strada, il progresso e le sue tecnologie realizzatesi “chissà come” avevano tempi più dilatati prima che potessero inserirsi nella vita di tutti i giorni. Prima che qualcosa divenisse “cosa di tutti”, più stadi dovevano essere superati.

L’uomo sogna, si sa, e ricordando forse il più grande, quello di volare, pensiamo ad esempio a come quell’idea cominciò ad apparire meno impossibile via via che sotto le nostre mani nuovi congegni, materiali e idee davano sostanza ai progetti, alle ipotesi, alle teorie … ed ecco che la “magia” in qualche modo diventava realtà; magari un’intuizione, magari la ricerca di una vita, qualche volta per sbaglio. 

E' nel crowdsourcing il futuro dell'auto?

Non so voi, ma io mi sono rotto gli Zebedei. 

Non ne posso piu' di andare in giro con veicoli costruiti da cretini (per cretini e cretine col cervello costantemente collegato con lo zombie box anche mediante nuove merdate come smartphones che consentono il diuturno rapporto sulle loro attivita' giornaliere alla CIA tramite Faccialibro e Cinguettii diarrotici vari)  che poi si lamentano se non riescono a vendere piu' in un mercato saturo di rottami irriparabili e obsoleti, che sono un misto casuale di tecnologia dal 1936 ad oggi, male impiegata e male amalgamata, e diretta a scopi che esulano da quello di spostarsi nel modo piu' conveniente ed economico possibile. 

La morte delle banche – ed il futuro del denaro

Bitcoin ha compiuto da poco il suo terzo anno di età, e benchè il protocollo che lo definisce, cioè la descrizione precisa di come funziona è ormai ben definito, il software che lo implementa è ancora in una fase poco più che embrionale.

Una fase che si potrebbe definire molto simile a quella dei primi anni di Internet, dove il suo uso era limitato principalmente agli atenei ed ai centri di ricerca, e sebbene i suoi utilizzatori ne fossero entusiasti i non addetti ai lavori avevano una grossa difficoltà non solo a capirne l'utilità pratica, ma soprattutto a coglierne l'incredibile portata rivoluzionaria a livello globale che di li a pochi anni l'avrebbe fatto diventare tanto diffuso quanto essenziale in praticamente qualunque attività pratica.
 
Il funzionamento di Internet è una cosa molto complessa che mette insieme un gran numero di protocolli e tecnologie, e conoscerle nel dettaglio è appannaggio di un numero molto ridotto di persone. Ma la cosa importante è che in generale un utente non esperto non ha bisogno di conoscere tutti questi dettagli per utilizzare Internet, gli basta sapere che è in grado di fare questo e quest'altro, e che l'uso del determinato sito o programma gli permette di raggiungere un certo risultato.
 
Con Bitcoin la cosa è analoga: il principio di funzionamento è complicato perchè deve risolvere tutta una serie di problematiche estremamente complesse che prima del suo avvento nessun altro sistema era stato in grado di affrontare nemmeno dal solo punto di vista teorico.
 
Ma i dettagli del protocollo (accennati in questi articoli: 1, 2 ) non è necessario che siano compresi dai non addetti ai lavori, quello che invece è importante è che siano chiare le sue caratteristiche è proprietà.
 
Nell'articolo che segue in particolare Schlichter si chiede:

 

La storia del File Sharing

Il secolo scorso il file sharing era un hobby marginale, solo per i geek abbastanza fortunati da possedere un computer che potesse connettersi al World Wide Web. Oggi è completamente differente, in quanto il file sharing è diventato una abitudine giornaliera per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. In pochi anni scambiarsi i files è diventato mainstream. È il momento di sederci e vedere come accadde.1

Il file sharing digitale ha fatto una lunga strada dai primi giorni dei floppy disk, che avevano una capacità di 79.7 kb agli inizi degli anni '70.

Due decadi fa i dischi da 3.5'' erano il mezzo più utilizzato per distribuire i file. In quel tempo, la loro incredibile memoria di 1.4 MB era fin troppa per poter distribuire i file. Ma le cose sono diventate veramente interessanti quando le persone hanno iniziato a scambiarsi i file via internet.

In appena un paio d'anni, il file sharing si è evoluto fino a diventare un processo incredibilmente efficiente che ha migliorato la vita dappertutto. Ha portato l'attenzione verso media poco conosciuti, e l'accesso alla distribuzione ha permesso agli individui di scambiare file con il resto del mondo senza praticamente nessun costo.

Esaminiamo brevemente come il file sharing è diventato cio che è in una panoramica non esaustiva.

Laboratori di stampa 3D: comincia l'epoca della progettazione di medicine fai-da-te

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Nuove tecniche nella (tecnologia di) stampa 3D semplificano la produzione di farmaci, consentendo l’home-design e la sintesi di prodotti farmaceutici.

di Nikki Olson1

 

Il lato scientifico

Il professor Lee Cronin (titolare della Cattedra di Chimica presso l'Università di Glasgow) ed il suo team, hanno costruito quello che essi chiamano un "reactionware", ovvero "speciali contenitori per reazioni chimiche fatti di gel polimerico".

Questi contenitori si distinguono da quelli di laboratorio, quali ad esempio i becher, perché, oltre ad essere contenitori per reazioni chimiche, fanno parte essi stessi della reazione. I prodotti chimici sono semplicemente aggiunti al gel polimerico e stampati in 3D sulla matrice. Ad esempio, materiali come il carbonio possono essere stampati su un contenitore-matrice per rendere la camera stessa conduttiva. Camere più sofisticate potrebbero contenere dedali di componenti chimici in sequenza, creando singole unità che fungono da camera di reazione multistadio.

Contenitori sui quali sono state impiantate delle sostanze chimiche per provocare una reazione, sono stati utilizzati a lungo, e su larga scala, nell’ingegneria chimica. La tecnologia di stampa 3D rende queste tecnologie possibili a livello di laboratorio, e consente altrettanto bene agli scienziati di sperimentare con maggiore facilità le tecniche della camera di reazione. Tale sperimentazione, sostiene Cronin, porterà inevitabilmente al perfezionamento dei processi di camera, nonché a nuovi sistemi per poterli utilizzare nella produzione. Inoltre, la tecnologia della camera di reazione permetterà la produzione di composti che precedentemente dovevano necessariamente essere sintetizzati. Ad esempio, Cronin ed il suo team hanno usato “reactionwear” per la sintesi del C21H17BrN2O, composto organico eterociclico precedentemente non registrato.

Cronin scrive: "E', per noi chimici, un nuovo modo di pensare, che ci offre lo specifico controllo sulle reazioni, perché permette il continuo perfezionamento del progetto dei nostri contenitori, secondo la nostra volontà".

 

Bitcoin: Oggi per patiti della tecnologia, domani per il mondo?

Al quarto anno dalla sua nascita, un Bitcoin viene scambiato per alcuni dollari, nonostante le numerose previsioni che il suo valore sarebbe tornato a quello iniziale, e cioè pressochè zero.

E' un segnale incoraggiante che potrebbe voler dire che il numero di persone che è disposta a scommettere su di esso non solo continua ad essere costante, ma probabilmente cresce.

I primi quattro anni infatti sono quelli in cui il ritmo di creazione è maggiore di tutti gli altri: verso la fine di quest'anno tale ritmo si dimezzerà ed ogni nuovo blocco porterà con sé solo 25 nuovi BTC.

Cosa succederà? I miners continueranno il loro "lavoro" nonostante un improvviso guadagno dimezzato? Il numero delle transazioni e le loro commissioni saranno sufficienti a compensare la perdita di guadagno? La minore disponibilità di nuova moneta guiderà il loro prezzo verso l'alto?

E' molto difficile immaginare quale scenario si presenterà perchè molto dipenderà da quanti esercenti cominceranno ad accettare questa nuova cryptomoneta come forma di pagamento, e se le istituzioni cominceranno l'attacco a questa nuova tecnologia, varando nuove regolamentazioni che renderanno difficile o addirittura fuorilegge il suo uso.

Quello che è sicuro è che ormai l'80% dei bitcoin "facili" è stato minato, il numero degli utenti è in costante aumento (una stima approssimativa basata sul numero di IP distinti visti nella rete raggiungeva quasi il milione), e così le funzionalità: la prossima release del client ufficiale porterà con se la gestione delle firme multiple, che permetterà di implementare funzionalità sempre più avanzate in maniera sempre più semplice.

Il futuro sarà interessante da seguire.

Nel frattempo questo articolo scritto da un avvocato di uno studio legale di New York fornisce una buona presentazione di questa nuova moneta così fortemente amata-odiata, e verrà pubblicato sull'"Hastings College of the Law".

di Reuben Gringberg1

Bitcoin, decentralizzazione, ed equilibrio di Nash

di Vitalik Buterin1

Gli storici della tecnologia si riferiranno a Bitcoin per lungo tempo come una innovazione fondamentale all'interno della tecnologia di Internet. E' il primo sistema di denaro elettronico distribuito che impedisce di spendere la stessa moneta più volte, un problema che fino a poco tempo fa sembrava essere inerentemente impossibile da risolvere. E' infatti inerente nella natura dei dati digitali poter essere copiati, ed per questo motivo che le multinazionali di music, film e libri da decenni cercano, con scarsissimo successo, di evitare che le opere che vendono possano essere copiate. Ogni schema di protezione che implementano viene alla fine forzato e reso nullo. Bitcoin ha veramente la possibilità di diventare la migliore moneta mondiale del web e capovolgere l'attuale sistema finanziario. Ma anche se Bitcoin fallisse in questo intento, i concetti che implementa sono in sè stessi rivoluzionari.

Kevin Slavin: Come gli algoritmi modellano il nostro mondo

Al giorno d'oggi una gran parte delle operazioni ripetitive è gestita da speciali algoritmi per computer, in particolare nel mondo della finanza1, dove riuscire a trovare il momento in cui comprare e vendere titoli può fare la differenza tra la ricchezza ed il fallimento.

Ma a volte si può perdere il controllo e possono succedere cose strane come avvenuto ad esempio con un certo libro su Amazon2... Kevin racconta alcuni esempi e fa diverse interessanti considerazioni in merito.

 

 

20 anni di Linux

Lo sviluppo ed il successo di Linux nel mondo dell'informatica è una di quelle vicende che dovrebbe dare molto da riflettere. Ecco un breve video che in occasione del suo ventesimo anniversario ripercorre alcune tappe importanti:

 

 

Tanto per cominciare è probabilmente l'ambito più rilevante in cui la piena collaborazione da parte di migliaia di persone ed aziende nel mondo, in poco tempo, ha portato a rendere disponibile a chiunque ed in modo del tutto gratuito degli strumenti dalla potenzialità impressionante.

Come è potuta accadere una cosa del genere?

Il funzionamento di Bitcoin (II) -- prove e conoscenza comune

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In un post precedente sono stati esposti alcuni dei concetti crittografici che sono alla base del funzionamento di Bitcoin.

In questo vedremo invece una panoramica del funzionamento ad un livello più alto.

E' necessario prima di tutto inquadrare i problemi da affrontare per implementare un sistema di transazioni monetarie completamente decentralizzato ed anonimo (o meglio, pseudoanonimo). Il problema principale è quello di riuscire ad avere una "conoscenza comune" delle proprietà della moneta. In particolare tutti devono sapere chi è il proprietario corrente di ogni unità monetaria (per evitare che qualcuno "spenda" del denaro che non gli appartiene), ma bisogna anche sapere che tutti abbiano le stesse informazioni. Ed è necessario sapere che gli altri sappiano che io so che loro sanno... e così via. Più formalmente questo tipo di conoscenza è definito in letteratura come "conoscenza comune"1.

Il funzionamento di Bitcoin (I) -- concetti di base

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Questo è il primo di una serie di articoli che mi propongo di preparare per spiegare il funzionamento di Bitcoin da un punto di vista più tecnico.

Il prerequisito per comprenderne il funzionamento è conoscere le basi della crittografia a chiave pubblica per cui ne verranno qui forniti i concetti principali.

Come prima cosa è importante capire una delle cose fondamentali: nella rete Bitcoin tutto quello che avviene è pubblico e non crittografato. In particolare il sistema funziona, e funziona bene, senza una entità centrale, proprio perchè tutte le transazioni che avvengono sono pubbliche. La privacy deriva dal fatto che le entità che effettuano le transazioni sono definite per mezzo di indirizzi Bitcoin, che sono composti da una particolare sequenza di numeri e lettere (a titolo di esempio l'indirizzo per fare donazioni a questo sito: 1DHoxhPDnLNyYtpPpG4JMenF7yLPye78Mf). Cioè un sistema del tutto analogo al funzionamento di alcune banche svizzere che utiilzzano conti "cifrati". In realtà i conti non sono cifrati ma sono definiti semplicemente dal loro numero, senza rendere pubblico chi ne è il proprietario.

Un mese di novità per l'E-Cat, il reattore nucleare di Rossi

Nonostante i media mainstream continuino ad ignorare quasi completamente le notizie (tranne una notevole eccezione di cui includiamo il video), nelle ultime settimane le novità riguardo al ben noto (per le persone che si informano in rete) reattore di Rossi sono tutt'altro che mancate.

Chi segue il settore delle "nuove energie" da tempo sa che periodicamente vengono fatti annunci più o meno rivoluzionari, e con altrettanta puntualità le forti aspettative che questi portano con se vengono disattese venendo a mancare conferme di terze parti e spostando costantemente nel futuro le applicazioni pratiche che ne dovrebbero scaturire.

Tutto questo però non accade con l'e-cat di Rossi, il "reattore" che genera energia da una reazione nucleare a bassa energia, spesso indicata con la denominazione più comune di "fusione fredda".

Man mano che il tempo passa infatti emergono nuovi dettagli sulla sua possibile modalità di funzionamento, sul numero di unità già costruite, sul business plan che gli investitori (tutti esteri) sono pronti a mettere in azione, sulle conferme di funzionamento di terze parti.

Marcin Jakubowski: Ecologia Open Source

Quando nell'ormai lontano '83 Richard Stallman1 fondò il progetto GNU2 nessuno si sarebbe aspettato che in così pochi anni sarebbe nato un movimento così forte ed organizzato come quello del software libero, che da nicchia assolutamente ristretta è passato a diventare un nuovo modo di sviluppo ed a cambiare gli equilibri economici.

Al giorno d'oggi l'Internet che conosciamo è popolata in grande misura da server con sistemi operativi aperti, che fanno girare applicazioni aperte ed in larga parte gratuite.

Ma questo non vuol dire che le aziende non possono beneficiarne e trarne profitto: l'azienda probabilmente più importante nel mondo Internet, Google, è nata e cresciuta grazie al sistema operativo Linux, che gira su centinaia di migliaia di server. Un risultato che un allora giovanissimo Linus Torvalds3 non si sarebbe certamente mai sognato.

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