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I nuovi dittatori Covid-19 rinunceranno al potere solo se temono una rappresaglia

Era l'autunno del 1989. Nel mondo stavano accadendo cose terribili.

Il muro di Berlino era caduto. La gente del blocco orientale era riuscita a raggiungere quello Occidente attraverso l'Ungheria. La linea tra est e ovest vacillava. La situazione si stava allontanando dal corso che i governi comunisti del Patto di Varsavia avevano tracciato: che le loro popolazioni dovessero rimanere prigioniere entro i confini del blocco comunista.

Non era chiaro se questo contagio sociale per la libertà si sarebbe diffuso in Cecoslovacchia.

Ma poi arrivò il 17 novembre 1989, un giorno impresso nella storia, il giorno degli studenti. Una festa nazionale e tutto doveva essere chiuso, ma alcune persone erano agitate per le precedenti azioni del governo che molti consideravano abusi.

COVID 1984

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Lucida analisi che per la prima volta fa notare le "timide" domande di quella che vorrebbe diventare il mainstream della controinformazione (ma che in questo momento evita di graffiare o non ne è più capace)

La proprietà intellettuale: l’innovazione dovrebbe servire i consumatori, non i produttori

I sostenitori dei diritti di proprietà intellettuale si basano spesso su una di due linee di ragionamento. La prima si basa sulla mancata comprensione del fatto che la frequenza o la quantità delle innovazioni determinano la crescita economica. La seconda è fissata nella domanda, “    Quindi, se spendo 1 miliardo di dollari in Ricerca e Sviluppo per portare una nuovo farmaco sul mercato, chiunque sarebbe in grado di copiare il mio prodotto senza essere ricompensato?”. Entrambe sono basate sullo stesso errore fondamentale: assumere che l’innovazione sia una questione di produzione. Non lo è. L’innovazione è tutta questione di abilità imprenditoriale, ed è per questa ragione che i diritti di proprietà intellettuale non aiutano e non possono aiutare.

Radio Exit seconda improvvisata

This broadcast is free from Moronavirus.

Dopo il teaser, il nostro il Colonnello Buonanotte parla a ruota libera, ma niente sul Pecoronavirus.

Après le teaser, notre Colonel Good-Night parle de roue libre, mais pas de Connardavirus.

After the teaser, our Colonel Good-Night talks free-wheeling, but not about Moronavirus.

La speranza è una trappola inventata dai padroni

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Il delirio è intorno a noi. E mi dà i brividi realizzare, mentre sto scrivendo, come un cielo azzurro e una brezza tiepida accarezzi questo pergolato fatto a mano da mio padre, arricchito dal canto degli uccellini che, intonando cinguettii gioiosi alla primavera, faccia da sfondo a un male oscuro che da dietro quelle finestre (da cui potrei essere e sono certamente osservato) si muovano esseri inqualificabili: bipedi dotati di notevoli possibilità motorie - nessuno lo nega - nonché della capacità di nutrirsi e vestirsi autonomamente, persino di esprimere vocaboli senza essere senzienti. E questo ha del miracoloso.

Quel che Nessuno dice sulla Crisi del Corona

Trascrizione in Italiano del video: Quel che Nessuno Dice sulla Crisi del Corona, di James Corbett 15.04.2020 corbettreport.com
 
James Corbett e' un canadese che diede alla luce il suo ormai famoso sito nel 2006 (anno nel quale ho avuto l'onore di conoscere virtualmente la maggior parte degli utenti e bloggers del Portico Dipinto) con l'intenzione di occuparsi di tutto quanto lo interessasse, vale a dire tutto.  Si distinse nell'informazione sul disastro dei 3 grattacieli di NewYork del 2011 ed ha al suo attivo diversi documentari (anche disponibili su DVD): io segnalo qui il mio preferito: How Big Oil Conquered the World, ma sono tutti da vedere con soddisfazione.  Abita da parecchio tempo in Giappone dopo essere vissuto anche in Europa.  Vale veramente la pena di seguirlo e magari di contribuire con una somma anche minima (a partire da un dollaro al mese) al grande lavoro che sta facendo da anni.
 

America Wakes UP

Pane al pane

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Di seguito la trascrizione completa dell'intervista, recuperata dal post di Flavio:

 

Radio Exit

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 Questa e' la prima trasmissione dallo studio mobile di Radio Exit trasmessaVi nella vostra lingua dal Colonnello Bishop (Colonnello Buonanotte). Ulteriori messaggi saranno trasmessi ad intevalli irregolari. Buonanotte da IL Colonnello.

Il s'agit de la première transmission du studio mobile de Radio Exit diffusée dans votre langue par le colonel Bishop (Colonel Bonne Nuit). D'autres messages doivent être diffusés à une fréquence irrégulière. Bonne nuit du colonel.

This is the first transmission from mobile studio of Radio Exit broadcast to you in your native language by Colonel Bishop (Colonel Good-Night). Further messages are to be broadcast at irregular frequency. Good Night

 

La superstizione delle calorie alimentari

Uno dei vari sintomi di ignoranza totale, scientifica e filosofica di quelli che dovrebbero essere, secondo la loro stessa opinione autoreferenziale (e secondo chi ci comanda, seguito dal pecorume umano piu’ bieco ed obbediente), piu’ informati sul funzionamento del corpo umano, quei signori e signore che indossano camici bianchi e stetoscopi che usano unicamente come decorazione a mo’ di cravatta intorno al collo, e’ senza dubbio la loro accettazione supina della superstizione delle calorie alimentari e del consumo calorico del corpo umano.
 

Io NON approvo questo messaggio

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E’ ormai chiaro da molti decenni che il sistema che ci propone il pensiero unico, come sempre ha fatto con il trucco della Demonocrazia (il governo dei demoni, cioe’ dei mentitori dalla lingua biforcuta), ci propone anche l’opposizione addomesticata.
  
Bisogna fare attenzione a pesare sempre accuratamente le parole di chi cita la democrazia (“in democrazia i giornalisti, i poliziotti, gli usceri, i mafiosi dovrebbero comportarsi cosi' o cosa' " cioe' nel modo in cui chi propugna la truffa ci ha fatto credere che dovrebbero comportarsi).
  

Io Approvo Questo Messaggio

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Conosco Massimo Mazzucco da molti anni; non sono sempre daccordo con lui e anche di recente ci sono stati dei contrasti; ma posso dire senza ombra di dubbio che:

#IOAPPROVOQUESTOMESSAGGIO

Se siete daccordo, postate semplicemente questo Hastag nei commenti qui sotto, grazie.

Il futuro prossimo

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Se penso che nulla sarà più come prima, non è perché mi stia allineando a quella rassegnazione cui ci invitano ad adeguarci entusiasticamente, verso quel nuovo modello di sopravvivenza sociale ed economico (ci dicono dalla regia) teleguidato dalla neolingua orwelliana e dalle cantilene propagandate da ogni megafono fascista degli incravattati a mezzo busto. Dottrine che lavorano ovviamente sull'inconscio (e già funzionanti) in nome di un lavaggio del cervello.

Lavati nel cervello e sognanti il ritorno alla nuova normalità [costituita e pre-costituita]. Quindi. Pronti a genuflettersi a funzioni sataniste e diaboliche. Sataniche, in modo sotteso e generale. Diaboliche in senso peculiare, tantoché l'etimologia di diabolico – tra le altre accezioni – vale a dire: «separare» e «dividere» … dice niente? …

Non ci sono diritti, solo rovesci.

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Ho appena visto l'ultimo video notturno dell'ottimo Pietro Bisanti su YT, e pure quello del roboante Carlo Negri (Il quale gradisce mettere un "Ing" di fronte al proprio nome per darsi qualche autorevolezza e che, data la natura delle mie seguenti considerazioni immagino che in realtà significhi "Ingenuo", visto che perora una sollevazione popolare che non avverrà di certo a colpi di video su YT) e devo fare qualche considerazione pressochè obbligatoria pure se nel frattempo li saluto ambedue corrispondendo la mia stima per loro.

Il Corona-puzzle

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Il cagasotto non è colui che fronte a un pericolo o fronte a una minaccia la quale potrebbe drammaticamente realizzarsi a suo discapito, si muove di conseguenza. E questo vale nondimeno in nome di una "mera" quotidianità, quando ad esempio ci si può trovare fronte alla minaccia di perdere il proprio posto di lavoro, e ci si caga addosso e ... obbedisci, o ti allinei, o taci, o fai buon viso a cattivo gioco e nonostante tu sappia sia una minaccia delle più infime, la paura di reagire rimane più forte del coraggio di ribellarsi.

E senza giungere a cose tanto vitali e importanti, potrebbe bastare anche molto meno per fare la figura del coniglio. Così come è capitato a Me.

Gironzolavo in bicicletta. Era una bella giornata di Sole (avevo ancora i capelli e gli ormoni a regime), io - virgulto della Vita - mi avvicinavo a un semaforo, bello bello rispettando doverosamente la mia destra e godendomi l'atmosfera di un quartiere urbano e ricco di vita, all'epoca così vivibile, quando il traffico era ancora accettabile in una semi-periferia di queste zone, uno sguardo gioioso all'avvenire in quel periodo, quando ecco una vecchia Golf sopraggiunge alle spalle sgasando come un'ossessa a marmitta aperta (o scassata) e mi sorpassa, riempiendo – non solo Me, ma tutta la piccola via di gas di scarico immondi, di un motore ormai a scatafascio che mangiava più olio che benzina. La Golf rallenta ma subito scatta il verde, quindi riparte sgommando, mi riaffumica, incurante di sfiorare la gente sui marciapiedi e attraversando l'incrocio come un pazzo. Gli ho urlato dietro un OOOOOHHHHHH!!!!! …

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