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La Manipolazione Psicologica del Popolo

Videocracy: Basta Apparire (Videocracy - 2009)


  • genere: Documentario
  • regia: Erik Gandini
  • interpreti: Silvio Berlusconi, Lele Mora, Fabrizio Corona, Flavio Briatore, Rick Canelli, La gente
  • produzione: ATMO

GIUDIZIO: Imperdibile

In due parole

Forse incomprensibile a molti Italiani (perchè è difficile vedere dall'interno, essendoci coinvolti direttamente) è stato definito un "Horror Movie" e non a caso; spalanca le porte di un incubo dal quale pochi si sono risvegliati

Recensione

Erik Gandini, regista ItaloSvedese è decisamente bravo. La sua carriera di filmaker documentarista è interessante e costellata di meritati premi. La sua ultima fatica però è passata, almeno in Italia, praticamente inosservata. All'epoca della sua uscita il trailer del film fu boicottato dallo stesso Berlusconi che ne impedì il passaggio sulle reti nazionali e anche al cinema si vide ben poco.

E' l'ennesimo film su Berlusconi? Vi starete chiedendo? No affatto, anche se l'oscuro personaggio è certamente uno degli interpreti principali: "Videocracy" è molto di più, è l'orrore rivelato in tutta la sua cruda e lampante verità, è il racconto di una delle più potenti operazioni psicologiche attuate sul popolo Italiano, è la narrazione di una trasformazione culturale profonda che in poco più di 30 anni ha manipolato il modo di pensare e di sentire della gente. Ne ha costruito i gusti, le opinioni, i miti, le idee, le ambizioni; ha distrutto l'individualità e il buon senso creando un "pensiero comune" livellato al basso.

Ciò che però è evidente se visto da fuori, ad esempio dal paese in cui vive il regista, non lo è altrettanto dal punto di vista di chi è cresciuto in mezzo a questa trasformazione. Erik Gandini realizza un prodotto che verrà definito, fuori confine, un "Horror Movie" ma che non riuscirà a sortire lo stesso effetto (anche a causa del suo passaggio in sordina) tra i diretti interessati, cioè noi.

La trasformazione culturale è anche questa: essere incapaci di comprendere la portata e il significato del documentario perchè in fondo si vedono gli stessi personaggi che fino a poco tempo fa erano ogni giorno in televisione. Perchè si vedono le veline e le aspiranti veline che si vedono sempre anche in TV. Talmente abituati all'orrore che quando uno ce lo mostra senza filtri, manco ce ne rendiamo più conto.

Gandini dal canto suo fa un lavoro coraggioso e da vero giornalista d'assalto; con la scusa di girare un documentario sulla televisione Italiana, ottiene un biglietto di ingresso per "Il dietro le quinte" e ruba letteralmente immagini e momenti preziosi; fa partire spesso la telecamera di nascosto, con la sua simpatia e innocenza fa parlare a ruota libera i personaggi, con la sua bravura riesce ad evidenziare il potere dell'immagine e della televisione; spostandosi poi tra la gente comune racconta "la storia di uno di noi" e ricostruisce ciò che è avvenuto nei cervelli delle persone con un'efficacia devastante.

L'idea per questo film, come asserisce egli stesso in un'intervista gli viene da un dato che considera sconvolgente e che appare su un giornale del suo paese: "Più dell'80% degli Italiani ha come unica fonte di informazione la televisione". Il dato statistico apparirà anche alla fine del documentario assieme ad altre "notizie" frutto del suo lavoro di ricerca.

Videocracy è un film che dovrebbe essere proiettato nelle scuole, dibattuto e visto da tutti. Noi ci limitiamo a consigliarne l'acquisto in DVD data anche l'importanza storica di tale documento e suggeriamo agli acquirenti di vedere il documentario almeno due volte; la seconda attivando il commento audio dello stesso Erik Gandini (sua anche la voce narrante del film). Da non perdere inoltre l'interessante intervista presente nei contenuti speciali. Il commento e l'intervista aiutano a chiudere il cerchio e a comprendere meglio il senso e la portata di quest'opera assolutamente da non perdere.