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WASN'T BORN TO FOLLOW

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Cominciai a rendermi conto del fatto che tutto ciò che si vede in TV o si legge nei giornali e nelle riviste generaliste è falso quando mi imbattei in notizie su fatti o procedure che conoscevo molto bene e che erano invece descritte con totali fabbricazioni, spesso di fantasia e quasi sempre ideologicamente motivate per seguire un piano che era persin troppo facile intuire. 
Ora mi sono imbattuto in qualcosa che mi fa pensare che tutto quel che esce dal sistema farmacocratico segua le stesse regole della TV e dei Mass Media e, grazie ai dettati contraddittori di alcuni Soloni di quel sistema, due miliardi di persone sono state messe in detenzione domiciliare.
Ma non è questo quello di cui voglio disquisire qui ed ora.
Voglio portare una testimonianza personale.
 

INTERSTELLAR - il Buco Nero del Cinema

L'amore trascende le dimensioni, ma non in questo film. Un countdown di minchiate irripetibili nella storia del cinema.

Bene. Il sospetto che può attraversare il lettore affezionato di questo Sito, dovrebbe manifestarsi [giustamente] sotto le sembianze di Tre inevitabili domande, le seguenti, la prima: - perché sparare sulla Crocerossa?. La seconda: - perché argomentare di un film ben lontano dall'essere sulla cresta dell'onda? E, soprattutto, la terza e ultima domanda: - perché parlarne proprio qui sul Portico, visto che il nostro Proiezionista ne aveva già fatto una sua [ottima] disamina?

Alla prima rispondo che la Crocerossa, ormai li ammazza i feriti. Non ci sono più le Crocerosse di una volta. 

Alla seconda rispondo che questa pellicola è magnificamente [e tuttora] la migliore che concentri in sé la decadenza del cinema odierno e sopratutto incarna il riflesso perfetto di quel pubblico che - tra un film che ufficialmente viene considerato meramente commerciale o esclusivamente fracassone o di puro intrattenimento, e il cosiddetto film invece o magari elitario o d'autore o autoriale (chiamiamolo come vogliamo) ... ecco che in mezzo ci vede un Mister "Interstellar", quel film, insomma, come dire - Sì okay di intrattenimento, però, anche serio, ma anche di riferimento, ma anche tutte quelle cose, ohibò, che al pubblico fanno dire "Caspita, non sarà del grande regista CHI SA CHI, però il fatto suo, Nolan, lo sa, eh!" .. [ma anche No, replichiamo noi];

JOKER - Un Leone [d'oro] per le pecore

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Di per sé, un film che vuole ispirarsi a un personaggio iconico dei fumetti e vuole farlo in maniera seria, e per seria intendo sganciandosi dagli stilemi del mondo supereroistico, dalla loro assurda visionarietà e iperboliche concezioni, è un film che ritengo incoerente a prescindere ... 

 ... a dire, cosa? a dire che preferisco di gran lunga un film su di un personaggio dei fumetti fatto molto male che ne rispecchi però le inverosimili dinamiche rispetto alla realtà; che non un film su di un personaggio dei fumetti girato in modo magnifico, ma che vuole proporsi come cosa seria.

Ma al di là di questa mia posizione, certamente opinabile, rimane comunque il film in sé e sempre di cinema trattasi e se il cinema vende sogni, e più amiamo i sogni, più saremo vulnerabili e ingannabili, allora meglio che mai questa pellicola ne incarna la questione, e così, in un VIDEO estemporaneo che ho girato al volo, ho ritenuto parlarne e, in modo meno convenzionale, trattarne i punti ...

Frivolezze e vigliaccheria

Incredibile. E continuo a stupirmi di come io mi stupisca di come la gente non riesca a farsi mai i cazzi suoi. Allucinante, direi. La scoperta dell’acqua calda, direte voi. Va beh, ci sta. Ci sta, visto come la saggezza popolare reclami a pie' sospinto [e sempre indignata] il famoso: "Non si è fatto gli affari suoi! e non doveva farsi i miei!", immagino che simili «intercalare» siano ormai secondi solo a quelli del chiedere «Come stai?», del «Che bella giornata oggi, visto che Sole?» del «Mannaggia piove, chi sa domani», e il mitico «Governo ladro» che non può mancare mai, e via discorrendo.

La meta

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Qualcuno direbbe che ci hanno insegnato (giusto sarebbe dire: ci hanno indottrinati), dicevamo: - ci hanno “insegnato” a considerare l’esistenza come un modello da costruirsi dal basso. Prima si studia, poi si deve trovare il lavoro per ciò che hai studiato; poi si lavora per quello che hai studiato; poi vivi secondo il potere che quel lavoro ti permette programmandoti per quello che ancora non sei; poi vai in pensione per meritare il riposo che quel lavoro ha imposto tu meritassi, prima ancora di capire di cosa dovevi stancarti. 

I grilli e i vaccini

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Cosa succederebbe se al di là della cretineria si sviluppasse la consapevolezza che la conoscenza e la cultura non sono nemmanco sinonimi, che l'armonia è l'unica Legge universale che permette alla verità d'illuminare la menzogna così come la luce annienterebbe un vampiro? 

Si parla di come una coscienza libera possa essere foriera di miglioramenti, e poi la si esclude nel momento che essa deve essere riconosciuta nella sua verità.

Quanto si sono riempiti la bocca i cretini, con locuzioni stile «Risveglio delle coscienze»? (!) sarebbe come tentare di contare le stelle, oppure finanche con un: «Cambiamo noi stessi se vogliamo cambiare il mondo!» ovvero quando si parafrasa in ogni salsa il pensiero di un uomo straordinario il quale illustrava e vivificava «Sii il cambiamento che vuoi vedere», nevvero? 

... eppure ...

L’eradicazione della polio in India : un tragico successo

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La regione del Sud-Est Asiatico è stata dichiarata ufficialmente « esente da polio » nel 2014 da parte dell’OMS. Leggiamo le parole di soddisfazione dal sito della Global Polio Eradication Initiative, l’organizzazione responsabile degli sforzi per eradicare la polio a livello globale (finanziata da : OMS, Rotary, CDC, UNICEF, Bill&Melinda Gates1), scritte il 13 Gennaio del 20172:

 

I topi di Campbell e la sottile arte della menzogna

Personalmente sono affascinato, quasi ossessionato dalle menzogne: la disinformazione, la manipolazione delle informazioni, la propaganda. E’, come ben sappiamo, un ingrediente chiave del controllo delle masse. Collateralmente mi interesso anche di Scienze della Nutrizione e quando posso mi diverto a scartabellare la letteratura scientifica sull’ argomento. Ogni tanto mi capita di pizzicare qualche autore a fare il furbo, così ho deciso di condividere con voi questo piccolo aneddoto, sperando di non tediarvi troppo.

L'ultimo imperatore - (Un Luogocomune vecchio come il mondo)

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Sintomatica a riguardo (e a tratti divertente se osservata da una prospettiva più alta) è «la politica della controinformazione» (chiamiamola così per mancanza di neologismi) che nella sua natura d'attacco, inorgoglita ormai da innumerevoli vittorie di Pirro, si è spiaggiata come un cetaceo alla fine dei suoi giorni; al punto che, per sopravvivere, le dinamiche che la riguardano si sono appropriate delle medesime logiche del Potere che all'inizio si era premurata (se non vantata) di combattere o denunciare o additare o svergognare che dir si voglia.

A queste considerazioni poco importa e poco deve importare delle etichette ufficiali che ogni fetta di contro-informazione chiamiamola "off-mainstream" ha sulle spalle o sulla bocca e la si identifica o si auto-identifica in qualche modo, o come si autodefinisce o non si autodefinisce, poiché, di fatto, anche se grezza come identificazione, di controinformazione vuole trattarsi.

Sarà mai sbagliato fare controinformazione? No. Fin qui, cioè fino ad un certo punto storico della nostra era moderna iperconnessa, vivificata nella cultura dell'ipertesto, nulla di male (cioè fino ad almeno cinque annetti fa'), ché dovevamo tutti capire fin dove spingere e dove fermarsi, quali priorità illustrare e quali sovvertire; e ci mancherebbe, per molti aspetti va e deve essere riconosciuto alla controinformazione che fu - il suo impegno e il tempo che doveva avere (e ha avuto), sino a che si prendesse coscienza - quasi nero su bianco - che il Potere non lo combatti con la verità, quel Potere che NON plasma la sua forza sulle menzogne in sé, bensì sulla plasmabilità - o meglio - a riguardo del grado di plasmabilità che può essere operato sulla maggioranza e soprattutto sulle menti degli adolescenti. Per dirla con una metafora, che ora gli adulti imparino l’abbiccì, è utile come a un novantenne imparare l'uso del preservativo.

La crescita economica non è generata dall'inflazione

L'associazione positiva tra attività economica ed inflazione dei prezzi non è dovuta ad un'espansione della ricchezza reale, ma all'espansione dell'offerta di moneta. La crescita economica reale non può essere quantificata, non è possibile sommare patate e pomodori per ottenere un totale significativo e quindi calcolare la crescita economica reale. La cosiddetta crescita economica è stabilita da una componente monetaria, ammorbidita da un deflatore dei prezzi. Ciò che viene etichettato come crescita economica è in realtà il tasso di crescita di una componente monetaria distorta, la quale viene erroneamente chiamata produzione totale reale. Secondo il pensiero popolare, più forte è il pompaggio monetario, più forte sarà il ritmo di spesa e di conseguenza il reddito monetario, più forte sarà la cosiddetta economia reale. In questo contesto, più denaro significa più spese e questo porterebbe ad una crescita economica più forte.

Contrariamente a questo modo di pensare, più denaro scoperto indebolisce solo il processo di creazione di ricchezza reale. Di conseguenza più soldi e meno ricchezza significano più denaro per unità di beni, cioè un aumento generale dei prezzi.

Il risparmio è fondamentale per la crescita economica

È attraverso l'espansione del bacino dei risparmi reali che è possibile un aumento dello stock di beni capitali. L'aumento dei beni capitali, quando correttamente allocati, consente di far emergere una crescita economica.

La politica monetaria allentata è la chiave per capire i cicli di boom/bust

Durante una recessione economica anche le imprese altamente sofisticate vanno in bancarotta nonostante esse impieghino tecnologia sofisticata. Un'analisi attenta rivela che la radice del problema non è la mancanza di una tecnologia sofisticata, ma piuttosto l'impiego sbagliato delle risorse economicheda parte delle imprese.

Il Fluoro (Ovvero: come trasformare un rifiuto tossico in un toccasana indispensabile per l’uomo)

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Parecchi anni fa un pediatra mi allungò due tavolette di fluoro per il “bene” di mio figlio; non soltanto erano indispensabili per prevenire la carie, disse (il fatto che non avesse ancora i denti e che avrebbe dovuto cambiare completamente i primi che sarebbero spuntati non intaccò minimamente la sua logica), ma aggiunse che erano vitali anche per le ossa.

Lo guardai in faccia con attenzione e il suo sguardo rispose a qualsiasi tentazione potesse venirmi di intavolare una discussione. Lo ringraziai, uscii e le pasticche volarono nel primo cestino di rifiuti che mi capitò a tiro. Ero certo della sua buona fede ma lo ero altrettanto della sua ignoranza.

Mistero al punto Condor (terza e ultima parte)

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(E' possibile trovare la prima parte qui e la seconda parte qui.)

Non è possibile analizzare nel dettaglio tutte le teorie che sono state elaborate sul disastro di Ustica anche perché i fatti sono tantissimi ma come abbiamo detto, molti libri sono stati scritti e c'è di conseguenza la possibilità di approfondire un po' tutti gli aspetti del caso.

Non è nemmeno possibile esporre la metodologia e i dati raccolti da Claudio Gatti per la sua teoria sui caccia israeliani perché ci vorrebbe un volume intero che inoltre esiste già ed è stato scritto dallo stesso autore; si tratta appunto del libro: “Il quinto scenario”.

Mistero al punto Condor (seconda parte)

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Il volo Itavia IH 870, codice di registrazione: I-TIGI sta rullando per mettersi in linea con la pista dell'aereoporto Guglielmo Marconi di Bologna; il DC-9 sta volando dalle 8 del mattino, è un aeremobile estremamente affidabile, praticamente un mulo. decolla per Palermo alle ore 20:08 con 113 minuti di ritardo che hanno innervosito i 77 passeggeri nella sala di aspetto. Alcuni riescono ad avvisare i propri cari, altri non riusciranno a farlo, a bordo, anche 4 membri dell'equipaggio per un totale di 81 persone.

C'è chi deve assistere al matrimonio della sorella, chi ha promesso il miglior compleanno ai suoi figli, chi ha bisogno di una visita specialistica, che va semplicemente a trovare degli amici, chi lavora, chi torna a casa, ci sono studenti, ci sono bambini; volti di persone che vedi per la strada, storie di vita, pensieri, sogni, goie e preoccupazioni.

 

Mistero al punto Condor (Prima Parte)

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Sulla tragedia di Ustica è stato detto di tutto e di più; sono stati scritti innumerevoli libri, realizzati documentari, film, trasmissioni televisive, perfino fumetti. E' stata fatta molta informazione ma anche tanta disinformazione. A distanza di 38 anni il popolo italiano non ha le idee chiare su cosa è accaduto, le polemiche non mancano, i fronti contrapposti tra persone che si insultano fanno sempre molto comodo. Per alcuni non c'è nessun mistero, per altri il mistero è risolto, per altri ancora la verità è sempre più lontana.

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