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Misteri

Il Segreto di Kubrick

Stanley Kubrick è una merda di talento (Kirk Douglas)

Dopo l'intervista tarocco che sta spopolando in rete in cui il maestro del cinema confesserebbe di essere l'autore dei falsi allunaggi, un falso confezionato per gettare discredito sulle voci che legano Kubrick alla truffa delle missioni apollo1, può essere interessante dare un'occhiata agli indizi reali che il regista ha intenzionalmente inserito nei suoi film.

Chiarire alcuni aspetti è necessario perché, mano a mano che la sabbia del tempo ricopre la mente, quando i ricordi si affievoliscono, esce sempre una riscrittura della storia che approfitta della memoria corta o dell'ignoranza della gente. L'intervista bufala qui citata ad esempio, sembra confezionata ad arte per colpire la sensibilità dei conoscitori ed estimatori di Stanley Kubrick, ma anche per tutte quelle persone (una larga maggioranza) che hanno bisogno di essere rassicurate sviluppando un senso di appartenenza al pensiero più popolare e in voga.

Iniziamo dai fans e dai critici/estimatori del maestro perché sono quelli le cui opinioni faranno poi tendenza tra il volgo. Ci sono due aspetti sostanziali che si possono riassumere così:

Tempo che impazzisce, Scie che aumentano

La propaganda inventa sempre nuove terminologie che vengono vendute al pubblico come un dato di fatto; tanto nessuno si pone domande sull'origine della nuova definizione o sul fatto che il giorno prima nessuno conosceva il termine nè ciò che esso identificava, mentre il giorno dopo ogni media ne parla come se fosse sempre esistito.

E così abbiamo le "Bombe d'acqua", oppure l'isis che spunta fuori dal nulla conquistando interi paesi e sostituendo provvidenzialmente al-Qa.ida, solo per fare due esempi recenti.

Vedremo cosa si inventeranno per l'evento di due giorni fa; esattamente il 22:09:2014, la città di Venezia ha subito infatti un bombardamento completamente assurdo e pazzesco di grandine.

Scalerò l'Everest, da solo! Parte Seconda: il Volo

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Link alla Parte Prima 

Wilson dovette modificare il suo piccolo aereo (assimilabile ad un ultraleggero dei nostri giorni) per intraprendere il viaggio dall'Inghilterra al Nepal.  La prima modifica assolutamente necessaria, benchè aggiungesse peso al velivolo, era un serbatoio supplementare.  Col serbatoio di serie avrebbe potuto viaggiare al massimo per 5 ore, cioè circa 400 miglia alla velocità di crociera di un'ottantina di miglia all'ora in condizioni perfette, che non era quel di cui necessitava per un viaggio in zone desolate e desertiche.

Tenete presente che stiamo parlando di un'epoca nella quale i trasporti aerei erano nella loro infanzia: uno dei problemi di chiunque si apprestasse ad un viaggio aereo era la rarità di aereoporti, persino in Europa, figurarsi altrove. E allorquando una pista fosse presente, non era garantita nessuna forma di assistenza e persino il rifornimento di carburante poteva essere un problema insormontabile: quando lo si trovava, spesso era di qualità scadente e proveniente da taniche arrugginite o contaminate con sostanze estranee.  Se si aggiunge a tutto questo la costante necessità di attenzioni e la delicatezza dell'impianto di carburazione dei motori aerei, in particolare quelli non all'avanguardia e risalenti alla decade precedente come quello di Wilson, si può capire in che razza di impresa si fosse cacciato, specie essendo un neofita del volo.  Imprese come quella che si apprestava a sostenere erano a quel tempo appannaggio di pochi piloti divenuti leggendari e immediatamente ascesi allo status di stelle di prima grandezza nel firmamento mondiale degli eroi popolari del periodo tra le due Guerre Mondiali: gente del calibro di Antoine de Saint-Exupery 1, Amelia Earhart 2 e Charles Lindbergh 3.  Di Maurice Wilson invece la stampa parlò solo in negativo, con scommesse sul fallimento della sua impresa: nessuno pensava che ce l'avrebbe fatta nemmeno sino al Mediterraneo e i più sostenevano che se fosse arrivato sulle Alpi, che a quell'epoca erano un ostacolo non da poco, si sarebbe comunque schiantato su quelle alte vette. 

Scalerò l'Everest, da solo! Parte prima.

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Se non l'aveste ancora visto vi invito a vedere quanto prima uno dei film fondamentali del cinema inglese (non le ultime versioni, bensi la prima delle due di Korda) Le Quattro Piume 1. Sembra un concentrato di luoghi comuni coloniali britannici, ma in realta non lo è.  E la storia che mi appresto a narrare - raccontata, per quanto sappia, in Italiano, solamente e brevemente da Messner in un suo vecchio libro 2 - è la storia di un uomo che come molti altri fu toccato personalmente dalla Prima Guerra Mondiale in più di un modo: e la Grande Guerra sigillò il suo fato in maniera inescapabile, proprio come la guerra in Sudan fece col protagonista del romanzo da cui il film sopra citato prende ispirazione. Maurice Wilson, questo il suo nome, non solo pagò la sua arditezza fisicamente, ma anche con l'applicazione di un intento quasi persecutorio verso di lui da parte dei suoi detrattori che ottennero che il suo spirito libero finisse per essere equiparato a follia maniacale e testarda idiozia, ostacolato costantemente nei suoi sforzi dall'autorita costituita.

Il mistero sulla morte di Rino Gaetano

E' appena uscito in tutte le librerie un saggio destinato a far discutere: "Rino Gaetano, la tragica scomparsa di un eroe". Il titolo in realtà era differente (Rino Gaetano, assassinio di un cantautore) ed è stato cambiato all'ultimo momento, su richiesta della famiglia, dopo che era già stato ampiamente pubblicizzato su molti quotidiani e riviste.

L'autore del libro è un avvocato, Bruno Mautone, che afferma di aver studiato a lungo i testi delle canzoni del cantautore Crotonese convincendosi che lungi dall'aver composto "canzoncine leggere" piene di nonsense, avesse inserito nei testi riferimenti alla massoneria e a tanti misteri italiani spesso, anticipando addirittura gli eventi. Lo avrebbe fatto utilizzando un linguaggio criptico, utilizzando metafore, simbologie, doppi significati, in un perfetto stile di comportamento "Massonico".

Per l'avvocato Mautone infatti, Rino Gaetano era un adepto a una qualche loggia massonica (vengono suggeriti i nomi della rosa rossa o dei rosacroce) che aveva avuto accesso a conoscenze precluse ai più su molti dei "Misteri Italiani", ma che si era successivamente pentito iniziando a fare rivelazioni sotto forma di allegorie nelle sue canzoni; e che proprio per questo, avesse talmente infastidito i vertici del potere occulto che alla fine avrebbero deciso di eliminarlo.

Il Mistero dei Beatles (Parte Terza)

[ Segue dalla seconda parte dell'articolo. ]

Nelle prime due parti di questo articolo12, con un riassunto per forza di cose molto stringato, ho tentato di evidenziare il fatto che la PID (Paul is dead) non è una fantasia scaturita dai fan ma è stata consapevolmente alimentata e creata dagli stessi Beatles, Paul McCartney in testa. Chi volesse approfondire con i due ottimi libri citati in precedenza, potrà avere un quadro completo ed esauriente degli indizi e conseguentemente le conferme di questo fatto.

Ma perchè? La domanda può sembrare banale ma non lo è. Trovata pubblicitaria? Come ho detto lo ritengo poco probabile; è un piano talmente cervellotico, che ha richiesto inoltre almeno 3 anni di preparazione; il che non ha molto senso, specialmente in considerazione del fatto che sarebbe uscito nel momento in cui la storia dei Beatles è finita. Inoltre, come vedremo ora, uno o più sostituti di Paul McCartney sembra ci siano effettivamente stati oltre al fatto che uno strano comportamento dello stesso McCartney ha fatto si che il protagonista della PID continuasse con le sue smentite negli anni successivi e contemporaneamente alimentasse la leggenda disseminando nuovi indizi. Comportamento tenuto anche dagli altri Beatles che se durante varie interviste individuali, hanno sempre continuato a sostenere che questa storia “è un vero cumulo di boiate”, dall'altra parte, in altre occasioni e senza che nessuno chiedesse loro nulla, se ne uscivano con dichiarazioni o con autentiche contraddizioni che hanno sempre lasciato perplessi tutti quanti; come ad esempio Ringo Starr che alla morte di George Harrison dichiarerà di essere rimasto l'unico Beatle in vita. Lapsus Freudiano?

Il Mistero dei Beatles (Parte Seconda)

[ Segue dalla prima parte dell'articolo. ]1

Proviamo ora a dare uno sguardo nel minestrone di indizi e stranezze relative a questo caso tenendo ben presente che non è possibile riportare tutto senza scriverci sopra un libro e facendo attenzione a questi fatti importanti:

1. La leggenda PID nasce poco dopo la pubblicazione dell'album Abbey Road avvenuta nel settembre del 1969 per la rivelazione di un DJ americano (Russel Gibb) che ha ricevuto in redazione una telefonata anonima. Prima di questa data, nessuno ha analizzato le canzoni dei Beatles o le loro copertine alla ricerca di indizi strani.

2. Secondo la leggenda, Paul McCartney sarebbe morto il 9 di Novembre (o l'11 di settembre secondo alcuni indizi) del 1966.

Il Mistero dei Beatles (Parte Prima)

Le leggende metropolitane generalmente non rientrano nei miei interessi se non come elementi di semplice curiosità. Il fascino del mistero che di solito intriga più o meno tutti, mi coinvolge qualora esistano i presupposti concreti per poter affermare di trovarsi davanti a un vero enigma. Conoscevo quindi da molti anni la leggenda metropolitana che ruota attorno ai Beatles e in particolare su uno dei suoi componenti, ma considerandola del tutto assurda l'avevo relegata sempre nel recinto delle storielle tipo: Elvis è ancora vivo.

 

Il meteorite caduto in Russia tra l'operazione psicologica e le chiacchere da Osteria

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ATTENZIONE: aggiornamento importante a fine articolo

Una notizia che mi è stata segnalata da un amico, mi ha tenuto incollato tutto il giorno alle news; sono rimasto impressionato e molto incuriosito dalle immagini che iniziavano a comparire su youtube, relative alla caduta o presunta tale di un meteorite.

Più passavano le ore e più si aggiungevano nuovi filmati e alla fine anche tutti i quotidiani italiani riportavano la notizia.

Contemporaneamente però, mi rendevo conto che le notizie, come al solito, non sottolineavano i dati interessanti evidenziati dai vari video reperibili in rete, ma erano piuttosto tutte allineate verso un'unica versione che di fatto, cozza decisamente con ciò che si può osservare dai filmati.

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