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Europa

Perché l’economia americana è più solida di quella dell’eurozona

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Rispetto alle altre economie avanzate del resto del mondo, quella statunitense sta dimostrando di avere una resilienza maggiore. L’impatto della crisi economica dovuta ai lockdowns causati dal COVID-19 è minore negli Stati Uniti rispetto a quelli avutisi in Giappone, Francia, Germania e del valore medio per l’Unione Europea, così come – sotto questo aspetto – dei paesi dell’Area Euro.

La ripresa sembra essere, inoltre, molto più stabile e sostenibile. Questo non significa che l’impatto economico sia piccolo: la recessione che stiamo sperimentando è di notevole portata ed il suo impatto sulla crescita e sui posti di lavoro non deve essere sottostimato, ma è importante mostrare che in altri contesti economici – caratterizzati da un maggior volume di spesa pubblica, di sussidi e di programmi di interventi statali – stanno performando a livelli minori.

Come Trump potrebbe vincere la guerra tra valute

di Brendan Brown1

L'attuale guerra valutaria è iniziata con il Grande Esperimento Monetario sotto l'amministrazione Obama. Questo ha innescato una svalutazione del dollaro nel periodo 2010-12. Da allora il lancio di simili e per certi versi più radicali esperimenti monetari in Europa e in Giappone ha alimentato grandi svalutazioni dell’euro e dello yen. Nel frattempo, una combinazione di politiche di bolle di credito e di repressione intensificata ha causato lo scivolamento della valuta cinese.

Abolire la banconota da €500: combattere o facilitare il crimine?

di Joseph T. Salerno1

Dopo aver espresso gravi preoccupazioni riguardo la proliferazione di attività illecite che questa banconota avrebbe aiutato a far emergere, gli inflazionisti disperati intrepidi combattenti del crimine presso la BCE hanno annunciato che la produzione della banconota da €500 euro -- la cosiddetta "banconota Bin Laden" -- cesserà alla fine del 2018. Per dissipare i sospetti che questa misura dispotica anticipa l'inizio di una progressiva abolizione del contante al fine di agevolare i tassi d'interesse negativi attraverso il mercato dei depositi, la BCE ha solennemente assicurato che la banconota continuerà a circolare e ad essere accettata presso le banche centrali in tutto il zona Euro per un periodo di tempo illimitato. Ha anche promesso che i tagli inferiori non verranno toccati e saranno disponibili in quantità sufficienti da soddisfare la domanda.

Non tutti, però, si sono bevuti le rassicurazioni della BCE e che suddetta decisione non rappresenta un attacco al denaro contante, soprattutto i paesi di lingua tedesca. A marzo il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, ha osservato che non esiste alcuna prova che il crimine sarà ridotto eliminando la banconota da €500, mentre tale provvedimento rischia di indebolire la fiducia nei contanti. Basandosi solo su dati aneddotici, lo scorso anno una relazione dell'UE ha concluso che le banconote erano "in alta domanda tra i criminali [...] a causa del loro valore e del basso volume." Tuttavia, come ha sottolineato Friedrich Schneider, un esperto accademico sull'economia sommersa:

La criminalità organizzata non è stupida. La maggior parte del denaro viene riciclato senza passare attraverso i contanti, tramite società fittizie.

Il QE fallisce di nuovo — Ha intorbidito il mercato obbligazionario europeo, ma non ha stimolato i prestiti

di Jeffrey P. Snider1

 

L'Europa si unisce alla festa del QE

di Frank Hollenbeck1

La Banca Centrale Europea (BCE) ha infine premuto il grilletto del QE impegnandosi ad acquistare €60 miliardi di debito pubblico e altri asset ogni mese fino a settembre del 2016 o fino a quando l'inflazione non tornerà al 2%.

La scusa inventata per supportare questa contraffazione legalizzata è la presunta pericolosità di un indice dei prezzi al consumo (con tutti i suoi difetti) prossimo allo zero; come se una calamità potrebbe colpire da un momento all'altro l'Europa se l'indice dovesse diventare negativo. La BCE sostiene, quindi, di dover stampare denaro perché una riduzione dei prezzi del petrolio e un euro più forte — prima che venisse lanciato il QE — stavano causando una deviazione dei prezzi medi dal suo obiettivo di inflazione al 2%. E' come se il vostro supermercato durante il fine settimana metta in vendita a prezzo scontato una bistecca, e poi arriva la BCE che cerca di far salire tutti gli altri prezzi del supermercato per rimettere "in pari" il conto totale.

L'inflazione al 2% non è mai stata concepita per essere un obiettivo, ma una base. Il problema non è mai stata troppo poca stampa di denaro, piuttosto il contrario. La deflazione non è mai stata un vero problema (vedi qui, qui e qui), lo sono stati gli attacchi d'inflazione che hanno regolarmente portato a caos e sconvolgimenti sociali.

E' il Momento di Bitcoin

 

di Jeffrey Tucker1

 

Bitcoin potrebbe raggiungere i $100 oggi. Ciò porterebbe il valore totale del totale dei Bitcoin (10,960,500) a più di 1 miliardo di dollari.

E' stata solo qualche settimana fa quando un trader di Bitcoin nella mia città voleva un premio del 40% su uno scambio dollari/BTC per $70 l'uno. Ho esitato perché lo riteveno troppo alto, dal momento che il tasso prevalente di mercato era di $48. Oggi lo stesso trader sta chiedendo $132. Sembra proprio che mi sia lasciato scappare un buon affare.

Addio alla Libertà

di Alasdair Macleod1

La razza umana, nella sua forma economica più avanzata, sta commettendo l'eutanasia. Gli Stati Uniti, il Regno Unito, l'Europa e il Giappone stanno tutti implementando politiche economiche che in ultima analisi risulteranno nella completa distruzione delle loro monete; e se si distrugge il mezzo di scambio di beni e servizi, la gente morirà di fame. La classe politica e gli enti governativi sono scivolati sempre di più in questa tragedia. Lungi dall'essere la mano che guida la società, sono i suoi distruttori.

Lo scopo dell'intervento nel mercato

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di Alasdair Macleod1

 

Gli interventi dei governi e delle banche centrali nei mercati sono una routine e li diamo per scontati. Nessuno li mette in dubbio, ma possono creare distorsioni pericolose. La loro ragione per intervenire è quella di allontanare la determinazione dei prezzi da parte di mercati e consumatori.

Alle autorità ed alle grandi imprese non piace lasciare i prezzi al libero mercato perché i prezzi sono soggettivi: in altre parole, i prezzi sono decisi dai desideri del consumatore e non dal costo di produzione. Questo è l'elemento centrale nella spiegazione della teoria economica della Scuola Austriaca nel libero mercato, e ne consegue che ciò che i consumatori effettivamente vogliono, ed a quale prezzo, deve a sua volta determinare i prezzi di tutta la catena dell'offerta. I Keynesiani non considearno questo punto di vista, ignorando l'influenza dei consumatori sui prezzi attuali accantonandola come effetto di breve termine che fondamentalmente non intacca l'importanza dei costi. A loro non piace l'incertezza dei prezzi, poiché invalida i loro modelli economici.

Intrappolati nel debito

di John Butler1

Nell'Ottobre 2010, ho scritto una relazione intitolata Guess What’s Coming to Dinner: Inflation! su Amphora Report nella quale sostenevo che prezzi più elevati delle materie prime agricole avrebbero contribuito ad aumentare i prezzi al consumo nei mesi successivi. Certo, c'è stato un aumento materiale del CPI degli Stati Uniti e di quello di molti altri paesi negli ultimi mesi del 2010 e nella prima metà del 2011. Sia nel 2007-08 che nel 2010-11 le impennate dei prezzi alimentari ed i successivi aumenti del tasso CPI degli Stati Uniti possono essere visti nel grafico seguente:
 

I PREZZI ALIMENTARI IN ASCESA HANNO CONDOTTO AD UN ALTO CPI ALLA FINE DEL 2010 E NEL 2011


 

I Greci Assaltano gli Sportelli Bancari mentre la Fiducia nell'Euro Cala

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Quando si parla di austerità lo stato fischietta accuratamente e tenta di divincolarsi dalla scena. Mentre le famiglie ed i privati tentano come meglio possono di tirarsi fuori da una situazione fatta di scelte errate (indovinate a causa di chi?) e conseguenti errori accumulati, la sconsideratezza del governo tappa le ali a questo processo e continua sulla strada Keynesiana di una maggiore spesa. Negli Stati Uniti il debito totale, non contando le passività off-budget di medicare e Previdenza Sociale, è di $53 biliardi. Sin dal 2008 è aumentato di $3 biliardi. Il debito posseduto dai cittadini privati, invece, è calato di $550 miliardi: hanno abbandonato le proprie case o dichiarato bancarotta. Invece, il governo sta pensando allegramente a come mantenere in piedi un circo di morti viventi a scapito della vita dei contribuenti che loro malgrado saranno le cavie per continuare a foraggiare questo scenario alla Resident Evil. Perché mentre loro affrontano il duro cammino dello sdebitamento per liquidare gli errori del passato, il settore finanziario ha goduto di enormi regali da parte delle banche centrali e dei governi continuando a prolungare l'agonia di questa crisi nata in prima istanza dalla manipolazione centrale delle varie economie globali. E sono proclami come questi che intontiscono l'opinione pubblica, sono zombie come questo che mangiano il cervello delle persone. E' dal 1955 che gli Stati Uniti non sperimentano più una deflazione nei prezzi; ma questi beoti predicono sempre la deflazione nei prezzi per il prossimo anno. Il governo continua ad ammassare debito che non ripagherà mai, le banche centrali stampano a tavoletta derubando del potere d'acquisto la classe media. Ciò non cambierà fino al giorno della resa dei conti: il Grande Default. Prima di quel giorno non ci sarà alcuna deflazione. Fate le vostre scommesse.

 

di Eric Fry1

A Pamplona, gli Spagnoli corrono insieme ai tori. Ad Atene, i Greci assaltano gli sportelli bancari. Sì gente, in Grecia è in corso una corsa agli sportelli bancari vecchio stile.

Il Fallimento "dell'Austerità" Europea

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Uh-oh. Adesso che qualcuno si è alleggerito dal pattume obbligazionario, parcheggiandolo alla BCE, inizia a contorcersi vistosamente. Leggiamo dal WSJ:

“UniCredit Perde Appetito per i Bond Italiani — UniCredit SpA ha registrato un risultato migliore del previsto con un aumento netto degli utili nel primo trimestre, soprattutto grazie ad acquisti dei suoi stessi bond, in un primo segno che la recente iniezione di liquidità della Banca Centrale Europea sta aiutando gli istituti di credito Italiani a puntellare i propri bilanci. Ma il capo della seconda più grande banca d’Italia per valore di mercato ha segnalato che l’istituto di credito placherà i suoi acquisti in termini di debito Italiano, complicando potenzialmente lo sforzo del governo di contenere i costi di finanziamento della propria montagna di debiti.”

Il debito è insostenibile, per questo urgono tassi d’interesse più alti. Ecco, questa è una corsa agli sportelli del Tesoro. I prestiti non vengono rinnovati, segnalando l’inaffidabilità del mutuatario. Si sta correndo verso l’ulteriore accentramento del potere per calciare un barattolo diventato enorme ormai, ecco perché tra le notizie viene mandata avanti sempre con più veemenza la panacea degli Eurobond. Ma non per questo il Grande Default sarà evitato; sarà ancora una volta rimandato. Ma il dolore aumenterà. Piazzate le vostre scommesse.

 

di Michael D. Tanner1
 

Fiducia Persa: Giovani e Vecchi Respingono i Due Partiti Politici

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"Mi trovo in una situazione spiacevole. Avevo predicato per quarant’anni che il tempo per impedire l’avvento di una depressione era durante il boom. Durante il boom, nessuno mi ha ascoltato. Ora la gente si rivolge ancora a me e chiede come possiamo evitare le conseguenze di una politica da cui avevo sempre messo in guardia. Devo assistere alle dichiarazioni dei capi dei governi di tutti i paesi industriali dell’occidente che promettono alla loro gente di smorzare l’inflazione e preservare la piena occupazione. Ma so che non possono farlo. Ho anche paura che i tentativi di rinviare l’inevitabile crisi con un nuovo percorso inflazionistico possano avere temporaneamente successo e rendere il crollo finale ancora peggiore."

-- F.A. Hayek

 

di Gary North1

 

Le banche dell'Eurozona ed il rischio contagio

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di Alasdair Macleod1

La Grecia è ora inadempiente, ed altri governi della zona euro come anche altre agenzie tipo il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Centrale Europea e la Banca Europea per gli Investimenti si sono trasformati a posteriori in creditori privilegiati, un precedente che dovrebbe essere di grande preoccupazione e che ha profonde implicazioni per le banche del settore privato.

Inoltre, quando uno stato va in default è solo una piccola parte di tutta la storia, perché i governi di oggi sono i partecipanti più importanti nelle loro economie. Le conseguenze di un default del governo centrale si estendono ad altri enti ed attività collegate: nel caso della Grecia il suo default ha modificato le supposizioni dietro tutti i prestiti del settore pubblico non collegato al governo centrale, come le obbligazioni ferroviarie. Ed il settore privato, non direttamente dipendente dai sussidi governativi o dai suoi contratti, è influenzato dalla prospettiva di tasse eccessive.

Per questo motivo, la conseguenza del default della Grecia va molto al di là dei prestiti direttamente coinvolti, e tutte le altre nazioni della zona euro sono in una posizione simile. I numeri in bella vista sono una frazione del totale.

Europa Infranta, Sogni Infranti

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Qual'è la risposta dei pianificatori centrali ai problemi di un'economia pianificata centralmente? Maggiore pianificazione1. I Tedeschi si stancheranno di essere i prestatori di ultima istanza dei PIIGS e si opporranno a piani simili, fatti ingoiare dal pupazzo dei banchieri che risponde al nome di Angela Merkel. Ogni meeting infatti è buon per proporre questa bestialità del Tesoro dell'EuroZona. Questo piano vuol dire più socialismo, più controllo sui mercati da parte di coloro che impongono il loro volere con la forza. E' quella classe parassita che ha imposto con la forza sulla popolazione Europea il Trattato di Lisbona. Sanno che l'Europa sta cadendo a pezzi, per questo vogliono maggiore potere centrale.

 

di Gary North2

L'Unione Monetaria Europea sta per crollare. Ciò sarà seguito da una disgregazione dell'Unione europea.

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