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Houston non abbiamo un problema, ne abbiamo mille!

Iron Sky (Id - 2012)


  • genere: Fantascienza/Commedia/Demenziale
  • regia: Timo Vuorensola
  • interpreti: Julia Dietze, Christopher Kirby, Götz Otto, Udo Kier, Peta Sergeant, Stephanie Paul
  • produzione: Blind Spot Pictures Oy - 27 Films Production - New Holland Pictures - finanziamenti indipendenti dai fan via internet

GIUDIZIO: Esilarante, a tratti irresistibile

In due parole

Intelligente, irriverente, spassosa e feroce analisi del sistema politico e militare ma anche in dettaglio, dell'america di oggi più nazista degli autentici nazisti del passato. Non si grida al capolavoro ma il deja-vu e i numerosi accostamenti con "Il dottor stranamore" ci stanno tutti

Recensione

Alcuni nazisti alla fine della seconda guerra mondiale riparano in antartide e da qui, a bordo di alcuni dischi volanti (le nuove armi segrete di Hitler, se ne vanno sulla luna a preparare una nuova invasione del pianeta terra. L'america nel frattempo ha un nuovo presidente donna che è la copia di Sarah Paulin (e questo dice tutto), che per farsi rieleggere decide di conquistare nuovamente la luna nel terzo millennio mandandoci però stavolta e per la prima volta. un afroamericano (un modello, non un vero astronauta) accompagnato dallo slogan; "Yes, She can".

Questo l'inizio di Iron Sky, vera e piacevole sorpresa nel desolante panorama cinematografico; una commedia demenziale ma anche un'acuta e intelligente presa per i fondelli dei totalitarismi, della politica, dell'imperialismo, delle forze armate e della propaganda; senza sconti per nessuno.

Potevano realizzare un film del genere a Hollywood? Ne dubitiamo fortemente, una pellicola che si permette battute tanto esplicite e feroci all'indirizzo del sistema politico americano poteva essere soltanto una pellicola indipendente e difatti si tratta dell'opera prima (un esordio di tutto rispetto) del membro di una rock metal band finlandese, Timo Vuorensola.

Il film, costato 7,5 milioni di dollari (un basso budget per gli standard attuali) è sato finanziato da un nutrito gruppo di compagnie private che tutte assieme hanno racimolato i primi 6 milioni, mentre il rimanente milione e mezzo è stato raccolto da una lunghissima schiera di fan (tutti citati nei titoli di coda) attraverso internet.

E' un esempio delle potenzialità della rete ma anche un segnale di come gli equilibri e l'esclusiva gestione e monopolio dei cosidetti blockbuster possa essere completamente sovvertita creando un cinema dal basso che non sia più soggetto a certe logiche di potere e di grosse produzioni; quindi un cinema indipendente che non ha nulla da invidiare agli esclusivi circoli della ricca mecca del cinema.

In questo film le scenografie, gli effetti speciali, i costumi, la fotografia e gli attori non vi faranno rimpiangere i colossal a stelle e striscie che non sono più gli unici a poter mettere in scena "certe cose"; una realtà che sembrava impossibile fino a pochi anni fa.

Non tutte le battute del film sono azzeccate, non si grida al capolavoro, ma ce ne fossero di pellicole così. Il ritmo rimane sempre alto senza mai far scendere la soglia di attenzione, gli attori sono tutti in parte, il divertimento e la spettacolarità sono assicurati e alcuni momenti del film sono sublimi al punto da ricordare pellicole di grande spessore come il capolavoro di Kubrick (il dottor stranamore) o il Mars Attacck di Tim Burton.

Molte le sequenze irresistibili come quando lo scienziato nazista tenta di trasformare l'astronauta di colore in un bianco di pura razza ariana, o la presidentessa degli stati uniti che alle nazioni unite accusa tutti di non aver rispettato i patti (ogni nazione ha astronavi armate in orbita tranne la finlandia) e quando viene ripresa dal delegato della corea del nord che sbotta: "Nemmeno voi", replica dicendo: "Certo, ma per noi è la prassi".

Esilarante lo stesso scienziato tedesco incredulo davanti a uno smartphone che dice: "Questo non è un computer"; e indicando un armadio a valvole grande quanto un salotto afferma soddisfatto: "Questo è un computer". O quando il megaschermo alle nazioni unite mostra le prime immagini dalla luna rivelando la base nazista con un enorme edificio a forma di svastica e il delegato dell'India si copre in fretta l'anello che porta al dito e che rappresenta appunto una svastica, rispondendo imbarazzato agli sguardi accusatori di tutti gli altri delegati che "è soltanto un simbolo di pace".

Si raggiungono livelli sublimi quando le nazioni unite della terra con tutte le loro astronavi sconfiggono l'invasione nazista in una cooperazione quasi fraterna e scoprono subito dopo che sulla luna erano state raccolte enormi quantità di Helium 3 (energia a costo zero per centinaia di anni). Gli stati uniti si affrettano a dire che gli appartengono essendo stati i primi a sbarcare sulla luna e a vincere la guerra; e il ministro della guerra americano chiama il comandante dell'astronave da battaglia "George Double Bush" urlandogli: "Difenda quei depositi di helium 3 a qualunque costo".

Il comandante che ha appena sconfitto i nazisti non capisce e chiede: "Da chi?"

"Come sarebbe da chi?" rimarca la faccia esasperata del ministro con dietro tutti i delegati delle nazioni unite che si stanno picchiando: "Che cazzo di domanda è? Da tutti quanti!"

Non perdetevi questa autentica perla in grado di portare una ventata di freschezza nello stagnante panorama cinematografico e capace di divertire con autentica intelligenza. Teniamo anche d'occhio Timo Vuorensola perchè se questo è un esordio, ci chiediamo cosa può fare in futuro.