Skip to main content

Bitcoin

Bitcoin: Oggi per patiti della tecnologia, domani per il mondo?

Al quarto anno dalla sua nascita, un Bitcoin viene scambiato per alcuni dollari, nonostante le numerose previsioni che il suo valore sarebbe tornato a quello iniziale, e cioè pressochè zero.

E' un segnale incoraggiante che potrebbe voler dire che il numero di persone che è disposta a scommettere su di esso non solo continua ad essere costante, ma probabilmente cresce.

I primi quattro anni infatti sono quelli in cui il ritmo di creazione è maggiore di tutti gli altri: verso la fine di quest'anno tale ritmo si dimezzerà ed ogni nuovo blocco porterà con sé solo 25 nuovi BTC.

Cosa succederà? I miners continueranno il loro "lavoro" nonostante un improvviso guadagno dimezzato? Il numero delle transazioni e le loro commissioni saranno sufficienti a compensare la perdita di guadagno? La minore disponibilità di nuova moneta guiderà il loro prezzo verso l'alto?

E' molto difficile immaginare quale scenario si presenterà perchè molto dipenderà da quanti esercenti cominceranno ad accettare questa nuova cryptomoneta come forma di pagamento, e se le istituzioni cominceranno l'attacco a questa nuova tecnologia, varando nuove regolamentazioni che renderanno difficile o addirittura fuorilegge il suo uso.

Quello che è sicuro è che ormai l'80% dei bitcoin "facili" è stato minato, il numero degli utenti è in costante aumento (una stima approssimativa basata sul numero di IP distinti visti nella rete raggiungeva quasi il milione), e così le funzionalità: la prossima release del client ufficiale porterà con se la gestione delle firme multiple, che permetterà di implementare funzionalità sempre più avanzate in maniera sempre più semplice.

Il futuro sarà interessante da seguire.

Nel frattempo questo articolo scritto da un avvocato di uno studio legale di New York fornisce una buona presentazione di questa nuova moneta così fortemente amata-odiata, e verrà pubblicato sull'"Hastings College of the Law".

di Reuben Gringberg1

Bitcoin, decentralizzazione, ed equilibrio di Nash

di Vitalik Buterin1

Gli storici della tecnologia si riferiranno a Bitcoin per lungo tempo come una innovazione fondamentale all'interno della tecnologia di Internet. E' il primo sistema di denaro elettronico distribuito che impedisce di spendere la stessa moneta più volte, un problema che fino a poco tempo fa sembrava essere inerentemente impossibile da risolvere. E' infatti inerente nella natura dei dati digitali poter essere copiati, ed per questo motivo che le multinazionali di music, film e libri da decenni cercano, con scarsissimo successo, di evitare che le opere che vendono possano essere copiate. Ogni schema di protezione che implementano viene alla fine forzato e reso nullo. Bitcoin ha veramente la possibilità di diventare la migliore moneta mondiale del web e capovolgere l'attuale sistema finanziario. Ma anche se Bitcoin fallisse in questo intento, i concetti che implementa sono in sè stessi rivoluzionari.

Un'economia deflazionaria è possibile?

Nelle discussioni che riguardano l'uso di una moneta come l'oro ma anche come Bitcoin, una delle domande che viene spesso posta da persone che possiedono anche un background economico è se una moneta deflazionaria può realmente sopravvivere.

E' un discorso interessante. Siamo così abituati a vivere un'economia inflazionaria dove la moneta perde gradualmente il suo valore che abbiamo difficoltà ad immaginare come potrebbe essere un'economia dove una certa quantità di danaro acquista lentamente valore nel tempo man mano che i prezzi calano.

Siccome abbiamo solo vissuto in economie inflazionarie (ed iperinflazionarie), vengono fatte ogni sorta di assunzioni sul perchè una economia deflazionaria non possa funzionare. La più grande obiezione che in genere viene presentata è che nessuno comprerebbe nulla oggi visto che la stessa cosa domani costerebbe meno. E nemmeno allora tale cosa verrebbe comprata in quanto il giorno dopo sarebbe ancora meno costosa. E così via, nessuno comprerebbe mai niente: tutti aspetterebbero indefinitamente che ogni cosa diminuisse di prezzo.

Bitcoin, Bittorrent ed il Red Flag Act del 1865

Un post del blog "The monetary future"1 fornisce un'eccellente sommario del perché potrebbe essere controproducente cercare riconoscimento legale per Bitcoin. E' stato scritto da un utente anonimo in risposta ad un articolo pubblicato su TorrentFreak, ma non è chiaro perché il commento non appare nella sezione dei commenti dell'articolo.

Il funzionamento di Bitcoin (II) -- prove e conoscenza comune

Posted in

In un post precedente sono stati esposti alcuni dei concetti crittografici che sono alla base del funzionamento di Bitcoin.

In questo vedremo invece una panoramica del funzionamento ad un livello più alto.

E' necessario prima di tutto inquadrare i problemi da affrontare per implementare un sistema di transazioni monetarie completamente decentralizzato ed anonimo (o meglio, pseudoanonimo). Il problema principale è quello di riuscire ad avere una "conoscenza comune" delle proprietà della moneta. In particolare tutti devono sapere chi è il proprietario corrente di ogni unità monetaria (per evitare che qualcuno "spenda" del denaro che non gli appartiene), ma bisogna anche sapere che tutti abbiano le stesse informazioni. Ed è necessario sapere che gli altri sappiano che io so che loro sanno... e così via. Più formalmente questo tipo di conoscenza è definito in letteratura come "conoscenza comune"1.

Doug Casey sul Bitcoin e sulle Valute

Posted in

Dopo il casino di MtGox cerchiamo di chiarire quello che é successo al Bitcoin e come la gente pare aver reagito al fallimento del sito di scambio (e non di Bitcoin come qualcuno erroneamente pensa). Inoltre vengono forniti anche ulteriori dettagli sulle valute mondiali ed il loro stato attuale. Nonostante il gold standard sia sempre auspicabile come sistema monetario, non bisogna ignorare l'avanzamento tecnologico dell'informatica e lo spostamento di molti mercati su base virtuale. Punto importante é il fatto che le persone stanno facendo di tutto per liberarsi dal dollaro e dalle valute cartacee, sperimentando nuove vie in grado di fornire loro la libertà che altri hanno depredato per ridurre i poveracci in semplici schiavi.

 

Il funzionamento di Bitcoin (I) -- concetti di base

Posted in

Questo è il primo di una serie di articoli che mi propongo di preparare per spiegare il funzionamento di Bitcoin da un punto di vista più tecnico.

Il prerequisito per comprenderne il funzionamento è conoscere le basi della crittografia a chiave pubblica per cui ne verranno qui forniti i concetti principali.

Come prima cosa è importante capire una delle cose fondamentali: nella rete Bitcoin tutto quello che avviene è pubblico e non crittografato. In particolare il sistema funziona, e funziona bene, senza una entità centrale, proprio perchè tutte le transazioni che avvengono sono pubbliche. La privacy deriva dal fatto che le entità che effettuano le transazioni sono definite per mezzo di indirizzi Bitcoin, che sono composti da una particolare sequenza di numeri e lettere (a titolo di esempio l'indirizzo per fare donazioni a questo sito: 1DHoxhPDnLNyYtpPpG4JMenF7yLPye78Mf). Cioè un sistema del tutto analogo al funzionamento di alcune banche svizzere che utiilzzano conti "cifrati". In realtà i conti non sono cifrati ma sono definiti semplicemente dal loro numero, senza rendere pubblico chi ne è il proprietario.

BVDW avverte i consumatori ed i commercianti sui pagamenti in Bitcoin (con traduzione)

di Johnny Contanti
 

E' ufficiale, iniziano a cagarsi addosso. Non sarebbe la prima volta, la stessa cosa la vedemmo quando si vociferava che Goldman Sachs sarebbe dovuta essere sacrificata sull'altare del fallimento dopo che Lehman Brothers andò a gambe all'aria. Ma ovviamente avere amici del cuore alla FED aiuta molto ed allora la paura è rientrata. Un'altra occasione in cui le braghe di lor signori saranno imbrattate arriverà a fine giugno, quando le banche private statunitensi potrebbero far fuoriuscire le riserve in eccesso, dando così il colpo di grazia definitivo all'economia mondiale. "Qualcuno chiami Greenspan!" Pare gridare nelle notti insonni bernanke. Ed infine vediamo come anche la minaccia di Bitcoin, per la pianificazione centrale, inizia ad aleggiare sulle teste dei tizi di Wall Street. Leggiamo1:
 

Bitcoin è il Wikileaks delle politiche monetarie?

Qualche settimana fa ha suscitato scalpore l'articolo di Jason Calacanis1, un imprenditore di successo della Silicon Valley ed anche noto blogger2 con un pezzo intitolato "Bitcoin, una moneta digitale peer2peer: il progetto più pericoloso che abbiamo mai visto"3 in cui riassumeva le sue impressioni dopo essersi imbattuto in Bitcoin ed averne studiato le caratteristiche.

 

Per capire quanto Jason sia rimasto colpito da Bitcoin è sufficiente leggere le battute iniziali:

 

Dopo mesi di ricerche e scoperte, abbiamo capito questo:

  1. Bitcoin è un progetto tecnologicamente corretto.
  2. Bitcoin è inarrestabile senza perseguire il singolo utente finale.
  3. Bitcoin è il progetto Open Source più pericoloso che sia mai stato creato.
  4. Bitcoin può essere il progetto tecnologico più pericoloso dopo Internet stessa.
  5. Bitcoin è una dichiarazione politica di technotarian (definiti come libertari tecnologici).
  6. Bitcoin cambierà il mondo a meno che i governi non lo vieteranno con dura repressione.

Jason ha quindi chiesto ad un amico, Robert Tercek45, un altro imprenditore di successo del mondo digitale, di esprimersi in merito e capire se era completamente impazzito.

Quella che pubblichiamo è la traduzione della sua risposta.

 

Bitcoin è il wikileaks delle politiche monetarie?

di Robert Tercek6

 

La Prossima Rivoluzione della Micro-Proprietà

Posted in

In più di due secoli sin dall'inizio della radicale trasformazione della vita economica che ha accompagnato l'ascesa del capitalismo industriale, uno dei più interessanti trend è stato il cambiamento della natura delle forme attraverso cui le persone hanno partecipato alle attività economiche. Prima della rivoluzione industriale predominava un modello di produzione artigianale, con molti piccole officine che producevano beni richiesti dalla maggior parte dell'economia agraria. A prima vista l'esistenza di molte piccole aziende suggerirebbe un'economia largamente competitiva; tuttavia non era così. Al contrario, l'alto costo del trasporto dei beni creato dalle reti di comunicazioni primitive, il rischio dei briganti, ecc., ovvero, piuttosto di una singola economia interconnessa, esistevano molte piccole economie tra le quali venivano scambiati solo beni di alto valore ed in scarsa quantità (come le spezie). In questa situazione le officine erano quasi universalmente possedute in loco, dal momento che il costo di monitoraggio di un agente in una città distante sarebbe stato altamente proibitivo (l'eccezione erano coloro impegnati nel sopracitato business di beni di alto valore ed in scarsa quantità, ma si assicuravano la fedeltà di agenti a distanza usando membri della propria famiglia).

Tuttavia l'avvento delle rivoluzioni dei trasporti e delle comunicazioni del diciannovesimo secolo, che fornirono strade migliori, canali, navi a vapore, ferrovie e telegrafi, cambiarono le regole del gioco.

Meglio dare che farsi prendere...

Posted in

Sony ha recentemente annunciato di aver subito una violazione dei loro database, compromettendo gli account di circa 100 milioni (!) dei suoi utenti e quindi dei loro dati personali, tra cui potenzialmente anche quelli della carta di credito.1

Sebbene questo tipo di furto di dati sia stato di dimensioni eccezionali non è stato certo l'unico, e possiamo ricordare ad esempio quello avvenuto recentemente ai magazzini Michaels Crafts 2, ma gli avvenimenti di questo tipo non sono certamente pochi.3

Se per caso dovesse venire violato il database di PayPal verrebbero compromessi diverse centinaia di milioni di carte di credito.

Bitcoin e la Riserva Frazionaria

Cosa accadrebbe se Bitcoin divenisse il denaro base di un sistema a riserva frazionaria? Sarebbe un danno per la cripto-valuta anonima? Per rispondere a questa domanda dobbiamo guardare alla storia del sistema bancario ed al ruolo che il governo ha giocato nel peggiorare e concentrare i suoi rischi.1

In un post precedente sul denaro del futuro2 ho introdotto Bitcoin, una valuta peer-to-peer criptata. L'innovazione principale di Bitcoin, che lo rende diverso da tutte le altre valute digitali, è la mancanza di un'autorità centrale che emette nuovo denaro o tiene traccia delle transazioni. Invece questi obiettivi sono gestiti da un vasto network sul quale nessuno ha controllo totale.

Bitcoin FAQ: le domande e risposte più comuni

Il progetto Bitcoin è così  radicalmente nuovo che ovviamente porta ad essere diffidenti nei suoi confronti ed a farsi tantissime domande.

Non è chiaramente possibile rispondere esaurientemente a tutte, ma abbiamo provato a farlo per quelle più comuni, attivando quindi la sezione FAQ sul sito: ilporticodipinto.it/faq.

Se avete dubbi o domande in merito contattateci e proveremo a dare una risposta o un aiuto, sia che le curiosità riguardino parti tecniche sia quelle più economiche.

Per il futuro abbiamo preparato anche il forum, a cui è possibile accedere qui: ilporticodipinto.it/forums/bitcoin.

Gli articoli in tema inveve saranno disponibili all'indirizzo ilporticodipinto.it/bitcoin.

Bitcoin: una moneta online che sfida banche e governi

Bitcoin comincia già a far notizia di sè in qualche giornale mainstream. L'articolo che proponiamo è stato pubblicato il 16 Aprile su techland.time.com e scritto da Jerry Brito, un ricercatorie senior al Mercatus Center1 della George Mason University2 e direttore del suo programma tecnologico. E' anche adjunt professor nella stessa università.

Il suo articolo dimostra di aver capito la portata potenzialmente rivoluzionaria di questa nuova tecnologia.


Bitcoin: una moneta online che sfida banche e governi

di Jerry Brito, techland.time.com

Sul finire dell'anno scorso, quando WikiLeaks cominciò a rilasciare le scottanti comunicazioni di svariati dipartimenti statali, molte persone hanno pensato di mostrare solidarietà con il gruppo facendo loro una donazione. Scoprirono però che molte agenzie di pagamento si rifiutavano di trasferire i fondi a WikiLeaks a causa, secondo alcuni, di pressioni governative. Paypal addirittura arrivò a bloccare il loro account impedendogli quindi di accedere ai fondi che avevano già disponibili.

"Hey Visa, Mastercard, Paypal: quelli sono soldi miei!", scrisse su tweeter Jeff Darvis all'epoca. "Come vi permettete di di dirmi come devo o non devo spenderli?"

Bitcoin: come l'oro, meglio dell'oro?

Le proprietà dell'oro sono note sin dall'antichità, ed infatti questo metallo è stato sempre ritenuto un bene molto prezioso.

Le sue particolarità hanno fatto sì che la gente, quando lasciata libera di agire come meglio credeva e cioè prima che gli stati imponessero il corso forzoso della propria moneta, selezionasse questo bene come moneta di scambio.

Le proprietà di una moneta infatti sono:

Condividi contenuti