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Storia

Dopo la fine dei lockdown, i tentativi del governo di risistemare l’economia non faranno altro che peggiorare le cose

La foga speculativa che si verifica nel bel mezzo di una recessione non è un fenomeno di recente comparsa. Eppure, la grandezza di questa “pazzia” questa volta potrebbe tranquillamente battere tutti i record registrati dalla Storia. La combinazione di un radicalismo estremo nell’espansione monetaria e uno shock negativo dal lato dell’offerta ha il potenziale per essere estremamente tossica, a tal punto che tutti i processi decisionali degli attori economici possono essere seriamente compromessi secondo delle modalità descritte dalla finanza comportamentale. La bolla speculativa delle azioni dovuta alla pandemia e una nuova domanda per i crediti compromessi o rischiosi ci dà un’illustrazione della grandezza del fenomeno.

Anche dopo il COVID-19, l’economia non ritornerà alla normalità

Sebbene sia facile supporre che lo scenario economico conseguente al coronavirus sarà caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione, le previsioni riguardanti l’inflazione dei prezzi non sono allo stesso modo così certe. Da un lato ci saranno, infatti, dei deficit di bilancio governativi assai più alti e quindi un maggior debito pubblico; dall’altro invece, a causa di una economia più debole, può allo stesso modo accadere che i consumatori e le aziende possono essere riluttanti a contrarre nuovi debiti e possono cominciare ad alleggerire il carico del loro debito.

L’espansione monetaria non comporta sempre un’inflazione dei prezzi al consumo

I nuovi dittatori Covid-19 rinunceranno al potere solo se temono una rappresaglia

Era l'autunno del 1989. Nel mondo stavano accadendo cose terribili.

Il muro di Berlino era caduto. La gente del blocco orientale era riuscita a raggiungere quello Occidente attraverso l'Ungheria. La linea tra est e ovest vacillava. La situazione si stava allontanando dal corso che i governi comunisti del Patto di Varsavia avevano tracciato: che le loro popolazioni dovessero rimanere prigioniere entro i confini del blocco comunista.

Non era chiaro se questo contagio sociale per la libertà si sarebbe diffuso in Cecoslovacchia.

Ma poi arrivò il 17 novembre 1989, un giorno impresso nella storia, il giorno degli studenti. Una festa nazionale e tutto doveva essere chiuso, ma alcune persone erano agitate per le precedenti azioni del governo che molti consideravano abusi.

Mistero al punto Condor (terza e ultima parte)

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(E' possibile trovare la prima parte qui e la seconda parte qui.)

Non è possibile analizzare nel dettaglio tutte le teorie che sono state elaborate sul disastro di Ustica anche perché i fatti sono tantissimi ma come abbiamo detto, molti libri sono stati scritti e c'è di conseguenza la possibilità di approfondire un po' tutti gli aspetti del caso.

Non è nemmeno possibile esporre la metodologia e i dati raccolti da Claudio Gatti per la sua teoria sui caccia israeliani perché ci vorrebbe un volume intero che inoltre esiste già ed è stato scritto dallo stesso autore; si tratta appunto del libro: “Il quinto scenario”.

Mistero al punto Condor (seconda parte)

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Il volo Itavia IH 870, codice di registrazione: I-TIGI sta rullando per mettersi in linea con la pista dell'aereoporto Guglielmo Marconi di Bologna; il DC-9 sta volando dalle 8 del mattino, è un aeremobile estremamente affidabile, praticamente un mulo. decolla per Palermo alle ore 20:08 con 113 minuti di ritardo che hanno innervosito i 77 passeggeri nella sala di aspetto. Alcuni riescono ad avvisare i propri cari, altri non riusciranno a farlo, a bordo, anche 4 membri dell'equipaggio per un totale di 81 persone.

C'è chi deve assistere al matrimonio della sorella, chi ha promesso il miglior compleanno ai suoi figli, chi ha bisogno di una visita specialistica, che va semplicemente a trovare degli amici, chi lavora, chi torna a casa, ci sono studenti, ci sono bambini; volti di persone che vedi per la strada, storie di vita, pensieri, sogni, goie e preoccupazioni.

 

Mistero al punto Condor (Prima Parte)

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Sulla tragedia di Ustica è stato detto di tutto e di più; sono stati scritti innumerevoli libri, realizzati documentari, film, trasmissioni televisive, perfino fumetti. E' stata fatta molta informazione ma anche tanta disinformazione. A distanza di 38 anni il popolo italiano non ha le idee chiare su cosa è accaduto, le polemiche non mancano, i fronti contrapposti tra persone che si insultano fanno sempre molto comodo. Per alcuni non c'è nessun mistero, per altri il mistero è risolto, per altri ancora la verità è sempre più lontana.

L'11 Settembre Veneto

Il mostro prese vita l'11 Settembre del 1970 attorno alle 20:45 sui colli euganei seminando morte e distruzione per 77 minuti1 circa prima di tornare nel nulla dal quale era venuto; e per una di quelle inquietanti coincidenze che l'esistenza propone ai viventi, un secondo mostro sorgerà in un tragico gemellaggio di numeri, l'11 Settembre di 31 anni dopo a New York, quando attorno alle 8:45 il volo American 11 colpirà la torre Nord del World Trade Center dando inizio a uno dei periodi più neri della storia umana. Un demonio che si ritirerà soltanto 77 minuti dopo2 con la scomparsa del volo UA93.

 

-Lido di Venezia: 11 Settembre 1970, ore 21:00 Circa

Rosina e Renato passeggiano lungo la riviera San Nicolò in direzione del piazzale Santa Maria Elisabetta, il punto più largo dell'isola dove trovano posto gli approdi per i battelli che collegano il Lido alla città che si regge sulle palafitte. La giovane coppia ha deciso di concedersi una serata al cinema e prima di imbarcarsi per Venezia, potrà dare un'occhiata ai numerosi cartelloni presenti nella zona centrale di quella lingua di terra, che si erge come barriera naturale separando la Serenissima dal mare Adriatico, scegliendo il film preferito. La laguna è piatta come un ferro da stiro, l'aria è immobile e pesante; il servizio meteo aveva previsto burrasca e il cielo è coperto ma la notte nasconde allo sguardo il manto nuvoloso che sembra in attesa di qualcosa. I consueti segnali dell'imminente scatenarsi di un temporale, che ogni nativo ha imparato a riconoscere, sono tutti assenti.

 

Gli anni 70 si portano dietro un cinema più ruvido e violento che incarna il profondo disagio di quei tempi, molto lontano dalle atmosfere patinate delle avventurose commedie e musical hollywoodiani che avevano accompagnato l'infanzia della coppia; i manifesti in bella mostra non ispirano abbastanza da giustificare il prezzo di una visione e poi c'è qualcosa che entrambi sentono a fior di pelle. Non ha un nome ma è una sensazione crescente, come se un campanello d'allarme stesse suonando da qualche parte in lontananza.

“Senti, non c'è un solo film interessante, perché non rimaniamo qui?” Dice Renato, “Passeggiamo per il Gran Viale e ci prendiamo un gelato dall'amico Tita. Poi con calma andiamo a prendere nostro figlio da tua madre e ce ne torniamo a casa.”

Anche Rosina sente che è la cosa giusta da fare: “Si, va bene” risponde quasi sollevata.

Il Gran Viale è un ampio stradone alberato che attraversa l'isola nel suo punto più largo, circa 800 metri portando direttamente alla spiaggia. I grandi alberi sono l'unica cosa rimasta dello sfarzoso corridoio fiorito che accoglieva i turisti nell'epoca della dolce vita, quando il Lido era considerato un giardino Europeo delle meraviglie per turisti e abitanti in prevalenza ricchi.

La passeggiata non è piacevole quanto dovrebbe e dopo un pò Rosina non ce la fa più a contenere l'inquietudine che gli sta montando nello stomaco: “Ma lo senti anche tu?” Chiede, rivolgendosi al compagno che nel frattempo e assorto nei suoi pensieri cercando di capire cos'è che gli sta rodendo lo stomaco.

 

“Che cosa”?

“Il silenzio… C'è troppo silenzio”

Climate Change e Naziscienza

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Sono sopravvissuto all'annuale Festival della Birra patrocinato dalla locale sezione della CAMRA 1 l'associazione della birra tradizionale inglese, risorta dopo che la qualita' della birra industriale, nella maggior parte dei casi, era sprofondata a livelli infimi.  

Ora la birra inglese e' sana e salva, a supporre dal centinaio di produttori dei quali si potevano degustare i prodotti di eccellenza assoluta, i migliori del mondo, a mio parere.  

La manifestazione si teneva in un teatro vittoriano a cupola, stile Royal Albert Hall di Londra, e annessi e connessi locali, i quali sono stati totalmente ricostruiti, assieme alla cupola stessa, esattamente com'erano, fino nei minimi particolari.  C'erano infatti dubbi sulla integrita' strutturale dell'edificio, dopo parecchie vicissitudini quali concerti della e per la terza eta' di Suzy Quatro 2, residente britannica, con un volume troppo adeguato all'udito minorato del pubblico sessantenne, e mancati ma non troppo bombardamenti germanici durante la Seconda Guerra Mondiale, sulla strada di ritorno dal bombardamento di Dublino.

Dublino?  Ma non era la Repubblica d'Irlanda neutrale e con forti simpatie naziste, mi si chiedera'?

Lo Sciopero delle Lancette

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Odio il British Summer Time (quella che da voi si chiama Ora Legale). Mi devo svegliare al buio, recarmi al lavoro al buio, spesso nella nebbia, proprio quando il sole stava cominciando a fare capolino quando lasciavo casa per andare a lavorare.  Non riesco ad abituarmi alla levataccia fino a quando non si deve mettere l'orologio di nuovo indietro e quasi tutti sono con lo stesso sentimento, nonostante si dica che qualcuno ne giova.  Si dice che sia di giovamento per gli agricoltori, gente che peraltro non ha un orario fisso da rispettare che non sia quello delle bestie e delle stagioni, delle lune e del tempo metereologico.

Torino, una città inesistente

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E' alquanto sconcertante per il torinese rendersi conto che il posto che per lui è l'Ombelico del Mondo, per gli altri italiani è un posto di cui hanno sentito parlare solo per via della produzione di automobili FIAT (ora una ditta americana) o per una delle sue due squadre di calcio, la Juventus (che non è più una delle squadre della città da molto tempo).

Nessuno, se non per emigrarci negli anni '20 e '30 e poi ancora negli anni '50 e '60, ci si reca mai a meno che non sia francese (durante il festival della Cioccolata – una invenzione torinese - per le vie del centro si sente perlopiù parlare nella lingua transalpina), confermando il giudizio di Benito Mussolini, per il quale Torino, la Petite Paris, – ma per i torinesi è Parigi ad essere la Grand Turin – è “quella bastarda città francese”.

Eppure nel resto d'Europa usava essere rinomata: a turno “Il posto più salubre del mondo”, perché grazie alla bontà del progetto degli isolati e della fognatura napoleonica, quando era stata annessa alla Francia, era passata indenne alle epidemie di colera che colpivano tutta Europa (e fu il modello per la nuova Parigi di Napoleone III); “la città con la cucina migliore del mondo” (secondo Nietzsche); “la città più noiosa d'Europa, giustamente capitale della Prussia del Sud”, secondo Flaubert.

La Fine della Strada

di Bill Bonner1

Azioni USA in calo questa mattina, dopo la notizia che la crescita dei posti di lavoro nel settore privato ha rallentato negli ultimi sette mesi.

Abbiamo già consigliato di abbandonare le azioni USA ed acquistare oro dopo il ribasso.

Nulla è cambiato secondo il nostro punto di vista... Quindi torniamo a dove abbiamo lasciato ieri – accampati per la notte dopo un lungo viaggio a cavallo in zone distanti dal nostro ranch argentino...

La notte era fredda. Il terreno era duro.

Jack Sparrow e le quinte colonne: pronti all'arrembaggio.

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Mi sto divertendo tantissimo.

Dopo l'altro articolo sui Pirati delle Isole Piovose 1, non avrei mai pensato che la loro manovra si facesse così veloce, ravvicinata e soprattutto palese. Ed è un bel divertimento, dovuto specialmente al fatto che io sono qui sulle Isole Piovose ed altri sono sotto l'effetto di uno tsunami (che in italiano si direbbe maremoto, ma ormai, l'italiano...) ed hanno una marina con ufficiali degni del famoso Schettino.

You plonker! Ovvero: piccole menti di provinciali nella grande Londra.

Qualche giorno fa ho avuto la (s)ventura di leggere un articolo che mi ha fatto alterare. Dovete sapere che ci sono due cose che fanno diventare un emigrato (o immigrato, dipende dal punto di vista, come diceva Pippo riguardo alle salite) italiano una bestia assetata di sangue ed in genere una di queste e' la mentalita' provinciale degli italiani in Italia, seguita solo da quella provinciale degli italiani fuori dall'Italia.

Ho una confessione da fare: soffro di una lieve forma di masochismo. Un masochismo a volte non leggero che mi porta anche a leggere articoli di giornalisti italiani.

David Cameron, anche noto come Jack Sparrow

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Nella locandina: MBE Lord Jo Cricket si rilassa su un prato inglese dopo le fatiche italiane.

La mattina del 23 di gennaio non ero di servizio. Mentre sorseggiavo una tazza di the ho acceso la radio (che non posseggo quale apparecchio radiofonico separato, era la TV, ma sintonizzata su BBC RADIO 4) e improvvisamente preso da catarsi audiofonica non mi sono accorto che il mio biscotto d'avena si era irreparabilmente sciolto nel mio the (che qui è sempre al latte).

A reti apparentemente unificate, al mattino presto, ascoltavo una trasmissione che non esiterei a definire epocale. Il Primo Ministro britannico, Rt Hon David Cameron era in una sala di convegni privata nel mezzo di un discorso del quale io non sapevo niente, ma che era aspettato dal giorno prima e che probabilmente cambierà il corso della Storia. Della storia della Gran Bretagna e, fatto più importante per i lettori italiani, probabilmente di quella dell'Italia, nel bene o nel male. 1

Con una astuzia a dir poco diabolica (di cui i commentatori europei e buona parte di quelli del resto del mondo naturalmente non hanno avuto sentore, se no che astuzia sarebbe?) il PM annunciava al mondo che fra un paio d'anni, se lui rivincerà le elezioni, sarà tenuto un referendum per la permanenza della Gran Bretagna nell'EU, dentro o fuori.

Dov'è l'astuzia?

John Marco Allegro e la ricerca del Sacro Graal - Parte Terza

Segue dalla parte prima e seconda...

La Guerra dei Sei Giorni fu la fine delle speranze di John Marco Allegro. 

Fu anche la fine dell'Arab Bureau, che venne smantellato definitivamente per via della nuova tendenza della diplomazia e del servizio segreto britannico ad assecondare le politiche della CIA.  Non ci sono assolutamente prove che Allegro fosse stato reclutato dal Foreign Office o dalla loro controparte segreta, ma trovo oltremodo improbabile che non fosse stato almeno contattato e gli "spooks" hanno argomenti veramente convincenti.  Qualcuno con diretto accesso al sovrano della Giordania non poteva non essere in contatto con i settori dei servizi diplomatici e segreti che avevano simpatia per la causa araba (ed un tempo erano stati potenti ed influenti almeno come la loro controparte filosionista). Ma dopo la guerra probabilmente tutto questo cessò per sempre ed i sogni di John quale novello Lawrence d'Arabia (che fu prima di tutto un archeologo) furono messi per sempre nel cassetto.

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