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EffettoLoto

La più grande potenza atomica del Medio Oriente

Qualcuno dei pennivendoli nostrani vi ha mai raccontato cosa accade veramente nell' “unica democrazia del Medio Oriente”? Sapete che si tratta di una delle maggiori potenze atomiche del pianeta, che non ha aderito al Trattato di Non Proliferazione Nucleare e che non permette ai famosi ispettori ONU di visitare i propri impianti? 
No? 

Lo Stato israeliano ha in funzione da decenni un programma di armamento nucleare che lo rende la potenza militare più temibile e micidiale del Medio Oriente, e una delle maggiori a livello planetario. Il suo arsenale atomico sarebbe in grado di spazzare diverse grandi città. 

Nel 1985 aveva già un potenziale di 200 bombe atomiche pronte all'uso. Oggi non si sa a quanto ammonti l'arsenale nucleare israeliano. Chi ha provato a parlarne è stato messo a tacere con mezzi brutali, come è successo a Mordechai Vanunu, tecnico nucleare israeliano che lavorava presso l'impianto di Dimona, nel deserto del Negev, sito in cui nessun ispettore dell'ONU ha il permesso di metter piede.

Effetto Loto

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Questo blog cambia nome: da "Effetto Placebo" a "Effetto Loto". Perché? 
Semplicemente perché gli argomenti del blog già da qualche tempo non si limitavano al pur vasto mondo della medicina e di tutto ciò che può essere collegato all'effetto placebo. Abbiamo iniziato a parlare di industria farmaceutica, di salute più in generale e ora di nucleare. C'è un certo fermento anche su altri argomenti, per cui ho deciso di cambiare il nome del blog. 

Perché "Effetto Loto"? 

Nucleare, scorie radioattive e altre quisquilie | 3

Riprendiamo il discorso lasciato nei precedenti post dedicati a due inchieste sul nucleare italiano e su quello francese

Torniamo vicino a casa nostra e parliamo delle scorie radioattive piemontesi, fulgido esempio di come i bei discorsi teorici sulla sicurezza del nucleare si infrangono contro la dura realtà delle cose. 

Il problema fondamentale è che non sappiamo dove e come stoccare in sicurezza le scorie prodotte nei decenni passati. E non lo sappiamo per un motivo molto semplice, cioè che "stoccare scorie in sicurezza" è un ossimoro, una condizione irrealizzabile, nonostante politici e "tecnici" di ogni parte si sforzino continuamente di farci credere il contrario. 

(Video all'interno: continua a leggere)

Nucleare, scorie radioattive e altre quisquilie | 2

Abbiamo visto nel post precedente l’inchiesta di Report del novembre 2000 sui siti nucleari italiani. 

Questo che segue è invece, a mio parere, il modo in cui si conducono delle vere inchieste. 

Uranio, lo scandalo della Francia contaminata” è un ottimo dossier a cura di Pièces à conviction (trasmissione di inchieste giornalistiche di France3). 

Andata in onda sulla TV francese nel febbraio 2009, l’inchiesta verifica la radioattività in diversi siti francesi portando alla luce uno scandalo di proporzione nazionale: rifiuti radioattivi interrati un po’ dappertutto in zone pubbliche e in edifici. Si tratta di circa 300 milioni di tonnellate di rifiuti radioattivi abbandonati sul territorio francese. 

Nell’inchiesta emergono affermazioni gravissime, di responsabilità ai più alti livelli politici, di insabbiamento dell’informazione alla popolazione, di occultamento dei reali problemi dati dalle scorie, di commistioni fra controllati e controllori

Per vedere il video clicca su "Leggi tutto"

Della salute e del portafogli

Riassumo di seguito alcuni interessanti punti dell’articolo “Farmamercato: il 3x2 sanitario”, di V. Pignatta, apparso sul numero 21 della rivista Il Consapevole (gen/mar 2010). 

 
- Negli USA le morti per cause iatrogene (cioè causate dai medici o dalla medicina) sono balzate al primo posto, davanti addirittura alle morti per patologie cardiache. Nel 2001 le morti per cause iatrogene sono state più di 780.000, contro le 699.000 per patologie cardiache e le 553.000 per cancro.1 
 
- Il 60% degli antibiotici è assunto senza che ce ne sia un reale bisogno.2 
 
- In Italia nel 2005 si sono spesi 125 miliardi di euro per la salute.3 
 
(Continua a leggere cliccando su "Leggi tutto")
  • 1. Dean, Carolyn, Null et al.: Death by medicine, dic. 2003, versione scaricabile a questo indirizzo.
  • 2. Paolo Cornaglia Ferraris: La casta bianca. Viaggio nei mali della sanità. Mondadori, 2008.
  • 3. Angell, Marcia: Farma&Co. Industria farmaceutica: storie straordinarie di ordinaria corruzione. Il Saggiatore, 2006, pag. 9.

Nucleare, scorie radioattive e altre quisquilie | 1

“Radioattività di Stato” è un'inchiesta a cura di Report andata in onda su Rai3 nel novembre 2000.
Una buona inchiesta su quel che è ancora oggi il problema delle scorie radioattive in Italia, fra ritardi burocratici, incuria, informazione pressoché nulla, cronico immobilismo politico e affarismo di pochi. 
Una situazione ignorata dalla maggioranza della popolazione italiana, ma pronta a esplodere sotto i nostri piedi. 
Sono state evitate in realtà domande realmente scomode, ma come suol dirsi... è già qualcosa (e questo qualcosa lascerà moltissimi attoniti).

Clicca su "Leggi tutto" per vedere la puntata di Report.

Tremate, tremate, arriva la nube!

Sì però adesso mi avete anche un po’ rotto le palle. Che io sono sempre quella là “un po’ strana”, che non guarda la TV e non legge i quotidiani ma quando c’è una notizia che ti lascia perplesso vieni a chiedere a me cosa ne penso. Perché - chissà per quale magica alchimia - risulta sempre che sono più informata di te che ti sciroppi tutti i TG di qualunque canale di qualsivoglia giorno e ora. E adesso mi vieni a chiedere cosa ne penso della nube radioattiva? Perché hai due figli piccini e -diononvoglia- se la nube arriva… Numi del cielo! E se la nube arriva? Cosa ne sarà dei miei pargoli? Poveri piccoli innocenti… Loro che rischiano di prendersi le radiazioni giapponesi… 

La nube giapponese… 
 
No, dico, ma mi stai prendendo in giro, ti stai prendendo in giro, o semplicemente sei incommensurabilmente stupido? 
 
I tuoi figli hanno 4 anni e già sono cronicamente malati. Non c’è una settimana intera che possano trascorrere senza qualche acciacco o qualche raffreddore o qualche puntino sulla pelle o qualche disturbo alle orecchie o qualche intolleranza alimentare o qualche linea di febbre o qualche colorito smorto o qualche vattelapesca malanno che resta sempre in sottofondo, strisciante, pronto a svegliarsi ogni tot. 
 

Alle radici della ricerca

 

Diversi anni fa, per la sua tesi di laurea in endocrinologia, il fratello di un mio caro amico fece una ricerca su una certa molecola, che il suo relatore (esimio professore e stimato medico presso un importante polo ospedaliero) aveva particolarmente a cuore. 
All’inizio sembrò filare tutto liscio, la molecola veniva testata secondo i consueti protocolli di laboratorio e il laureando stilava diligentemente le sue brave tabelle. 
Se non che. 
 
Giunto al momento di riepilogare tutti i dati e interpretarli, cioè dar loro un significato e stendere le conclusioni della tesi, il nostro eroe si accorse che i risultati della ricerca stridevano con quanto sostenuto dal suo esimio relatore. La molecola non sembrava avere quei buoni effetti che il professore gli aveva preannunciato…

La Corte Suprema degli Stati Uniti impedisce a genitori di bimbi danneggiati da vaccini di chiedere giustizia

Con una votazione di 6 a 2, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha emesso una decisione che impedisce ai genitori di bambini danneggiati dai vaccini di chiedere giustizia nei confronti delle aziende produttrici. I genitori Robalee e Russell Bruesewitz, di Pittsburgh, hanno visto la loro bimba, nata sana, danneggiata da una vaccinazione difterite-tetano-pertosse effettuata nell’aprile del 1992. Appena poche ore dopo l’iniezione, la figlia Hannah ebbe degli attacchi epilettici. Oggi soffre ancora di disturbi epilettici residui.

 

I genitori hanno chiesto il risarcimento, presentando dapprima il loro caso alla Vaccine Court - una Corte speciale di pseudogiustizia, istituita dal governo degli Stati Uniti per provvedere immunità giuridica ai produttori di vaccini e comtemporaneamente offrire risarcimenti ai genitori i cui figli sono stati danneggiati dai vaccini. Da quando è stata istituita nel 1986, questa Corte ha pagato 1,9 miliardi di dollari a genitori di figli danneggiati da vaccini.

I neuroni comunicano fra loro anche tramite campi elettrici

Due studi indipendenti dimostrano l’esistenza di una nuova forma di comunicazione neurale

 
Traduzione dell’articolo di Kate Melville per Science A Gogo
3 feb. 2011
 
 
Si è sempre ritenuto che i neuroni (le cellule presenti nel cervello e nel sistema nervoso) comunicassero fra loro esclusivamente tramite le sinapsi, connessioni che uniscono fisicamente un neurone all’altro. 
Ma un team di ricercatori del Caltech (California Institute of Technology) ha scoperto che i neuroni comunicano fra loro anche attraverso deboli campi elettrici. Una scoperta che potrebbe aiutare a comprendere come la biofisica dà origine alla conoscenza - il Santo Graal delle neuroscienze. 

Cosa c'è veramente nei placebo?

Traduzione dell'articolo "La frode del placebo fa vacillare il fondamento stesso della scienza medica moderna. Migliaia di test clinici invalidati" - by Mike Adams, giornalista freelance. 
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Sapete di tutte quelle migliaia e migliaia di test clinici, che vengono condotti da qualche decina d'anni, che comparano i nuovi farmaci con dei placebo? 

Bene, i risultati di quei test non possono essere considerati validi perchè gli studi non possono essere considerati scientifici.

E perché? Perché i placebo usati nei test non erano incontrovertibilmente “placebo”, rendendo così gli studi scientificamente non validi. 
 
Questa è la conclusione a cui sono giunti alcuni ricercatori dell’Università della California, che hanno pubblicato le loro scoperte nel numero di ottobre 2010 di Annals of Internal Medicine. Hanno revisionato 167 test basati su placebo pubblicati su riviste mediche peer-reviewed tra il 2008 e il 2009, trovando che il 92% di essi non ha mai descritto gli ingredienti dei placebo utilizzati.
 
E perché questo è importante?

La battaglia contro il fluoruro

La battaglia contro il fluoruro

Dr. Donald W. Miller 

 

La battaglia in favore e contro la fluorurizzazione dell’acqua pubblica è entrata in una nuova fase. Sono accadute tre cose da quando ho pubblicato le mie ricerche in merito nel libro “Fluoride Follies”, 5 anni fa. 

 

Nel loro sforzo di fluorurizzare tutta l’acqua potabile delle comunità negli USA, i promotori della fluorurizzazione stanno cominciando a cambiare strategia. Piuttosto che cercare un confronto con le amministrazioni locali e permettere referendum a livello locale su questo tema, hanno aumentato sempre più la pressione sui legislatori statali e stanno spingendo per rendere obbligatorio per legge addizionare con fluoruro l’acqua potabile pubblica. 

 

Fluoruro sì, fluoruro no

Il 26 ottobre 2010 l’Italia ha recepito una nuova legge europea che impone ai produttori di dentifrici al fluoro di dichiarare in etichetta, se il contenuto è tra 0,1 e 0,15%: 

“Bambini fino a 6 anni: utilizzare una piccola quantità di dentifricio sotto la supervisione di un adulto per ridurre al minimo l’ingerimento. In caso di assunzione di fluoruro da altre fonti consultare il dentista o il medico.” (L. 267/18 che recepisce la Direttiva 2009/129/CEE). 

Negli Stati Uniti si usa invece da anni addizionare l’acqua potabile degli acquedotti con fluoruro. Sempre più città e stati stanno rendendo questa aggiunta obbligatoria per legge. Perché? 

 

Scoperte dell'acqua calda

Riporto dall'ANSA: 

Paesaggi naturali riducono dolore
Studio della John Hopkins University dimostra calo percezione
 
(ANSA) - ROMA, 22 OTT - Mostrare immagini rilassanti della natura, insieme a suoni armoniosi puo' abbassare la percezione del dolore nei pazienti sottoposti a trattamenti invasivi. Lo dimostra un esperimento condotto da ricercatori della Johns Hopkins University. I ricercatori hanno organizzato due gruppi di pazienti sottoposti alla biopsia del midollo osseo:ad un gruppo sono state mostrate immagini e suoni delle Cascate Vittoria, ad un altro di citta' affollate: per questi ultimi la percezione del dolore era maggiore.

Fonte ANSA

 

Effetto placebo e oltre

Pubblico volentieri questo articolo di Alessandro Pinardi Feletti.

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La nostra “padrona di casa” mi ha chiesto di scrivere sull’effetto placebo, ma ritengo riduttivo circoscrivere a questo solo pur straordinario mistero quanto si sta via via scoprendo della nostra mente, delle sue potenzialita’ e dei futuri scenari che via via si stanno aprendo.

E questo sta avvenendo malgrado le inevitabili resistenze sia dell’establishment scientifico, minacciato come depositario di un sapere che potrebbe rivelarsi parecchio deficitario, sia delle lobby farmaceutiche, minacciate invece nel loro ormai totale monopolio della ricerca farmaceutica e/o scientifica e, soprattutto, nel portafoglio.

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