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Effetto placebo e oltre

Pubblico volentieri questo articolo di Alessandro Pinardi Feletti.

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La nostra “padrona di casa” mi ha chiesto di scrivere sull’effetto placebo, ma ritengo riduttivo circoscrivere a questo solo pur straordinario mistero quanto si sta via via scoprendo della nostra mente, delle sue potenzialita’ e dei futuri scenari che via via si stanno aprendo.

E questo sta avvenendo malgrado le inevitabili resistenze sia dell’establishment scientifico, minacciato come depositario di un sapere che potrebbe rivelarsi parecchio deficitario, sia delle lobby farmaceutiche, minacciate invece nel loro ormai totale monopolio della ricerca farmaceutica e/o scientifica e, soprattutto, nel portafoglio.


Come tante delle cose che ci succedono nella vita anche il fatto che sia qui ora a scrivere di questo argomento sembra frutto del caso.
Ma ho imparato dalle mie esperienze che, assai spesso, cio’ che chiamiamo “caso” non esiste, e’ semplicemente una cosa che accade quando (e se) deve accadere.

Il tutto e’ nato mentre stavo cercando di uscire da una classica depressione, seguendo una altrettanto classica terapia con uno psicoterapeuta, Paolo N., che per mia fortuna si e’ rivelato una persona straordinaria, oltre che piu’ che abile nel suo lavoro.

E’ infatti grazie a lui che ora sto decisamente meglio, ed ho potuto conoscere cose e persone che stanno cambiando la mia vita.

Ma la piu’ eclatante tra queste novita’ e’ avvenuta incidentalmente (oserei dire... quasi per caso ), quando durante i nostri incontri mi diede da leggere, per aiutarmi nel mio processo di guarigione, un libro straordinario: “Il cervello infinito”, ediz. Ponte alle Grazie.

Scritto da Norman Doidge, riportava le quasi fantascientifiche scoperte fatte dalla neurologia “di confine”, dove degli scienziati “eretici” hanno prima intuito e poi sviluppato le incredibili capacita’ insite nel nostro cervello per autocurarsi. [1]

Per citare alcuni degli straordinari risultati ottenuti: hanno fatto avere una vita normale a persone prima considerate ritardate, hanno fatto camminare normalmente persone colpite da ictus, addirittura vedere (anche se non esattamente come lo intendiamo noi) persone cieche dalla nascita...

Paolo mi diede da leggere questo fantastico libro con un intento molto pragmatico:
“Guarda queste persone che avevano reali handicap fisici e, nonostante questo, sono riusciti a guarirne, pensa a cosa puoi fare tu, che i tuoi problemi te li sei creati da solo e sono solo immaginari”.

Ma cio’ che Paolo non poteva certo sapere fu l’intuizione che ebbi quando lessi nel libro di un particolare esperimento, quando fecero fare ad un gruppo di persone un semplice esercizio fisico per una settimana, mentre ad un pari numero di persone fu chiesto di immaginare lo stesso esercizio per lo stesso lasso di tempo.

Secondo tutto cio’ che sappiamo (ad ogni azione corrisponde una reazione fisica, quindi “niente azione = niente reazione”), solo il primo gruppo avrebbe dovuto avere risultati di miglioramento nel tono muscolare e tendineo, mentre nella realtà anche il secondo gruppo registro’ tali miglioramenti, con una media di circa il 70% rispetto ai... tradizionalisti.

Due cose risaltano in questo quasi incredibile esperimento:

1. Il nostro cervello non fa distinzione tra un’azione eseguita fisicamente ed una solo pensata;
2. Il nostro cervello e’ in grado addirittura di creare materia dal nulla.

E se e’ in grado di fare questo, dov’e’ il limite?

Perche’ prima ho parlato di incidente?

Semplice, perche’ anni fa (tanti, ahime’...) seguii un corso di psicodinamica, una disciplina che consente una migliore conoscenza di sé, con il fine di migliorare il benessere fisico e l’equilibrio psichico. [2]

Si imparava inizialmente una tecnica di rilassamento, e successivamente si faceva, molto terra-terra, una “visualizzazione di se stessi nella propria mente”.

In pratica ci si “creava” l’immagine di una stanza (o laboratorio, o chiamatelo come volete) nella nostra testa, da cui si poteva avere accesso a tutte le parti del nostro corpo, e da cui si poteva intervenire per “sanare” qualunque problema, indipendentemente dai mezzi utilizzati.

Allora, pur ottenendo dei risultati che, per usare un eufemismo, definirei insoliti, non diedi seguito a questa tecnica, probabilmente perche’ ne’ ero “pronto” io, ne’ era il momento.

Ma quando lessi degli esperimenti e, soprattutto, dei successi di questi neurologi, gli antichi insegnamenti mi tornarono in mente, ed iniziai a sperimentare su me stesso questo chiamiamolo “effetto placebo della mente”, anche se io la definisco autocura.

Della tecnica, dei risultati e di approfondimenti di altre discipline che hanno contribuito a farmi comprendere meglio tante cose della vita, delle possibilita’ di guarigione ed altro parlero’ in seguito in un altro articolo, sempre ammesso che Gaia sia d’accordo.

Ora voglio invece commentare, per restare in tema “placebo”, quanto ho visto l’altra sera su Discovery Channel, dove parlavano proprio del potere della mente rispetto alla natura.
Ovviamente in spregio a quanto ci hanno insegnato tutte le discipline scientifiche, in primis la fisica.
Ecco alcuni esperimenti presentati nel programma.

Tutti conosciamo l’alcool ed il suo potere di vincere le nostre inibizioni grazie allo stato di ebbrezza che procura.
Ad un gruppo di 12 ragazzi e ragazze, che non si conoscevano, hanno offerto della birra per studiare le differenze comportamentali che si sviluppavano nell’interazione sociale fra quando erano sobri e quando erano invece “alterati”.
Man man che proseguivano nel bere, l’interazione si e’ fatta via via piu’ libera, l’imbarazzo e’ scomparso etc etc.

Il solo problema era che solo a 3 di loro era stata offerta birra alcolica, gli altri 9 hanno bevuto birra senza alcool.

Eppure i risultati erano stati identici, per tutti e 12 i partecipanti.

Ad una volontaria e’ stata applicata una placca che veniva via via riscaldata, per monitorare mediante una tac quali zone del cervello venivano stimolate man mano che provava sempre piu’ dolore.
Le e’ stato fatto poi ripetere l’esperimento, ma applicando sulla sua pelle un anestetico, “per valutarne l’efficacia”, le e’ stato detto.

E in effetti i risultati (la percezione del dolore della volontaria) erano stati notevolmente inferiori al primo esperimento, ovviamente a parita’ di stimoli.

Peccato pero’ che “l’anestetico” fosse in realta’ una semplice crema emolliente, con zero proprieta’ antidolorifiche.

Ad un volontario, che soffriva di violente emicranie croniche, e’ stato fatto fare un esperimento:
mentre era monitorato da una tac, e’ stato invitato a visualizzare la sua emicrania come delle braci, e a “spegnere via via queste braci con qualunque mezzo lei ritenga opportuno nella sua mente”.

Le zone del dolore del cervello monitorate dalla tac, man mano che il volontario “spegneva” le braci, sono via via diminuite, perche’ il volontario provava effettivamente meno dolore.

Oggi, proseguendo nello stesso esercizio, ha quasi definitivamente vinto il suo dramma (solo chi ha sofferto di emicrania cronica puo’ capire che non e’ un termine per nulla esagerato), cosa che prima medicine, analgesici vari etc. non avevano mai risolto.

Ad un gruppo di ragazzi sono stati fatti fare una serie di esercizi fisici (il sollevamento di un manubrio dotato di pesi).
Ad un secondo gruppo lo stesso esercizio, ma per meta’ del tempo effettivamente compiuto e per l’altra meta’ solo immaginato.
Ad un terzo gruppo lo stesso esercizio, ma solo immaginato.

Secondo le nostre conoscenze, dato 100 il valore di incremento del 1° gruppo, avremmo dovuto avere questi risultati:
1° incremento 100
2° incremento 50
3° incremento 0

Ed invece questo e’ stato l’esito effettivo:
1° incremento 100
2° incremento 108
3° incremento 70

Il video e’ disponibile solo in inglese, se conoscete chi lo puo’ sottotitolare e’ piu’ che ben accetto l’aiuto. [3]

Anche qui le stesse conferme: il nostro cervello possiede qualcosa che non solo puo’ alterare la materia, ma la puo’ addirittura creare.

Effetto placebo?
Secondo il mio modestissimo parere, molto, molto di piu’: una nuova era alle porte.

Alessandro Pinardi Feletti
E-mail: ahmbar AT fastwebnet.it

LINK:
[1] http://www.positscience.com/about-the-brain
[2] http://www.psicodinamicaispa.it
[3] http://science.discovery.com/videos/weird-connections-power-of-the-placebo.html

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Video di 'weird connections' sul placebo

Ritratto di Dusty

Molto interessante l'articolo, grazie Ahmbar per aver condiviso la tua esperienza in merito.

Ho guardato il video di weird connections ed è molto interessante, sarei interessato a subbarlo se sapete come recuperarne una versione a buona risoluzione...

Video di 'weird connections' sul placebo

Ritratto di Eileen Morgan

Ciao Dusty, personalmente non saprei dove reperirne una versione di buona qualità. Dici che così è troppo poco come risoluzione? (io me ne intendo gran poco di video)

Re: Video di 'weird connections' sul placebo

Ritratto di Dusty

La qualità del filmato online potrebbe andare benissimo ma non sono riuscito a scaricare il filmato... Se tu riesci fammi un fischio

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...."Il nostro cervello e’ in grado addirittura di creare materia dal nulla."
Che significa di preciso?

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Conservare la salute come atto di (tra l'altro) responsabilità verso se stessi è un diritto/dovere che può essere esercitato in autonomia, ma la guarigione è tutta un'altra faccenda.
La guarigione, se possibile, dipende, come il malato da un sistema di relazioni.

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Materia dal nulla..?

Ritratto di Eileen Morgan

"Il nostro cervello e’ in grado addirittura di creare materia dal nulla."

Uhm, penso che Alessandro abbia "sintetizzato" forse troppo.. suppongo intendesse riassumere il concetto emerso dagli esperimenti: si può influenzare la massa muscolare con la mente. Che non è esattamente "creare materia dal nulla".. ma è anche lontano dal paradigma dominante delle attuali scienze mediche.
Mia interpretazione, ovviamente :)

Re: Video di 'weird connections' sul placebo

Ritratto di Eileen Morgan

Aaah.. per quello :P :D
Eh no, non sono mica capace. E ora dirò la ovvietà più scontata del mondo.. mi sa che lo fanno proprio apposta a non renderli scaricabili (e io che pensavo fosse solo la rai così gelosa dei suoi video :P )

Grazie

Ritratto di Eileen Morgan

Ciao El, grazie per le segnalazioni :)
Vedrò se trovo qualcosa in biblioteca.