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Bitcoin

Bitcoin non è una bolla; è una curva ad S ed è solo all'inizio

di Brandon Green1

 

Una delle cose più intriganti dopo il recente aumento di prezzo di bitcoin, è il modo in cui reagiranno le istituzioni finanziarie.

L'imminente inaugurazione del mercato dei futures aprirà le porte ai giganti di Wall Street. Ciò potrà significare sia il paradiso che l'inferno per bitcoin, e tutti stanno discutendo su ciò che potrà accadere dopo.

È questa interazione BTC/Wall Street che potrebbe essere alla base del recente spike di prezzo del bitcoin; almeno parzialmente.

Alan Greenspan critica Bitcoin senza capire

di Giovanni Birindelli

Alan Greenspan è l'ex governatore della Banca centrale americana: quello che fino al 2006 ha prodotto un'espansione del denaro e del credito senza precedenti e quindi contribuito in modo determinante alla crisi del 2008. Un'espansione del denaro e del credito resa possibile dal monopolio legale del denaro fiat, cioè del pezzo di carta straccia il cui uso come mezzo di scambio è imposto alle persone con la forza delle armi.

Ebbene, in questi giorni Greenspan ha comparato bitcoin al "dollaro continentale", la moneta infinitamente inflazionabile emessa da un'autorità centrale (il congresso continentale) nel 1775 e che perdette tutto il suo valore nel 1782. Greenspan sostiene che bitcoin avrà un destino simile perché "non è ancorata a un bene come ad esempio l'oro".

Ecco perché la blockchain cambierà il mondo

di Don Tapscott & Alex Tapscott1

Nel 1981 gli inventori stavano cercando di risolvere i problemi della privacy su Internet, la sicurezza, e l'inclusione della crittografia. Non importa quanto essi riprogettassero il processo, vi erano sempre scappatoie a causa del coinvolgimento di terzi. Pagare con carte di credito su Internet non era sicuro, perché gli utenti dovevano rivelare troppi dati personali, e le spese di transazione erano troppo alte per i piccoli pagamenti. Nel 1998 Nick Szabo scrisse un breve articolo intitolato “The God Protocol.” Szabo rifletté sulla creazione del miglior protocollo di tecnologia, uno che designasse Dio come ente terzo di fiducia nel mezzo di tutte le transazioni. Il suo punto era forte: fare affari su Internet richiede un atto di fede.

Un decennio più tardi, nel 2008, il settore finanziario globale è andato in crisi. Satoshi Nakamoto -- che può o non può essere un imprenditore australiano di nome Craig Wright -- ha delineato un nuovo protocollo per un sistema di denaro elettronico peer-to-peer utilizzando una criptovaluta, o moneta digitale, chiamata Bitcoin. Le criptovalute sono diverse dalle valute tradizionali fiat, perché non vengono create o controllate dagli stati. Questo protocollo ha stabilito una serie di regole -- sotto forma di calcoli distribuiti -- che assicura l'integrità dei dati scambiati tra miliardi di dispositivi, senza passare attraverso una terza parte di fiducia. Questa invenzione ha acceso una scintilla che ha elettrizzato, terrorizzato, o comunque catturato l'immaginazione del mondo informatico e si è diffusa a macchia d'olio in tutto il mondo.

Bitcoin: problemi di calcolo

La pianificazione centrale della moneta digitale e cosa possiamo fare per risolvere questo problema.

di Kristov Atlas

Concetti chiave

  • La cripto-economia è lo studio delle implicazioni economiche relative alle decisioni ingegneristiche nelle reti di consenso crittografiche.
  • La cripto-economia non riceve abbastanza attenzione con Bitcoin.
  • La pianificazione centrale del protocollo è il modo più veloce per alleviare i problemi, ma introduce debito tecnico e rende il sistema meno competitivo.

 

Pianificare il futuro di Bitcoin

Come l'oro e la blockchain possono funzionare insieme

di Thorsten Polleit1

Uno sguardo alla storia monetaria dimostra che le persone, quando hanno avuto libertà di scelta, hanno optato per i metalli preziosi nel momento in cui si trattava di dare forma al denaro. Non è una sorpresa. I metalli preziosi hanno le proprietà fisiche che un mezzo di scambio deve avere: scarsità, omogeneità, durevolezza, divisibilità e trasportabilità. Sono tenuti in grande considerazione e conservano un notevole valore per unità di peso. L'oro soddisfa questi requisiti ed è per questo che è sempre stato la prima scelta dei popoli in termini di denaro. L'oro ha dimostrato i suoi meriti come denaro per millenni; è il mezzo ultimo di pagamento.

2016: L'ascesa delle criptovalute indipendenti

di Charles Hugh Smith1

 

In questo 2016 si intersecheranno un certo numero di forze strutturali e sistemiche. Una di queste è l'ascesa delle criptovalute indipendenti sia dallo stato che dalle banche centrali.

Sappiamo tutti che il denaro è creato e distribuito dalle banche centrali e dagli stati. La ragione è semplice: controllate il denaro e controllerete tutto.

L'invenzione della blockchain e delle criptovalute come Bitcoin ha aperto la porta a valute avulse dallo stato e dalla banche centrali – infatti le criptovalute sono una tecnologia peer-to-peer, ovvero, non richiedono una banca affinché possano funzionare: le persone possono scambiare le criptovalute per pagare beni e servizi senza che una banca funga da stanza di compensazione per tutte queste transazioni.

Questo non solo offre la possibilità di scappare dalla schiavitù del debito gestita dalle banche centrali e dalle banche commerciali – offre la possibilità di vivere in un'economia globale libera dalla disuguaglianza e concentrazione di ricchezza che persistono nel mondo attuale a causa delle ingerenze delle banche centrali.

Max Keiser, Stacy Herbert e io ne abbiamo discusso in questo video:

 

 

Bitcoin, tassazione, e riservatezza sulle transazioni finanziarie

Questo articolo di Rick Falkvinge cerca di far intuire quanto sia interessante Bitcoin e quali siano i potenziali progressi che può apportare al mondo intero, applicando un semplice ragionamento all’osservazione degli eventi storici che hanno scolpito il sistema politico ed economico dei giorni nostri. Una breve lettura per stimolare l’interesse ad approfondire i temi e a considerare il valore di Bitcoin non solo come valuta o speculazione ma per tutti i risvolti che ne conseguiranno.

 

Bitcoin, la tassazione e la necessità implicita di consentire la riservatezza sulle transazioni finanziarie.

di Rick Falkvinge
 

33 segni che la crescita di Bitcoin non rallenterà nel 2016

Posted in

di  Jeff Desjardins1

È stato un anno di risultati altalenanti per gli appassionati e gli speculatori nelle criptovalute.

Il vantaggio di Bitcoin è che è risultata la valuta più performante di quest'anno, davanti al dollaro USA e allo shekel israeliano. Bitcoin è salito del 21% (rispetto al dollaro) nel corso di quest'anno, e ancora di più rispetto alle altre valute. Sebbene non abbia raggiunto le vette del 2013, ha sfoggiato segni di forza positivi.

Ciononostante per tutto l'anno i media mainstream hanno riportato notizie fuorvianti riguardo Bitcoin.

Bitcoin segna l'inizio della fine di 100 anni di schiavitù

Nel 1907 il sistema bancario americano fallì. Per salvare il sistema, il governo degli Stati Uniti vendette il controllo dell’economia ad un gruppo di banchieri privati.

di Alex Gorale1

Il sistema della Federal Reserve degli Stati Uniti d’America è una società privata per azioni. La frase non è una contraddizione: il sistema è un ibrido pubblico/privato. Reso legge da Woodrow Wilson nel 1913, il congresso riconosce quella banca privata, conosciuta come la Federal Reserve, come la banca centrale che controlla il sistema bancario americano. Venne istituita per realizzare tre obiettivi: massimizzare l’impiego, stabilizzare i prezzi, e mantenere moderati i tassi d’interesse a lungo termine. Da allora il suo potere si è espanso notevolmente. Oggi controlla la politica monetaria degli Stati Uniti e cura gli interessi del dollaro. Supervisiona e regola le istituzioni bancarie e fornisce servizi bancari al proprio governo e ad altri.

La Fed è la padrona dell’universo.

L’imperialismo Americano è un effetto collaterale dell’egemonia del dollaro. Il potere degli Stati Uniti non è legato al suo complesso militare, al numero di bombe che possiede, al suo sistema democratico, ai suoi sindacati o ad un sogno. Il vero potere è il fatto che il Dollaro Americano è usato come riserva monetaria mondiale. Fintantochè una nazione od un popolo useranno il dollaro, la Federal Reserve sarà in grado di appropriarsi della loro ricchezza a volontà.

Criptovalute ed un teorema della regressione più ampio

di Peter St. Onge1

Le criptovalute sono "denaro"? Il dibattito su questo tema ha messo in discussione il teorema della regressione di Menger-Mises. Il teorema postula che asset non fiat debbano aver avuto valore prima che diventassero denaro. Alcuni2 hanno usato una cosiddetta mancanza di valore per spodestare le criptovalute dal piedistallo del denaro o per farle coincidere forzatamente3 con la regressione del denaro fiat.

Come si dovrebbe porre la Teoria Austriaca nei confronti di Bitcoin?

di Logan Albright1

I libertari tendono a concordare sulla maggior parte delle cose. Siamo tutti favorevoli ad una minore regolamentazione governativa, meno tasse, meno coinvolgimento nei conflitti internazionali, e più libertà personale. Ci sono alcune aree, tuttavia, in cui suddetto movimento rimane nettamente diviso. Una di queste aree riguarda la natura del denaro.

Le due scuole di pensiero si riducono essenzialmente ai sostenitori del "gold standard" ed ai sostenitori di "valute concorrenti". Il premio Nobel F.A. Hayek era strenuamente a favore di valute concorrenti, sottolineando come non avesse senso elogiare i benefici della concorrenza in ogni campo per poi rinnegarli in quello monetario.

D'altra parte Ludwig von Mises, ed il suo più celebre allievo Murray Rothbard, sostenevano che il denaro merce, in particolare l'oro, fosse l'unica cosa che potesse godere della stabilità necessaria da evitare l'inflazione ed i bust.

Mises elaborò questo argomento sotto il nome di "teorema della regressione" del denaro nel suo primo libro, La Teoria della Moneta e del Credito (1912). Il teorema, in breve, recita quanto segue:

Il fallimento è una possibilità

Posted in

di Andreas M. Antonopoulos1

Nel libero mercato, fallire è sempre una possibilità. Gli Stati Uniti hanno una cultura imprenditoriale molto fervida, dove milioni di persone avviano piccole attività, creano nuovi prodotti e inventano nuove tecnologie. Questa cultura, per le nuove imprese, comprende il concetto di poter fallire velocemente, in modo economico, facendo in modo che possa diventare utile, imparando dagli errori. Le culture che invece puniscono anche i fallimenti minori con vergogna, esclusione e disapprovazione non promuovono di certo l'imprenditoria perché impediscono la sperimentazione rendendola troppo rischiosa.

Ultimamente gli Stati Uniti sono stati infettati dal mantra "fallire non è contemplato", una fallacia arrogante spacciata per ovvietà, che sostiene l'idea che il rischio può essere rimosso dalla vita, che la sicurezza al 100% e il controllo al 100% siano qualità reali e addirittura desiderabili. Coloro che cercano di eliminare la possibilità di fallire, per rendere meno rischiosi i sistemi finanziari, portano conseguentemente ad un aumento della probabilità di fallimenti di proporzioni impressionanti. Eliminando la possibilità di fallire in modo rapido e poco doloroso, amplificano il rischio ed aprono le porte a fallimenti enormi e costosi su tutti i fronti.

Metto da parte bitcoin e no, non ne do a nessuno!

Un argomento che compare spesso parlando di Bitcoin è che sarebbero "troppo cari", o che la gente li tiene da parte invece di spenderli, e che questo fatto ne limita la diffusione.

Ma in realtà la cosa è esattamente al contrario: se in pochi anni Bitcoin è passato dall'essere uno strano gioco di crittografia per pochi appassionati a far parlare di se sulle prime pagine dei giornali finanziari è proprio dovuto al fatto che molte persone, ritenendo fosse prezioso, hanno pensando di trattarlo come tale, e quindi custodire gelosamente le loro monetine elettroniche invece che regalarle o svenderle.

Questo ha permesso che diventassero preziose, e di conseguenza ha permesso a Bitcoin di essere utile come sistema di pagamento.

Infatti, siccome il numero di Bitcoin è limitato, un loro basso valore non permette di sostenere vendite ed acquisti di grandi entità, cioè quelli che normalmente avvengono nel mondo tutti i giorni, ad esempio in borsa, tra banche, nel commercio di materie prime, metalli preziosi, petrolio etc.

Maggiore è il valore di un singolo bitcoin, più facile è trovare qualcuno che lo vuole vendere, e quindi più è facile spostare cifre di grande entità, cioè più è utile come mezzo di scambio.

Ce lo spiega in maniera scherzosa Daniel Krawisz, in un articolo pubblicato su The Mises Circle1

 

Perché Gary North si sbaglia su Bitcoin

Posted in

di Paul Rosemberg1
 

Mi piace Gary North. Apprezzo il suo lavoro e ho trascorso un'ora molto piacevole con lui al FreedomFest di qualche anno fa. Abbiamo amici in comune. Ho visto il titolo del suo articolo anti-Bitcoin, ma non ho avuto tempo di leggerlo finché non ho ricevuto diverse email chiedendomi lumi a riguardo.

Così, con il rispetto dovuto, ecco perché Gary sbaglia punto per punto.

 

Economia di Ponzi

Citerò Gary in corsivo, poi risponderò con i caratteri normali. I titoli delle varie sezioni sono suoi.

Una spiegazione semplice su come le banche spostano il denaro

Abbiamo parlato più volte di quanto Bitcoin possa beneficiare all'utente finale, le persone "normali" che altrimenti sarebbero (e sono) alla balia delle istituzioni e dei loro capricci.

Un argomento che invece non è stato mai affrontato è se Bitcoin può beneficiare al settore bancario. Per capirlo, è prima necessario capire come le banche gestiscono i movimenti di danaro tra di loro, e di conseguenza cosa significano sigle come "swift".

Ne approfitto quindi per pubblicare la traduzione dell'articolo "A simple explanation of how money moves around the banking system", da parte dell'amico Aga.

Una spiegazione semplice su come le banche spostano il denaro

di Richard Gendal Brown1

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