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Oro, denaro indipendente

"Ho infine determinato che il punto cruciale era scegliere se avere guerra o pace"

-- Murray Rothbard

 

Sta finalmente cominciando a diventare conoscenza comune il fatto che convertire i propri risparmi in oro è un buon modo per evitare che vengano mangiati dall'inflazione, ma le proprietà dell'oro non si fermano certo qui.

Se infatti l'oro venisse usato correntemente come moneta al posto del denaro "fiat" (cioè creato dal nulla) imposto per legge, le conseguenze sarebbero molteplici, e tutte positive per la maggioranza delle persone.

Una delle più rilevanti sarebbe che non sarebbe più facile come adesso finanziare le guerre che in maniera così disinvolta vengono combattute dai cosiddetti "paesi civilizzati" in giro per il mondo, e che tanti danni e sofferenze causano, anche se queste ultime vengono di solito taciute o descritte come inevitabili danni collaterali necessari per esportare la nostra grande democrazia nel resto del mondo.

La FED e la BCE: Due Vie, Uno Scopo

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Un articolo fondamentale1 di cui se ne sentiva davvero la mancanza. Così la smettiamo una volta per tutte di inventarci allegre puttanate sul funzionamento del sistema bancario centrale e commerciale. Come quell'altro scemo di Krugman, che non smette mai di sventolare la stampa di denaro2 come "soluzione". La vera soluzione è smantellare il super-stato europeo che sta prendendo forma, facendo tornare ogni nazione alla propria valuta. Inoltre le dimissioni di Stark sono un cattivo segno premonitore per un'inflazione di massa mondiale: zio Mario presto affiancherà zio Ben sulle linee di partenza con la stampante già rombante.
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di Philipp Bagus

Kevin Slavin: Come gli algoritmi modellano il nostro mondo

Al giorno d'oggi una gran parte delle operazioni ripetitive è gestita da speciali algoritmi per computer, in particolare nel mondo della finanza1, dove riuscire a trovare il momento in cui comprare e vendere titoli può fare la differenza tra la ricchezza ed il fallimento.

Ma a volte si può perdere il controllo e possono succedere cose strane come avvenuto ad esempio con un certo libro su Amazon2... Kevin racconta alcuni esempi e fa diverse interessanti considerazioni in merito.

 

 

Un'economia deflazionaria è possibile?

Nelle discussioni che riguardano l'uso di una moneta come l'oro ma anche come Bitcoin, una delle domande che viene spesso posta da persone che possiedono anche un background economico è se una moneta deflazionaria può realmente sopravvivere.

E' un discorso interessante. Siamo così abituati a vivere un'economia inflazionaria dove la moneta perde gradualmente il suo valore che abbiamo difficoltà ad immaginare come potrebbe essere un'economia dove una certa quantità di danaro acquista lentamente valore nel tempo man mano che i prezzi calano.

Siccome abbiamo solo vissuto in economie inflazionarie (ed iperinflazionarie), vengono fatte ogni sorta di assunzioni sul perchè una economia deflazionaria non possa funzionare. La più grande obiezione che in genere viene presentata è che nessuno comprerebbe nulla oggi visto che la stessa cosa domani costerebbe meno. E nemmeno allora tale cosa verrebbe comprata in quanto il giorno dopo sarebbe ancora meno costosa. E così via, nessuno comprerebbe mai niente: tutti aspetterebbero indefinitamente che ogni cosa diminuisse di prezzo.

Jackson Hole: Bernanke come un Mago

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In attesa dello spettacolo dell'anno del grande prestigiatore che avrà luogo a Jackson Hole, analizziamo i probabili contenuti al'interno del cilindro di Bernanke. Tutti si aspettano un trucco, un gioco coi numeri con cui il nostro zio Ben è diventato famoso in tutto il mondo: Quantitative Easing 3.

Inoltre, ci si aspetta che anche un nuovo apprendista chiamato Trichet segua le orme del gran visir e si decida a lanciare un programma di QE vero e proprio. Nonostante le lamentele della Cina, che da mercantilista navigata quale è, può lamentarsi ma infine acconsetirà alle manovre. La stessa cosa vale per la Merkel. Emetterà qualche gorgoglio, ma poi capitolerà. Non capitoleranno i tedeschi che si stancheranno di pagare per gli errori altrui.

Non esiste alcun pericolo di una recessione double-dip. E' la stessa del 2008, la quale era la stessa del 2001, ecc. E' il barattolo che lungo la strada viene calciato di nuovo. La recessione è ormai una REALTA', quella che arriva minacciosa è la Grande Depressione 2.

 

di Gary North1

20 anni di Linux

Lo sviluppo ed il successo di Linux nel mondo dell'informatica è una di quelle vicende che dovrebbe dare molto da riflettere. Ecco un breve video che in occasione del suo ventesimo anniversario ripercorre alcune tappe importanti:

 

 

Tanto per cominciare è probabilmente l'ambito più rilevante in cui la piena collaborazione da parte di migliaia di persone ed aziende nel mondo, in poco tempo, ha portato a rendere disponibile a chiunque ed in modo del tutto gratuito degli strumenti dalla potenzialità impressionante.

Come è potuta accadere una cosa del genere?

Risparmio, Commercio e la Fatina della Fiducia

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Dato che Krugman "Skywalker" le spara grosse1, continuiamo a vedere fin dove si spinge2. Da come leggiamo, secondo lui stiamo sprofondando in una depressione perché il governo non vuole contrarre più deficit e la FED non stampa più denaro. Questo, signori e signore, è un gran pagliaccio. Perché? Date un'occhiata a questo grafico3.

Gold Standard o Nixon Standard

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Oggi ricorre il quarantesimo anniversario da quando Nixon rimosse definitivamente il vero potere dalle mani delle persone: chiuse la finestra dell'oro. Il primo attacco fu lanciato da Roosevelt nel 1933 e prontamente giustificato da Keynes1. Annunciò la "fine del mondo" con queste parole: "Ora sono Keynesiano". Da quel giorno in poi le banche centrali poterono inflazionare a piacere2, senza restrizione alcuna.

L'inizio della riforma monetaria

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L'uso di una moneta legata all'oro al giorno d'oggi sarebbe rivoluzionaria e risolverebbe alla radice la maggior parte delle grandi crisi come quella che il sistema monetario mondiale sta attraversando proprio in questo periodo.

Pare che in Svizzera, terra da sempre teatro di stabilità finanziaria, qualcuno si stia muovendo proprio in questa direzione.

Speriamo che riesca ad arrivare a compimento.

Ce ne parla Charles Kadlec1 sulla famosa rivista statunitense Forbes in un articolo intitolato "La riforma monetaria: l'inizio degli inizi":

Ci si può fidare della propria memoria?

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Un datato ma sempre interessante test che dimostra l'attenzione selettiva.

Provate a seguire le istruzioni di questo video prima di proseguire con l'articolo:

 

Bitcoin, Bittorrent ed il Red Flag Act del 1865

Un post del blog "The monetary future"1 fornisce un'eccellente sommario del perché potrebbe essere controproducente cercare riconoscimento legale per Bitcoin. E' stato scritto da un utente anonimo in risposta ad un articolo pubblicato su TorrentFreak, ma non è chiaro perché il commento non appare nella sezione dei commenti dell'articolo.

Il funzionamento di Bitcoin (II) -- prove e conoscenza comune

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In un post precedente sono stati esposti alcuni dei concetti crittografici che sono alla base del funzionamento di Bitcoin.

In questo vedremo invece una panoramica del funzionamento ad un livello più alto.

E' necessario prima di tutto inquadrare i problemi da affrontare per implementare un sistema di transazioni monetarie completamente decentralizzato ed anonimo (o meglio, pseudoanonimo). Il problema principale è quello di riuscire ad avere una "conoscenza comune" delle proprietà della moneta. In particolare tutti devono sapere chi è il proprietario corrente di ogni unità monetaria (per evitare che qualcuno "spenda" del denaro che non gli appartiene), ma bisogna anche sapere che tutti abbiano le stesse informazioni. Ed è necessario sapere che gli altri sappiano che io so che loro sanno... e così via. Più formalmente questo tipo di conoscenza è definito in letteratura come "conoscenza comune"1.

Doug Casey sul Bitcoin e sulle Valute

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Dopo il casino di MtGox cerchiamo di chiarire quello che é successo al Bitcoin e come la gente pare aver reagito al fallimento del sito di scambio (e non di Bitcoin come qualcuno erroneamente pensa). Inoltre vengono forniti anche ulteriori dettagli sulle valute mondiali ed il loro stato attuale. Nonostante il gold standard sia sempre auspicabile come sistema monetario, non bisogna ignorare l'avanzamento tecnologico dell'informatica e lo spostamento di molti mercati su base virtuale. Punto importante é il fatto che le persone stanno facendo di tutto per liberarsi dal dollaro e dalle valute cartacee, sperimentando nuove vie in grado di fornire loro la libertà che altri hanno depredato per ridurre i poveracci in semplici schiavi.

 

Il Trionfo della Tecnologia sulla Pianificazione del Governo

"La storia: essa è il luogo privilegiato per la conoscenza dell’uomo. La storia è diversa dalla natura, perché al contrario di essa non si riproduce in modo sempre uguale. Essa è opera dell’uomo e per questo nella storia c’è il progresso verso una sempre maggiore perfezione. Questo è il cardine della filosofia della storia: il progresso come meta a cui inarrestabilmente tende il genere umano." Anne Robert Jacques Turgot

 

Il funzionamento di Bitcoin (I) -- concetti di base

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Questo è il primo di una serie di articoli che mi propongo di preparare per spiegare il funzionamento di Bitcoin da un punto di vista più tecnico.

Il prerequisito per comprenderne il funzionamento è conoscere le basi della crittografia a chiave pubblica per cui ne verranno qui forniti i concetti principali.

Come prima cosa è importante capire una delle cose fondamentali: nella rete Bitcoin tutto quello che avviene è pubblico e non crittografato. In particolare il sistema funziona, e funziona bene, senza una entità centrale, proprio perchè tutte le transazioni che avvengono sono pubbliche. La privacy deriva dal fatto che le entità che effettuano le transazioni sono definite per mezzo di indirizzi Bitcoin, che sono composti da una particolare sequenza di numeri e lettere (a titolo di esempio l'indirizzo per fare donazioni a questo sito: 1DHoxhPDnLNyYtpPpG4JMenF7yLPye78Mf). Cioè un sistema del tutto analogo al funzionamento di alcune banche svizzere che utiilzzano conti "cifrati". In realtà i conti non sono cifrati ma sono definiti semplicemente dal loro numero, senza rendere pubblico chi ne è il proprietario.

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