di Frank Hollenbeck1
La Banca Centrale Europea (BCE) ha infine premuto il grilletto del QE impegnandosi ad acquistare €60 miliardi di debito pubblico e altri asset ogni mese fino a settembre del 2016 o fino a quando l'inflazione non tornerà al 2%.
La scusa inventata per supportare questa contraffazione legalizzata è la presunta pericolosità di un indice dei prezzi al consumo (con tutti i suoi difetti) prossimo allo zero; come se una calamità potrebbe colpire da un momento all'altro l'Europa se l'indice dovesse diventare negativo. La BCE sostiene, quindi, di dover stampare denaro perché una riduzione dei prezzi del petrolio e un euro più forte — prima che venisse lanciato il QE — stavano causando una deviazione dei prezzi medi dal suo obiettivo di inflazione al 2%. E' come se il vostro supermercato durante il fine settimana metta in vendita a prezzo scontato una bistecca, e poi arriva la BCE che cerca di far salire tutti gli altri prezzi del supermercato per rimettere "in pari" il conto totale.
L'inflazione al 2% non è mai stata concepita per essere un obiettivo, ma una base. Il problema non è mai stata troppo poca stampa di denaro, piuttosto il contrario. La deflazione non è mai stata un vero problema (vedi qui, qui e qui), lo sono stati gli attacchi d'inflazione che hanno regolarmente portato a caos e sconvolgimenti sociali.
Non Temete i Cambiamenti dei Prezzi
Il calo del prezzo del petrolio sta creando un cambiamento nei prezzi relativi, e tale cambiamento è parte integrante di un'economia capitalistica. Cambiamenti simili sono fondamentali per orientare le risorse e la produzione nella direzione in cui sono più necessarie. Si verificano costantemente e non sono da temere. Dovrebbero essere benvenuti come un aggiustamento necessario per incanalare le risorse scarse verso quella produzione che meglio soddisfa la domanda della società. Una banca centrale che interferisce con questo processo, modifica i prezzi assoluti e relativi per raggiungere un qualche obiettivo arbitrario; e questo ci mostra quanto l'economia mainstream sia diventata priva di senso. Prendendo di mira un numero aggregato, le banche centrali distorcono i singoli prezzi e interferiscono con l'allocazione efficiente delle risorse e dei beni/servizi.
Che Dire della Deflazione?
La realtà è che la deflazione viene usata come scusa affinché la BCE possa salvare governi spendaccioni. Essa comprende che una rottura dell'Unione Monetaria Europea sarebbe inevitabile se l'attuale trend dovesse continuare.
Quindi qual è esattamente lo scopo di questo quantitative easing? Non può essere quello di stimolare gli investimenti o la spesa per consumi abbassando i tassi di interesse. Tali tassi sono già prossimi allo zero.
E' quello di abbassare il valore dell'euro? Forse, ma questo andrebbe contro la regola internazionale non scritta secondo cui i Paesi non dovrebbero armeggiare con la politica monetaria, svalutando la loro moneta, per ottenere un vantaggio competitivo. Inoltre il guadagno sarebbe piccolo e di breve durata dal momento che al giorno d'oggi gli esportatori importano molti dei loro input, e i sindacati sono ben consapevoli dell'impatto inflazionistico di una moneta svilita.
Inoltre una tale politica genera ritorsioni. Come disse Mises: "Un'accettazione generale dei principi della flessibilità (in riferimento ai tassi di cambio) deve quindi comportare una corsa tra le nazioni. Alla fine di questa corsa, l'unico vincitore è la distruzione completa di sistemi monetari di tutte le nazioni."
L'unica ragione possibile è quella di generare un certo tipo di effetto ricchezza. In altre parole, l'obiettivo è quello di rendere ancora più ricchi i banchieri a spese della classe media e dei poveri, in modo che i loro stili di vita stravaganti possano essere trasmessi (a cascata) al resto della società.
I Riferimenti all'ICP e al PIL Sono Errati
Prendere di mira l'ICP o il PIL nominale è fuorviante. Gli economisti mainstream, oggi, strutturano la loro consulenza su due ipotesi fondamentalmente sbagliate: l'equazione di scambio e l'equazione di Cambridge. (Vedi qui). Invece dovrebbero utilizzare la teoria quantitativa della moneta.
Secondo questa teoria, l'offerta di moneta è legata (anche se non da alcun rapporto fisso) ai prezzi di tutte le transazioni. Ciò include tutto quello che il denaro può comprare: azioni, tagli di capelli, obbligazioni, frigoriferi, abitazioni, automobili, quadri, monete, ecc. Gli economisti classici definivano l'inflazione come un aumento dell'offerta di moneta. Tuttavia, se si vuole osservare accuratamente il rapporto tra le variazioni dell'offerta di moneta e le variazioni dei prezzi, bisognerebbe osservare i prezzi di tutto, e non solo di alcuni beni come succede con l'ICP. Naturalmente un indice di tutti questi prezzi è impossibile. Concentrandosi sull'ICP, o addirittura sul PIL nominale, gli economisti hanno continuato a guardare un insieme sano di alberi mentre l'intera foresta andava in fiamme. Come negli anni '20, tra il 2001 e il 2007, e ancora oggi, un ICP stabile sta accecando i banchieri centrali riguardo gli effetti distorsivi delle loro politiche.
Le distorsioni sono state enormi, e nei prossimi aggiustamenti saranno orrende. Se aveste un dipendente che commette errori ad ogni passo e vi costasse milioni, non lo licenziereste? Aspettereste fino a quando i suoi ripetuti errori vi porterebbero alla bancarotta? E' tempo di avere una seria discussione sullo sviluppo di un nuovo ordine monetario: uno senza una banca centrale.
Traduzione per il Portico Dipinto di Johnny Contanti.
- 1. Europe Joins the QE Party, Frank Hollenbeck, Mises.org, 31 gennaio 2015.
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