Boom-bust, boom-bust, boom-bust. Il nostro futuro si dipanerà seguendo questa cantilena. Fino a quando non si arriverà al crack-up boom finale. Lo zio Ben ha fornito un nuovo boom artificiale1 per dare l'illusione di una ripresa negli USA (questa volta "scopiazzando"2 Greenspan): questo viene segnalato dall'euforia in borsa3 ed altrove4 (disoccupazione e settore immobiliare). Ma nell'ultimo anno il CPI è cresciuto del 3.4% (alla faccia delle coglionate deflazioniste di Krugman), dovuto al lento inondamento dell'economia più ampia del denaro stampato in precedenza dallo zio Ben; infatti i Keynesiani non comprendono questo fatto. Guardano i numeri e vedono che tutto sta "andando bene", ma non sanno che tutta questa distorsione nel mercato verrà pagata a caro prezzo dalle persone che si fidano di individui con pistole e distintivi. Il potere d'acquisto della cartaccia è in costante calo, ma ciò non sembra preoccupare l'opinione pubblica. I media mainstream si tengono a debita distanza dall'argomento. Non tutti sono in grado di vedere la "scritta sul muro"5; fino a quando non si arriverà al crack-up boom finale.
di Gary North6
Gli Americani stanno vivendo in un mondo di dissolutezza creata dalla banca centrale. Questo è stato vero sin dal 1914, quando la Federal Reserve ha aperto i battenti. Ma la più recente crisi economica creata dalle banche, iniziata nel Dicembre 2007, ha ricevuto più attenzioni che mai. Questo è principalmente il risultato della candidatura di Ron Paul nel 2007 per la nomina Repubblicana a Presidente. Ha avvertito che questa crisi sarebbe accaduta. Ha anche precisato le ragioni: la politica della Federal Reserve. Poi la crisi ha colpito.
La Federal Reserve ha perso la sua immunità dalle critiche nel 2008/2009. Non la riavrà mai. Ha anche perso la sua invisibilità. Il grande pubblico ha ormai una certa consapevolezza limitata della FED. La FED riceve un sacco di pubblicità negativa. Questo è uno sviluppo positivo.
Anche questo ha creato un problema. Alcuni dei critici della Federal Reserve propongono una soluzione peggiore alla stessa FED: la creazione di una banca centrale a moneta fiat che crea denaro dal nulla per pagare i progetti finanziati dal governo. Questi critici sostengono che questa banca gestita dal governo sarà in grado di offrire alle persone prestiti senza interessi, il che manterrà l'economia in funzione a pieno regime.
Questo è quello che John Maynard Keynes ha insegnato nella "General Theory of Employment, Interest, and Money" (1936). Keynes elogiò alcuni predecessori economicamente non sofisticati che proposero schemi per denaro creato dal governo senza interessi, compreso il fondatore del Credito Sociale, Major C.H. Douglas, e il contadino ed ex-economista della Repubblica Sovietica Bavarese del 1919 che durò solo una settimana, Silvio Gesell. Si riferiva a loro come parte del sottobosco economico, come del resto lo erano. Ho tenuto una conferenza su questo argomento. La potete ascoltare qui7.
I GREENBACKER
Negli Stati Uniti, la componente più grande ed antica del sottobosco economico che promuove denaro fiat emesso dal governo è stato il movimento Greenback, così chiamato in onore della valuta dell'Unione nella Guerra Civile, non coperta da oro e stampata con inchiostro verde. I Greenbacker sono stati un movimento ideologico sin dal 1870. Hanno influenza sulle frange estreme di entrambi i circoli di Sinistra e di Destra – un risultato unico.
Ho scritto su queste persone per oltre 45 anni. Sono l'unica persona nella Scuola Austriaca che ha pubblicato critiche sulle loro posizioni. La prima l'ho scritta nel 1965, un saggio fatto circolare in ambiti privati. L'ho pubblicato nel mio libro: "An Introduction to Christian Economics" (1973). L'ho rivisto per aggiornarlo all'anno d'uscita del mini-libro pubblicato dal Mises Institute: Gertrude Coogan's Bluff8. Potete scaricarlo gratuitamente in PDF qui8.
Miss Coogan fu la principale teorica del movimento Greenback nel 1930. I suoi libri sono ancora in stampa. Più recentemente, è stata sostituita da un avvocato, Ellen Brown. Ho sezionato il suo libro, The Web of Debt9 (2007), qui10.
I Greenbacker odiano l'idea del gold standard, proprio come Keynes. Sostengono che il denaro fiat impedirà che accadano depresisoni, proprio come fece Keynes. Sostengono che il capitale – lo strumento della produzione – può essere ottenuto gratuitamente ad un tasso dello 0% l'anno, proprio come Keynes.
La cosa strana è questa: la maggior parte dei seguaci della posizione Greenback pensano di essere conservatori. Pensano a se stessi come difensori del libero mercato. Tuttavia, vedono tutte le banche possedute privatamente come un male economico. Si fidano del Congresso affinché crei una banca posseduta dal governo con il diritto legale di stampare qualunque quantità di moneta fiat vogliano i banchieri monopolisti protetti dal governo.
COSA C'E' DI SBAGLIATO NELLA LORO POSIZIONE?
Non capiscono il motivo per cui ci sono tassi di interesse in ogni società. Considerano i pagamenti degli interessi come un immeritato pagamento ai banchieri. I banchieri, in quanto controllano i prestiti, stanno sfruttando le persone. Sono in grado di ottenere qualcosa (interessi) in cambio di niente (denaro fiat).
Andiamo al cuore della questione. Pongo questa domanda – la domanda che tutti gli economisti di libero mercato pongono ogni volta che trovano qualcuno che sostiene che chiunque può ottenere qualcosa in cambio di niente.
Se un venditore sta facendo pagare qualcosa in cambio di niente, perché un venditore concorrente non fa pagare un pò di meno?
Se una banca A fa pagare il 6%, perché una banca B non fa pagare il 5%? Se la banca B può realizzare un profitto facendo pagare il 5%, perché una banca C non può far pagare il 4, e così via, fino ad arrivare ad un tasso così basso a cui nessuno si lamenterebbe – nemmeno i Greenbacker. Capite l'idea?
Mettiamola in un altro modo: se qualcosa non vale davvero niente, come è possibile che qualcuno può farsi pagare qualcosa per essa?
Domanda semplice, no? Eppure non ho mai visto alcun Greenbacker ammettere sui giornali l'esistenza di questa minaccia concettuale nella sua teoria del sistema bancario. O non capiscono questo principio elementare della teoria economica, oppure non connettono la teoria economica generale col settore bancario.
Semmai incontrerete un difensore del Greenbackismo, chiedetegli di spiegarvi questo. Perché ci vuole una banca monopolista creata dal governo per offrire prestiti a tasso zero? Perché il libero mercato non può fornire una cosa simile?
Teoricamente, non c'è una risposta che sia coerente con la teoria della domanda e dell'offerta. Quando la persona comincia a borbottare, saprete che è frustrato. Non avete quindi bisogno di prestargli (o prestarle) attenzione.
Se vi risponde: "Beh, devi prima rispondere alla mia domanda", replicate semplicemente: "Tu hai sollevato la questione. E' quindi tua la responsabilità di spiegare come qualcosa che non vale niente possa avere un prezzo in un mercato libero. Perché la concorrenza tra i venditori non può abbassare il prezzo?"
Se lui/lei dice: "Perché ci sono restrizioni governative quando si entra in questo campo", la persona si avvicina alla verità. La risposta corretta è questa: "Allora noi cittadini dovremmo esigere che il Congresso butti il governo federale fuori dal campo monetario e bancario. Dovresti smettere di invocare una banca del governo."
Vedete quello che vi risponde. Il borbottio diventa un balbettio?
NIENTE PASTI GRATIS E NIENTE TEMPO GRATUITO
L'economista di libero mercato comincia di solito con il fatto della scarsità. E' da qui che Adam Smith iniziò nel 1776. Egli osserva che alcune cose richiedono un prezzo. L'aria fresca che respiriamo è libera, ma quasi tutto il resto ha un prezzo. Perché? Perché, per usare le parole dell'economia di libero mercato: a costo zero, c'è una maggiore domanda rispetto all'offerta. Nell'enorme asta che ogni mercato rappresenta, ci sono più offerte d'acquisto a costo zero rispetto alle offerte di vendita.
Semplice, no? Ma è una legge universale? L'economista dice di si. È per questo che Keynes non era un economista. Disse che il capitale poteva in definitiva essere gratuito. Scrisse questo: "Ma sebbene ci possano essere ragioni intrinseche nella scarsità della terra, non vi sono ragioni intrinseche nella scarsità del capitale." (General Theory, p. 376.) La considero la frase più assurda della storia della teoria economica. Nient'altro ci si avvicina.
Cosa c'è di sbagliato con la sua affermazione? Questo: il capitale è il prodotto della terra, più lavoro nel tempo. Se la terra ha una ragione intrinseca per essere scarsa, allora anche il capitale deve averne una. Ma Keynes nella General Theory non ragionava bene, il che è un altro modo per dire o che aveva perso la testa quando lo scrisse, oppure stava – utilizzando un delizioso detto del Sud – gettando fumo negli occhi. La maggior parte degli economisti getta fumo negli occhi.
In questo senso, ho rispetto dei Greenbacker. Non sono più fuori strada dei Keynesiani per quanto riguarda la loro teoria del capitale, ma non si fanno pagare un centesimo per andare nei college ad insegnare questa idea, ovviamente, svitata.
In primo luogo, un terreno produttivo deve essere pagato. Ci sono offerte d'acquisto concorrenti per possederlo. Quando compriamo un terreno, lo compriamo nella speranza di un flusso di servizi futuri. Oppure possiamo affittarli, i terreni. Chiamiamo il pagamento la "rendita". Possiamo acquistare questi servizi futuri con l'acquisto di terreno o di materie prime.
In secondo luogo, la manodopera deve essere pagata. Ci sono offerte d'acquisto concorrenti per acquisirla. Nel mondo di oggi, affittiamo i servizi della manodpera. Ai tempi in cui la schiavitù era legale in Occidente, gli uomini potevano comprare questi servizi a vita ad un'asta di schiavi.
Ma per quanto riguarda il tempo? È gratuito?
Di tutte le risorse che non sono gratuite, il tempo è in cima alla lista. Il tempo è l'unica risorsa insostituibile. Questo è stato compreso in ogni cultura di ogni epoca. Penso che Ralph Stanley all'età di 73 anni l'abbia detto meglio per la mia generazione11. (All'età di 84 anni, è ancora lì fuori a dirlo.)
In ogni economia, le materie prime richiedono un prezzo. Chiamiamo questi prezzi i "prezzi". In ogni economia, i servizi della manodopera richiedono un prezzo. Chiamiamo questi servizi gli "stipendi".
E quindi cosa dire del capitale? E' prodotto dalla combinazione della terra e del lavoro nel corso del tempo. Richiede pertanto un prezzo. Ma qui, vi è un errore concettuale diffuso e fondamentale. La gente chiama il prezzo del capitale "interesse". Perché è errato? Perché il prezzo del capitale è il risultato di terra (prezzi), lavoro (salari) e tempo (interesse). L'"interesse" dovrebbe essere applicato solo a ciò che noi paghiamo per il tempo. Non dovrebbe essere usato per identificare quello che paghiamo per il capitale.
La più chiara discussione che ho visto su questo argomento appare nel libro di Murray Rothbard, Man, Economy, and State12 (1962), Capitolo 7, Sezione 4. Discute quello che dobbiamo pagare per i fattori di produzione. Inizia con la discussione di un costrutto teorico che non esiste nella storia: un'economia perfettamente concorrenziale in cui non ci sono utili o perdite, perché ognuno conosce il futuro. In un tale mondo: "non esiste un reddito netto per i proprietari dei beni capitali, dal momento che i loro prezzi contengono i prezzi dei vari fattori che cooperano nella loro produzione. Essenzialmente, quindi, l'utile netto è attribuito solo ai proprietari dei fattori di terra e manodopera e ai capitalisti per il loro servizi "temporali"".
Fondamentale per l'economia Austriaca è l'idea che non ci può essere un'economia perfettamente concorrenziale. Tuttavia, come economisti, dobbiamo inizialmente escludere profitti/perdite (incertezza) al fine di raggiungere i concetti fondamentali economici associati ai prezzi dei fattori di produzione. Quando acquistiamo un bene capitale o un pezzo di terra, compriamo un flusso di servizi futuri (lo speriamo). Abbiamo sempre dato per scontato il valore futuro di questi servizi. Lasciate che vi offra un esempio. Se prometto di pagarvi un'oncia d'oro ogni anno per 30 anni, non mi offrirete 30 once in cambio di questa promessa scritta. Pensateci. Perché dovreste cedere 30 once d'oro oggi per ricevere 30 once tra 30 anni? Queste once future per voi non valgono tanto quanto quelle presenti. Quindi, vi offrite di comprare la mia promessa per molto meno di 30 once in anticipo. Questo sconto è il tasso di interesse. Influenza ogni promessa di pagamento. I suoi effetti non sono limitati al denaro.
A proposito, se non mi credete qui, vi proporrò questo accordo. Io o il mio patrimonio vi pagherà un'oncia d'oro alla fine di ogni anno per i prossimi 30 anni, al prezzo di 29 once d'oro in anticipo. Un vero affare!
Che c'è? Dite di non credere che sia un buon affare per voi? Perché no? Perché avete accettato la teoria della Scuola Austriaca dell'interesse. Ancora una volta, ecco la teoria. Il tasso di interesse è lo sconto che viene applicato da tutti gli attori economici razionali ad ogni flusso di reddito futuro.
Allora qual è la rendita? La rendita è il flusso delle entrate. Questo flusso a volte può essere acquistato offrendo contanti in anticipo. Un acquirente paga queste rendite future, ma sempre scontate. Anche in questo caso lo sconto è il tasso di interesse.
Quindi, non ci sono pasti gratis nella vita. Non vi è inoltre alcun terreno gratuito. Non esiste manodopera gratuita. Soprattutto, non esiste tempo gratuito. Il tempo stringe.
LA DOMANDA PREFERITA DEI GREENBACKER
Ho detto che i Greenbacker non hanno una risposta a questa domanda: "Se l'interesse è un pagamento di qualcosa in cambio di niente, perché la concorrenza non guida il tasso di interesse a zero?" La mia discussione dell'interesse come sconto per l'uso di risorse scarse nel tempo mostra perché l'interesse non è un pagamento di qualcosa in cambio di niente.
I Greenbacker hanno un paio di domande preferite da porre a quelli che dicono che i banchieri vengono pagati per servizi preziosi.
Come mai i banchieri vengono ripagati di più di quello che hanno prestato? Da dove salta fuori il denaro extra?
Il loro punto è che i banchieri vengono pagati qualcosa in cambio di niente. Ma questa domanda si applica più in profondità del mero sfruttamento. Come può spiegare la teoria economica questo pagamento extra?
Questa domanda è stata al centro della teoria di Karl Marx del capitalismo. Egli sosteneva che il pagamento extra ai capitalisti era il plusvalore derivante dallo sfruttamento della manodopera. E' il valore ricevuto dai lavoratori al di sopra del valore pagato nei salari. L'economista Austriaco Eugen Bohm-Bawek rispose a questa domanda 130 anni fa. Disse che il pagamento ai capitalisti era dovuto per i servizi scarsi. Tutti i capitalisti sono costretti, nell'asta per i servizi della manodopera, a far salire il prezzo della manodopera (salari) fino al punto in cui i servizi della manodopera ricevono il pagamento completo.
Non è possibile conservare un pagamento extra – non dai lavoratori, non dai proprietari terrieri, non dai datori di lavoro, o dai banchieri. Perché no? A causa della regola infrangibile dell'asta del libero mercato: "l'offerta più alta vince." (Se un aspirante venditore si rifiuta di vendere, si propone un'offerta più alta). Passo ora a rispondere alla domanda preferita dei Greenbacker.
Cominciamo semplicemente. Diciamo che viviamo in un gold coin standard. Non ci sono riserve frazionarie. Ogni ricevuta emessa dalla banca per un'oncia d'oro equivale ad un'oncia d'oro nel caveau.
Diciamo che il sistema bancario ha un totale di 100 milioni di once d'oro in deposito. Diciamo anche che i depositanti hanno prestato i soldi ai banchieri per un anno al 2%. Così, i banchieri vanno in cerca di mutuatari che sono disposti a pagare circa il 5%. (Scelgo questi numeri per un più facile calcolo.) Diciamo che li trovano.
I banchieri guardano i conti finanziari dei mutuatari. Questi mutuatari avranno un reddito sufficiente durante l'anno per ripagare i prestiti? I debitori riceveranno abbastanza oro in futuro al fine di ripagare i prestiti? Potrebbero essere in grado di vendere il proprio lavoro. Potrebbero essere in grado di vendere alcuni terreni. Forse arriverà un assegno per un'eredità. Ma i banchieri non faranno prestiti se non credono che saranno rimborsati con gli interessi.
Successivamente, i depositanti non possono ottenere legalmente i loro soldi indietro fino alla fine del termine di deposito. Non c'è riserva frazionaria. Se vogliono un tasso positivo di ritorno, devono lasciare che il banchiere presti i loro soldi in deposito durante il periodo di tempo specificato nel contratto di deposito. In caso contrario, dovrebbero pagare la banca per la conservazione sicura: servizi di deposito.
I banchieri comprano per il futuro 105 milioni d'once d'oro, prestando oggi 100 milioni d'once. Comprano quei 105 milioni d'oncie futuri ad uno sconto.
Caso per caso, prestito dopo prestito, l'insieme dei mutuatari offre di ripagare 105 milioni d'once d'oro nel corso dei 12 mesi successivi. I banchieri richiedono pagamenti mensili. I mutuatari sono d'accordo.
Così, i banchieri prestano i soldi. Il denaro arriva nei conti bancari dei debitori. Poi i mutuatari spendono questi soldi per tutto ciò che vogliono acquistare. Il denaro esce sottoforma di monete o di assegni o di pagamenti con carta di credito.
La proprietà di questo denaro si sposta da miglior offerente a miglior offerente. I mutuatari guadagnano soldi – i flussi di entrate – dalla spesa di questi clienti. I mutuatari poi iniziano a rimborsare le banche.
In un'economia di libero mercato dove non ci sono leggi a favore della riserva frazionaria, e dove le corse agli sportelli sono consentite dalla legge, c'è denaro in circolazione al di fuori delle banche. Sicuramente ce n'è oggi: la "valuta detenuta al di fuori delle banche". Fa parte dell'offerta di denaro.
Come è possibile ripagare tutti questi prestiti? Da dove prendono il 5% in più? Con la vendita di più beni e servizi ad altre persone che fanno uso di monete d'oro per comprare oggetti. Alcune di queste monete d'oro possono essere tenute al di fuori del sistema bancario.
Ma cosa succede se i mutuatari scoprono che non possono più permettersi di farlo? Non possono guadagnare denaro extra al di fuori del sistema bancario. Non prenderanno in prestito al 5%. Si metteranno d'accordo solo a meno.
I banchieri troveranno un minor numero di acquirenti per prestiti al 5%. Dovranno prestare a tassi più bassi. Dovranno pagare di meno i depositanti.
I depositanti potrebbero ritirare i soldi delle banche. I soldi detenuti al di fuori delle banche aumenterebbero. I soldi in banca diminuirebbero. I possessori del denaro ritirato spenderebbero questi soldi. Ciò permetterebbe ai mutuatari di pagare il denaro extra ai banchieri.
D'altra parte, alcuni depositanti potrebbero accettare di venir pagati con meno interessi. Si potrebbe concordare fino a zero o un numero che ci si avvicini molto.
Perché dovrebbero cedere le loro monete d'oro alle banche allo 0%? Perché, in un'economia di libero mercato, la produzione di beni e servizi aumenta costantemente. Questa è stata la normalità fin dal 1800. La più grande domanda senza risposta della storia moderna è come iniziò questa crescita economica composta e dove: Gran Bretagna e Stati Uniti. Il mondo cambiò. La concorrenza tra i venditori riduce i prezzi monetari. Il prezzo reale dei beni diminuisce anche quando il prezzo monetario dei beni rimane lo stesso. Le persone diventano più ricche, anche se non hanno denaro extra.
Così, in un'economia di libero mercato, il denaro (monete d'oro) pagato dai debitori a creditori può non essere superiore al denaro preso in prestito – allo 0% – ma il reddito reale dei creditori aumenta. L'interesse viene ancora pagato ai creditori, ma è nascosto. Il tasso di interesse è lo stesso di quello del declino nei prezzi denominati in oro.
Vantaggio collaterale: nessuno paga le imposte sul reddito su questa ricchezza. Perché no? Perché il reddito in monete d'oro è lo stesso del deflusso.
Non è una bella cosa la deflazione nei prezzi?
Diciamo che un proprietario di monete d'oro va da un banchiere. "Ti pagherò per conservare le mie monete." Il banchiere dice: "Bene. Ti costerà il 2% l'anno." Il proprietario delle monete dice: "E' troppo". Il banchiere dice: "Ti dirò una cosa. Fammi prestare le monete, e rimetterò le monete dello stesso peso e spessore nel caveau in un anno. Ciò non ti costerà nulla." Il proprietario delle monete dice: "Ma io non voglio fare soldi". Il banchiere dice: "È vero, ma è anche vero che non pagherai alcuna imposta sul reddito L'oro entro un anno probabilmente varrà il 3% di più come potere d'acquisto. E ti preoccuperai meno dei ladri."
Affare fatto? Affare fatto!
Gli uomini moderni sono ingannati dal tasso di interesse sopra lo zero ricevuto sul denaro dalle banche a riserva frazionaria in un'economia inflazionata nei prezzi. Questo distrae la loro attenzione dall'aspetto fondamentale delll'economia di libero mercato, vale a dire, il costante calo dei prezzi reali di beni e servizi.
CONCLUSIONE
Il Greenbacker vede l'inflazione nei prezzi che è causata dal sistema bancario a riserva frazionaria: l'inflazione monetaria. Cos'è la riserva frazionaria? Più ricevute di deposito per l'oro che oro stesso nel caveau. Egli si oppone saggiamente alla riserva frazionaria. Ma non fa il salto concettuale decisivo: immaginare quello a cui assomiglierà un sistema di prezzi, compresi i tassi di interesse, in un'economia a gold coin standard senza riserva frazionaria.
In un mondo capitalista in cui non c'è alcun aumento dell'offerta di moneta, ci sarebbero bassi tassi di interesse in un economia in espansione. Le banche potrebbero offrire – probabilmente li offrirebbero – prestiti allo 0% o leggermente superiori ai mutuatari, e offrirebbero anche tassi negativi di interesse – spese per il deposito d'oro – ai depositanti. Venderebbero l'oro immagazzinato e la gestione di servizi di contabilità.
Inconcepibile? Davvero? Avete dato un'occhiata a quello che la vostra banca vi pagherebbe per farvi depositare i vostri soldi? Guardate quello che il Tesoro degli Stati Uniti sta pagando: 0.01% l'anno per i buoni del Tesoro a 90 giorni. Se ciò può accadere in questa economia, può certamente accadere in un'economia a gold coin standard con prezzi in calo.
La domanda non è come le banche prestano denaro ad interesse e vengono ripagate con maggiore denaro. "Da dove è saltato fuori questo denaro extra?" La domanda piuttosto è quale sarà il potere d'acquisto futuro del denaro quando verrà restituito. Se i prezzi sono in calo, le banche saranno rimborsate in termini monetari esattamente quello che hanno prestato – e prospereranno.
I Greenbacker non lo capiscono. Voi spero di si.
Traduzione per il Portico Dipinto a cura di Johnny Contanti.
- 1. The nightmare after Christmas, David Schlichter, Paper Money Collapse, 23 Dicembre 2011.
- 2. Bernanke Money Printing Benefits Tech Sector, Economic Policy Journal.
- 3. Stocks Hit 5-Month High in Year-End Rebound, Johnathan Cheng, WSJ, 24 Dicembre 2011.
- 4. Bernanke Money Policy Seen Successful as Savers Become Consumers, Rich Miller, Bloomberg, 21 Dicembre 2011.
- 5. Punti d'Innesco, J.C.'s Freedonia.
- 6. Interest Rates in a Gold Coin Standard, Gary North, LewRockwell.com, 22 Dicembre 2011.
- 7. My Mises Institute Lecture on Keynes and Social Credit, Gary North.
- 8. a. b. Gertrude Coogan's Bluff, Gary North.
- 9. The Web of Debt, Ellen Brown
- 10. Ellen Brown's Web of Debt Is an Anti-Gold Currency, Pro-Fiat Money, Greenback, Keynesian Tract. Here, I Take It Apart, Error by Error, Gary North Specific Answers.
- 11. "Oh Death" spezzone del film O, Brother, Where Art Thou?: http://www.youtube.com/watch?v=VoIebIKNS4s.
- 12. Man, Economy, and State, Murray N. Rothbard.
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