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LA DECIMA CROCIATA

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Ancora una volta i fatti di Gaza1 sono riusciti a guadagnare le prime pagine dei rotocalchi internazionali, anche se a nessuno in realtà interessa scoprire alcunché oltre alle posizioni predefinite e pregiudiziali assorbite dalle relative ideologie politiche di movimenti e partiti nei vari paesi occidentali.

E' un vero peccato che non si vada nel profondo della questione, cercando di capire l'origine storica del problema palestinese, oltre le posizioni ideologiche.

Siccome non ho mai visto da alcuna parte una seppure brevissima esamina della questione da un punto di vista che esuli ideologie e razzismi speculari, mi sento il dovere di intervenire personalmente al riguardo.

Infatti, per chi abbia familiarità con la storia della Palestina, ed al contempo conosca il pensiero Riformatore 2, la questione di Israele e del Sionismo non è da considerarsi un movimento e un programma ebraico quanto piuttosto un programma integralista cristiano di matrice protestante.

Come da più parti è stato fatto notare esistono infatti gli "Ebrei Contro Israele" poichè nessun ebreo osservante potrebbe in realtà essere Sionista, anche se al momento questo punto di vista non sembra certamente essere maggioritario nel mondo ebraico che è in pratica tenuto in ostaggio da militanti non certamente interessati alla religione quanto invece alla politica.
Lo Stato d'Israele è un abominio non solo per come si è formato (tramite intrighi diplomatici del colonialismo tra la fine del 19mo secolo e la Prima Guerra Mondiale), ma per l'idea che ne sta alla base, originariamente venuta alla luce in circoli protestanti evangelici Anglo-Americani.

In questo senso si può arguire che la creazione dello Stato d'Israele sia da considerarsi in tutto e per tutto la Decima Crociata, che di fatto iniziò sul campo durante l'attacco alla Palestina del Generale Allenby3 nel 1916-18.
 

Come le crociate del Medioevo è una operazione sanguinosa e spietata ed i tempi non sembrano essere cambiati in questa parte del mondo:

Ebrei e Musulmani combatterono insieme per difendere Gerusalemme contro gli invasori Franchi .

Essi però non ebbero successo e il 15 luglio 1099 i crociati entrarono nella città.  Essi procedettero nel massacrare i civili Ebrei e Mussulmani e saccheggiarono o distrussero moschee e la stessa città.

Uno storico ha scritto che "l'isolamento, l'alienazione e la paura" provata dai Franchi così lontani dalla loro patria ci aiuta a comprendere le atrocità che essi commetterono, incluso il cannibalismo che fu riportato dopo l'Assedio di Maarat nel 1098.

Quelli che ora sono soggetti a pulizia etnica sono gli odierni Palestinesi e cioè i veri Ebrei, i discendenti dei giudei che in massa si convertirono all'Islam: il trattamento da parte dei nuovi barbari crociati, non più Franchi ma Cazari 4, è migliore unicamente perché nel mondo moderno bisogna fare un pò più di attenzione all'opinione pubblica mondiale.

Israele è la Nuova Gerusalemme della Fine dei Tempi.

Questo, sicuramente, non è un concetto Ebraico, ma invece Protestante, esemplarmente rappresentato dalla corrente Dispensazionalista5

 Il dispensazionalismo si è particolarmente diffuso fra le chiese evangeliche ed è oggi particolarmente evidente nella concezione che promuove del rapporto fra la chiesa e l'Israele storico, etnico.

Secondo questo punto di vista, gli ebrei etnici (Israele) si distinguono radicalmente dalla chiesa (hanno finalità diverse nei piani di Dio, sono due realtà distinte). Essi governeranno la terra di Israele per 1000 anni dopo che Cristo sarà tornato ed avrà "rapito" (portato via con Sé) i cristiani.
La chiesa, in questo sistema, deve attendere il sorgere del nuovo cielo e della nuova terra dopo il compimento di questi 1000 anni.

Alcune forme più radicali di dispensazionalismo, chiamato "Sionismo cristiano" credono che uno dei maggiori obiettivi della chiesa oggi sia quello di sostenere l'Israele etnico (lo stato di Israele). Tutto questo sarebbe basato sulla promessa di benedizioni e di maledizioni date ad Abramo ed alla sua discendenza.

Il sionismo cristiano 6, come dottrina teologica, non implica necessariamente simpatia per gli ebrei come popolo o per l'ebraismo come religione.

Poiché il testo biblico è pieno di riferimenti a Israele, è abituale per i sionisti cristiani richiamare le radici ebraiche della cristianità e promuovere l'uso di termini tratti dalla tradizione ebraica all'interno delle loro pratiche religiose. Tuttavia i sionisti cristiani ritengono che al compiersi delle profezie, un numero rilevante di ebrei accetterà Gesù come il loro messia e che negli ultimi giorni gli ebrei messianici praticheranno una qualche forma di cristianesimo ebraico.

Circa la rilevanza del sionismo cristiano come movimento religioso negli Stati Uniti è talora citato l'asserito successo dei romanzi della serie Left Behind scritti dal predicatore Tim LaHaye e da Jerry B. Jenkins che hanno raggiunto i primi posti nella classifica dei best-seller del New York Times. 

 
è quindi ben chiaro come una potente minoranza Cristiana abbia usato gli ebrei per i loro scopi geopolitici/economico-religiosi.
 

Idee in favore della restaurazione degli Ebrei in Palestina (o Terra di Israele) entrarono nel dibattito pubblico negli anni '30 del 19mo secolo, sebbene riformazionisti britannici abbiano scritto sul tema della restaurazione degli Ebrei in Palestina fin dal 16mo secolo.

Non tutti questi sentimenti erano in favore degli Ebrei: essi presero in parte forma da una varietà di credenze protestanti, o da una veno di filosemitismo tra la elite britannica educata con i classici, o nella speranza di estensione dell'Impero (vedere a proposito Il Grande Gioco 7).

Rispondendo all'appello di Lord Shaftesbury 8, la Gran Bretagna stabilì un Consolato a Gerusalemme nel 1838, il primo in Palestina. Nel 1839, la Chiesa di Scozia mandò Andrew Bonar, Robert Murray M'Cheyne, Alexander Black e Alexander Keith in missione per redigere un rapporto sulle condizioni degli Ebrei nella loro terra.  Questo rapporto fu estesamente pubblicato e su seguito da un "Memorandum ai Monarchi Protestanti d'Europa per la restaurazione degli Ebrei in Palestina 9" nell'agosto 1840, il Times di Londra pubblicò che il governo britannico stava considerando la restaurazione degli Ebrei in Palestina.

Una figura importante, sebbene spesso dimenticata, nell'appoggio britannico per la restaurazione degli Ebrei in Palestina, fu William Hechler (1845-1931) un sacerdote inglese di origine tedesca che fu cappellano dell'Ambasciata Britannica a Vienna e che divenne amico intimo di Theodor Herzl 10. Hechler fu strumentale nell'aiutare Herzl attraverso le sue attività diplomatice e potrebbe, in tal senso, essere chiamato il fondatore del moderno Sionismo Cristiano.

Nella difesa del Sionismo Cristiano, David Pawson, un prominente Sionista Cristiano nel Regno Unito, fece notare che il ritorno degli Ebrei in Terra Santa è il compimento della profezia biblica, e che i cristiani dovrebbero appoggiare l'esistenza di uno Stato Ebraico.

Ancora:

Il Terzo Congresso Internazionale Sionista Cristiano, tenuto a Gerusalemme nel Febbraio 1996, pubblicò una proclamazione che recitava:

Dio Padre Onnipotente scelse l'antica nazione e il popolo di Israele, i discendenti di Abramo, Isacco e Giacobbe, per rivelare il suo piano per la redenzione del mondo.  Essi restano gli eletti da Dio, e senza la nazione ebraica i Suoi scopi di redenzione non saranno completati.

Gesù di Nazareth è il Messia ed ha promesso di ritornare a Gerusalemme, in Israele e nel mondo.

E' reprensibile che generazioni di Ebrei siano stati uccisi e perseguitati nel nome di Nostro Signore e noi spingiamo la Chiesa a pentirsi di ogni peccato di commissione od omissione contro di loro.

La moderna Riunione del Popolo Ebraico a Eretz Israel e la rinascita della nazione di Israele sono in compimento di profezie bibliche, scritte in entrambi il Vecchio ed il Nuovo Testamento.

I credenti Cristiani hanno il dovere, secondo le Scritture, di riconoscere le radici Ebraiche della loro Fede, di assistere attivamente e di partecipare nel piano di Dio per la Riunione del Popolo Ebraico e la Restaurazione della nazione di Israele ai giorni nostri.

E' roba da matti, ma è anche la realtà che dobbiamo affrontare e che ha permesso l'appoggio costante degli Stati Uniti d'America a Israele , specie con l'instaurarsi dei Theo-Cons.

C'è di più.

Nel 1840 un missionario mormone 11, Orson Hyde, fu incaricato da Brigham Young12, il presidente della chiesa mormone, di intraprendere un viaggio in europa per propagandare il Sionismo e di recarsi in Palestina per appurare la situazione sul campo:
 

Una delle missioni più significative di Hyde fu la chiamata a predicare a Gerusalemme.  Dall'aprile 1841 al dicembre 1842 egli  fece proselitismo in Palestina.

Secondo la minuta della riunione il 6 aprile 1840, Hyde fu mandato "a visitare le città di Londra, Amsterdam, Costantinopoli e Gerusalemme e altri luoghi che egli possa ritenere convenienti, e conversare con preti, governanti e con gli Anziani degli Ebrei, al fine di ottenere tutte le possibili informazioni da inviare ad alcuni principali giornali  per diffusione negli Stati Uniti per la loro  pubblicazione.".

La sua lettera di introduzione sosteneva che "Le Nazioni Ebraiche sono state sparpagliate oltremare tra i Gentili per un lungo periodo e, secondo noi, è già arrivato il tempo per avviare il loro ritorno in Terra Santa.".

Hyde  restò a Gerusalemme  fino al dicembre 1842.  Annotò che prima dell'alba del 24 ottobre 1841 ascese il Monte delle Olive che sovrasta la città e quindi invocò e scrisse una preghiera, parte della quale recita:

"Ora , O Signore! Il tuo servo ha obbedito alla visione divina che Tu gli hai dato nella sua terra natia; all'ombra del tuo braccio esteso egli è arrivato in questo luogo per dedicare e consacrare a Te questo paese per la riunione dei rimanenti dispersi Giudei, in accordo con le predizioni dei Santi Profeti per la ricostruzione di Gerusalemme dopo che essa è stata oppressa dai Gentili così a lungo e per ricostruire un Templio in onore del Tuo nome. Eterni ringraziamenti a Te, O Padre, Signore del Cielo e della Terra, Tu che hai preservato il Tuo servitore dai perigli del mare e dalle piaghe e pestilenze che hanno causato il lutto nella tua terra."

Avendo dedicato Gerusaleme e la Palestina alla rimpatrio degli Ebrei, Hyde lasciò la montagna dopo aver costruito con delle pietre un piccolo altare.

 
L'idea del Sionismo, essendosi originata in Inghilterra in ambienti cristiani della elite aristocratica - che hanno influenzato anche le colonie ed una ex-colonia in particolare - è stata inoltre uno dei motori della costruzione dell'Impero Vittoriano.

E' normale che chi vive in Italia, ed è culturalmente italiano, cada preda della propaganda antiebraica fascista/cattolicista, ma se viveste in Gran Bretagna e foste costretti a sorbirvi alla radio e televisioni tutte le domeniche l'inno 13 immancabile a reti unificate:

E quei piedi, nei tempi antichi

Camminarono sulle montagne erbose d'Inghilterra?

E fu il sacro Agnello di Dio

Visto sui dolci pascoli d'Inghilterra?

E il Volto Divino

Splendette sulle nebbiose colline?

E fu Gerusalemme costruita qui

Tra quegli oscuri e satanici mulini?

[...]

Non cessero' la mia battaglia mentale

E similmente la mia spada dormirà nella mia mano

Fino a che avremmo costruito Gerusalemme

Nella dolce e verde terra d'Inghilterra.

allora non avreste più dubbi.

E di dubbi non ce ne sono su questo: il Sionismo è una ideologia protestante che ha le sue origini ai tempi del fallimento delle Crociate, nelle quali i nobili inglesi ebbero una parte importantissima. Gli ebrei sono stati massacrati durante le Crociate, ma utilizzati – anche se, più coerentemente, sono ebrei solo per religione e discendenti da popolazioni non-semitiche - allo scopo di ristabilire la colonia europea in Palestina ai giorni nostri.

Forse non tutti in Italia lo sanno ma sul bordo delle monete da una sterlina compare la qualifica "Fidei Defensor " che orgogliosamente i sovrani inglesi hanno portato fin da Enrico VIII.
Essere i difensori della fede e capi della Chiesa d'Inghilterra rende in teoria (ma in qualche modo anche in pratica) i sovrani inglesi dei Re-Sacerdoti e della Gran Bretagna e Colonie assortite una vera e propria teocrazia bizantina.
In alcuni ambienti la cosa viene presa terribilmente sul serio, e sono ambienti da prendersi terribilmente sul serio se non si vuole far la fine della povera Diana Spencer 14, che li aveva probabilmente sottovalutati.

La Famiglia Reale è non solo a capo della Chiesa d'Inghilterra, ma pure della Massoneria.
In ogni caso, vivendo in Inghilterra sentirete persone al vertice parlare troppo spesso della Seconda Venuta, dell'Unto del Signore e della Fine dei Tempi (un pò meno da quando Tony Blair fa la corte al Papa).

Recatevi, come esperimento, all'interno di una qualsiasi parrocchia della Chiesa d'Inghilterra e fate una chiaccherata con il Parroco. Dopo un pò vi stupirete di chiedervi se siete nella chiesa giusta: quella che dovrebbe essere in teoria una versione non papalina della Chiesa Cattolica ha molto spesso lo stesso, sapore, odore e aspetto della Liberal Catholic Church 15.

In sostanza la direzione intrapresa da buona parte delle Chiese Protestanti, non esclusa la Chiesa d'Inghilterra (che non è però così gerarchica come la Chiesa Cattolica Romana e ha parecchi dissidi al suo interno) sembra essere un Cristianesimo Messianico Integralista con echi Massonici, il cui fine è l'Immanentizzazione dell'Escathon 16 al fine di facilitare la Seconda Venuta e l'installazione di del Regno dei Cieli in Terra, il quale si può ottenere solo cambiando radicalmente la Terra nella direzione delle profezie e che, secondo la tradizione Gnostica, è imperfetta e non può sostenere la perfezione senza aiuto esterno. In realtà forse la situazione non si è mai evoluta in questo senso ed è una delle parecchie correnti sotterranee o esoteriche perduranti tutta la storia del Cristianesimo.

Gli ebrei sono semplicemente strumentali.  Essi sono i corpi sui quali costruire la nuova Gerusalemme Celeste, sia che siano gli Ebrei Cazari o che siano gli ebrei che ora chiamano i Palestinesi, non importa: sono solo carne da macello o prestanome per lavori che di cui non si deve sapere il mandante, come lo erano stati durante la guerra per fornire il pretesto per la grande emigrazione ebrea verso la Palestina e la politica di pulizia etnica che cominciò già nel ventennio precedente. L'elite politica ebraico/sionista aiuta questi macellai per il proprio tornaconto, come quasi tutte le elites dei paesi sottoposti all'Impero Universale.  Non a caso gatekeepers del NWO come "Cristiano" Allam dopo essersi laureati a pieni voti in trasformismo sono immediatamente balzati sul carro dei Sionisti Cristiani con inaudito vigore, vedi il penoso libro "Viva Israele".

Dal 2002 esiste anche il Congresso Americano per la Verità, una verità specificatamente cristiano-sionista:

Il Congresso Americano per la Verità (ACT) è una organizzazione no-profit che si occupa delle minacce a USA, Israele e l'Occidente da parte di fondamentalisti islamici. L'autrice e attivista per i diritti umani Brigitte Gabriel 17, una libanese americana, fondò ACT nel 2002 al fine di "dare voce agli Americani, Ebrei e Cristiani che hanno perso la loro libertà di parola per via della "political correctness".

Siamo diventati una società incapace di agire o di parlare perché abbiamo paura di dare voce alla nostra opinione sotto la minaccia di essere denunciati o accusati di essere di parte. Secondo il sito internet della Gabriel la loro missione è quella di:

  • Tenere i cittadini informati con allarmi per problemi e legislazione.
  • Educare milioni di cittadini sui nostri nemici e su cosa loro possano e debbano fare per proteggersi e proteggere il loro paese.
  • Armare attivisti con informazioni per permettere loro di essere coinvolti e agire
  • Motivare cittadini a diventare attivi in decisioni atte a preservare la sicurezza nazionale e lo stile di vita americano
  • Avere una rete di organizzazioni con gli stessi scopi per apportare cambiamenti
  • Dare potere ai cittadini e voce nel loro Governo
  • Parlare senza paura in difesa di America, Israele e della Civiltà Occidentale.

Per finire, qualche suggerimento.

Per farvi invece una idea precisa sulle dinamiche del conflitto in Palestina, sempre che riusciate a sostenere la vista di quella primadonna isterica con la faccia da Torquemada di Barnard, consiglio caldamente i suoi video sulla storia della Palestina moderna 18, che sono un reportage giornalistico che dovrebbe essere studiato obbligatoriamente a scuola, ottimo ed esaudiente.

Consiglio inoltre la lettura di "Magi" 19 di Adrian Gilbert che tra l'altro parla di un pellegrinaggio dell'autore in Terra Santa in bicicletta dall'Inghilterra, sulle orme dei cavalieri crociati e, notabilmente, di Lawrence d'Arabia 20, uno dei conquistatori della Palestina, che l'aveva intrapreso con lo stesso mezzo tanti anni prima...

Nota:

Tutte le citazioni sono tradotte a braccio dalla Wikipedia in lingua inglese.

PS

Se non l'aveste ancora fatto, dovete assolutamente al piu' presto organizzarvi per avere 4 ore libere e l'uso di un DVD player di quelli come si deve collegato ad un grande schermo e vedere subito il DVD (o blue ray) della versione restaurata e completa di Lawrence d'Arabia 21.  L'inizio della X Crociata non e' mai stato piu' affascinante.  Probabilmente il piu' grande film di tutti i tempi.

Edit:

Come qualcuno (Sarevok, utente di Luogocomune, che ringrazio) ha fatto notare, l'iscrizione FD sulle monete inglesi non significa "Defensor Fides" ma bensi' "Fidei Defensor", cosa che avrei dovuto sapere e che e' imputabile solo alla mia sciatteria ed al mio analatinismo di ritorno. Nella stessa sentenza ho fatto un'altro errore dovuto a rimbambimento terminale, poiche' sapevo benissimo che la qualifica era stata data dal Papa Leone X da Enrico VIII d'Inghilterra (altri monarchi gia' la possedevano) - ufficialmente per via di dubbi meriti letterario/religiosi - ma non so come, nel testo mi e' invece scappato il nome di Riccardo Cuor di Leone.  Suggestioni delle Crociate...  Chiedo umilmente scusa tutti quanti i miei 13 lettori.

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Sempre un punto di vista

Ritratto di Paxtibi

Sempre un punto di vista interessante Pike.

“To give a person an opinion one must first judge well whether that person is of the disposition to receive it or not.”
― Tsunetomo Yamamoto, Hagakure: The Book of the Samurai

l'attesa

Ritratto di Calvero

Sei tornato finalmente!

 

Gran articolo. Altre letture che feci si incrociavano più o meno storicamente con questi avvenimenti. Così adesso i tasselli sono quasi tutti in posizione. Dico quasi perché prendere consapevolezza di questi avvenimenti storici richiede uno studio costante. I video di Barnard sono veramente fondamentali, me li sono divorati tempo fa.

 

Da questa lettura, così a pelle, mi rimangono delle impressioni che mi incuriosiscono tanto. Tra questi il nomadismo dei popooli (ma si può chiamare proprio nomadismo?) di quelle epoche. Incredibile. Interessante anche se non propriamente connesso sarebbe la Lettura del Talismano di Hancock, più che altro per darci una chiave di lettura più aperta riguardo il passato e come certi avvenimenti abbiano portato il mondo a seguire una strada piuttosto che un altra, e come queste strade siano state scelte di fronte a Bivi precisi, netti. 

Quello che mi colpisce nel fondo di tutto questo articolo è il concetto messianico; l'avvento; il bisogno di predisporsi per LA profezia; l'ordine da rispettare per non farsi trovare impreparati ad una venuta .. eccetera eccetera ...

.... insomma pare proprio che i MALI con la "M" maiuscola siano soggetti e radicati in un modo o nell'altro in ragione di una preparazione. E' troppo forte questa esigenza. Troppo. Ci deve essere veramente qualcosa che dia questo tipo di energia per organizzare i Popoli, sfruttarli e "disporli" a seguito di quest'ordine di idee e propositi. C'è qualcosa di così distante da noi che paradossalmente è quello che più da vicino ci riguarda. Qualcosa che scorre sotto la pelle della storia  e che attende il suo svelarsi e rivelarsi. Oltre che gli ebrei siamo proprio tutti alla mercè di queste Forze.

Puzzle sempre più completo

Ritratto di incredulo

Grande articolo Pike.

Quello che mi torna sempre costante, tra tutte le migliaia di informazioni, è questa ATTESA messianica.

Siamo tutti in ATTESA, aspettiamo Godot, viviamo aspettando Godot a tutti i livelli, sempre rivolti al FUTURO, perdendo la CONSAPEVOLEZZA dell'adesso.

Tra i religiosi poi, il lavoro fatto dall'Avversario è notevole.

Ha confuso, depistato, disperso in mille sigle ed organizzazioni la sua presenza, quella presenza che tu giustamente rilevi in questo passaggio:

Citazione:
Recatevi, come esperimento, all'interno di una qualsiasi parrocchia della Chiesa d'Inghilterra e fate una chiaccherata con il Parroco. Dopo un pò vi stupirete di chiedervi se siete nella chiesa giusta: quella che dovrebbe essere in teoria una versione non papalina della Chiesa Cattolica ha molto spesso lo stesso, sapore, odore e aspetto della Liberal Catholic Church 15.
.

Sui Cazari poi, interessantissimi i link a supporto, è curioso notare dove sia stata edificata la città di Astana,  e come sia stata concepita http://it.wikipedia.org/wiki/Astana.

Il grande gioco poi, una specie di Risiko fra immortali, rende ancora meglio l'idea di quali forze muovano il mondo, quelle forze che possono solo essere percepite ma non viste.

Caso strano arriviamo sempre lì, ma forse non è così "strano".

Ciao

 

"Ama e fai ciò che vuoi"

Una perplessità

Una perplessità e una precisazione.

Iniziamo dalla precisazione: Il Grande Gioco si riferisce a una competizione russo-inglese nella terra dei Canati.

Terra poco appetibile di suo e quasi per niente conosciute sia ai politici che ai generali che ai cartografi, ma che poteva rappresentare per i russi la chiave della conquista dell'India. Ovviamente le contromisure inglesi erano volte a impedirlo. Si parla sempre di MedioOriente, ma la Palestina, che all'epoca era terra ottomana, non era proprio coinvolta in questa partita, che a Occidente si fermava all'Afghanistan. Il campo del Grande Gioco era delimitato a ovest dall'Impero Ottomano, a Est da quello Cinese, a Nord da quello Russo e a Sud da quello Inglese - e già il fatto che nessuno dei quattro imperi si fosse preoccupato minimamente di mandarci dei soldati a conquistarlo può suggerire qualcosa sulle "ricchezze" di queste terre.

 

La perplessità nasce da una considerazione sulla schizofrenia politica inglese, che nei suoi effetti in qualche modo è un po' incoerente con le tesi esposte. Anche perché è difficile sostenere che non sia stata proprio l'Inghilterra il "dominus" protestante della storia palestinese dal 1918 al 1948.

Prendendo ovviamente per buone le parole di Pike che dicono che la Palestina agli ebrei era frutto di "intrighi diplomatici del colonialismo tra la fine del 19mo secolo e la Prima Guerra Mondiale" (visto il tema dell'articolo è coerente, e anche corretto, che Hertzl sia ritenuto non troppo influente nella partita) quello che si ottiene è che:

- La Palestina è stata promessa contemporaneamente sia agli arabi che agli ebrei negli ultimi anni della guerra

- L'Inghilterra ha poi appoggiato gli ebrei nel primo dopoguerra, coerentemente con la dichiarazione Balfour

- L'inghilterra ha tolto l'appoggio agli ebrei nel 1930 (il Libro Bianco di Lord Passifield)

- L'inghilterra ha reso l'appoggio agli ebrei nel 1931, annullando di fatto la decisione precedente. Però ha reso un appoggio un po' ridimensionato

- Il successivo Libro Bianco (1939) vede l'Inghilterra cambiare proprio idea rispetto a Balfour, dichiarando che "Il governo di Sua Maestà dichiara oggi senza equivoco che non è assolutamente nelle sue intenzioni trasformare la Palestina in uno Stato ebraico". Pesante contingentamento delle immigrazioni ebree, con l'obiettivo di non superare la proporzione 1/3 ebrei e 2/3 arabi (obiettivo riuscito nei fatti: nel 1948 si contavano circa 670.000 ebrei e 1.220.000 arabi sul territorio) e possibilità degli amministratori inglesi di bloccare la vendita delle terre. (http://avalon.law.yale.edu/20th_century/brwh1939.asp)

- Nel 1940, con la guerra, gli inglesi ammorbidiscono i termini del Libro Bianco del 1939.

- Nel 1945 gli inglesi riprendono per esteso i temi dell'ultimo Libro Bianco, limitando ulteriormente l'immigrazione per "compensare" gli eccessi degli ultimi 5 anni. Con episodi anche un po' imbarazzanti come quello della Exodus. In quel momento le simpatie politiche inglesi avevano decisamente virato (di nuovo) verso il mondo arabo, Egitto e Giordania in testa.

- Nel 1948, non a caso, gli inglesi sono frai i 10 paesi che si astennero sulla 181. (http://it.wikipedia.org/wiki/Piano_di_partizione_della_Palestina#Voto_della_Risoluzione).

 

Insomma, quella idea "originariamente venuta alla luce in circoli protestanti evangelici Anglo-Americani" non sembrerebbe essere stata sviluppata con troppa cura.

Verrebbe quasi da pensare il contrario.

 

 

Non sei l'unico ad essere perplesso...

Ritratto di Pike Bishop

L'ambivalenza della politica britannica nei confronti della Palestina ha perplesso piu' di un osservatore.

La spiegazione e' piuttosto semplice: e' sempre esistita una ambivalenza dovuta a due correnti di pensiero che erano attive e che si combattevano politicamente e con intrighi e sotterfugi nella politica estera inglese.  Il Grande Gioco, per come lo si intende normalmente e per come l'hai acquisito tu, Pispax, era limitato all'Afghanistan di Kipling.  In realta' Ali' Khan, come si faceva chiamare Arthur Connolly, la spia che conio' il termine, e' piuttosto chiaro al riguardo e non molto tempo prima di perdere la testa - letteralmente - a Bukhara dichiaro':

"[...] noi reciteremo la nobile parte che la prima nazione Cristiana ha il dovere di recitare"

Su come recitare questa parte esistevano due linee di pensiero opposte, e non si limitavano certo all'Afghanistan.

Una era quella cristiano-avventista, che in Palestina introdusse il Sionismo.  Borghese, ignorante delle culture aliene a quella riformatrice protestante, progressista e migliorista, si manteneva tramite la schiavitu', le industrie ed il commercio ma aspirava a ideali escatologici e messianici (ed ancora lo fa).

L'altra, aristocratica ma al tempo stesso popolare e nostalgica della Merry Olde England, propendeva pure per l'espansione imperiale, ma a scopo difensivo: se l'Inghilterra non avesse potuto trattare col resto del mondo in una posizione di forza, che implicava un impero mantenuto con alleanze e non imponendo i propri costumi e le proprie credenze agli associati/dipendenti, ma bensi' conoscendoli ed usando proprio la loro cultura per essere in testa al gioco, l'Inghilterra sarebbe ritornata ad essere un piccolo regno sotto il controllo di piu' potenti ed ingombranti vicini, compresa una ex-colonia dall'altra parte del "laghetto" divenuto imbarazzantemente piccolo.

Tutto cio' meriterebbe un articolo a parte, ma per farla breve gran parte della schizofrenia britannica a riguardo della Palestina (come a riguardo di altre cose durante la Guerra Fredda e persino oggi) sono dovute alla ingombrante ed imbarazzante ingerenza della rozza diplomazia Americana, totalmente in appoggio alla corrente cristiana e moralista della diplomazia e strategia estera britannica.

Inutile dire che l'esercito e il servizio segreto sono sempre stati tradizionalmente con la corrente aristocratica e sono stati soggetti a costanti epurazioni che li hanno portati negli anni a sfiorare posizioni di vero e proprio ammutinamento e tradimento, specie negli anni '60 quando le talpe erano piu' numerose dei cani da tana, nel Circo.

Il fatto che la Palestina non fosse appetibile perche' non ci furono tentativi di conquista dalle crociate al 1916 e' una puttanata galattica: nessuno aveva la forza e l'opportunita' di sfidare con successo l'Impero Ottomano, fino all'inizio del XX secolo, non i Russi, ne' le potenze europee.  Con lo stesso metro si potrebbe pensare che i giacimenti di petrolio della zona al mondo piu' ricca di oro nero non facessero gola a nessuno. Il Grande Gioco era delimitato solo dalla forza dei giocatori in questione: non appena capitolarono i Cinesi si sposto' ad oriente, quando lo fecero i Turchi si sposto' anche ad occidente.  Anche la Russia soffri' sempre della stessa schizofrenia inglese, in maniera speculare.  Basti pensare alla posizione russa rispetto ad Israele e agli Stati Arabi, al cui confronto quella inglese sembra non troppo incoerente.

Chi invece non fu mai schizofrenico, solo idiota, miope e crudele fu qualcun altro, che ora, dopo un secolo di interventi a sproposito nel medio oriente forse, dico forse, comincia ad imparare qualcosa dalle proprie cazzate, ma che, come sempre, non capisce le altre culture con cui viene a contatto.  Qualcuno che anche sotto l'accento bostoniano e la pretesa di essere raffinato come gli antenati europei, indossa sempre stivali da cow-boy... non per niente sono il paese dove le chiese avventiste dirigono la politica estera.  Anche se vestito da festa un redneck e' sempre un redneck.

 

Un motivo ci sarà.

Intanto deve essere chiara una cosa: quando dici che "Il fatto che la Palestina non fosse appetibile perche' non ci furono tentativi di conquista dalle crociate al 1916 e' una puttanata galattica: nessuno aveva la forza e l'opportunita' di sfidare con successo l'Impero Ottomano, fino all'inizio del XX secolo, non i Russi, ne' le potenze europee" mi trovi perfettamente d'accordo.

Io infatti non stavo parlando della Palestina, perché la Palestina è al di fuori di quello che si intende con "Grande Gioco". Che è una roba che riguarda quell'aera medio-orientale che NON comprende la Palestina ma conta in genere quei paesi che oggi terminano con il suffisso "stan" e hanno qualche kappa nel nome, tipo lo Strakhazzistan. E che NON appartenevano, appunto, né all'Impero Ottomano né a nessun altro. La mia precisazione nasceva da quello, cioè dal sottolineare che la Palestina era al di fuori della ratio di quel "Gioco".

 

Una volta sciolto questo equivoco resta il punto principale, che personalmente ho comunque fatica a condividere.

Sia chiaro: non dubito affatto che al mondo esistano persone molto pie che perseguano fini molto pii. Ma mentre posso immaginare che la loro piità possa essere la molla che li spinge individualmente a prendere alcune decisioni invece di altre, ho seri dubbi che la stessa piità presa come elemento puro e semplice possa essere considerata la causa prima delle decisioni finali.

 

Il bruto materialismo storico in questo caso spiega il problema anglo-palestinese molto meglio di qualunque teoria misticheggiante. Genera una teoria con meno contraddizioni, meno punti oscuri e più elementi di coerenza.

Basta pensare che il fine ultimo dell'interesse inglese fosse il il Canale di Suez, che per la politica coloniale inglese aveva maggior strategico rispetto a qualunque altra nazione. Da questo discende che la Palestina al massimo sia stata una sorta di "Piano B" per garantirsene il controllo in caso di guai e che gli USA abbiano in genere appoggiato la politica inglese fino a quando hanno ritenuto che coincidesse con la propria, cioè fino al 1954 (Guerra israelo-egiziana a seguito della nazionalizzazione del Canale, dove gli israeliani hanno fatto da teste di paglia per gli inglesi e i francesi) e che poi abbiano deciso che fosse il momento di una "conquista diplomatica" in proprio... che molte più tessere vanno al loro posto.

Poi si capisce un po' meglio il senso degli accordi anglo-francesi del 1916, della deliberata ambiguità sia di Balfour che di McMahon, della nascita dell'Egitto moderno (di cui l'Inghilterra è stata padre, madre, padrino, madrina e prete battezzante, nonché tutore per un trentina d'anni) e anche delle crescenti ostilità inglesi alla nascita di uno Stato ebreo, che aumentavano man mano il neonato Egitto si dimostrava paese affidabile. O almeno più affidabile (per gli interessi della Corona) di quanto non prospettassero essere i sionisti. Spiega anche le note ambigue di freddezza che gli USA hanno mantenuto nei confronti di quello stato per la prima decina d'anni, che risultano piuttosto incomprensibile se si osservano alla luce della vicinanza molto stretta degli ultimi trenta.

 

Certo, anche questa visione presenta i suoi punti oscuri. Non sostengo certo che sia una visione conclusiva. Tipo che Truman aveva deciso di votare a favore della nascita di Israele e il suo ambasciatore all'ONU nello stesso momento faceva un discorso che dichiarava esattamente il contrario. Più semplicemente i "punti oscuri", cioè roba che è difficile spiegare razionalmente basandosi su un semplice criterio di vantaggio, sono davvero molti di meno; e anche la loro possibile spiegazione ha necessità di argomenti meno "oscuri" e meglio riconducibili ai normali problemi di politica estera.

 

Sono anche consapevole del fatto che il Rasoio di Occam abbia i suoi limiti metodologici. Se c'è una finestra aperta, vento forte e un vaso caduto a terra per Occam nessun gatto, MAI, può essere entrato dalla finestra e aver rovesciato il vaso. Ma personalmente non ritengo che questo sia un caso che travalica questi limiti. Il puro e semplice fatto che "sia stato possibile", a mio avviso, ha bisogno di ragionamenti con spalle molto più larghe prima di poter pensare che "sia stato".

 

Che è un "redneck"?

ce provo ...

Ritratto di Calvero

Ti avviso che non ho googlato, quindi potrei sbagliare.

 

Il Redneck, così detto perché col sole piegato alla Terra, il collo è il primo ad arrossarsi: - è quel "cafone/buzzurro" che nell'America del Sud si vede iconograficamente relegato a quell'ignoranza mista ai peggiori bassi istinti. Comprese famosissime allusioni a personaggi facili a scoparsi tra cugini se non tra fratelli e sorelle. Con tanto di progenie malata a perpetuarne la speciale idiozia. Insomma: canottiera bianca, BIRRA assolutamente in lattina, circuito NASCAR la Domenica, e ruttazzo libero ...

 

.. Pike se ho cannato, risolvi tu