Stanley Kubrick è una merda di talento (Kirk Douglas)
Dopo l'intervista tarocco che sta spopolando in rete in cui il maestro del cinema confesserebbe di essere l'autore dei falsi allunaggi, un falso confezionato per gettare discredito sulle voci che legano Kubrick alla truffa delle missioni apollo1, può essere interessante dare un'occhiata agli indizi reali che il regista ha intenzionalmente inserito nei suoi film.
Chiarire alcuni aspetti è necessario perché, mano a mano che la sabbia del tempo ricopre la mente, quando i ricordi si affievoliscono, esce sempre una riscrittura della storia che approfitta della memoria corta o dell'ignoranza della gente. L'intervista bufala qui citata ad esempio, sembra confezionata ad arte per colpire la sensibilità dei conoscitori ed estimatori di Stanley Kubrick, ma anche per tutte quelle persone (una larga maggioranza) che hanno bisogno di essere rassicurate sviluppando un senso di appartenenza al pensiero più popolare e in voga.
Iniziamo dai fans e dai critici/estimatori del maestro perché sono quelli le cui opinioni faranno poi tendenza tra il volgo. Ci sono due aspetti sostanziali che si possono riassumere così:
1. Un qualsiasi fan del regista ha capito in meno di un secondo e senza bisogno di alcun ragionamento che l'uomo illuminato malamente non corrispondeva all'immagine del regista che all'epoca della presunta intervista aveva questo aspetto:
2. Sempre il solito appassionato, conoscendo la leggendaria mania di controllo su qualsiasi cosa che lo riguardasse (interviste comprese sulle quali ci sono diversi aneddoti piuttosto famosi), sa che Kubrick non avrebbe mai:
- parlato a quel modo (basta leggere le sue interviste autorizzate per comprenderne il lessico)
- concesso un intervista con quelle modalità
- Chiesto un segreto di 15 anni perdendo in questo modo una concreta possibilità di controllo sul prodotto.
Avrebbe inoltre assolutamente preteso di avere l'ultima parola sull'inquadratura, sulla luce e sul montaggio controllandone la versione finale e la distribuzione che avrebbe dovuto avere la sua insindacabile approvazione con un accordo che gli permettesse un'azione legale immediata qualora l'autore non avesse rispettato i suoi termini.
Ciò che emerge di rilevante da questa operazione quindi, è l'effetto ottenuto: il cultore di Kubrick che ha certamente sorriso davanti a questa farsa, si è convinto ancora di più che il popolo complottista, entusiasmato per la rivelazione, appartenga a una massa ignorante e becera che crede soltanto a una serie di idiozie. Si tratta insomma di un altro prodotto che, come spiega l'analisi di Massimo Mazzucco citata, sembra funzionale al discredito. Ma possiamo andare oltre questa considerazione e aggiungere: non si getta discredito soltanto sulla questione lunare, bensì a 360 gradi, la propaganda è fatta anche di questo; l'etichetta creata è infatti la seguente: “L'intervista è platealmente falsa, quindi chi crede al complotto Kubrick/Falsi allunaggi è un cretino che crede alle stupidaggini; ergo, l'11 settembre, le scie chimiche, la dannosità dei vaccini e via dicendo sono tutte bufale per questo popolo di decerebrati”.
In effetti ci sono dei precedenti e basta pensare al fatto che ancora numerose persone sono convinte che il “famoso” mokumentary2 “Opération lune” di William Karel3 su Kubrick e i falsi allunaggi sia vero.
Che esista un popolo di gente non più allenata a ragionare e incapace di utilizzare uno spirito critico è una triste realtà, ma è altrettanto vero che risulta molto comodo creare delle etichette e inserire nella cerchia tutte quelle persone che danno un serio contributo alla ricerca e all'informazione ricoprendole con le ombre del mito per sciocchi. Sappiamo anche che spesso, gli autori delle leggende metropolitane spacciate per verità sono i giornalisti e i rappresentanti dei nostri governi più che i “creduloni della rete” che sono facilmente identificabili e screditabili. Non dimentichiamo che sulla bufala delle armi di distruzione di massa dell'Iraq è stata giustificata una guerra con migliaia di vittime innocenti e nessuno si è mai azzardato a inserire nella categoria dei “complottisti” generali, politici e giornalisti che hanno diffuso questa balla colossale.
Ecco perchè è giusto fare un po' più di chiarezza su questo straordinario regista, tenendo viva la memoria (poiché la maledizione dell'uomo è che esso dimentica4) e sottolineando come in effetti ci siano episodi misteriosi che ruotano attorno alla sua vita e alla sua attività ricordando che egli stesso, così come ogni altro grande artista che ha attraversato questa valle di lacrime, ha utilizzato il suo talento e la sua arte per veicolare messaggi e disseminare indizi su cose di cui era certamente a conoscenza, compresa la vicenda dell'apollo e degli sbarchi lunari.
Ma innanzi tutto, chi era Kubrick? Non basterebbe un volume per dipingere un personaggio tanto complesso e sappiamo che di libri su di lui, accurati o meno, ne sono stati scritti a bizzeffe; possiamo però tracciare un quadro veloce con alcuni tratti basilari e universalmente riconosciuti che aiutino a capire il peso del nostro uomo.
Kubrick possedeva certamente un quoziente intellettivo superiore anche se non è detto che fosse pari a 200 come alcune voci di corridoio vorrebbero sostenere. Era una persona dai molteplici interessi, con una forte propensione alla conoscenza. Approfondiva ogni informazione o dato reputasse rilevante e interessante, al punto che prima dell'era informatica e di internet aveva progettato un sofisticato sistema per archiviare tutto ciò che recuperava dalle sue ricerche. L'archivio Kubrick, gestito oggi dalla famiglia, è immenso e le cose che vengono rilasciate a suo nome (per il momento si tratta più che altro di fotografie) rappresentano un'infinitesima parte di un vasto mondo al quale sicuramente non avremo mai accesso. Kubrick era anche un abile stratega, aveva approfondito varie tematiche come la psicologia e i messaggi subliminali; interessato alla comprensione degli schemi che muovono le persone e alla natura umana, aveva un'autentica passione per il gioco degli scacchi che si preoccupava di insegnare a quante più persone poteva, sfidando sui suoi set attori e tecnici (molto noti ad esempio gli aneddoti che riguardavano le sue sfide con l'attore George C.Scott sul set del Dr. Stranamore in cui, ricordano alcuni tecnici, Scott ne usciva sempre sconfitto e ipnotizzato rendendo la sua prova attoriale particolarmente ispirata. O le pressioni psicologiche e la manipolazione utilizzata ai danni dell'attrice Shelley Duvall sul set di Shining).
Un aneddoto riportato dal biografo John Baxter5 sulla gioventù del regista alle prese con il colossal Spartacus dà la misura del personaggio:
E' il 1959… Sul crinale afoso di una collina della San Fernando Valley nella California del Sud… Trecento comparse, vestite di ruvido tessuto marrone, sono sparse su un pendio erboso sotto il sole cocente. Ognuno di loro regge un cartello con un numero. Nessuno ha l'aria felice. Da una torretta di tavole e impalcature metalliche alta dodici metri, un giovanotto in pantaloni di cotone stropicciati, camicia bianca col collo sbottonato e sandali, con capelli neri e folte sopracciglia, una Camel fumante fra le dita, osserva la scena. Nell'accento monocorde del Bronx bisbiglia qualcosa al suo assistente, che prende un microfono.
La sua voce tuona: “Numero 23. Spostati a sinistra. Numero 104 – Contorciti!” Il 104 non si muove.
“George”, dice il subalterno “Stanley vuole che il 104 si contorca”. L'assistente alla regia si fa strada fra la folla e poi ritorna sui suoi passi.
“E' un manichino!” Urla verso la torretta.
Il volto del regista resta impassibile. Bisbiglia qualcosa all'assistente.
“Stanley dice di metterci dei fili e di farlo contorcere”.
A 32 anni, Stanley Kubrick è la persona più giovane ad aver mai diretto un film epico hollywoodiano. Kirk Douglas, star e produttore esecutivo del film, glielo ha affidato dopo aver licenziato il più anziano e meno malleabile Anthony Mann alla fine della prima settimana di riprese. Con un solo week-end di preavviso, Kubrick, conosciuto per un poliziesco a basso costo, Rapina a mano armata, e per un film drammatico sulla prima guerra mondiale, Orizzonti di gloria, si è improvvisamente trovato a capo di un'impresa da 12 milioni di dollari… Se la mancanza d'esperienza lo intimidisce, Kubrick non lo dà per niente a vedere. Ha già licenziato la protagonista femminile e fatto infuriare Kirk Douglas imponendo al film il suo ritmo. La star prova un senso di sconforto per aver assunto l'uomo sbagliato. Aveva sperato di trovare un ragazzino da manovrare a piacere, si è invece ritrovato un film-maker dalla volontà di ferro… Lo sceneggiatore Dalton Trumbo, il cui nome finì sulla Lista Nera per le sue simpatie comuniste e venne proibito nei credit, ha calcolato di aver scritto 250.000 parole per questo film. Una delle prime cose che Kubrick ha fatto è stato di tagliarne alcune – per essere più precisi nella prima mezz'ora di film ha tagliato tutte le battute di Douglas tranne due.
Dopo una riunione sulla sceneggiatura viene sollevata la questione di chi debba apparire sullo schermo come sceneggiatore. Sia Douglas che la Universal Pictures sono riluttanti a citare Trumbo e attirare le ire della destra.
“Usate il mio nome” suggerisce improvvisamente Kubrick.
“Stanley” dice Douglas dopo aver lanciato uno sguardo esplicito al produttore Eddie Lewis “non ti sentiresti imbarazzato a mettere il tuo nome su una sceneggiatura scritta da qualcun altro?”.
“No” risponde Kubrick – con la stessa impassibilità che avrebbe mostrato se Douglas avesse seguito il suo suggerimento. Kubrick ha un fondo di sicurezza di sé e di ostinazione da far invidia a un generale, a un presidente, a un imperatore, persino a un messia. E' incapace di provare imbarazzo. Se mai ha sofferto di tale debolezza, ha imparato da tempo a sbarazzarsene… Il direttore della fotografia assegnato al film è Russell Metty, cinquantatre anni di cui venti passati a Hollywood. Ha girato Lo straniero e L'infernale Quinlan per Orson Welles, Susanna per Howard Hawks, ma anche qualsiasi altro film gli sia stato affidato… Metty è abituato a registi che gli spiegano quello che vogliono per una particolare scena, dopodichè lui brontola “OK. Vai a sederti”, e mette la sua troupe al lavoro per piazzare le luci. Mal sopporta che il giovane regista si appropri della sua autorità e che dia indicazioni così specifiche su obiettivi e luci. Gli anni passati da Kubrick a fare il fotoreporter per la rivista “Look” non sono stati sprecati”.
Dopo che Metty ha illuminato una scena con Herbert Lom… Kubrick guarda in macchina e gli dice: “Non riesco a vedere le facce degli attori”. Metty furioso, scalcia un piccolo proiettore vicino alla sua sedia facendolo rotolare in campo.
“Adesso c'è abbastanza luce?” Ringhia lui.
“Adesso c'è troppa luce” risponde Kubrick imperturbabile… Il fotografo Woodfield ricorda: Pare che Metty fosse andato da Ed Muhl e gli avesse detto: “Io me ne vado” Muhl rispose: “Non puoi andartene. Sei sotto contratto”.
“Allora lasciatemi fare il mio lavoro”
E Stanley disse: “Puoi fare il tuo lavoro standotene seduto sulla tua sedia e zitto. Sarò io il direttore della fotografia”… Da quel giorno Metty non fece più nulla. Stanley diceva alla troupe quello che dovevano fare, loro guardavano Metty e Metty faceva un cenno di assenso. Stanley illuminò il film – e Metty vinse l'Oscar!
Kubrick detestava il materiale, le star e le richieste dei dirigenti della produzione, ma sapeva che Spartacus era importante per lanciare definitivamente la sua carriera e infatti il regista con questo film si trovò catapultato negli ambienti che contano; indicativa l'immagine che lo ritrae con la principessa Margaret alla premiere di Spartacus che incontrerà nuovamente alle feste tenute da Peter Sellers.
A questo punto bisogna chiarire di che cosa parla l'intera filmografia di Kubrick. Per quanto ogni suo film sia leggibile a diversi livelli, tutte le pellicole sono collegate da un comune denominatore che curiosamente la critica non ha mai notato nelle sue analisi se non in una forma più superficiale che ha trovato tutti concordi nel definire i suoi film come delle rappresentazioni pessimistiche della natura umana. In realtà il filo conduttore che accomuna tutti i film del regista è ben definito e si sviluppa in modo sempre più circostanziato e preciso ad ogni pellicola successiva. Kubrick nei suoi film descrive la violenza del potere come istituzione, illustra le dinamiche coercitive del “sistema” e parla dell'impero americano, sottolineandone l'origine massonica e la natura fascista; lo fa con una consapevolezza che la gente comune, critica compresa, fino a pochi anni fa non comprendeva fino in fondo perché sprovvista delle conoscenze e delle basi che oggi, grazie a internet si sono diffuse a tutti i livelli. Eyes Wide Shut, il suo ultimo film (che Kubrick considerava il suo miglior film) e il più esplicito nel mostrare la natura e il funzionamento del potere e dell'impero americano è arrivato ancora una volta in anticipo sui tempi risultando incomprensibile a tutti nel mostrare realtà che la massa, ma anche molti intellettuali avrebbero ignorato per qualche anno ancora, e soltanto di recente alcune persone tra cui studiosi e ricercatori, hanno potuto comprendere il film che alla luce delle nuove conoscenze che si sono diffuse nella rete post 11 settembre, è diventato improvvisamente chiaro e comprensibile.6
Kubrick quindi, da una parte frequenta gli ambienti giusti, coltiva contatti importanti, si costruisce una solida reputazione; ma dall'altra è chiaramente un personaggio scomodo per quegli stessi ambienti perché con i suoi film mostra il vero volto di quella società che si cela dietro alla facciata perbenista, civile, elitaria che tutti chiamano: “Civiltà occidentale”. Il suo film: “Orizzonti di gloria” del 1957 fu censurato nella liberale Francia fino al 1975 e in Spagna venne distribuito soltanto nel 19867.
Con questi precedenti, data la vena antimilitarista, polemica e antipatriotica del regista, l'aviazione militare americana rifiutò il suo appoggio quando Kubrick si mise a girare “Il dottor stranamore” uscito nel 1964. Già in questo contesto si notano delle stranezze riguardanti i rapporti di Kubrick con ambienti importanti; il rifiuto dell'aviazione di cooperare al film concedendo l'accesso a uno dei suoi aerei costringe infatti Kubrick a doversi arrangiare nel riprodurre gli abitacoli del bombardiere strategico B52 che è il protagonista della pellicola. Kubrick si serve del genio dello scenografo Ken Adam (che aveva notato negli ambienti realizzati per il primo film di 007) che è anche un ex pilota. Durante la guerra Adam era fuggito dalla germania nazista e aveva riparato in inghilterra dove si era arruolato nell'aviazione da caccia. Adam procura a Kubrick delle riviste militari in cui si vede nel dettaglio il B52 ma riesce a fare molto di più: in qualche modo, con i suoi collaboratori, riesce ad avere accesso a un bombardiere al punto da riprodurne gli interni in ogni minimo dettaglio. Nel frattempo la notizia delle intenzioni satiriche di Kubrick riguardo a un film sul rischio di una guerra atomica raggiunse il Governo degli Stati Uniti che espresse la propria preoccupazione alla Columbia che tramite il produttore esecutivo designato al controllo della produzione Mo Rothman fece pressione informando Kubrick che New York non vedeva nulla di buffo in una guerra atomica.8
Chi invita i vertici dell'aviazione a visitare i set? Un Kubrick in cerca di vendetta? Non si sa ma comunque una rappresentanza dell'aviazione visita effettivamente i set rimanendo sbalordita e profondamente preoccupata; oltre a essere realistici oltre ogni previsione infatti, gli interni del B52 mostrano il congegno CRM di sgancio delle bombe atomiche basato su codici cifrati e considerato all'epoca un segreto militare. Kubrick, anch'esso stupito da quanto era stato in grado di riprodurre Adam gli disse: “Farai meglio a scoprire da dove hai ricavato i tuoi dati perché potremmo essere interrogati”. Fu infatti avviata un'investigazione dell'FBI ai danni di Adam, del suo staff e su Stanley Kubrick9.
Il pentagono alla fine ebbe l'ultima parola obbligando la Columbia ad aggiungere un cartello all'inizio del film con una dichiarazione che riportava il punto di vista ufficiale del governo degli stati uniti che sosteneva che i controlli e i sistemi anti errore o guasto non rendevano possibili eventualità del genere.
Infine anche se diversi critici lodarono il film che si rivelò un successo, c'è da segnalare che Bosley Crowter sul New York Times scrisse: "Mi disturba la sensazione che percorre l'intero film, di discredito per tutte le nostre gerarchie militari". Il Washington Post concordava: "Nessun comunista avrebbe potuto sognare un film di propaganda anti-americana all'estero più efficace di questo".10
Fu più o meno in questo periodo che Kubrick decise di trasferirsi in inghilterra acquistando una grande casa a 22 km da Londra caratterizzata da un alto muro di cinta, una facciata insignificante, ma sul retro una vista fantastica su una valle boscosa e molti campi aperti. Come fecero notare alcuni: non era la casa di qualcuno che avesse deciso di inaugurare una nuova vita, piuttosto quella di una persona in cerca di sicurezza11.
E giungiamo finalmente alla questione lunare; La produzione di 2001 odissea nello spazio inizia nel 1964, quando il programma Apollo è entrato nel vivo trasformando l'industria spaziale americana che vede levitare i finanziamenti da 500 milioni di dollari del 1960 ai 5,2 miliardi nel 196512. Il primo a mettere Kubrick in relazione con i finti allunaggi è Bill Kaysing nel suo libro: Non siamo mai andati sulla luna del 197613. Kaysing elenca anche le numerose aziende, un elenco impressionante, legate al programma Apollo che hanno contribuito contemporaneamente alla realizzazione del film “2001 odissea nello spazio”. La pellicola, distribuita nel 1968 è ancora oggi impressionante in quanto a effetti speciali, design e tecnologia; nessun film fantascientifico dell'epoca è minimamente paragonabile all'opera di Kubrick perché non esisteva nell'immaginario dei registi nessun concetto tecnologico simile a quello mostrato: gli altri film avevano vecchi manometri come strumentazione delle astronavi e nessuno poteva immaginare delle cabine di pilotaggio fatte di schermi al computer che proiettavano dati in tempo reale e proiezioni grafiche 3D, così come nessuno poteva immagine tecnologie simili all'ipad14 (se non il colosso IBM coinvolto sia nel film che nel programma apollo). La tecnologia, il design e gli effetti mostrati da Kubrick non compariranno più in altri film successivi fino all'arrivo di Alien nel 1979.
Per alcuni osservatori, già 2001 contiene qualche timido indizio del moonhoax; c'è da notare infatti che la maniacale accuratezza di Kubrick nel riprodurre fedelmente la mancanza di gravità a bordo delle astronavi nel film, viene improvvisamente a mancare sulle sequenze ambientate sulla luna, sia quando gli astronauti camminano sul suolo lunare, sia quando volano in piccole astronavi sulla superfice della luna come a sottolineare la diversità dell'ambiente lunare, un ambiente cioè più simile a quello terrestre dove la gravità è presente. Il dottor Floyd nel film, accenna a operazioni segrete sulla superfice della luna sia agli amici russi che incontra nella stazione spaziale, sia alla riunione nella base lunare Clavius (nel film il tutto è riportato alla scoperta del monolite) e quando un team di persone, 3 astronauti per la precisione, parte per raggiungere il luogo della scoperta, l'area del monolite, Kubrick segue gli astronauti nella loro camminata con la macchina da presa a spalla; astronauti che nel frattempo si sono moltiplicati diventando 6 e l'area attorno alla scoperta sembra un set cinematografico. Più avanti nel film l'astronauta David Bowman in viaggio verso Giove scopre di essere stato lui stesso vittima dei segreti dell'amministrazione spaziale.
Ma è dopo questo film che iniziano le fobie per i viaggi di Stanley Kubrick che si aggravano con il film successivo “Arancia meccanica”. I biografi raccogliendo testimonianze da gente che lo conosceva non sono daccordo nell'individuare le cause di queste paranoie; alcuni le rimandano a un incidente aereo accaduto a Kubrick che aveva il brevetto di volo, altri alle minacce che iniziavano ad arrivare al regista.
Arancia meccanica, come è noto scatenò innumerevoli polemiche e portò Kubrick sia a difendere strenuamente la sua pellicola sia ad operare un atto di forza, dimostrando a tutti come avesse il completo controllo dei suoi film, ritirandolo in Inghilterra dopo una serie di accuse che si rivelarono successivamente infondate, di aver istigato alcuni giovani a comportarsi come i protagonisti del film. Anche in questo film, sembrano comparire alcuni accenni alla questione lunare:
1) Subito prima di venire aggredito il barbone recita un lamentoso monologo nel quale tra l’altro afferma: “E’ uno schifoso mondo perché non c’è giustizia... Che razza di mondo è questo? Uomini sulla luna, uomini a spasso intorno alla terra e non c’è nessuno che rispetta la legge”; dunque l’ingiustizia e l’illegalità sono accoppiati all’idea dell’uomo nello spazio; forse è la stessa missione Apollo a non essere “giusta”, a essere “fuorilegge” ? (il breve monologo, sebbene già presente nel romanzo di Burgess, è significativamente mantenuto ed enfatizzato da K).
2) Nella fase introduttiva al combattimento tra i due “branchi”, nel teatrino abbandonato, l’immagine che allinea i quattro drughi vestiti con il loro caratteristico completo bianco (quasi una tuta da astronauta) su uno sporco pavimento scuro, come disseminato di piccoli “crateri”, evoca con forza, per un attimo, le coeve fotografie lunari. Quattro criminali abituati a truccarsi, un vecchio teatro luogo abituale di ogni forma di abile simulazione, la musica della Gazza ladra ovvero il riferimento a un uccello che (nell’opera rossiniana) ruba una posata d’argento: K ha forse costruito un fulmineo e malizioso enigma intorno alla presunta frode lunare?15
Con la pre-produzione di Barry Lyndon, Kubrick sperava di poterlo girare in Inghilterra a pochi passi da casa; le agitazioni in Irlanda erano al culmine e c'erano stati parecchi attentati e omicidi ma le ville e le location inglesi non avrebbero corrisposto al periodo storico minando l'accuratezza del film. Kubrick cercava una soluzione sguinzagliando fotografi a caccia di location in Inghilterra. Ma quando le riprese erano sul punto di iniziare Kubrick ricevette una visita allarmante:
“Un giorno” disse un assistente “uno sconosciuto si presentò a caa di Kubrick e disse qualcosa che lo innervosì molto”. Chiunque lo avesse minacciato e di qualunque cosa si trattasse, l'intimidazione si dimostrò potente. “Dall'oggi al domani l'intera produzione fu spostata in Irlanda” conferma l'assistente. “Non scoprimmo mai che cosa gli avesse detto, ma Kubrick aveva una fobia assoluta per gli sconosciuti che lo avvicinavano. Si preoccupa costantemente di essere rapito e dell'incolumità della sua famiglia.”16
Le riprese di Barry Lyndon furono difficilissime e si protrassero a lungo; ricordiamo che Kubrick utilizzò delle lenti speciali ottenute grazie ai suoi contatti all'interno della NASA per le riprese in luce naturale al lume di candela, ma a Natale, con una troupe sfiancata dalle difficoltà di un film nato sotto cattivi auspici, Kubrick si decise a concedere una vacanza al cast aspettando il nuovo anno per riprendere le riprese che però vennero interrotte quasi subito a causa di una nuova minaccia alla vita di Kubrick:
Bernard Williams si trovava a Salisbury, per preparare le riprese in qualche location inglese, inclusa Wilton House… Quando ricevette una telefonata dell'ufficio della produzione a Dublino. Gli dissero che un ufficiale del Corpo Speciale aveva chiamato dal castello di Dublino riferendo che, secondo i loro servizi segreti, Kubrick era un potenziale bersaglio dell'IRA. Williams era incredulo, ma la persona al telefono aveva insistito: “Kubrick è terrorizzato”.
In effetti Kubrick e la sua famiglia avevano già preso il traghetto da Dun Laoghaire la notte precedente, sotto falso nome…. “Non so in che cosa consistesse esattamente la minaccia” dice Ken Adam “Ma sicuramente eravamo consci dei pericoli, e tenete presente che Stanley, credo, era molto preoccupato per l'accoglienza di Arancia Meccanica… Qualsiasi cosa fosse successa in Irlanda, deve averlo fortemente spaventato.” …Barry Lyndon non fu mai più girato in Irlanda.17
Kubrick teme qualcosa e negli anni successivi eviterà sempre più gli spostamenti arrivando a girare Full Metal Jacket nel parco di casa sua trasformato per l'occasione nel Vietnam. Questo contribuì a creare il mito di un Kubrick misantropo, isolazionista ed eccentrico ma chi lo conosceva bene nega con forza queste accuse. Riccardo Aragno, suo intimo amico fin dagli anni 60 che curò le versioni italiane dei suoi film, ricorda:
"Un orco solitario? Un nevrotico lontano da tutti? Ma se era l'uomo più allegro che ho mai conosciuto! Nella vita privata, con lui, non si faceva che scherzare."
“Non si curava del denaro, ma, per proteggere sé e la sua famiglia dalla curiosità dei giornalisti, comprò un grosso palazzo in campagna circondato da quattro reticolati.”18
Questo breve e per forza di cose non esaustivo excursus sul regista ci porta a “Shining”, alla pellicola cioè in cui alcuni osservatori hanno visto la confessione di Kubrick a proposito del suo coinvolgimento nella falsificazione degli allunaggi; film che è considerato da molti come il suo lavoro più autobiografico.
Nonostante si tratti, come per tutti i film di Kubrick, di un lavoro estremamente interessante e complesso da analizzare nei suoi molteplici aspetti e nelle varie tematiche trattate (anche qui si concretizza un dipinto sull'impero americano nato da una forza massonica e sorto sul genocidio dei nativi americani), ci concentreremo soltanto sull'aspetto riguardante gli allunaggi. C'è da dire innanzi tutto che in quel periodo Kubrick era stato particolarmente colpito da un libro sui messaggi subliminali19: “Subliminal Seduction” di Wilson Bryan Key20.
Come era sua abitudine aveva approfondito la questione studiando e rintracciando tutto il materiale sull'argomento. Tutto questo appare evidente in Shining dove ogni inquadratura, movimento di macchina e scenografia stessa si trasformano in veicoli per lanciare messaggi trasversali e costruire enigmi.
Per portare soltanto alcuni esempi, nel film compare una televisione accesa che non è collegata da nessuna parte, una macchina da scrivere che cambia colore durante il film, oggetti dello scenario che scompaiono dalle inquadrature, gli stessi bagagli che Jack Nicholson asserisce di aver scaricato dalla sua auto (una Wolkswagen Maggiolone) sono impossibili in quanto la loro quantità e il loro volume non avrebbe mai trovato posto nell'automobile. L'attenzione maniacale di Kubrick per i dettagli rende queste stranezze delle scelte consapevoli che il regista opera per comunicare qualcosa e qui si apre la caccia alle interpretazioni del film.
Alcuni dettagli tuttavia sono ben circostanziati e vale la pena sottolinearli; Dicevamo che Shining è un film che contiene elementi autobiografici e in effetti è plausibile che Kubrick abbia incarnato sé stesso nei due attori principali, il nevrotico, disincantato e fallito Jack Torrance che subisce gli influssi nefasti dell'Overlook Hotel (il sistema visibile/invisibile che ci controlla e manipola, il grande fratello o l'occhio che tutto vede) venendone soggiogato e il bambino Danny, che rappresenta la parte artistica creativa e infantile di Kubrick che però rischia di subire le estreme conseguenze della sua percezione e della sua conoscenza delle cose.
Il primo dialogo tra Torrance e il direttore dell'albergo mostra già tutta una serie di segnali molto diretti: Il direttore è vestito con una camicia bianca a righe rosse con sopra una giacca blu, i colori della bandiera americana, e la sua pettinatura ricorda molto da vicino quella del presidente Kennedy, l'uomo può quindi rappresentare un dialogo tra Kubrick e il governo, nell'ufficio sono presenti due aquile; una più grande sulla finestra al centro dell'inquadratura, e una più piccola accanto alla radio (l'apparato per le comunicazioni). Ritroveremo aquile dappertutto nel film (la macchina da scrivere di Jack è tedesca e si chiama adler cioè aquila, jack indossa maglie con disegni di aquile etc.). L'aquila è il simbolo dell'America ed è anche il nome del Lem dell'apollo 11 che si chiamava appunto: “Eagle” nonché il simbolo dello stemma della missione apollo. Questo è importante perché ritroveremo più avanti un esplicito riferimento all'apollo 11.
Il dialogo si consuma in presenza di un terzo personaggio: l'enigmatico e silenzioso Bill Watson la cui utilità narrativa sembra incomprensibile. Alcuni lo identificano con il guardiano silenzioso del governo21 ricordando che nei dialoghi di lavoro, l'assistente silenzioso è in realtà l'osservatore a cui spetta la decisione finale, quello che esamina reazioni e comportamenti dell'intervistato. Il direttore di solito, quello che effettua il colloquio rappresenta solo una facciata.
Nel magazzino alimentare Kubrick mette sempre in posti strategici in modo che appaiano chiaramente nelle inquadrature (disponeva egli stesso molti oggetti) dei barattoli contenenti il succo d'arancia di marca “TANG”. L'aranciata TANG fu lo sponsor ufficiale del progamma spaziale USA fin dai tempi della Gemini
Ma è nella scena di Danny/Kubrick che entra nella stanza degli inganni che il regista diventa davvero esplicito: Danny sta giocando sul pavimento perfettamente posizionato al centro di una mattonella che ricorda la rampa di lancio N39 utilizzata dal razzo saturno che avrebbe portato gli astronauti sulla luna.
Attorno alla rampa sono posizionate le automobiline di Danny; all'improvviso una palla venuta dal nulla lo raggiunge (è la luna che ha raggiunto Kubrick sottolineando che non ci sono andati?) e Danny si alza con un movimento rigido e verticale come a simboleggiare la partenza del razzo, ed è qui che si vede che indossa un maglione con il disegno del razzo saturn e la scritta “Apollo 11”, quindi il razzo sta effettivamente decollando.
Danny quindi copre la distanza che lo separa dalla rampa fino alla stanza 237. Il numero della stanza nella storia originale è 217. Interrogato sul motivo per cui decise di cambiarlo, Kubrick rispose che lo fece su richiesta dell'albergo in quanto i clienti, dopo aver visto il film avrebbero potuto avere paura di soggiornare in quella stanza, ma la dichiarazione si rivelò una menzogna in quanto l'albergo non possiede una stanza 217 che compare soltanto nella storia inventata da Stephen King.
237 però è la distanza media in miglia comunemente nota e riportata sui libri tra la terra e la luna22.
Quando Danny/Kubrick raggiunge la stanza proibita (quella dove sono accadute cose che non si possono narrare) vede che la porta è socchiusa e sulla maniglia c'è un cartello rosso con su scritto in maiuscolo: ROOM N237. La scritta può essere letta come MOON ROOM cioè la stanza della luna, simbolicamente cioè la Stanza/Hangar dove Kubrick avrebbe girato gli allunaggi. Nel film la stanza mostra gli inganni, le cose che appaiono in un modo ma sono in un altro; quando successivamente ci entra Jack/Kubrick, vede una bellissima donna che poi si trasforma in un corpo in putrefazione.
Quando la moglie (con le fattezze di una squaw) scopre la verità su Jack/Kubrick vedendo che non sta scrivendo un romanzo ma sta ripetendo ossessivamente un ritornello (il cui inizio con i caratteri tipografici “All” sembra un altro richiamo ad apollo 11), Jack/Kubrick fa la sua tirata sul peso delle responsabilità che ha sulle spalle e sul dovere di rispettare un contratto.
Il film inoltre contiene anche un'altra immagine ricorrente ed è quella dell'orso; il “bear” viene spesso identificato con il simbolo dell'unione sovietica (gli americani dando soprannomi a tutto chiameranno Bear anche un aereo strategico russo piuttosto famoso). L'orso compare in diverse scene e alla fine del film; quando la moglie vede finalmente le presenze demoniache dell'albergo, scorge in una stanza un uomo vestito in modo elegante (un altro funzionario governativo?) che si fa fare una fellatio da un altro uomo in ginocchio con un costume da orso (indizi della complicità/asservimento della russia alla menzogna lunare americana?).
Gli indizi in Shining non finisco qui, come abbiamo detto è un film che è letteralmente pieno di enigmi, immagini subliminali e sottotesti che rimandano a molteplici argomenti. Per capire appieno però il desiderio di Kubrick di raccontare i segreti e le dinamiche del potere che agiscono sulle persone comuni addormentate e che hanno gli occhi spalancati ma chiusi (Eyes Wide Shut), è necessario visionare tutta la sua filmografia. Una visione globale e ampia permette di comprendere il discorso che sta alla base dei suoi film evitando così di cadere nel tranello della singola “interpretazione” che può essere data a un film e che in quanto tale può essere scorretta. Kubrick ha ribadito le sue idee in ogni pellicola rendendo inequivocabili certi messaggi e utilizzando molti messaggi che uniti portano tutti nella stessa direzione. Forse è proprio per questo che qualcuno ha sentito il bisogno in questi tempi di far uscire un'intervista fasulla che gettasse discredito e confusione su un personaggio che grazie al suo genio e alla sua conoscenza, ha lasciato una testimonianza scomoda e importante sulle dinamiche e i poteri che regolano le nostre esistenze inconsapevoli.
1 Stanley Kubrick: il falso del falso (http://luogocomune.net/LC/index.php/32-le-grandi-cospirazioni/4302-stanl...)
2 Un mokumentary è un falso documentario costruito per sembrare vero e si tratta di un genere molto in voga nel cinema e nella fiction
3http://www.imdb.com/title/tt0344160/?ref_=nm_flmg_dr_17
4Mago Merlino nel film “Exalibur” di John Boorman - 1981
5John Baxter: Stanley Kubrick la biografia – Lindau 1999
6http://www.giusepperausa.it/eyes_wide_shut.html
7https://it.wikipedia.org/wiki/Orizzonti_di_gloria_%28film%29
8John Baxter Op. Citata
9http://www.imdb.com/title/tt0057012/trivia?item=tr0748941
10John Baxter Op. Citata
11John Baxter Op. Citata
12https://it.wikipedia.org/wiki/Programma_apollo
13https://books.google.it/books?id=2mXZAQAACAAJ&hl=it
14http://www.ibtimes.com/ipad-design-appears-kubricks-1968-movie-2001-space-odyssey-samsung-tells-court-304146?rel=rel2
15http://www.giusepperausa.it/a_clockwork_orange.html
16John Baxter Op. Citata
17John Baxter Op. Citata
18http://www.archiviokubrick.it/testimonianze/persone/aragno.html
19http://www.imdb.com/title/tt2085910/?ref_=nv_sr_1
20http://www.amazon.co.uk/Subliminal-Seduction-Wilson-Bryan-Key/dp/0451061489
21Room 237 Op. Citata
22Room 237 Op. Citata
Articolo scritto da Music Band per Il Portico Dipinto
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Ringraziamenti
Ciao Music-Band, bel pezzo, complimenti.
Quando ho aperto la pagina ho esclamato "Che lungo, accidenti!"
Arrivato alla fine invece "Già finito?"
Mi è piaciuto molto, per quanto il mio parere sia irrilevante l' ho trovato scritto molto bene e scorrevolissimo.
Non avevo idea di che persona potesse essere stato Kubrick, guarderò, ri-guarderò i suoi film con un occhio diverso. Tenchiù!
Grazie a te
Grazie per l'apprezzamento Giano,
purtroppo l'articolo è lungo ma non è esaustivo, sia per quanto riguarda la sua biografia che i suoi film, ognuno dei quali meriterebbe una trattazione a parte.
Ciò che mi premeva pur con una rapida pennellata, era di rimettere la figura del regista al giusto posto dopo l'intervista farlocca. Un pò come pubblicare due foto della costruzione del world trade center dopo che qualcuno se ne è uscito dicendo che erano due parallelepipedi vuoti
Panoramica interessantissima
Panoramica interessantissima sul regista. Confesso che, a parte The Shining, non ho molta dimestichezza con i film di Kubrick, pur conoscendone le trame per grandi linee. Questo articolo mi ha fatto venire la curiosita' di saperne di piu'. Forse credo sia giunto il momento di vedere le sue opere, a partire da 2001.
Ciao Giustur, mi permetto di
Ciao Giustur,
mi permetto di consigliarti la lettura data alle varie pellicole del regista da Giuseppe Rausa: http://www.giusepperausa.it/kubrick_online.html
finora l'unico italiano (a mio avviso) che è riuscito a dare una spiegazone coerente e argomentata alla filmografia del regista individuandone il filo conduttore.
Mi sarebbe piaciuto scrivere più approfonditamente su ognuno dei suoi film ma credo ne uscirebbe un libro.
Grazie
Grazie per il link. Ora che ci penso, Rausa era stato ospite a Forme d'Onda l'anno scorso in una puntata tutta dedicata al regista. In effetti, fu durante quella puntata che cominciai ad interessarmi a lui. Le interpretazioni e i collegamenti di certe scene di Shining con il moon hoax sono certamente inquietanti; mi piacerebbe saperne di piu' in proposito.
Complimenti music-band, è
Complimenti music-band, è sempre bello leggerti.
Articolo interessante e piacevolissimo.
Segnalo una sola trascurabile inesattezza, se mi è concesso: il moon hoax è una bufala.
Ciao Red, grazie per i
Ciao Red,
grazie per i complimenti... In quanto al resto... Beato che hai queste certezze...
Bufo bufo
Segnalo una sola trascurabile inesattezza, se mi è concesso: il moon hoax è una bufala.
Tutto chiacchiera e distintivo [cit].
Volevo apparire simpatico:
Volevo apparire simpatico: failed attempt. Chiedo venia.
Seriamente però, un articolo che parla del coinvolgimento di Kubrick nel Moon Hoax - per quanto di valore a prescindere dalla plausibilità del Moon Hoax stesso - dovrebbe quanto mano spendere due righe su di esso, credo, specialmente se non contiene né un 'se' né un 'qualora' al suo interno.
Lo dico solo perché mi ha colpito leggere di questa tematica, cui sono evidentemente ipersensibilizzato (è un mio limite), sul Portico (non so se se ne fosse già parlato).
Non mi pare che tu "Non" sia
Non mi pare che tu "Non" sia stato simpatico...
per risponderti comunque posso dire che ci avevo pensato a fare un articolo su Kubrick e il moonhoax ma in effetti, quali argomenti avevo per sostenere seriamente questa tesi?
Tutto può essere riportato a "interpretazioni" dei film e i fatti sono pochi: si sa che la Nasa e molte aziende legate all'apollo hanno partecipato contemporaneamente alla produzione di 2001... Ci sono diversi aneddoti sulla vita di Kubrick e molte cose curiose inserite nei suoi film... Ma non è sufficiente per affermare un suo coinvolgimento. Credo sia giusto al limite fare più chiarezza sulla figura del regista, invitare le persone ad approfondire la sua filmografia, a leggere magari quelle recensioni che ritengo siano più azzeccate... Ma poi ognuno si deve fare la sua idea.
Io personalmente non ho idee precise nè sul moonhoax nè sul coinvolgimento di Kubrick. E' un argomento che mi affascina perchè a differenza di moltri altri misteri ben custoditi, in questo caso sarebbe relativamente facile verificare se ci sono andati o no... E non certo con quelle foto di merda e a bassa risoluzione che ci hanno propinato per dimostrare che ci sono ancora i resti del Lem e i passi degli astronauti.
moon hoax
Volevo apparire simpatico: failed attempt. Chiedo venia.
Seriamente però, un articolo che parla del coinvolgimento di Kubrick nel Moon Hoax - per quanto di valore a prescindere dalla plausibilità del Moon Hoax stesso - dovrebbe quanto mano spendere due righe su di esso, credo, specialmente se non contiene né un 'se' né un 'qualora' al suo interno.
Lo dico solo perché mi ha colpito leggere di questa tematica, cui sono evidentemente ipersensibilizzato (è un mio limite), sul Portico (non so se se ne fosse già parlato).
Se si sapessero i "se" e i "qualora" non sarebbe piu' complottismo, ma fatto acclarato. Come detto nell'articolo, il film Shining contiene delle scene che qualcuno ha interpretato come indizi per un possibile coinvolgimento in un Moon Hoax - puo' essere che l'interpretazione sia giusta o che sia una cantonata colossale. Non lo sappiamo. Per quanto mi riguarda, credo che le missioni lunari siano vere (al punto da averci fatto anche un sito sulla geologia lunare e avere incontrato alcuni astronauti), ma resto sempre possibilista e con la mente aperta e sono il primo a sostenere Mazzucco con il suo film. Sono conscio del fatto che le incongruenze sono tante.
Il coinvolgimento di Kubrick (o della Disney o chicchessia), eventualmente, puo' essere dovuto al fatto che, dovendo fornire delle prove dell'allunaggio, si sia girata qualche scena (o fatta qualche foto) in studio perche' farlo sulla luna sarebbe stato complicato a causa di fattori imprevedibili (radiazioni, sbalzo termico etc.). Ho avuto modo di visionare parecchio materiale pro e contro il complotto e penso che, al momento, nessuno possa essere in grado di dare un giudizio definitivo sulla questione. Naturalmente, ognuno e' libero di farsi l'opinione che crede. Per come la penso io, credere alla versione ufficiale dello sbarco lunare e' al momento legittimo, o, quanto meno, e' piu' giustificato del credere alla versione ufficiale dell'11 settembre o al caso Kennedy.
E di che?
Volevo apparire simpatico: failed attempt. Chiedo venia.
Niente di cui scusrasi. Questo è un luogo serio e come tale ampiamente deputato allo scherzo.
L'unica differenza con la Nasa è che noi lo facciamo gratis.
Citazione:Se si sapessero i
Eh no, è il contrario! I fatti vanno all'indicativo. :-)
Comunque sono particolarmente sensibile al tema Moon Hoax perché negli anni si è dimostrato una forma di "complottismo" sui generis, dove la differenza con l'opinione maggioritaria non origina da una differente percezione del vero, quanto da una differente percezione della percezione del vero. Ma questo è off-topic.
Per quanto riguarda Kubrick, non riesco personalmente a vedere somiglianze reali fra A Space Odyssey e i video lunari. Mentre il bimbo che gioca con la felpa "Apollo" in Shining rappresenta senz'altro un dettaglio molto interessante, mi chiedo se il resto non scivoli un po' troppo nella sovranalisi - con rispetto parlando.
Comunque sono particolarmente
E questo è certamente vero; resta il fatto che attorno alle missioni apollo ci sono molte ombre che giustificano un'indagine. Io sono molto incuriosito da tutta la vicenda anche perchè è una di quelle rare occasioni in cui sarebbe relativamente facile stabilire la verità. Non a caso dusty mi ha segnalato giusto stamattina questa notizia: http://sservi.nasa.gov/articles/nasa-sets-guidelines-apollo-moon-landing...
Non ce ne sono infatti, ci sono delle stranezze come quelle che ho segnalato che giustificano dei dubbi.
E' possibile, però ciò che mi sono preoccupato di trasmettere con l'articolo (è possibile che abbia fallito nel mio intento), è la necessità di conoscere Kubrick e il suo lavoro per avere un'idea dei messaggi che può aver inserito. Se prendiamo una singola sequenza o anche un film senza sapere nulla del suo autore e di ciò che ha fatto/detto prima o dopo, necessariamente ne abbiamo una visione falsata.
La cosa che mi lascia sempre l'amaro in bocca infatti è il constatare come la gente si fermi sempre e soltanto a considerazioni superficiali centrate sul singolo dettaglio evitando sistematicamente di prendere le cose nel loro contesto.
Faccio un esempio cretino ma forse efficace: c'è ancora gente che difende Berlusconi convinta che abbia fatto qualcosa per questo paese, ma sarebbe sufficiente, qualsiasi ideologia uno abbia, leggere in sequenza le dichiarazioni di Berlusconi riportate dai giornali a distanza di mesi, fare cioè semplimente un lavoro di lettura cronologica per rendersi conto dell'assurdità delle sue parole che smentiscono sistematicamente a ogni nuova dichiarazione le cose dette precedentemente.
Nel caso di Kubrick è uguale, se uno prende una singola sequenza è più facile sostenere che uno ci veda quello che vuole lui.... Ma se uno approfondisce la figura del regista, e inizia a conoscere i suoi film con delle analisi coerenti e argomentate ecco che la singola sequenza acquisisce un significato più preciso e coerente.
Ovviamente se a uno kubrick non interessa, non perde nemmeno tempo e si ferma al giudizio istantaneo. Considero però questo un grosso limite.
Percezione del falso
non origina da una differente percezione del vero, quanto da una differente percezione della percezione del vero. Ma questo è off-topic.
Gira e rigira siamo finiti sulla luna.
Buongiorno a tutti,
da quando è apparso il video di Massimo Mazzucco sul web,l'ho visto alcune volte.Nella prima parte dice cose apprezzabili,poi chissà perchè si dimentica di citare una fonte troppo importante per essere dimenticata,con l'aggravante che ben conosceva la fonte,ora,in quanto estinta non può certo difendersi.Vuoi vedere che è proprio per questo?
Ora,se uno va a documentarsi sui vocabolari di oggi Treccani in primis,si rende subito conto che tutti i significati sono stati "modificati".
Ma passiamo oltre:
Ri-ri-pubblico un pregevole "informatore" che di nome fa PAOLO ATTIVISSIMO; purtroppo non sa la differenza tra informatore e complottista,ma questi sono piccoli dettagli....
Ah,quasi dimenticavo:il suo IP non è uno qualsiasi come il mio,e no,e no! E' un IP importante.....dipende dai punti di vista,logico.
Per chi lo ignorasse Attivissimo(per dinero è attivo varamente!),sempre per dinero suppongo NEGA da sempre la GEO-INGEGNERIA CLANDESTINA,alias scie chimiche.Vediamo cosa scriveva anni fa su LC (se non erro)
Dato la mia colossale ignoranza informatica,non riesco ad incollare il link : COMPLOTTI LUNARI DI CESCO CIAPANNA,sperando nell'aiuto da parte vostra ( possibimilmente spiegandomi il perchè...) chiedo ancora umilmente scusa.
Ps. non deve sfuggire la data dell'articolo citato: agosto 1989 che PRECEDE non SEGUE il documento(?) di Bill Kaysing.
Certo leggere l'articolo originale nella sua completezza,nel contesto adeguato è ben altra cosa......
amogaia
(Nessun oggetto)
ho le tre pagine di fotografare agosto 1989 in jpg, come le posso mettere qui ??
comunque se volete potete scaricarle dal link qui sotto
https://www.sendspace.com/file/w953nx
Grazie Sandro!!
Grazie Sandro,
anche un cucchiaio di acqua se rinfresca la bocca è sempre molto gradito;se poi,un articolino di tanti anni fa ( allora alquanto coraggioso ) ci spinge a riflettere,a fare ricerche,è sempre il benvenuto.
In questo mondo attuale così superfiaciale,dove anche il Web si è impregnato di falsità e cattiveria,l'andare contro corrente è si faticoso,ma proprio per questo più gratificante
Siamo giunti a fine anno,perciò auguro con tutto il cuore un 2016 decisamente migliore a chi oltre all'onestà fa precedere l'intelletto al proprio passo...... ( amogaia )
amogaia