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Iron Man contro il 9/11

 

Sono rimasto spiazzato. Partito per andare al Cinema avevo già la consapevolezza di quale tipo di spettacolo "pirotecnico" e "americanata" sarei andato a vedere. Non avevo neanche dubbi sul fatto che Iron Man 3 non mi avrebbe deluso. Non mi avrebbe deluso, voglio dire, giacché Genere, personaggi e supereroe sentivo che avrebbero materializzato uno spettacolo che garantiva quel tipo di divertimento che cercavo.

Non accadeva però per l'ultimo Batman. Poiché la trilogia di Nolan è cominciata a puzzare da subito di schemi ipocriti, che ritengo tradiscano il Genere stesso e il suo protagonista "pipistrello". Una parentesi questa su Batman che ha il suo perché; a dire insomma che anche accettando di vedere un film commerciale, confezionato secondo precisi target "industriali", non significa che non si possano rivelare in essi quelli che prima ho chiamato "tradimenti" se non un tipo di propaganda. Non sono un Fan dei fumetti, ma dei supereroi come concetto - Sì; hanno molto da dire e lo stanno dicendo (ne sono certo) nella nostra Era. Qualcosa che andrebbe trattato approfonditamente e non mi ci sono ancora messo doverosamente per allineare bene i tasselli del puzzle. Comunque una questione antropologica di primo piano, più di quanto si creda generalmente.

Fatta questa necessaria premessa, arriviamo al punto interessante su Iron Man 3, che non riguarda una recensione del film, di cui magari tratterò qualche sfumatura di passaggio. Riguarda la precisa "politica" del film e i suoi concetti che, in un film del genere, proprio non potevo aspettarmi. 

Purtroppo non posso essere dettagliatissimo poiché quest’articolo rientra tutto in un commento a caldo, e non avendo il Film sotto mano e non essendo un "Pirata" che lo scarica, non mi è possibile risalire perfettamente ai dialoghi.

Il Film parte da subito con un messaggio chiaro. La voce fuori campo del Protagonista commenta in un preciso senso i flashback che scorrono sullo schermo e che riguardano lui stesso mentre ricorda chi era prima di diventare Iron Man. Il senso è il seguente: - siamo noi che creiamo i nostri Demoni.

Bene. Andiamo avanti. La storia procede secondo il classico copione, ben congegnata, ma in linea con gli standard del Cattivo di turno che mette all'angolo gli USA e il Presidente stesso. Il tutto mentre le Minacce e le esplosioni vanno in crescendo. Un personaggio temibile e oscuro chiamato Il Mandarino riesce a farsi burla della nazione più potente del mondo, nascosto chissà dove, in qualche angolo straniero del mondo. Riesce a intromettersi in tutti i segnali, interrompere le trasmissioni televisive e mandare i suoi messaggi di terrore da grotte e anfratti misteriosi. Nel frattempo un altro personaggio cattivo, ma in secondo piano, di nome Killian, trama vendetta contro Tony Stark (cioè Iron Man in borghese), poiché fu da lui mortificato cinicamente, e in tempi non sospetti, quando ancora non era diventato il famoso Iron Man. Killian, di fatto, è uno scienziato bistrattato da tutti, però aveva scoperto un modo per rendere gli individui dei superuomini o super-soldati controllati, elaborando il DNA umano.

Mentre la storia procede, si scopre che nel frattempo Killian è diventato un devoto seguace del terribilissimo Mandarino. Probabilmente l’unico che ha dato valore alle scoperte potenti e micidiali di Killian. Mentre la ricerca e le indagini non hanno sbocco, doppi giochi e vecchie fiamme di Stark lo incastrano al punto che in una battaglia dagli esiti drammatici viene creduto morto. Stark, nel solito garage, rifugiatosi in una cittadina, rimette mano al suo ingegno aiutato da un bambino e così si giunge al RIBALTAMENTO di tutta la situazione. Per motivi che ora non serve elencare, Tony Stark scova, finalmente, dove si trova il tremendo e spietato Mandarino.

E cosa scopre?  ... scopre che Il Mandarino è un emerito sfigato; un burattino di Killian; un attore fallito cui erano stati promessi ricchezza e figa. Né più né meno. Scopriamo che i posti misteriosi e “arabeggianti” da dove Il Mandarino comunicava col mondo intero non erano altro che ri-creati e ripresi in studio, in territorio americano. 

Ora vado più spedito e sintetizzo.

In sostanza:

Killian, uno scienziato intelligentissimo americano, è il vero terrorista e protagonista. Poi si scoprirà che il Vice Presidente degli Stati Uniti è un cospiratore pure lui; venduto al programma del Terrore di Killian, se pur costretto da un “nobile” scopo poiché sua figlia handicappata poteva guarire grazie alle scoperte sul DNA di Killian.

Ma non è finita.

Si scoprirà durante le fasi finali, nei dialoghi al vetriolo di Killian, quale era la strategia terrorista più funzionale al Potere. Killian, in soldoni, spiega che al Potere serve mostrare un fantoccio, un cattivo stereotipato, da dare in pasto alle masse rincoglionite mediaticamente, per far sì che mentre due finte fazioni si combattono, i ritorni economici e il Controllo vadano e rimangano ai veri Potenti.

Ma non è finita …

… Killian dice testualmente che così è stato per Bin Laden, così per Gheddafi

Non solo. Durante il Film, Tony Stark continua - come in un mantra di Battute sagaci - a sottolineare l’ipocrisia del nome dato a una sua Armatura - colorata a stelle e strisce - e chiamata Iron Patriot invece di War Machine.

Non solo. La vecchia fiamma di Stark, doppiogiochista dal nome Maya (ci siamo col nome?) viene eliminata senza se e senza ma, perché alla fine aveva deciso di aiutare Stark. Nel finale, Iron Man entusiasta lancia la battaglia finale ed esclama letteralmente: – è natale, siamo cattivi.

Ma non è finita …

.. mentre la battaglia finale infuria si scopre che il Presidente degli Stati Uniti d’America aveva coperto i colpevoli (e scandali annessi) dell’inquinamento del Petrolio. In sostanza e senza mezzi termini, abbiamo che: - il presidente U.S.A. è letteralmente un pezzo di merda; il Vice, un corrotto fino alla punta dei capelli; i Media, sostenitori di spauracchi; il terrorista vero, uno scienziato intelligentissimo americano che intende controllare il DNA e la mente degli individui.

A questo si aggiunga che le rivelazioni non arrivano solo dal cattivo ufficiale, ma anche dal medesimo supereroe Iron Man che sin dall’inizio – con voce fuori campo – annuncia amleticamente che: - siamo noi che creiamo i nostri Demoni.

Senza essere costretto da nessuno, Iron Man distruggerà tutte le sue macchine da guerra trasformandole in fuochi artificiali per la donna che Ama. 

 

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Iron Man 3

Ritratto di Dusty

Mi hai incuriosito, penso che aspetterò paziente che esca in DVD per guardarlo...

Attenzione  non mi prendo

Ritratto di Calvero

Attenzione cool non mi prendo responsabilità. Il film è un crogiolo di incongruenze. Nel senso che proprio nella logica che simili super-poteri e avvenimenti potessero accadere, hanno lasciato la plausibilità fuori la porta di casa. E questo è stato un gran peccato, perché avrebbe reso il film veramente cattivo. Invece hanno mediato e il risultato è che la parabola è appunto discendente. Un finale troppo rocambolesco se pur galvanizzante nella messa in scena delle battaglie. L'ironia e la voglia di giocare con la filosofia del personaggio è centrata a dovere, in questo senso, un gioiellino. Però si perde quando la misura di azione ed effetti speciali si sbilancia troppo a favore di voler stupire a tutti i costi. Peccato. Perché il film riesce a essere intrigante, per poi perdere in efficacia. Al cinema, se il cinema è di riferimento e io l'ho visto in 2D (il 3D lo evito), è uno spettacolo per gli occhi; ovviamente parlando sempre per quegli occhi che hanno a cuore il Genere. Altrimenti: evitarlo come la peste.  

Nello spazio del

Ritratto di Music-Band

Nello spazio del proiezionsita c'è la recensione del primo Iron Man, non troppo lusinghiera...

Avendo amato i supereroi fin da bambino divoratore di fumetti, i film che vedo oggi mi fanno letteralmente addormentare se non peggio, tranne, e qui sono in disaccordo con te, il Nolan di Batman, non tanto il primo o il terzo ma certamente il secondo, è a mio avviso notevole.

Mi ero ripromesso di lasciare iron man al suo pubblico, ma vista questa tua entusiasta nota mi sforzerò di darci un'occhiata. E' necessario aver visto anche il secondo?

Iron

Ritratto di Calvero

Intanto chiedo scusa che ho editato la parte in cui ricordavo erroneamente che un terzo personaggio reale veniva nominato da Killian. Non è così. Erano appunto due: Bin Laden e Gheddafi. Mi ero confuso col Mandarino stesso. 

 

Detto questo, ri-attenzione, l'entusiasma nota è riferita alla questione "politica" del film. Le recensioni come forse qualcosa hai letto su LC, le sviluppo tutte a modo mio che sono veramente fuori dai cardini, in ogni senso, troppo in "Calverese"; qui non avrebbero molto senso. 

Non ho ancora espresso il mio parere politico. Ho fatto quella che ritengo una fotografia con delle premesse e con una lente di ingrandimento. Stasera sono andato a rivederlo, ma ora non ho le energie per discuterne e confermando quello che ho già scritto, ritengo che questo film faccia parte della propaganda, infatti l'ho messo anche in quella voce nell'articolo. Propaganda proprio in ragione di dire come stanno le cose: Iron Man contro il  9/11. Un discorso fine che seguo da tempo e va anche oltre la questione "terrorismo". Il supereroe si "chippa", tra le altre cose. Le nuove generazioni sono abituate attraverso il divertimento e gli archetipi, ad accettare di chiudere un capitolo della nostra storia; lì dove i sospetti oramai sono diventati freddi. Tutto si sta normalizzando. I famosi TRE GRADINI della verità di Schopenhauer sono all'ultimo stadio ...

.. che viene accettata come ovvia.

Non ho voluto inserire nell'articolo la mia opinione personale perché tenevo a che non si venisse influenzati sui Moventi e sulla negatività o positività della questione.

 

Per quanto riguarda Batman, anche qui sono stanco, ma l'ho studiato bene il discorso. Ne ero affascinato anch'io, poi ho capito che Nolan con i Batman è tutto fumo e poco arrosto. I primi due li accetto, comunque. Il terzo lo metto a livello cloaca. Senza pietà. La trilogia nell'insieme diventa una farsa trascinata dall'ultimo. Ho detto nell'insieme. Se vuoi una nota carina e intelligente, ti consiglio questo video che ti linko più sotto. Attenzione che si parla come si mangia. Non condivido tutto di Lui, si chiama Frusciante, soprattutto la sua vena sinistrorsa allappante e nauseabonda, ma dagli un occhio e lì trovi dei segnali su cui ragionare ... la cosa è lunga ma vale la candela ... veramente...  http://www.youtube.com/watch?v=UwcUIntMzCg

Per il discorso Iron Man, anche qui attenzione, il personaggio ha una sua filosofia e purtroppo servirebbe un esperto per sapere quanto questa rispecchi l'originale del fumetto; dando per scontato che lo rispetti, Iron Man è un po come Superman: prendere o lasciare. 

Se dovessi dirti quale film ho apprezzato molto, mi sono dovuto ricredere sul primo HULK ... che all'inizio mi aveva infastidito, poi ho capito il suo stile; l'ho guardato e riguardato ed è quello l'unico film di supereroi che trascende meglio il concetto di fumetto per portarlo alla versione Cinema. Non è pretenzioso. Se pur preferisco l'HULK di Mark Buffalo in AVENGERS, come attore che lo interpreta intendo. Eric Bana invece non mi piace, ma questo va al di là della pellicola sul mostro verde.

Mi fermo qui per stanotte

Interessante la riflessione

Ritratto di Music-Band

Interessante la riflessione su Nolan del tizio. La condivido quasi in toto. Ha evidenziato molto bene pregi e difetti dei suoi film e anche dell'attuale cultura (o subcultura) che eleva Nolan a genio perchè il confronto con il resto è la mediocrità. Interessante la riflessione su Batman return, anche se pur condividendola mi riservo di rivederlo perchè l'impressione che contenga più di quel che mostra mi è rimasta.

Pienamente daccordo che memento e the prestige rimangono i suoi film più personali e più riusciti, nella speranza di rivederlo ancora nei panni di sè stesso... Ma come giustamente notato da Frusciante, lui sta li a contare i milioni adesso...

Quindi

Ritratto di Calvero

.. ad esempio, vado anche io sul piano personale emotivo. Nel secondo Batman c'è una sequenza che nel momento in cui è stata inserita a suggellare il Pathos degli avvenimenti che hanno ribaltato la situazione, quando il Joker tira fuori la testa dal finestrino della macchina in un momento tra il surreale e l'orinico, come a respirare l'aria che per lui profumava di Caos e quando sul letto d'ospedale dell'ormai "due facce", il Joker gli fa la metafora del cagnolino che insegue le macchine .. ecco, lì siamo nella Poesia. Siamo nel concetto filosofico che i personaggi, attraverso la regia, hanno vivificato il Film.

Poi Nolan gioca fortemente di suggestioni ben schematizzate psicologicamente, e non è più cinema. La colonna sonora da bella, diventa un meccanismo di Trance. E molte altre cose. Compreso lo stiramento di un personaggio che da oscuro diventa pacchianamente amletico in mille fuori misura, che poi sono capitolati nell'ultimo capitolo.

Ha molto tasselli su cui

Ritratto di Music-Band

Ha molto tasselli su cui riflettere; non ultimo quello dell'esperimento sociale con i due battelli pieni di gente ed esplosivo.

Ma c'è una coasa che adesso mi viene in mente: moltissime persone che conosco non hanno apprezzato il film anzi, la maggior parte lo ha trovato proprio brutto, ti risulta nella tua esperienza?

esperimenti

Ritratto di Calvero

Nolan ha un esigenza morbosa:- quella di dover rinchiudere una rappresentanza umana su di un'isola, una nave, o con i Ponti collegati alla Terra Ferma che, of course, devono saltare per aria; sempre di "isole" si tratta; di una rappresentanza umana sacrificabile a disposizione e ben circoscritta, per poterla sfruttare come cavia. Se all'inizio della trilogia tutto ha un suo perché, poi, man mano, la cosa diviene esponenzialmente forzata. 

Comunque, per la tua domanda: - biosgna vedere chi lo ha trovato brutto; perché lo ha trovato brutto. Alla prima visione a me è piaciuto, molto. Poi riguardandoli e riguardandoli, ho focalizzato che il primo è quello valido; il secondo non lo è più, ma ha una carica emozionale forte. Il terzo è un crogiolo di suggestioni impostate a tavolino, dove lo stilismo visivo di Nolan, per quanto di riferimento, è cosa a sé e col film c'entra un beato nulla; un'opera vergognosa.

L'esperimento dei traghetti ---> tra Isole e Isole <---- ha una morale semplice in prima lettura. Solo coloro che hanno patito e sanno cosa significa avvicinare la morte e anche darla, i famosi cattivi, i non meritevoli, sentono appieno il valore della vita: - la pace è mediocre e per i mediocri.

Il concetto per Nolan è l'esperimento. Un continuo esperimento ove le forze che dettano Legge, sia dalla parte della Giustizia, che da quella del Caos, che da quella del Male, sono d'accordo TUTTE su una cosa: il Gregge va ingannato e manipolato. Batman stesso - eticamente - deve divenire oscuro, "fuorilegge"; comunque inganna. Chi? .. i mediocri.