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GEAB 68 - Comunicato pubblico

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Sommario

Crisi Sistemica Globale - Autunno 2012: benvenuti nella stagione del grande cambiamento – La geopolitica sarà il detonatore del nuovo grande shock mondiale

Da parecchi mesi abbiamo anticipato, per l’Autunno del 2012, un’importante scossa per l'economia e per la stabilità politica globale. Confermiamo quest’allarme rosso e faremo inoltre il punto, a metà Novembre 2012 (in parallelo con la nostra analisi annuale, per il 2013, sul "rischio paese"), sulla situazione mondiale a quella data ... (questo capitolo è sviluppato nella parte pubblica a seguire, ndt)

Mercato immobiliare occidentale - Fine del 2012:  la caduta è veramente cominciata

In Canada, nel Regno Unito, in Spagna ed in Francia i prezzi, come andremo a vedere, sono ora orientati al ribasso. Studieremo anche la situazione degli Stati Uniti, dove la cosiddetta ripresa è nient’altro che un ulteriore artificio. Vedremo infine cosa possiamo aspettarci per questo fine d’anno e per il 2013...

L'economia olandese sarà colpita da un crollo del mercato immobiliare entro l'Estate del 2013

Analogamente alla maggior parte degli altri mercati immobiliari, anche quello olandese ha subito una grave correzione a partire dal 2009. Tuttavia, la causa di questa correzione è di natura diversa rispetto a quella di paesi come la Spagna o l'Irlanda...

USA 2013: Riotmageddon (Riots + Armageddon)

La seconda parte del nostro studio riguardo il rischio di rivolte, si riferisce agli USA. Dopo aver elencato le ragioni sistemiche alla base delle rivolte europee del 2013 (si veda il Geab n. 67), esamineremo ora  le ragioni che innescheranno le specifiche rivolte negli Stati Uniti...

Raccomandazioni strategiche ed operative

  • Oro/Energia: inizia un nuovo periodo critico.
  • Borse di studio: benvenuti nell’Ottobre Rosso!
  • Immobili: vendere, comprare, vendere... Con l'accelerazione della crisi immobiliare, le scelte diventano cruciali!

GlobalEurometre - Risultati & Analisi

Se lo scorso mese abbiamo rilevato una certa "fluttuazione" nell’opinione pubblica europea, Ottobre segnala invece un rinnovato ottimismo, confermando il carattere transitivo delle rilevazioni  effettuate nel mese di Settembre...

 

Crisi Sistemica Globale - Autunno 2012: benvenuti nella stagione del grande cambiamento – La geopolitica sarà il detonatore del nuovo grande shock mondiale

 

Da parecchi mesi abbiamo anticipato, per l’Autunno del 2012, un’importante scossa per l'economia e per la stabilità politica globale. Confermiamo quest’allarme rosso e faremo inoltre il punto, a metà Novembre 2012 (in parallelo con la nostra analisi annuale, per il 2013, sul "rischio paese"), sulla situazione mondiale a quella data...

In queste ultime settimane, come previsto dal nostro team, la situazione geopolitica mondiale si è rapidamente deteriorata: il conflitto siriano è diventato un conflitto regionale nell’ambito del quale le grandi potenze stanno cercando di non farsi trascinare oltre i limiti che hanno fissato1; a nord del Sahel (Mali, Niger, ...) è in vista un nuovo confronto militare tra il Mondo Islamico e l’Occidente2; il Mar della Cina si è trasformato in una zona di "tiepidi" conflitti a tutti i livelli, con quello fra Giappone e Cina al centro del caos in gestazione3; le maggiori economie mondiali sono tutte entrate in recessione4; i disordini sociali sono in aumento, così come la pressione fiscale... e non c'è più liquidità disponibile (persino il QE ha un'efficacia in caduta libera)5, esattamente come nel 2009.

In questo numero il nostro team analizza le prospettive del settore immobiliare occidentale per il 2013, ed aggiunge una speciale anticipazione riguardo il "mercato immobiliare olandese", in ragione del crollo che è in corso in quel paese. Allo stesso tempo continuiamo ad analizzare le conseguenze socio-politiche, per il 2013, della crescente agitazione dell'opinione pubblica, concentrandoci adesso sugli Stati Uniti d’America6. Infine, dopo aver rivisto e calendarizzato le principali tendenze per i prossimi mesi, proponiamo le nostre raccomandazioni riguardo i beni immobili, l'oro e le borse.


Incidenza percentuale del QE della Fed sulla liquidità degli Stati Uniti a 3 mesi (blu), a 6 mesi (rosso), ad 1 anno (verde) ed a 2 anni (viola) - Fonte: Fondi Hussman, 09/2012

Allo stesso tempo, sullo sfondo dei conflitti asiatici o arabo-musulmani, stiamo assistendo a dei tests, effettuati dagli alleati e dagli avversari, sul grado d'indebolimento del potere statunitense7. Così, ogni nuova settimana illustra la crescente impotenza del "Master” della fine del 20° secolo. Quello che è stato il “King Maker” del Medio Oriente, negli anni 1990/2000, dovrà d'ora in poi limitarsi a contenere il rigetto della propria presenza, ed a guardarsi da azioni militari contrarie8; la  "Superpotenza del Pacifico" è ormai ridotta a "contare i colpi" tra il Giappone, suo storico alleato strategico in quest’area9, e la Cina, suo principale concorrente geopolitico, ma soprattutto suo principale partner economico, monetario e finanziario10. E, del resto, è proprio su questo tema che il "tallone d'Achille" degli Stati Uniti ha conseguenze sempre più gravi, ogni giorno di più11.

In aggiunta all'estratto di una parte delle nostre analisi sul mercato immobiliare americano, che conferma l'ingresso del mercato immobiliare occidentale in una depressione di lungo termine, abbiamo scelto, in questo GEAB n. 68, di presentare un certo numero di grafici che illustrano la cortina fumogena ed il carattere manipolatorio delle statistiche economiche relative agli Stati Uniti.

Il nostro team ha apprezzato il fatto che l'argomento elettoralistico, relativo alle cifre "ufficiali" sulla disoccupazione negli Stati Uniti per il Settembre del 2012 (un calo dello 0,4%), abbia permesso un ampio dibattito sui principali media riguardo gli "strani metodi di calcolo" del Ministero del Lavoro statunitense. In effetti la questione non è tanto quella di “giocare” con i numeri ma, vista l'importanza che i media internazionali attribuiscono a questi risultati, crediamo che un numero sempre più  grande di persone debba essere consapevole della manipolazione, e non solo i lettori del GEAB e di altri siti didattici.

Per quanto riguarda la Cina, la transizione politica in corso sta procedendo con difficoltà, a causa sia della crisi economica globale (che ha infine raggiunto il paese, e con esso tutti i BRICS)12 13, che della necessità di doversi inventare un nuovo corso strategico per il paese, allo scopo di affrontare una duplice pressione interna: quella del rischio di un’esplosione sociale (torneremo in dettaglio su quest’argomento nel numero di Novembre del GEAB), e quella del suo posizionamento geopolitico, sia regionale che globale. Non sono solo gli Stati Uniti ad essere radicalmente cambiati, dal 1990/2000!

Il terzo più importante pilastro dell'ordine mondiale (ed in effetti forse il più costruttivo per il futuro) è l'Unione Europea o, più esattamente, Eurolandia. Come abbiamo già anticipato l’Eurozona è, per quest’Autunno, l'unica portatrice di buone notizie. Essa è posta, naturalmente, fortemente in ombra sul breve periodo, a causa delle conseguenze economiche e di bilancio della crisi sistemica globale (disoccupazione, recessione, austerità, ...) ma, sul medio-lungo termine, Eurolandia sarà impegnata, finalmente, su una "strada che porta da qualche parte", dopo mesi d’impotenza politica: alcuni potenti strumenti sono ora disponibili, ha inoltre e finalmente preso piede14 la comune volontà politica di uscire insieme dalla crisi15, poiché ciascun Stato membro ne sentirà d’ora in poi l'impatto.

Esprimendoci nei termini di una tabella di marcia,  pensiamo che d’ora in poi la tempistica sarà molto chiara:

  • entro fine Novembre 2012 gli Stati Uniti e la Cina entreranno in una doppia fase di storiche tensioni interne, sociali e politiche, prima di dover fare i conti con la fine di quel periodo di "pacifica convivenza economica e commerciale" che ha caratterizzato questi ultimi decenni.
  • per Dicembre 2012 l’Eurozona uscirà (dopo una lunga corsa, come al suo solito) dalla "crisi dell'Euro", e si troverà di fronte ad una triplice sfida, quella della ripresa economica (nel contesto della crisi globale), quella della sua strutturazione istituzionale (nell’imprescindibile contesto della sua democratizzazione)16, ed infine quella (compresa nel punto precedente) dell'assestamento di lungo termine del problema britannico (nei fatti, 26 paesi contro 1)17.

 

Vendita al dettaglio di benzina, negli USA (1984-2012) (in migliaia di litri al giorno) - Fonte: US Dpt of Energy, 09/2012

 

Stati Uniti, «ripresa» o cortina fumogena?

I media vorrebbero farci credere che c’è una ripresa, nel mercato immobiliare statunitense, basandosi essenzialmente sull’indice Case-Shiller, mostrato nel grafico qui sotto.


Indice nazionale Case-Shiller dei prezzi immobiliari USA, 2005-2012 - Fonte: S & P/Case-Shiller

In sei mesi, ovvero dal quarto trimestre del 2011 fino al secondo del 2012, l'indice è in effetti cresciuto del 3,7%. Tuttavia, secondo noi, quest’aumento non è durevole ma, al contrario, rappresenta solo una mera pausa artificiale nell’inesorabile caduta dei prezzi degli immobili USA. Inoltre, non siamo certo i soli a pensarla in questo modo, visto che la stessa Fed, nonostante il recente aumento dei prezzi, ha ritenuto opportuno di dover dar sostegno prioritariamente al mercato immobiliare, con il suo QE3. In realtà quest’aumento è artificiale per almeno due ragioni.

La prima ragione è che i tassi d’interesse sono ad uno storico basso livello (attualmente il 3,39 % per un mutuo a tasso fisso di 30 anni, secondo la CNNMoney) il che, da un lato, consente ad alcune famiglie, anche a quelle insolventi, di tornare sul mercato immobiliare ma, dall'altro (ed in particolare), permette agli investitori di fare buoni affari acquistando immobili a buon mercato fra quelli pignorati dalle banche. Queste operazioni fanno automaticamente aumentare i prezzi. Si potrà allo stesso tempo notare che, mentre i tassi d'interesse sono stati estremamente bassi per diversi anni, il loro effetto si fa però sentire soltanto adesso, il che è un segno della fragilità sia dei vari players che, quindi, della "ripresa". Purtroppo, tassi d’interesse a questi livelli non riflettono in alcun modo lo stato di salute dell'economia degli Stati Uniti, ma vengono mantenuti a quel livello soltanto grazie al riacquisto, da parte della Fed, delle Obbligazioni del Tesoro. In tempi normali i diversi piani pubblici per il sostegno dell'economia avrebbero dovuto avere un impatto al rialzo molto più forte, riguardo i prezzi immobiliari.

La seconda ragione è costituita dalla carenza nell’offerta di case pignorate, organizzata dalle banche, che non vogliono rivendere quelle sequestrate ai prezzi di mercato (molto bassi, ndt), per salvaguardare i loro bilanci. In effetti, il 90% delle case pignorate viene trattenuto dalle banche 18. Milioni di case che però dovranno presto arrivare sul mercato,  abbassando così i prezzi, ma per il momento  la riduzione dell’offerta crea carenza, spingendo così i prezzi verso l'alto.

Ed ancora, sono davvero i pignoramenti a rivelare le cattive condizioni di salute del settore immobiliare degli Stati Uniti. Dopo una pausa dovuta allo scandalo bancario delle robo-signing (firme false, comunque si consulti investopedia, ndt), il numero dei pignoramenti è di nuovo in aumento (si parla di circa tre milioni di pignoramenti l'anno). In effetti, comprendere la realtà del mercato immobiliare americano è un gioco allo stesso tempo cinico ed istruttivo: se utilizziamo l'elenco delle più grandi città americane preso direttamente da Wikipedia (ad eccezione di New York), e se calcoliamo la percentuale dei pignoramenti che sono pubblicizzati in queste città (si può consultare qualsiasi sito del tipo Trulia) 19, nonostante infine le molte case in possesso delle banche, non possiamo che trarre una conclusione allarmante: nelle dieci maggiori città degli Stati Uniti (dopo New York), la percentuale degli annunci di pignoramento è nell'ordine del 56 %20, con città come Los Angeles (la seconda degli Stati Uniti) e Chicago (la terza) che arrivano a percentuali del 67 %, per non parlare, ovviamente, di Detroit e di Miami, che toccano circa il 75 %. Si può anche notare di come le pubblicità nell’ambito delle quali i prezzi sono al ribasso, siano molto più numerose di quelle in cui essi sono al rialzo. Solo New York sembra avere un mercato dinamico, con quasi nessun pignoramento e rialzo (dei prezzi, ndt).

Niente di nuovo rispetto al 2009, non si deve credere che l'aumento dei prezzi sia duraturo. E' solo un altro dei trucchi degli Stati Uniti, cui si è ormai abituati.

E, come per tutti i trucchi, una volta che li abbiamo capiti, essi non fanno altro che rivelare una realtà molto peggiore di quella immaginata ... aprendo così la porta al panico! Ricordiamoci della Lehman Brothers ... in poche ore il mondo passò da una situazione "normale" ad una da “allarme rosso”!


Traduzione per il Portico Dipinto a cura di Franco

  • 1. Fonte: New York Times, 25/09/2012, La Tribune, 2012/01/10
  • 2. Segno di una crescente confusione nell’ambito delle alleanze utilizzate dall'Occidente. In Siria, l'Arabia Saudita ed il Qatar sono sulla prima linea delle forze "filo-occidentali" in guerra contro il regime di Assad. Nel Nord-Sahel, al contrario, esse armano quei ribelli che si troveranno ad affrontare i soldati delle forze africane sostenute dalla NATO. Le ampie variazioni geo-strategiche di questo tipo non saranno comunque di lunga durata ... a meno che pensiate che i petrodollari sauditi possano indefinitamente "mantenere Washington", esattamente come il Qatar sta cercando di fare con la Francia, e come il Kuwait e Dubai hanno già fatto con il Regno Unito. Fonte: France 24, 29/09/2012.
  • 3. E questi "tiepidi" conflitti hanno già avuto conseguenze tangibili e dolorose: ci sono stati dei feriti al momento delle rivolte anti-giapponesi, c’è stato il crollo di alcune importanti attività economiche fra due delle principali potenze economiche e commerciali mondiali (Cina e Giappone), soprattutto per quanto riguarda l'industria automobilistica, il turismo, l’elettronica, l’edilizia pubblica, .... il conto è grande e sarà duraturo ... e non ha ancora influenzato le statistiche.
  • 4. Fonte: CNBC, 27/09/2012, Mish, il 27/09/2012
  • 5. Anche i membri della Fed ora ammettono di non capire la situazione economica degli Stati Uniti. Fonte: Les Echos, 20/09/2012
  • 6. Fonte: The Hill, 28/09/2012
  • 7. Fonte: Deutsche Welle, 20/09/2012
  • 8. Fonte: New York Times, 24/09/2012
  • 9. Tokyo sta sempre più chiedendosi quale sia il "valore aggiunto" dei 10/20 anni di completo allineamento con Washington. Dieci/venti anni sono il termine minimo necessario per poter riflettere ed eventualmente attuare sostanziali modifiche a questa storica partnership .... ed imporre difficili decisioni nel brevissimo termine. Non è sorprendente che i nazionalisti giapponesi stiano crescendo, in relazione ad alcuni degli attuali conflitti sulle isole! Fonte: Le Monde, 26/09/2012, Caixin, 24/09/2012
  • 10. Fonte: Deutsche Welle, 2012/04/10
  • 11. Il Dollaro è in procinto di perdere il suo status di valuta di riferimento, per le vendite di petrolio alla Cina, a vantaggio dello Yuan. Fonte: The Examiner, 2012/12/09
  • 12. Fonte: China Daily, 25/09/2012, Les Echos, 2012/02/10
  • 13. Fonte: CNBC, 2012/04/10
  • 14. Fonte: Libération, 25/09/2012, La Tribune, 2012/04/10
  • 15. Come avevamo anticipato, e contrariamente alle discussioni prevalenti sulla fine dell'Euro, sull'uscita della Grecia ... ed altre follie che dimostrano, nel caso fosse ancora necessario, che gli economisti e gli altri esperti di questo mestiere dovrebbero, in realtà, sviluppare le loro conoscenze multidisciplinari, in particolare per quanto riguarda la politica, la geopolitica, le previsioni ed il funzionamento delle reti e dei sistemi complessi. Essi potrebbero anche utilmente smettere di "abbaiare" in favore di più o meno celati interessi economico-finanziari. I conflitti d’interesse sono frequenti non solo nella sfera della salute e delle droghe. Ultima osservazione su questo tema: il continuare a dare il premio Nobel per l'economia a specialisti americani, come è stato di nuovo appena fatto, costituisce prova che tutta questa disciplina è cieca. La crisi attuale segna il completo fallimento del pensiero economico prevalente a partire dal 1945, e tuttavia si continua a convalidare il lavoro di università ed esperti che non hanno smesso di sbagliare nel corso di oltre 60 anni. Si può immaginare una situazione del genere in fisica, in chimica, in ...? Si possono premiare scienziati che non producono risultati? Tutto ciò dimostra fino a che punto sia ideologico un Premio Nobel come questo, esattamente come quello sulla pace (Obama, UE, ...).
  • 16. Fonti: Presseurop, 2012/12/10, La Tribune, 2012/12/10
  • 17. Fonti: Presseurop, 20/09/2012, Der Spiegel, 15/10/2012
  • 18. Fonte: AOL immobiliare, 13/07/2012
  • 19. Uno dei grandi siti web relativi al mercato immobiliare, che permette di scegliere solo le inserzioni riguardo i pignoramenti e, quindi, di conoscerne il numero.
  • 20. 88.200 pignoramenti su 157.500 inserzioni.

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Dalla rassegna stampa settimanale di Leap2020

Ritratto di Dusty

Gli articoli tedeschi vengono tradotti più raramente di quelli in lingua inglese ma può essere importante conoscere le idee dei nostre vicini, pubblico quindi questa traduzione sempre di Franco:

Il tedesco Schäuble presenta un master-plan per l’Euro

Tratto da Spiegel International On Line

Il Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble è determinato a porre fine alla crisi dell'Euro una volta per tutte. Domenica scorsa egli ha escluso, in effetti, un fallimento greco… e propone ora riforme di vasta portata per stabilizzare l'Unione Monetaria. Con il suo piano, a Bruxelles verrebbero concessi poteri molto maggiori nei riguardi dei bilanci nazionali.

Wolfgang Schäuble sa che la tranquillità dei mercati, nelle ultime settimane, è ingannevole, e che la crisi dell'Euro potrebbe presto scoppiare di nuovo. Dopo tutto, restano dubbi sul fatto che la Grecia possa rimanere nell’Unione Monetaria nel lungo termine. Se si innesca una reazione a catena, l’intero progetto dell’Euro potrebbe crollare. Inoltre, sembra diminuire la disponibilità di molti Stati, membri dell’Eurozona, ad eliminare i difetti di progettazione della moneta comune.

Greci a corto di liquidità, Europei stanchi: la Germania vuole risolvere entrambi i problemi, ora e per sempre. "Non ci sarà la bancarotta dello Stato, in Grecia", ha detto Schäuble nel corso di un discorso a Singapore, Domenica scorsa. E vuol dare, inoltre, un nuovo impulso alla spinta  riformista per la ristrutturazione dell’Eurozona. "Abbiamo ora bisogno di fare un passo importante nella direzione di un’Unione Fiscale, che andrà al di là delle proposte fatte fino ad ora", ha detto Schäuble Lunedì notte, durante il suo volo di ritorno a Berlino.

Il Ministro delle Finanze, appassionato sostenitore di una maggiore integrazione europea, ha detto che vuole concentrarsi su un piccolo numero di riforme, però di vasta portata:

Il Commissario Europeo per gli affari economici e la valuta deve avere lo stesso potere del Commissario per la concorrenza. Il Commissario per la concorrenza ha il diritto di prendere decisioni in modo indipendente, e non deve richiedere il consenso degli altri Commissari, quando prende decisioni. Se il Commissario per gli affari valutari fosse veramente indipendente nelle sue decisioni, questo fatto servirebbe a depoliticizzare il titolare dell'ufficio. Ciò consentirebbe al Commissario di prendere decisioni sulla base dei contenuti, piuttosto che degli interessi.

Al fine di rafforzare la posizione del Commissario per gli affari valutari, i singoli Stati membri dovrebbero cedere parte della loro sovranità di bilancio a Bruxelles. Con la proposta di Schäuble, il Commissario per gli affari valutari, ormai in una delle posizioni di maggior potere nell’ambito  dell'UE, sarebbe dotato del potere di veto nei riguardi dei bilanci nazionali. La procedura potrebbe essere simile a questa: dopo che uno Stato membro dell’Eurozona ha inviato il suo progetto di bilancio a Bruxelles, se il Commissario dovesse ritenere che il disavanzo sia troppo alto, allora il Parlamento di quel Paese sarebbe tenuto a predisporne un altro. Gli Stati membri conserverebbero la facoltà di decidere quali ricavi devono aumentare, e quali spese devono tagliare. In ogni caso il piano proposto rappresenterebbe un miglioramento rispetto allo status quo. In base alle norme attuali, il potere della Commissione Europea si limita a formulare raccomandazioni, agli Stati membri, in materia di risanamento dei bilanci.

Schäuble vuole creare, inoltre, una più democratica legittimazione delle politiche europee, includendo la partecipazione del Parlamento Europeo alle fasi fondamentali che precedono tutti i processi più importanti. L'organo di rappresentanza del popolo deve inoltre essere modificato, in modo tale che le votazioni comprendano solo i membri del Parlamento Europeo di quei paesi che sarebbero direttamente impattati dalle proposte prese in considerazione. Per le decisioni relative all’Eurozona, ad esempio, sarebbero chiamati a votare solo i Deputati dei 17 paesi dell’Eurozona -- e non quelli provenienti da tutti e 27 i paesi dell'UE. Anche se i critici noteranno che questo fatto cementerebbe, in ultima analisi, l'idea di un’Europa a due velocità, il vantaggio della proposta sarebbe quello di rafforzare la democrazia, senza rendere più complicati processi decisionali che già ora sono molto difficili da capire.

In linea di principio non vi è nulla di nuovo in queste idee. La novità, però, è che uno dei politici più influenti in Europa ha selezionato delle misure concrete, prese fra quelle che sono state suggerite per riformare l’Eurozona, e le ha inserite nel suo pacchetto di riforma.

Le possibilità di successo per il piano di Schäuble non sono poche, perché il Ministro delle Finanze tedesco lo ha già presentato agli altri membri dell’Eurozona prima di renderlo pubblico. I quattro leaders di importanti Istituzioni Europee, quelli che attualmente hanno il compito di mettere insieme proposte di riforma per l’Unione Monetaria -- ovvero Il Presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy, il Presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, Il Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso ed infine il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi -- sono stati informati.

La proposta di Schäuble può avere un suo spazio nel vertice UE di questa settimana a Bruxelles  (Giovedi e Venerdì - 18/19 Ottobre). La sua attuazione richiede comunque delle modifiche ai Trattati Europei -- un processo che il Ministro delle Finanze vorrebbe iniziare il più presto possibile. Schäuble vuole convocare un congresso dell’UE entro la fine dell'anno, nell’ambito del quale i membri dei parlamenti europei e nazionali lavorerebbero su un progetto che dovrebbe poi essere ratificato dai 27 Stati. Anche se questa proposta dovesse procedere in condizioni ottimali, ci vorrebbe probabilmente un anno e mezzo prima che le modifiche possano diventare legge. Quindi è realistico pensare che i cambiamenti potrebbero poi entrare in vigore al più per l'inizio del 2015.

Tutto ciò, naturalmente, se la Gran Bretagna, che non è un membro dell’Eurozona e che spesso si oppone ad una più stretta integrazione europea, gioca a favore. In caso contrario, non sarà possibile modificare i trattati UE. I governi dell’Eurozona dovrebbero addivenire, in questo caso, ad un trattato separato, come hanno fatto di recente con il patto fiscale. Non sarebbe una soluzione ottimale, ma comunque accettabile.

Gli inglesi non dovrebbero sottovalutare la determinazione di Schäuble di risolvere la crisi dell'Euro. La Cancelliera Angela Merkel appoggia questa proposta, anche se Schäuble ammette: "La Cancelliera è ancora una volta un po' più cauta di me." Poi ha aggiunto con un sorriso: "E' anche per questo che lei ha successo un po' più di me."