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GEAB 67 - Comunicato pubblico

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In breve:

Crisi sistemica globale/Ottobre 2012 - L'economia mondiale è risucchiata in un buco nero, mentre la geopolitica si surriscalda fino al calor bianco: i sette fattori-chiave di un doppio shock senza precedenti (questo capitolo è sviluppato integralmente nella parte pubblica a seguire, ndt)

Non è più possibile nascondere la tragica situazione dell'economia mondiale dietro al pretesto della crisi dell'Euro o della Grecia. Più Eurolandia si muoverà in modo costruttivo, più sarà evidente il carattere "Potemkinien" della “salute” delle economie degli Stati Uniti, della Cina, del Giappone e del Brasile...

L'agonia delle attività economiche a carattere locale: 2,5 milioni di posti di lavoro tagliati in Europa entro il 2015

LEAP/E2020 anticipa che l'effetto combinato della crescita del commercio elettronico e della crisi costringerà alla chiusura, in Europa ed entro il 2015, il 10-15% dei piccoli negozi al dettaglio, in particolare nei settori della cultura (musica, libri, ...), dei prodotti per la casa (elettronica di consumo, elettrodomestici, high-tech, ...), ma anche, seppur in misura minore, in molti altri settori (abbigliamento, cibo, ...).

Europa - Prima metà del 2013: il tempo delle rivolte

Febbrili agitazioni, disordini sempre più frequenti e sempre meno periferici, scoppieranno anche fra le potenze del G20. In questo numero del GEAB, dopo una breve panoramica di carattere globale riguardo questi ultimi anni, analizzeremo in modo dettagliato la situazione in Europa. Proporremo l’analisi degli Stati Uniti e della Cina, su questi stessi argomenti, nel n. 68 e nel n. 69 del GEAB.

Raccomandazioni strategiche e operative

  • Valute ($, £, €, Yen, Yuan): grandi cambiamenti in atto - Non perdere di vista la situazione.
  • Oro/Energia/Prodotti Alimentari di Base: inizio di un nuovo e decisivo periodo.
  • Borse: ultimo sollecito prima del caos.
  • Assicurazione sulla vita... o asset-morto? La scelta sta diventando urgente!

Il GEAB $-Index ed il GEAB €-Index di Settembre 2012 – Spostamento di tendenza? L'Euro è in ripresa e la resistenza del Dollaro è in calo

Questo indice, che misura il PIL in Dollari USA, rende possibile, ad esempio, valutare il significativo calo dell'economia degli Stati Uniti rispetto ai principali protagonisti dell'economia mondiale. Dà inoltre, per gli investimenti in tale valuta, una valida indicazione sulla perdita effettiva di valore degli assets denominati in Dollari statunitensi, a partire dal 2006...

GlobalEurometre - Risultati & Analisi

La convinzione che in Europa l'estremismo sia in fase di crescita, è diminuita in modo significativo e per il terzo mese consecutivo (il 95% a Maggio, il 74% a Giugno, il 72% a Settembre). Il risultato delle elezioni olandesi, molto rassicurante su questo tema, così come l’abbassamento dei toni utilizzati in Francia, dopo il cambio di governo, può giocare solo in questa direzione, ed infatti...

 

GEAB n.67 - parte pubblica

l fine Estate del 2011, come abbiamo anticipato a cominciare dagli ultimi mesi del 2011, segna l'inizio della rinascita di Eurolandia, con l'emersione di una dinamica positiva, alimentata da due fenomeni duraturi: il primo è costituito dalla progressiva messa in opera degli strumenti così amaramente discussi e decisi nel corso degli ultimi 18 mesi, ed il secondo è la scintilla visionaria portata dai cambiamenti politici degli ultimi sei mesi, che hanno riportato il futuro di medio/lungo termine di Eurolandia nel cuore del processo decisionale.

I progressi dell'Euro, in queste ultime settimane, offrono una perfetta illustrazione del fenomeno1. Detto questo, è però evidente che l'Europa, nei prossimi 6-12 mesi, sarà in recessione. Tutto questo dimostra che l'unica buona notizia che abbiamo potuto anticipare, nel GEAB n. 66, è tutt'altro che miracolosa. In un qualche modo può essere interpretata anche in senso contrario, perché d'ora in poi non sarà più possibile nascondere la tragica situazione dell'economia globale dietro al pretesto della crisi dell'Euro o della Grecia. Più Eurolandia si muoverà in modo costruttivo, più risalterà il carattere "Potemkinien"2 della “salute” delle economie degli Stati Uniti, della Cina, del Giappone e del Brasile... L'albero non nasconderà più la foresta, e sarà allora chiaro che tutte le maggiori economie mondiali stanno entrando simultaneamente in recessione, o in una fase di rallentamento della crescita, la qual cosa porterà il mondo socio-economico-finanziario diritto verso un buco nero.

Allo stesso tempo l'Estate del 2012 ha segnato un'importante accelerazione nello smembramento geopolitico mondiale, con il conflitto siriano che sta diventando giorno per giorno sempre più pericoloso per il Medio Oriente e per il Mondo3, con la tensione israelo-iraniana pronta ad esplodere in qualsiasi momento, e con la diffusa consapevolezza del calo della potenza degli Stati Uniti -- dal Mar della Cina all’America Latina, passando attraverso l'intero mondo musulmano. Il mondo strategico-militare è surriscaldato fino al calor bianco, come illustrato, del resto, dalla massiccia ripresa nella vendita di armi in tutto il mondo, con gli Stati Uniti che forniscono l'85% del totale4.

Vendita globale di armi e percentuale dei principali esportatori (2010-2011) - Fonte: New York Times, 08/2012

Per queste ragioni LEAP/E2020 conferma l’Allarme Rosso emanato nel Giugno del 2012, e stima inoltre che, entro la fine di Ottobre del 2012, l'economia globale sarà risucchiata in un buco nero, nell’ambito di un contesto geopolitico mondiale surriscaldato fino al calor bianco. Basti dire che le prossime settimane, secondo il nostro team, immergeranno il pianeta in un uragano di crisi e di conflitti senza precedenti.

Conseguentemente, in questo numero del GEAB, evidenziamo i sette fattori-chiave di questo doppio shock, senza equivalente nella storia…

Inoltre, questo numero del GEAB contiene un'anticipazione sull'impatto cumulativo, nell’Unione Europea, della crisi e di Internet sul commercio al dettaglio, con la perdita di 2,5 milioni di posti di lavoro entro il 2015.

Questo numero contiene inoltre anche la prima di tre anticipazioni riguardo il rischio di esplosioni sociali in Europa, negli Stati Uniti (GEAB n. 68) ed in Cina (GEAB n. 69). Abbiamo deciso di cominciare con l'Europa la quale, secondo i nostri ricercatori, dovrebbe sperimentare "tempi di rivolta” nel primo semestre del 2013, con ovviamente grandi differenze tra i vari paesi europei.

In questo numero, inoltre, ci sono due GEAB-Index, quello relativo al Dollaro (GEAB $-Index) e quello nuovissimo relativo all’Euro (GEAB €-Index), che d’ora in poi saranno pubblicati tre volte l'anno.

C'è naturalmente anche il GlobalEurometre, che tasta il polso dell’opinione pubblica su argomenti-chiave europei.
Questo mese, inoltre, le nostri raccomandazioni riguarderanno le valute ($, £, €, Yen, Yuan), l’oro, l’energia, i prodotti alimentari di base, le borse e le assicurazioni sulla vita.

Infine, troverete informazioni sul programma per il terzo seminario Euro-BRICS organizzato a Cannes da LEAP, in collaborazione con MGIMO, per il 27/29 Settembre del 2012, ed inoltre un'offerta speciale per gli abbonati GEAB riguardo la formazione on-line sull’anticipazione politica, organizzata dal nostro Partner FEFAP.

Al crocevia dei sette fattori-chiave del doppio shock delle prossime settimane, c’è la dolorosissima fine dell’anestetico negli Stati Uniti

Perché è davvero di questo che si tratta. Come abbiamo sottolineato in molte altre occasioni, nell’ambito dei vari GEAB, gli Stati Uniti hanno rifiutato, sin dall'inizio di questa crisi, di affrontare la realtà5, facendo sempre più ricorso a sotterfugi finanziari, monetari (... e militari), nel tentativo di mitigare le conseguenze della crisi. A fine Estate del 2012, tuttavia, tutto questo sta dimostrandosi inefficace, nonostante le migliaia di miliardi di Dollari buttati giù in quello che sembra essere sempre più un pozzo senza fondo.

La prova migliore di quanto affermato è la decisione presa dalla Fed il 13 Settembre, di mantenere attivo il programma Operation Twist per il riacquisto di T-bonds, con l'aggiunta di un programma illimitato (nel tempo e nell’importo) per il riacquisto di titoli ipotecari immobiliari (40 miliardi di USD/mese), nel tentativo di resuscitare il mercato immobiliare degli Stati Uniti e, attraverso quest'ultimo, di far crescere l'occupazione ed i consumi. La Fed è consapevole del fatto che questa decisione provocherà reazioni e conseguenze dannose a livello internazionale, ed in effetti ha esitato per mesi e mesi prima di dar vita ad un nuovo QE36. Ma, nel tentativo di evitare l’implosione socio-economica ed il crollo di Wall Street in prossimità delle elezioni del Novembre 20127, ed inoltre nel tentativo di salvare la propria credibilità nel momento di un pesante attacco da parte dei repubblicani, ha scelto un’"Easing psicologico" piuttosto che un vero e proprio "Quantitative Easing".

La Fed sta diventando sempre più la protagonista del mercato immobiliare degli Stati Uniti,  persistendo così nel confondere i problemi di liquidità con quelli di solvibilità. Le famiglie americane non hanno più soldi per comprare o costruire case8. I tassi d’interesse dei mutui ipotecari non serviranno a cambiare la situazione. Solo Wall Street, per un po’ di tempo, potrà ancora navigare su livelli record, fino a quando un "bel giorno" tutto crollerà, conseguenza della presa d’atto che l'economia reale sta sprofondando nella depressione.

In effetti tutti i segnali sono già in rosso: l'occupazione è ferma, i posti di lavoro che vengono creati sono pagati molto meno di quelli perduti9, la povertà sta esplodendo in tutto il paese10, ... mentre le multinazionali statunitensi annunciano11elevate cadute dei profitti per il secondo semestre del 2012 e per il 2013, tornando così ai livelli del 2008/2009, tipica situazione di un periodo di recessione12.

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Numero di famiglie statunitensi che partecipano al Programma di assistenza alimentare (Food Stamps, linea scura) ed indennità ricevute (linea rossa) (2009-2012) - Fonte: Zerohedge, 07/2012

L’impotenza attuale e futura del sistema politico degli Stati Uniti13 ad affrontare il problema del deficit14 del Bilancio Federale15, i cui effetti si fanno già sentire in tutta l'economia degli Stati Uniti (come avevamo previsto fin dalla Primavera del 2012)16, si trasformeranno nelle prossime settimane in una serie infinita di cattive notizie in campo economico17... nel contesto di una serie di sfide geopolitiche sempre meno ben gestite. Perché l'anestetico è finito anche su questo fronte!

C’è voluto appena appena un anno per veder comparire tutti gli effetti perversi dell’attacco occidentale alla Libia del 2011: dall'assassinio dell'Ambasciatore degli Stati Uniti in Libia, alle rivolte anti-americane in tutto il mondo musulmano, non possiamo francamente dedurre che l’aver "accompagnato" le rivoluzioni arabe sia stato un successo politico. Il feroce sostegno russo e cinese al regime siriano, contro i tentativi occidentali e delle monarchie del Golfo di rovesciarlo18, non solo ha distrutto qualsivoglia dinamica positiva al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, ma si è trasformato in un test riguardo il potere degli Stati Uniti in Medio Oriente.

Infine, l'intero Oriente ed il Sud-Est asiatico (Giappone, Taiwan, Filippine, Corea del Sud, ...), attraverso i noti conflitti per il possesso di numerose piccole isole, sono in procinto di sperimentare la capacità americana di tener testa alla Cina 19, una potenza asiatica. Essi potranno valutare in tempo reale ciò che resta del potere statunitense nella regione. Entro l'inizio del 2013 le loro conclusioni serviranno a rimodellare le alleanze e le appartenenze ereditate dalla seconda guerra mondiale.

Ed anche il "cortile" degli Stati Uniti (secondo la dottrina Monroe), ovvero l'America Latina, è impegnato nell’affrontare collettivamente le pluridecennali posizioni geopolitiche statunitensi: l'esclusione di Cuba dai forum trans-americani, e soprattutto la messa in discussione della guerra contro la droga, pilastro dell’interventismo statunitense in America Latina per più di quaranta anni20.

Citiamo anche l'Europa più che altro come aneddoto, poiché l'integrazione accelerata di Eurolandia costituisce l’estromissione di fatto degli Stati Uniti dal cuore della costruzione europea. A partire dal 2013, il FMI (ovvero Washington) non sarà certamente più invitato ad occuparsi delle questioni interne di Eurolandia, come capita oggi con la Grecia. Anche con riguardo alla difesa, l'annuncio a sorpresa di una possibile fusione di BAE Systems con EADS, con quest’ultima come socio di maggioranza21, è indice della fine di un'epoca, quella in cui la difesa doveva essere di tipo transatlantico, con il Regno Unito a fare da “capo-mastro”. Si consideri che, d'ora in poi, la BAE Systems combatterà per la propria sopravvivenza22.


Traduzione per Il Portico Dipinto a cura di Franco

  • 1. Cfr. GEAB precedenti.
  • 2. Cfr. Wikipedia
  • 3. Fonte: Yahoo/Reuters, 15/09/2012
  • 4. In particolare nel Golfo Persico. Fonte: New York Times, 26/08/2012.
  • 5. Fonte: New York Times,, 14/08/2012, Financial Sense, 24/08/2012.
  • 6. Fonte: CNBC, 14/09/2012, Market Watch, 29/08/2012.
  • 7. La Fed ha quindi deciso di sostenere Barack Obama che, in ultima analisi, è ad essa molto più vicino, rispetto agli esponenti della nuova ondata repubblicana. Fatto non molto sorprendente, visto che Mitt Romney ha annunciato che non avrebbe concesso a Ben Bernanke un ulteriore mandato, se fosse stato eletto. Fonte: Market Watch, 23/08/2012.
  • 8. Fonte: USAToday, 14/09/2012.
  • 9. Fonte: USAToday, 21/08/2012, Al-Jazeera, 20/08/2012, New York Times, 31/08/2012.
  • 10. Fonte: USAToday, 23/08/2012, Bloomberg, 2012/10/09, 2012/05/09, Bloomberg.
  • 11. E non sono le sole. Anche l'industria dei beni di lusso, che è soprattutto europea, sta cominciando a farsi prendere dal panico. Fonte: Yahoo / Reuters, 14/09/2012.
  • 12. Fonte: Money News, 2012/10/09.
  • 13. Fonte: Der Spiegel, 17/08/2012, USAToday, 20/08/2012.
  • 14. Il deficit di bilancio è in crescita verso nuovi record. Fonte: Zerohedge, 2012/10/09.[/dn], in combinazione con il «sequestro» Tagli automatici nei bilanci della difesa e del Welfare.
  • 15. Un accordo non sembra possibile né sui tagli automatici, né sulla fine delle riduzioni d’imposta. Fonte: CNBC, 2012/11/09.
  • 16. Fonte: Reuters, 2012/07/09.
  • 17. Fra le quali c’è senz’altro il danno crescente alla competitività commerciale, una delle priorità del presidente Obama. Ed inoltre l’abbassamento del credito degli Stati Uniti...  francamente, però, è una cosa che già tutti sanno, tranne i ciechi che accumulano T-bonds statunitensi. Fonte: Les Affaires, 2012/11/09, Market Watch, 14/09/2012, Market Watch, 14/09/2012.
  • 18. Gli Stati Uniti sono sempre più dipendenti dal petrolio saudita. Fonte: New York Times, 16/08/2012
  • 19. Fonte: Der Spiegel, 14/09/2012
  • 20. Fonte: CIP American Program, 14/08/2012
  • 21. Cerchiamo al riguardo di non essere fraintesi: è la BAE Systems che sta combattendo per la propria vita, in quest’operazione, e non la EADS. Come abbiamo già visto nel GEAB n. 66, la BAE Systems è una di quelle aziende che saranno più fortemente colpite dalle riduzioni di bilancio del Pentagono; non solo perché il 20% del suo fatturato è con il governo degli Stati Uniti, ma anche perché non è una società americana e quindi, diretta conseguenza delle sue forniture, sarebbe la messa in disparte, senza alcun dubbio, dei suoi concorrenti statunitensi, in questi anni di vacche magre. Il "rapporto speciale" Stati Uniti-Regno Unito è un dolce delirio di cui David Cameron e George Osborne ancora parlano la sera al pub, ma per gli americani esso non ha più alcun legame con la realtà. Inoltre, l'altro grande cliente della BAE Systems è il governo britannico, che ha massicciamente tagliato le spese militari. Da qui il problema della sua sopravvivenza, possibile al più per altri uno o due anni... e come unica possibile opzione resta solo l'Europa o, meglio, Eurolandia, insieme alla EADS.
  • 22. Fonte: The Telegraph, 14/09/2012