Era nato da una famiglia benestante ma metà della la sua ascendenza era originaria di una paese straniero.
Fu il primo monarca ad esprimersi correttamente in un dialetto propriamente del suo paese e non in un idioma piuttosto straniero.
Fu nominato Re del suo paese con molte difficoltà, dato che non fu da subito riconosciuto come titolare del Trono: passò infatti anni in cui non poteva avere accesso al governo del paese, mentre al potere erano i tutori (o usurpatori, secondo alcuni) dell’eredità della famiglia.
Camaleontico nei rapporti con la politica, anche dopo essere stato incoronato il paese fu strumentale ad un primo ministro dissoluto e spendaccione che fece entrare il paese in una guerra durata parecchi anni ed al posto del quale infine riuscì a piazzare un amministratore di sua fiducia che promise di rimettere a posto i conti del paese con una politica “lacrime e sangue”.
Ad un certo punto i cittadini di una parte remota del Regno si coalizzarono contro le decisioni del governo centrale ed elessero rappresentanti locali. I loro rappresentanti chiesero udienza che fu loro sprezzantemente rifiutata, nonostante la parte più lungimirante del paese ben capisse le ragioni dei cittadini di quelle remote lande. I cittadini si organizzarono e cominciarono a protestare e mercenari furono mandati a reprimere le pacifiche e civili proteste dei cittadini. Per via di una protesta particolarmente simbolica che provocò qualche danno materiale le proteste furono criminalizzate e i caporioni perseguiti per legge.
Nonostante quei cittadini, che nel frattempo si stavano procurando simpatie da parte di intellettuali e attivisti di altri paesi europei, si appellassero proprio a lui, il Re, chiedendo proprio a lui di esaminare le loro lamentele contro gli atti del Governo e del Parlamento, il Re insisteva nel riconoscere solo il Parlamento come rappresentante del popolo, come bene e chiaramente aveva espresso nel suo discorso in occasione della sua incoronazione.
Ben presto i problemi si radicalizzarono, i cittadini dell’angolo remoto del Regno si organizzarono in milizie popolari affermando la propria indipendenza in difetto di rappresentatività negli affari del Regno ed eventualmente moti si sparsero per tutta Europa, cambiandone definitivamente l’assetto politico....
Secondo voi chi è il personaggio in questione: Giorgio III di Hanover, il sovrano inglese che grazie alla sua politica scatenò la Rivoluzione Americana iniziando suo malgrado la più grande stagione rivoluzionaria che l’Europa ed il mondo avessero mai visto nella loro storia, o di qualcun altro più vicino a noi e più attuale?
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