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M5S: Paperinik a Sud di Paperino

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Nella Locandina: chi tira le fila del movimento co-co-dè.

Il recentissimo articolo di Dusty 1, con il fumetto del Grande Carl Barks, introduce e critica una parte importante della campagna propagandistica del M5S.

La Storia tradotta da Dusty è deliziosa nella sua chiarezza e semplicità.

Paperone è sempre stato un personaggio con un approccio assolutamente folle verso il denaro, approccio che è una allegoria ed una critica all'approccio che alcuni magnati che erano vivi e vegeti quando Carl Barks scriveva le sue fantastiche storie di paperi avevano verso la ricchezza.  Carl Barks, che era dotato di una grandissima cultura, sapeva bene però che la questione era più complessa e che se si voleva rendere le storie veramente pungenti e che rispecchiassero la realtà, bisognava che le macchiette della dirigenza plutocratica che allora erano al comando degli Stati Uniti avessero un minimo di spessore e non fossero stupide, perché, questi personaggi, nella loro pazzia, sapevano destreggiarsi benissimo, anche se sarebbero stati rimpiazzati da lì a brevissimo da un sistema molto più difficile da prendere ad ispirazione per qualsivoglia ironia.

Dall'altra parte la stupidità senza fine degli individui che fanno parte del bestiame da allevamento umano è del tutto sconcertante e perciò le macchiette dei plutocrati hanno sempre vita facile nel gestire il loro bestiame composto da Paperino, Jones e gli altri.

Nessuna propaganda ad alcuna teoria economica da parte di Dusty, dunque, solo la segnalazione del buon senso che cerca di analizzare la follia e la perversione, ma anche la furbizia e la sorgente dell'addomesticamento, quale è la gestione dei desideri.

Chiaramente la mossa del M5S nel chiamare il sussidio di disoccupazione "Reddito di Cittadinanza" rientra a pieno in queste tecniche di ipnotizzazione del bestiame.

Un bestiame così ipnotizzato già da altri che però di rimando bela convinto, in alcuni casi: "non ce lo POSSIAMO permettere", che sarebbe pure abbastanza vero, visto che in generale i parassiti stanno lavorando duro nel distruggere tutto il tessuto produttivo del paese, che tanto sanno che il bestiame è così ammaestrato che se anche se lo vendono tutto al macello non vi saranno tentativi di fuga (cosa faranno dopo averlo venduto non è ben chiaro: sono anche loro bestie, parassiti, che non sanno che uccidere l'ospite non è saggio, perché gli altri ospiti sono già tutti occupati), ma sbagliano decisamente nella declinazione del verbo.

In realtà il sussidio di disoccupazione è non solo possibile, ma auspicabile in qualsiasi società moderna social-consumista  di ispirazione nord-europea che sia ben lubrificata.  Panem, come Panem et Circenses.  Serve a mantenere una classe, il sottoproletariato parassitario, che si vuole il più lontano possibile dalla produzione (nella quale farebbe danni ingenti) e che si potrebbe tranquillamente sterminare in campi di prigionia, secondo i dettami socialisti.  Ma i socialismi "occidentali" hanno scoperto che in certi casi il sottoproletariato parassitario è assolutamente indispensabile ai loro scopi.

Dal sottoproletariato parassitario provengono sia i militari di basso grado che i provocatori per ogni tipo di false flags. Minorati del genere, allevati da generazioni per essere microcefali e mantenuti in un perenne stato di inferiorità mentale, sono gli unici che si prestano a questo gioco senza che ci sia il pericolo che possano fare colpi di stato.  Quelli pericolosi sono semmai gli ufficiali e le spie vere, che però vengono in genere tenuti a bada con gran dispendio di mezzi.

Il sottoproletariato parassitario è anche utilissimo a spaventare il proletariato ed i colletti bianchi, facendo in modo che, per stare alla larga anche fisicamente dal sottoproletariato parassitario, si sottopongano di buon grado ad un livello di sfruttamento peggiore dello schiavismo.  è anche una valvola di sfogo per re-dirigere la inevitabile rabbia e frustrazione del proletariato e dei colletti bianchi verso uno strato sociale volutamente mantenuto come bersaglio permanente ed effettivo, in alternanza con i mitici "evasori fiscali"(i "bottegai", una specie estinta e leggendaria) e le minoranze di qualsiasi tipo accomunati sotto la catalogazione "diversi", anche loro ricompensati con privilegi insopportabili per la normale bestia da soma che viene criminalizzata se li odia ma che non può, onestamente, esimersi dall'odiarli, con i vantaggi ingiusti che a loro sono stati regalati.  In tutto questo odio, vengono inclusi anche personaggi che non hanno alcun sovvenzionamento, i "diversi" che veramente stanno sulle palle al sistema, ovvero gli animali da soma a cui la soma non piace e che si lamentano non collaborando pienamente alla propaganda, tipo i "negazionisti" e i "teorici del complotto".

Siccome di tendenza il M5S dice di voler trasformare l'Italia in un paese simile all'Inghilterra, il sussidio di disoccupazione e la creazione di un sottoproletariato parassitario (e la fine del sistema mafioso che in Italia non ha mai smesso di funzionare in provincia da i tempi dell'antica Roma - Roma che però nell'Urbe stessa, lontano dalla provincia era molto più simile a Londra che non alla Roma moderna) è parte assolutamente irrinunciabile del loro programma, ed anche una mossa acchiappavoti.

Infatti, anche se in soldoni la gente la percepisce come tale, non si tratta di certo della pioggia di soldi di Carl Barks (così che il concetto didattico che Dusty ha voluto introdurre nel suo articolo è assolutamente pertinente al soggetto in questione) ma di una distribuzione mirata all'instaurazione finale di un sottoproletariato parassitario nel Nord-Italia, dove la struttura sociale non è mai stata pienamente assimilata al modernismo feudale del Nord-Europa. 

Chiaramente una sterzata decisa per la cultura italiana, anche se dubito che chi appoggia il movimento abbia nemmeno remotamente capito dove MI5 e gli Agnelli li vogliano portare usando i loro deputati co-co-dè con contratto a termine e minimo sindacale.  A loro favore si può dire che, se non è solo il solito teatrino da gate-keepers dello status quo aspettando Godot e la bancarotta fraudolenta, una sterzata per evitare il baratro che si sta avvicinando è perlomeno psicologicamente di una certa importanza, anche se il baratro sembra sempre di più, ormai, essere inevitabile.

 

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dubbi

Ritratto di Calvero

Dubiti bene. Cosa possano aver capito e come si interessino la maggioranza dei grillini al "loro" Movimento, lo si può sapere ragionanando sul fatto che dalle penultime elezioni politiche alle ultime passate, nessun meteorite si è schiantato sulla Terra e i Poli magnetici, pare, non si sono invertiti ...

.. quindi la gente e la sua consapevolezza è sempre la stessa o meglio, è cambiata: in peggio. Ora è aumentata l'informazione ed è diminuita la cultura. L'omologazione regna sempre più sovrana e anche all'interno di Movimenti sganciati dalla famosa Casta, comunque MOTI realmente rovoluzionari contro il Sistema non vi sono neanche a livello embrionale. Non solo: - a livello embrionale abbiamo invece le basi per digitalizzare il cittadino e meglio calibrarlo nella Rete ove tutto parte anche con una certa dignità ogni tanto, sì, per colpire; ma quello che si lancia è un bumerang.

Paralvo l'altro giorno con dei ragazzi, vicinissimi alle mie idee ed anche di altri qui dentro, loro, in soldoni, dicevano che probabilmente al lato oscuro in qualche modo bisogna vendersi per iniziare una cazzo di lotta: - è questa la "sterzata" di Pike?

La sterzata

Ritratto di Pike Bishop

Chiarisco il mio pensiero riguardo alla "sterzata" del M5S.

Se c'e' una valenza nel movimento di Grillo e' che avendo la maggioranza interrompera' giochi andati avanti per troppo tempo.  Al contempo, non risolvendo un accidente di nulla (se non portare l'Italia ad essere di nuovo una Gran Bretagna piu' provinciale e con le toppe al culo, come volevano i Padri Fondatori della Nazione, desiderio che peraltro non si e' mai realizzato e mai si realizzera' per ovvi motivi storico-culturali) svelera' subito a tutti di essere quel che e', solo l'ennesima Gattopardata. 

Meglio che restare impantanati con i soliti  Democristiani Salazaristi per un'altro cinquantennio, almeno la verita' sara' sotto gli occhi di tutti in tempi brevi.

chiaro

Ritratto di Calvero

ottimo 

Dai commenti sul blog di Grillo

Ritratto di Manfred

 

Visto che il blog continua a nasconderlo,bene ribadire,invece, le otto correnti in cui si divide il Movimento.
(le % sono indicate con approssimazioni sostanziali,ma riflettono la rappresentanza della corrente,sia in merito ai parlmamentari che-lì l'approssimazione è più netta-gli iscritti):
Diarchia: 21% rappresenta ancora la parte più dura e organizzata del Movimento.Grillo e Casaleggio i capi incontrastati.
Neofascisti:16% capeggiati da Morra crescono continuamente,finanziati dalle "creste" su appalti Rai.
Toscani: 13% fanno capo a "simpatia" Lombardi,la donna che parla come un uomo e hanno il loro centro tra Orbetello(sic) e Firenze
Neopiddini:12% spingono per far confluire Movimento pentastellato in Pd.Forse già a inizio 2014,cioè prima europee.Capeggiato da deputati non sicuri di ricandidatura.
Casaleggiani: 12% vorrebbero affrancare Diarchia da presenza ingombrante di Beppe.Sono in crescita
Pidduisti:11% è l'ala conservatrice,quella che ha spinto (contro il volere di Beppe) per la campagna contro Boldrini e Grasso.Li guida Di Battista.
Autonomisti: 8% Il loro leader è Crimi: più realisti del Re, vogliono ritorno a origini e VERA restituzione rimborsi.
Redazionisti: 7% è il gruppo dei precari sfruttati della Redazione.Benche conti solo poche migliaia di iscritti e tre parlamentari (tutti e tre senatori)ha armi per ricattare Casaleggio e getterà ombre sul suo passato.Sotto elezioni.

Anna Rita Calgatti 02.10.13 18:51| 

Mi è parsa la prima analisi seria (ovviamente non di un giornalista mainstream) sul movimento, perciò l'ho riportata su questa discussione.

Manfred

Visto che il blog continua a nasconderlo?

Ritratto di Pike Bishop

Non mi sembra che nascondano niente.

Sarebbe come analizzare le correnti all'interno del Casino delle Liberta' del Bandanato: chissenefrega.  Anche loro hanno un peso elettorale, propositivo e politico assolutamente nullo, se si eccettuano alcuni feudi con voti di compravendita, che invece nemmeno esistono nel M5S.

Senza il numero 1 (che nel M5S non e' certo Casalegno, introdotto nell'equazione solo per l'effetto scenico, e le cui competenze sono decisamente dubbie), il M5S non prenderebbe nemmeno il numero dei voti di uno dei centinaia di partitucoli che si sono avvicendati nella pollitica italiota (una chance di vivere a sbafo passando dalla parte dei prepotenti non si nega a nessuno giu' di li'). Se non fosse per il faccione rubicondo di Beppe Grillo quelli, da qualsiasi parte arrivino, qualsiasi sia la loro storia personale e persino la loro storia ora in Parlamento, non sarebbero e non saranno piu' li'.  Quel che il resto del partito puo' fare, per Grillo, e' solo metterlo in imbarazzo, stupidamente, pensando che la loro stessa propaganda corrisponda a realta' e che essi contino qualcosa di piu' del tenere occupate le sedie in Parlamento. Quelli che non mirano ad un posto nel PD, s'intende, che, anche quello, senza Grillo, se lo sognano.

Percio', parlare di "correnti", come se si stesse parlando di un partito degli anni '60, e' totalmente fuori luogo: al massimo si puo' parlare di spifferi o puzzette.

Le decisioni le prendono altri.  Altri, che come al solito, non si espongono. E sicuramente anche Grillo, almeno quelle tattiche, se non quelle strategiche.  Ma i "grillini", tutte le volte che si agitano, favoriscono gli avversari.

 

Forse ai tuoi occhi

Ritratto di Manfred

ma già ai miei che non godono più del distacco ricettivo dovuto al vivere all'estero si.

Comunque l'osservazione è dellautrice del commento, non mia.

Manfred

l'osservazione è dellautrice del commento

Ritratto di Pike Bishop

Questo era abbastanza chiaro.  Il fatto del distacco a volte e' un vantaggio, altre no.  Diciamo che e' un vantaggio per la sintesi, e uno svantaggio per l'analisi di quel che sia il sentimento comune della popolazione rispetto a quel che propongono i media.