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Chi ne ammazza di più vince

58 Minuti per morire (Die Hard 2 - 1990)


  • genere: Azione/Thriller
  • regia: Renny Harlin
  • interpreti: Bruce Willis, Bonnie Bedelia, William Atherton
  • produzione: produzione: 20th Century Fox

GIUDIZIO: Si può vedere

In due parole

Renny Harlin fa di tutto per imitare al meglio il modello originale, ma John McTiernan è un regista di stampo ben diverso e la differenza pesa.

Recensione

Renny Harlin, che si era fatto notare da poco come regista e aveva appena realizzato un episodio della serie Horror "Nightmare" venne scritturato per la seconda puntata del mega successo di Die Hard. Una cosa salta subito all'occhio: Harlin si è studiato il primo film e le tecniche allora innovative utilizzate da John McTiernan tentando di riproporle in questo nuovo episodio nel tentativo di non sfigurare e di ripercorrere la strada che aveva decretato il successo del primo film.
Ci riesce soltanto in parte. I momenti divertenti non mancano ma la violenza che per quanto fosse cruda nella sua esposizione anche nel film precedente, era abilmente sdrammatizzata; qui, appare esasperata al limite del grottesco. C'è da dire inoltre che i "cattivi" non hanno lo stesso fascino e la stessa autoironia che il grandissimo attore Alan Rickman aveva saputo conferire al personaggio della pellicola originale. Il film eccederà talmente nella spettacolarizzazione della violenza da conquistarsi il triste primato di pellicola con il maggior numero di morti visti al cinema: poco meno di 300. Primato che porterà con se anche molte polemiche. Bruce Willis salva parecchio il film perchè ricalca la simpatia e la gigioneria del McLane originale; ma a parte un nuovo poliziotto incompetente come spalla comica (Chissà perchè di origine italiana), i nuovi personaggi sono tagliati con l'accetta e ci si affida a quelli che avevano fatto funzionare il primo film come la figura del giornalista stupido e opportunista.

Il film, come dicevamo, funziona a metà; i cattivi sono stupidamente feroci e il colpo di scena finale appare mal orchestrato. I buoni sono inesistenti per lasciare spazio all'eroismo di John McLane e le incongruenze sono parecchie. Tutto sommato si lascia vedere ma si dimentica anche velocemente. Certo, paragonato al quarto episodio o ad altri recenti Action Movie, questo è un capolavoro.