È attraverso l'espansione del bacino dei risparmi reali che è possibile un aumento dello stock di beni capitali. L'aumento dei beni capitali, quando correttamente allocati, consente di far emergere una crescita economica.
La politica monetaria allentata è la chiave per capire i cicli di boom/bust
Durante una recessione economica anche le imprese altamente sofisticate vanno in bancarotta nonostante esse impieghino tecnologia sofisticata. Un'analisi attenta rivela che la radice del problema non è la mancanza di una tecnologia sofisticata, ma piuttosto l'impiego sbagliato delle risorse economicheda parte delle imprese.
L'impiego di risorse contrario all'approvazione dei consumatori porta a ciò che comunemente chiamiamo "perdite". Uno dei principali fattori che contribuiscono ad una allocazione errata delle risorse è la falsificazione dei segnali di prezzo mediante politiche monetarie allentate da parte della banca centrale.
La falsificazione persistente dei segnali di prezzo porta nel tempo ad una struttura produttiva che potrebbe essere molto sofisticata, in barba ai desideri dei consumatori.
Di conseguenza, indipendentemente dal grado di sofisticazione, una volta che inizia quel processo di aggiustamento in linea con le priorità principali dei consumatori, anche tutte quelle strutture presumibilmente sofisticate, ma indesiderate, iniziano a sgretolarsi.
Di norma è una politica monetaria più restritta da parte della banca centrale ad innescare questo processo di aggiustamento. La liquidazione di quelle strutture indesiderate è ciò che costituisce una recessione o una depressione.
Contrariamente a quanto si pensa, la cosiddetta forza dell'economia, rappresentata da vari dati economici, non può contrastare il processo di aggiustamento una volta messo in moto da una posizione monetaria più ristretta della banca centrale. Se quest'ultima dovesse perseguire una posizione monetaria accomodante piuttosto che invertirla, ad un certo punto nel tempo il bacino dei risparmi reali inizierà a calare.
Di conseguenza anche l'economia più ampia farà lo stesso. Se la banca centrale dovesse intensificare ulteriormente la sua politica monetaria accomodante per "stimolare l'economia", ciò non farebbe altro che indebolire ulteriormente il bacino dei risparmi reali e peggiorare le cose.
Sia Mises che Rothbard sostenevano che la politica migliore una volta che un'economia finisce in recessione è che la banca centrale e lo stato non facciano nulla. La riduzione della manomissione dell'economia, aumenta i risparmi reali per le imprese. Ciò consente loro di mettere in moto il processo di accumulo di ricchezza reale. Questo a sua volta rende molto più facile assorbire varie attività mal allocate.
Inutile ricordare come un calo del bacino dei risparmi reali pone l'economia su un trend di crescita in declino, mentre un bacino in espansione dei risparmi reali pone l'economia su un trend di crescita persistente.
Un calo della crescita di suddetto bacino congiunto ad un declino ciclico, è associato ad una grave crisi economica spesso etichettata come depressione economica. Se invece il bacino dei risparmi reali è in crescita e si palesa un declino ciclico dovuto ad una posizione monetaria più ristretta da parte della banca centrale, sarà molto più facile assorbire le varie attività mal allocate.
La ragione principale dei cicli di boom/bust è la posizione monetaria accomodante della banca centrale. Questa si traduce nell'espansione di denaro "dal nulla", cosa che mette in moto uno scambio di niente per qualcosa.
In un gold standard l'aumento dell'offerta di oro non mette in moto uno scambio di nulla per qualcosa, cioè un atto di appropriazione indebita, ma uno scambio di qualcosa per qualcosa. In assenza di uno scambio di nulla per qualcosa, c'è una probabilità molto bassa di persistente disallineamento delle risorse.
L'espansione del denaro "dal nulla" falsifica i segnali dei prezzi e porta quindi ad una errata allocazione delle risorse. I primi ricevitori di questo nuovo denaro aumentano la domanda per vari beni. Una volta che la banca centrale inverte la sua posizione e l'espansione rallenta o si ferma, la domanda per suddetti beni rallenta o si ferma del tutto.
Ovviamente in un libero mercato avremo anche un'errata allocazione delle risorse a causa di errori commerciali; tuttavia, le perdite ricorrenti impedirebbero che le allocazioni errate diventino di natura duratura. Inoltre, l'errata allocazione delle risorse, o gli errori commessi dalle imprese, non saranno ampiamente diffusi, come nel caso della cattiva allocazione causata da politiche monetarie accomodanti da parte della banca centrale. Gli errori commessi dalle imprese sono di natura locale legati al modo in cui le imprese sono gestite.
Quando le politiche della banca centrale definiscono l'errata allocazione delle risorse, queste distorsioni tendono a durare a lungo poiché né lo stato né la banca centrale operano nel quadro utili/perdite. Inoltre queste politiche esercitano il loro impatto sull'economia nel suo insieme e non sono limitate ad una particolare azienda o settore.
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