Se penso che nulla sarà più come prima, non è perché mi stia allineando a quella rassegnazione cui ci invitano ad adeguarci entusiasticamente, verso quel nuovo modello di sopravvivenza sociale ed economico (ci dicono dalla regia) teleguidato dalla neolingua orwelliana e dalle cantilene propagandate da ogni megafono fascista degli incravattati a mezzo busto. Dottrine che lavorano ovviamente sull'inconscio (e già funzionanti) in nome di un lavaggio del cervello.
Lavati nel cervello e sognanti il ritorno alla nuova normalità [costituita e pre-costituita]. Quindi. Pronti a genuflettersi a funzioni sataniste e diaboliche. Sataniche, in modo sotteso e generale. Diaboliche in senso peculiare, tantoché l'etimologia di diabolico – tra le altre accezioni – vale a dire: «separare» e «dividere» … dice niente? …
… ed ecco che solamente vedere il nostro prossimo ritenere accettabile un binomio quale «Distanza sociale» accettarlo come fosse qualcosa di umano, dovrebbe farci riflettere sul perché simili associazioni di idee e significati non abbiano causato conati di vomito a getto nella popolazione, ai tuoi vicini di casa, a come non abbia fatto vomitare i tuoi parenti, i tuoi amici, i tuoi colleghi, i tuoi figli. Se non deducendo l'incontrovertibile: e cioè che solo degli esseri non-pensanti possono non vomitare: solo esseri non-pensanti possono addirittura farne motivo di orgoglio. Per il loro bene.
«Programma anti-sociale!». Questo – santiddio – questo è il significato di quel che attuano, ma niente. Storditi e incapaci di realizzare, e non è un'opinione: è italiano. Ma di quale minchia di "distanza sociale" si potrà mai parlare, eh? a meno di essere in manicomio. Manzoni, non solo si sta rivoltando nella tomba, ma ha deciso di andare a fare in culo dal Paradiso. Ha salutato Leopardi e Dante «Tieniti strette le tue chiavi, caro San Pietro» gli ha detto, e si è costruito un'astronave astrale per cercare nuovi Porti in nuove galassie. «Grazie Alessandro,» gli dico io «per quel che ci hai lasciato,» aggiungo «ci hai provato, va bene, apprezziamo tutti profondamente, ma ora vattene, vattene, è meglio». Lontano anni luce da questo Pianeta fottuto. E così, la neolingua in tutta la sua potenza, con i non-pensanti a genuflettersi nelle formule del Bis-pensiero (le quali distruggono in primis la volontà di dignità dei nuovi bambini, ora in fase di ri-programmazione) avanza quieta e placida invadendo le nostre anime; il bis-pensiero ridisegna sotto i nostri occhi impotenti la realtà della demofarmocrazia per i suoi sudditi adoranti.
Ed ecco ritorno al mio incipit. Ed è qui la tragedia. Giacché la gravità di quanto si appura, sarebbe valevole pure nell'utopica eventualità che tutto ritornasse come prima. Perché, tutti, ora, si sono dichiarati. E non è una frase ad effetto. No. Come avevo anche argomentato su Luogocomune «Le persone non cambiano, si rivelano». E si è rivelato un mondo, che, a prescindere, non mi potrà riguardare.
Con che occhi dovrò guardare il mio prossimo? Il prossimo rivelato. Il prossimo futuro.
Nulla sarà più come prima, esatto. Sarà rarissimo per Me poter stringere - o meglio, ri-stringere delle mani. Non per paura di un virus, non per paura di essere multato o arrestato. Ma solo perché mi hanno ricordato che i serpenti non hanno gli arti.
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Etimologia "diabolico"
tantoché l'etimologia di diabolico – tra le altre accezioni – vale a dire: «separare» e «dividere»
Scusa se faccio il pignolo, ma sopreso della tua asserzione ho fatto una ricerca e non ho trovato fonti in proposito, come/dove si evince ciò che sostieni?
Povero Manzoni
Concordo con le tue riflessioni, ed aggiungo un particolare che dovrebbe far riflettere: se leggi sul web, sia nei forum, ma sopratutto sui social come twitter dove è possibile avere una panoramica un po' più ampia di facebook che mostra solo post dei propri contatti, si può vedere che sebbene la stragrande maggioranza non solo si metta a 90 per questo lockdown, ma anzi ne richiede a gran voce una versione ancora più estrema, i dissensi non mancano.
Le poche persone che vanno contro queste assurde politiche liberticide che poco hanno a che fare con la battaglia del virus, sono libertari.
Al giorno d'oggi, per essere libertario, non solo ci vuole un certo coraggio, ma serve anche riuscire a scrollarsi di dosso gran parte della propaganda che ci viene propinata dai media.
Qualcosa vorrà pur dire.
Diavolo
Scusa se faccio il pignolo, ma sopreso della tua asserzione ho fatto una ricerca e non ho trovato fonti in proposito, come/dove si evince ciò che sostieni?
Diabolico discende da diavolo e diavolo ....
https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&ved=2ahUKEwiGo7vyzuDoAhXJBRAIHYcvB8YQFjABegQIAhAB&url=https%3A%2F%2Funaparolaalgiorno.it%2Fsignificato%2Fdiavolo&usg=AOvVaw31yGzRqiLmnnATZhGxLDK1
...leggi la spiegazione, intanto questo al volo.
Le nuove comari
, si può vedere che sebbene la stragrande maggioranza non solo si metta a 90 per questo lockdown, ma anzi ne richiede a gran voce una versione ancora più estrema, i dissensi non mancano.
Ho un amico a Trieste che mi ha racconto del dialogo tra due donne in un negozio di alimentari, che io riassumo e riporto in soldoni:
- Ma hai visto?
- Sì, non se ne può più.
- Sai quante volte?
- Quante?
- Diciassette!
- Diciassette??
- Sì, diciassette in questi giorni. Ti rendi conto? Le ho contate tutte. Li vedevo dalla finestra. Li ho visti quante volte sono usciti di casa. Ma cosa esci a fare? e prima la spesa, poi il cane a fare la pipì, poi a comprare le sigarette. Devono mettere i Droni.
- Servono i Droni, inutile.
Qualcosa vorrà pur dire.
Esatto.
Nulla sara come prima
Nulla sarà più come prima, esatto. Sarà rarissimo per Me poter stringere - o meglio, ri-stringere delle mani. Non per paura di un virus, non per paura di essere multato o arrestato. Ma solo perché mi hanno ricordato che i serpenti non hanno gli arti.
Certo, sara difficile stringere mani o abbracciare dopo tutto questo, ma la consapevolezza che chi ci sta intorno è stata indotta a comportarsi cosi, per paura certo, ma se siamo riusciti a starne fuori durante la rappresentazione, a restare lucidi e distanti intendo, probabilmente saremo i primi a ...perdonare.
Quegli che abbia penetrato il senso della vita, non si affanna più per ciò che alla vita non dà nessun contributo.
Il confine
Certo, sara difficile stringere mani o abbracciare dopo tutto questo, ma la consapevolezza che chi ci sta intorno è stata indotta a comportarsi cosi, per paura certo, ma se siamo riusciti a starne fuori durante la rappresentazione, a restare lucidi e distanti intendo, probabilmente saremo i primi a ...perdonare.
Errare è umano, perseverare è diabolico. E, anche questa, caro Mike, non prenderla come una facile battuta ad effetto. No. Perché è proprio quello che sto dicendo e sta accadendo. No. Non perdono. Non perdonerò. Però bisogna intendere cosa si intende con «perdono». Non sono parole facili. Intanto non sto augurando del Male. Non l'ho fatto e, pure, potrei anche iniziare a permettermelo. Perché mi stanno levando la vita. Mi stanno deridendo mentre lo fanno. Mi stanno additando e lo stanno facendo consapevoli di non dare dignità alla mia vita. Della loro facessero quello che vogliono. Mi stanno levando la libertà. Stanno permettendo dolori profondi e gravissimi, di cui non parlo per privacy. No, non auguro del male. Ma, anche qui. Capiamoci. Non vorrei apparire il "buon saggio severo ma rispettoso". No. Perché non lo sono e l'ho pure scritto in altri posti. Perché, vedi, il giorno che violenteranno la mia persona, il giorno che subirò viuolenza fisica diretta, o che la subiranno le persone che amo - e che sono innocenti, tra coloro che amo, quel giorno, Mike, attingerò energie anche dai calendari di tutte le confessioni millenarie esistenti, e il libro tibetano dei morti sembrerà un film di Pierino, a confronto. Farò partire maledizioni che preghino non se ne avverino neanche la metà della metà della metà. C'è un limite. C'è un famoso limite a tutto, Mike, e lo si sta per sorpassare. E non ti dico neanche né aggiungo il classico «mi spiace», perché non mi spiace. Perché basta, perché è ora di basta. Stanno andando oltre ogni inconcepibile oltre.
Saremo i primi a ...perdonare, dici? No. Non ci siamo.
Salve Mike57: Ammesso e non
Salve Mike57: Ammesso e non concesso che trattasi di rappresentazione. Comunque sono del parere che non si debba perdonare chi minaccia la mia libertà e quella dei miei cari. Chiunque esso sia ed in qualunque modo agisca. Sia attivamente che passivamente.
Saluto Calvero e gli altri tutti indistintamente.
Concordo con le tue
Concordo con le tue riflessioni e con l'aggiunta di dusty... Ma pongo un quesito: Non sarà che è più difficile contare i dissensi? Non affermo che siano la maggioranza, ma ho il sospetto che siano più di quanti ne riusciamo a contare...
Corrente - edit 11:50
EDIT 11:50 - pardon, avevo incollato la bozza non corretta
Concordo con le tue riflessioni e con l'aggiunta di dusty... Ma pongo un quesito: Non sarà che è più difficile contare i dissensi? Non affermo che siano la maggioranza, ma ho il sospetto che siano più di quanti ne riusciamo a contare...
Sarà, ed è più difficile contare i consensi. Ritengo sia un fatto rilevante e sarebbe degna di una bella indagine questa cosa, se mai se ne potesse fare una. È un problema mica da poco. Domanda: - Quante volte nella storia conteporanea e, in questa [post-moderna], noi valutiamo o ci è data la possibilità di verificare il dissenso, di quantificarlo, di prenderne - anche se in modo approssimativo - atto, farne un qualche censimento?
Ma qui c'è da sospendere la questione e ragionare sul concetto di dissenso. Per quanto ne sto valutando le dinamiche, sono ben giunto - e da tempo sufficiente - a comprendere che il dissenso non è compatto quanto lo è l'assenso. Qui è la tragedia. Mentre per gli addomesticati si verifica fondamentalmente un continuum di intenti e di modus operandi (prima ancora che di forma mentis), un unicum compatto; ecco che nelle frange del dissenso (termine che uso appositamente pesato, quello in corsivo) si sparpagliano gli approcci, le forze in campo, le energie, denunciando una fondamentale disconitnuità in ordine alla consapevolezza che non li anima, ma: li turba, è diverso. Certo, in molti sono animati da questa cosa e non in modo conflittuale ... e sono pochi ...
... e così arriviamo al nocciolo della questione che, purtroppo, e non è un gioco di parole, è in superficie il problema e pure banale, tanto per rincarare la dose. E cioè si parla della famosa massa critica e, se le cose vanno come vanno, è perché è la massa critica il problema, e quella si manifesta in modo talmente elementare che non si ha bisogno nemmanco di statistiche e censimenti.
Tornando più precisamente al punto e in relazione alle mie argomentazioni, le quali ti hanno fatto porre il quesito, ti dico - e quindi sostengo che: - sono molti di più di quelli che generalmente si crede, certo, generalmente è così che si crede; ma non che fossi io ad averlo ritenuto, quale articolista di queste posizioni, intendo; certo, è così, generalmente si sottovaluta la forza del dissenso, ma è una forza frastaglia e che viaggia a corrente alternata (se l'analogia può reggere).
Ultima frase
L'ultima frase del tuo pensiero Calvero vale l'intera situazione che stiamo vivendo. Mi viene in mente in questi giorni la famosa scena si Matrix con Neo e Morpheus al semaforo.."la maggior parte della gente non è pronta per essere scollegata".
Scollegamenti
Ciao, Oona
Per l'ultima frase, intendevi dell'articolo o di un commento che è seguito?
La Forza del dissenso
La forza del dissenso (uno dei cavalli di battaglia di Gianluca Freda) non conta niente, se non conta politicamente. Per contare politicamente deve essere, secondo il dettato del secondo emendamento alla Costituzione degli USA, sostenuta da milizie armate (in tutti i sensi) ben regolate.
Ben regolate significa con una struttura interna tale a renderle efficaci.
Senza roba cosi' (che si puo' esprimere in moltissimi modi, come partito, esercito, movimento, cellula golpista ecc.) il dissenso, per quanto diffuso NON CONTA UNA BENEAMATA MINCHIA.
Inoltre quello che viene percepito come dissenso in genere non lo e': e' solo CONTROCANTO AL REGIME, come la mitica DisInformazione Libera dei Messora e compagni di merende prova al di sopra di ogni dubbio. Infatti non informa il pubblico di cosa sta realmente accadendo, ma lo titillano in un barrage di questioni particolari che non hanno alcun senso: funzioneranno gli stabilizzatori sul Titanic mezzo affondato? Hanno organizzato una fiaccolata contro gli Iceberg sul ponte 2? E via cazzeggiando.
Solo qundo vi e' un PROGRAMMA POLITICO, un FINE STRATEGICO ed un PENSIERO TATTICO, allora il dissenso serve a qualcosa, se no e' inerme.
Equazione per Pike
Certo, ma hai lasciato fuori un elemento dell'equazione che, proprio in ragione di essere ormai utopistico, avevo dato e do per scontato e, cioè, nel momento in cui una reale forza critica fosse tale in ordine al dissenso, stai pur certo che sarebbe a quel punto sufficiente per creare quelle forze pragmatiche e strategiche di cui parli. Non le puoi ipotizzare certo prima.
Forza Critica
Immagino che tu voglia dire forza dei numeri.
Purtroppo guardando tutta la Storia, anche usando occhiali che non siano quelli che ci hanno detto di usare, non c'e' nessuna evidenza che cio' sia mai accaduto, e percio' nessuna ragione razionale di pensare che mai accadra'.
Tutte le volte che un paradigma sociale e' stato abolito e rimpiazzato da un altro, i numeri hanno seguito, NON ANTICIPATO, chi avesse una organizzazione adeguata alla distruzione del paradigma precedente.
Tanto per fare un esempio pedestre, in Russia c'era un dissenso diffusissimo tra ogni strato della popolazione sin dal giorno dopo che Napoleone usci' da Mosca, ma solo cento anni dopo si concretizzo' nella Rivoluzione d'Ottobre, perche' gente come Lenin era stata organizzata da banchieri americani e dai militari tedeschi. Avevano un programma politico, una visione strategica ed una ottima preparazione tattica, cosi' mandarono a carte quarantotto un regime che durava da secoli. La massa segui' Lenin perche' tutte le altre idee su come si sarebbe dovuto vivere erano state reputate peggiori del Bolscevismo proprio perche' avevano lacune politiche, strategiche e tattiche.
I numeri non contano niente, senza una idea portante ed una organizzazione capillare per implementarla.
Forza Critica
doppio
Hallo
Ciao, Ramon
Pardon, non avevo contraccambiato ai saluti.
Lenin, ma non solo
La massa segui' Lenin perche' tutte le altre idee su come si sarebbe dovuto vivere erano state reputate peggiori del Bolscevismo proprio perche' avevano lacune politiche, strategiche e tattiche.
I numeri non contano niente, senza una idea portante ed una organizzazione capillare per implementarla.
Mi stai dicendo che senza quel dissenso diffuso, Lenin sarebbe stato ugualmente piazzato?
Il perdono..
No. Non perdono. Non perdonerò. Però bisogna intendere cosa si intende con «perdono». Non sono parole facili. Intanto non sto augurando del Male.
Sono d'accordo, e mi sento in linea con il resto con dei piccoli distinguo.
Vorrei ri-esprimere ciò che ho già provato a dire altrove, come saprai.
Il "perdono dell'altro", in ultima istanza, non è affatto affar nostro: tutt'al più potremmo parlare di "comprensione", un'analisi delle motivazioni profonde che inducono il prossimo verso un determinato agire, MA alla luce della cognizione degli effetti, disastrosi, che determinate idee e inclinazioni avranno, con sicurezza, sull'evoluzione di quello stesso soggetto, e a questo punto si potrebbe provare quasi pena..
Ce lo insegna anche Cristo (o chi per Lui), che oggigiorno avrebbe trovato i cani del dis-ordine ad attenderlo coi mitra davanti al sepolcro: "come osi uscire senza valida giustificazione, la salvezza dell'umanità non è un motivo previsto, torna subito dentro!"
Cristo ha detto "PADRE perdona loro", perché solo Lui può: a questo punto bisognerebbe mettersi d'accordo invece sulla natura di questo "padre" ("Padre nel Segreto", diceva la cara Blavatsky), ma questa è un'alta storia vecchia quanto l'Uomo..
Egli, implicitamente ma chiaramente, invocandoLo quasi a convincerLo ne ha ammesso una qualità intrinseca: NON trattasi di "entità" misericordiosa o superficiale, che lascia correre, NO, non può permetterselo e non può che essere spietato. L'universo imploderebbe all'istante se non fosse così: che si stiano automaledicendo, per me, è certo..
Rimanere FERMI, forti nel proprio centro, evitando i tranelli e il loro stesso veleno: è la parte più maledettamente difficile del lavoro, ma purtroppo è anche quella più necessaria..
Non dico di riuscirci, sono una donna non sono una santa e se qualche imprecazione mi scappa ci sta: IO posso perdonarmi tranquillamente per questo, non è una tragedia, non altrettanto posso dire di loro..
Intanto ci provo: da qualche parte e in qualche tempo bisognerà iniziare.
E' sempre un piacere leggerti Calvero.. :D
Distingui e non solo
E' sempre un piacere leggerti Calvero.. :D
Grazie a Te per l'apprezzamento che è veramente un tonico prezioso di questi tempi, e saper di essere un piacere per qualcuno in questi giorni, ti fa sentire bene.
E, non per accodarmi, oltretutto, hai dato un ottimo spunto e pure delle risposte interessantissime sul concetto di perdono e non solo. L'ho letto con molta curiosità. Il tuo intervento rende ancora più vivo questo articolo che abbisogna di essere meglio identificato.
Non sentirti zavorrato da nulla se tu volessi aggiungere degli approfondimenti. Sono benvenuti e certo li leggerò con passione e, così, spero gli altri.
Lenin da solo
Certo che no, dove l'ho scritto?
Come diceva Mao: " la guerriglia si deve muovere tra il popolo come il pesce nuota nell'acqua". Senza acqua salata, niente pesce di mare. Se quasi tutti seguono le direttive indicate dai padroni senza che ci sia alcun dissenso, allora non si instaurera' mai un nuovo paradigma, per quanto organizzati, finanziati e efficaci siano i rivoluzionari.
Per spostare le masse serve una classe dirigente, di qui non si scappa: potra' essere pure una classe dirigente libertaria, ma sempre servira' qualcuno che diriga ideologicamente e politicamente qualsiasi movimento di massa. Guarda che miracolo (questo vero) hanno fatto 4 scappati di casa (gli Apostoli) prendendo possesso (con qualche aiutino, come sempre) dell'Impero Romano e trasformandolo da un Impero basato sul militarismo, sul materialismo, sullo schiavismo e sul relativismo etico-morale in un Impero con principi etici e morali basato sul diritto, che duro' altri mille anni (in Oriente) nonostante la Peste di Giustiniano ed ogni genere di calamita' e civilizzando tutta l'Europa Orientale dal Mar Nero al Mar Baltico.
Un nuovo paradigma, pero', in assenza di una organizzazione politica, ideologica, strategica e tattica, ma in presenza di dissenso numericamente elevatissimo ma incoerente, disorganizzato e guidato da quaquaraqua autoreferenziali non si materializzera' mai, come d'altronde in presenza di una organizzazione adeguata e di un dissenso anche non numericamente elevatissimo un nuovo paradigma avra' la possibilita' di imporsi.
Intendevo del tuo articolo.
Intendevo del tuo articolo.
okay
Okay Volevo essere sicuro
Il dissenso e i numeri
Certo che no, dove l'ho scritto?
Il senso è quello che ci interessa. Rapportato al nostro discorso. Perché lo connetto alla realtà odierna. Non posso ritenere che se oggi (passate l'egocentrismo, ma esasperando le idee si arriva prima al succo), dicevamo, se oggi ci fossero trentamilioni di individui adulti in italia di Pike, Calvero, Music, Total, Dusty, Incredulo, eccetera eccetera ... ecco che all'esplosione del "Coronavirus", non posso ritenere che la propaganda se la starebbe giocando allo stesso modo e, sulla base di una verità universale, si appurerebbe che non c'è più bisogno di una farfalla che sbatta le ali in giappone, per far scoppiare una tempesta in America. Basterebbe molto meno. Con simili numeri ritengo che la strategia, quella realmente contro dei così profondi atti liberticidi, si muoverebbe e nascerebbe: - a discendere, e non viceversa.
Non lo so, guarda, potrei sbagliarmi, ma devo essere convinto di sbagliarmi, e non metto in dubbio gli esempi del passato che hai riportato nella loro portata, passami il gioco di parole, ma oggi come oggi, il gioco della propaganda e, a sua volta, essa stessa assoggettata a una modernità iper-super-ultra-testuale (quindi con tali e ipotetici numeri del dissenso, perché di questo e per oggigiorno si stava parlando), non potrebbe essere parimenti forte, considerati, cioè, ed equiparati nella loro ipotetica forza critica questi numeri, cioè paragonandoli con ciò che avvenne un tempo (se pur storicamente non è che sia tanto lontano questo tempo, ne sono conscio, la nostra caducità è relativa ai grossi movimenti ) ...
... certo, siamo andati un po' fuori dal seminato e stiamo sfiorando troppe ipotesi, prima ancora che utopiche, forse assurde (che sarebbe peggio); ma se mi si chiede e se ci si chiede cosa significhi oggi un ipotetico gioco dei numeri in relazione al dissenso, oggi, ripeto, a mio avviso, oggi i numeri hanno e avrebbero un altro peso "antropologico" ... se il termine non è improrio ...
... la storia si ripete e lo sappiamo tutti, così come sappiamo che la storia non è comprensibile se è quella di regime, bene; quindi lo diciamo con questa consapevolezza, ma proprio con questa consapevolezza, ad esempio, sappiamo che nella rivoluzione francese non c'era nessun cazzo di dissenso, in realtà, quindi questo dà ragione al tuo discorso, ma fino a che punto non c'era o in che senso? c'era un dissenso che in realtà era il disagio dei morti di fame o della povera gente, e i piani per quella rivoluzione erano gestiti e in embrione da Philadelphia (e non solo) ... e mi domando, ma quale opera di convincimento intellettuale si stava adoperando su quel popolo? Nessuna, beninteso se la paragoniamo a quello che oggi serve per governare la gente da dentro la loro testa... e si torna agli idioti e a questo tipo di idioti che ho denunciato ...
Okay, ma ci siamo annodati nell'utopia che abbiamo messo in moto. In modo certo ingenuo da parte mia, ma non distorto nell'ipotesi: io ho voluto vedere un dissenso consapevole. Non dico che si dovrebbe essere tutti cloni uno dell'altro, ma le fondamenta legate a un valore libertario e a una dignità umana che sappiamo a cosa si riferisce, ci stava ed era quella a cui si mirava nell'ipotesi, e sarebbe oltremodo sufficiente, voglio dire, al di là dei caratteri personali e dei costrutti sociali ai quali si apparterrebbe.
Oggi come oggi, il potere, e proprio in questi momenti, ha ribaltato lui stesso il concetto storico di come sino ad oggi deteneva il consenso. Il paradigma è gia cambiato. Solo che non siamo stati capaci noi di capire che lo spartiacque che viviamo, si è costruito sopra un nuovo modello dittatoriale, per quanto i più lungimiranti ne avessero già individuato le formule, ma è un altro discorso.
Ci provo
Non sentirti zavorrato da nulla se tu volessi aggiungere degli approfondimenti. Sono benvenuti e certo li leggerò con passione e, così, spero gli altri.
Ho paura di sconfinare Hot ma ci provo, la proposta mi solletica e mi lusinga anche troppo..
La "verità" non si può "possedere", non è un oggetto dai contorni definiti che può essere trasferito ad altri: la stessa cosa vale per il perdono, IO non ho il potere di perdonare nessuno all'infuori di me.
Non credo nel "karma", ma nella libera evoluzione della Coscienza: posso arrivare a "com-prendere" le menti diaboliche o semplicemente meschine che stanno cocreando questo tempo.
In quanto al loro perdono, però, non posso aiutarli più di tanto, non posso dire semplicemente "io ti perdono", per risolvere la faccenda: un'"anima" non può rimanere ignorante per sempre, prima o poi capisce. Capisce che una "coscienza evoluta" non può essere compartimentata, non può dividere ed escludere se vuole invece crescere oltre i propri limiti: possono andare avanti per milioni di vite (alla faccia del tempo "com-presente"...) concentrandosi sull'esplorazione del lato oscuro del potere e del dominio, finché capiranno.
A quel punto chiederanno e invocheranno essi stessi la "massima pena"..
La mia potrà apparire una visione fiduciosa e romantica, ma a guardarla bene può diventare tremendamente seria.
Purtroppo infatti, sempre a proposito di Coscienza, devo ammettere di trovarmi esattamente dove volevo e dovevo essere.
In tutti gli aspetti della rappresentazione che stiamo vivendo posso ritrovare il mio zampino: la chiusura sociale che mi ha accompagnato negli ultimi anni, il senso di superiorità d'intelletto nei confronti del prossimo, la presenza rarefatta nei confronti di mio nipote, ancora bambino, che vive in un'altra città e soffre della mia lontananza, ma è tutto così dannatamente amplificato..
Ebbene sì lo confesso, avete trovato il "colpevole" di tutto 'sto casino: sono IO (è presuntuoso lo so)!
Ma sto provando a rimediare.. ;)
Sull'interessante discorso in atto tra Te, Pike e Music mi riservo di tornare in seguito. :)
@Mike57
Doveroso: non prendere le mie parole come una contestazione nel merito dei tuoi intenti. Ho apprezzato molto i tuoi scritti, le mie sono solo postille.. E adoro la tua firma :)
No problem
Doveroso: non prendere le mie parole come una contestazione nel merito dei tuoi intenti. Ho apprezzato molto i tuoi scritti, le mie sono solo postille.. E adoro la tua firma :)
Ma figurati Ti dirò anche la mia. Appena trovo il tempo.
Mi riferivo a Mike57, forse
@Calvero
Mi riferivo a Mike57, forse non si è capito perché l'ho indicato solo nel titolo: non vorrei si fosse sentito in mezzo a un fuoco incrociato!! xD
Approfitto
Ah, scusa, sto rincitrullito. Allora approfitto del mio errore per accodarmi anche io al messaggio e confermo che la mia invettiva non era certo verso la sua utenza. Qui è benvenutissimo. La mia rabbia, e tuttora è tale, non è certo verso di lui.
Pignolo N.2
Ciao Calvero,
chiedo venia per la mia intromissione ma sono arcicurioso di sapere da quale vocabolario proviene l'etimologia di DIABOLICO.
Premesso che il REGIA PARNASSI è notoriamente un falso, retrodatato di circa 2 secoli, il primo vocabolario della Lingua Italiana è il PASINIO 2010 (con beneficio d'inventario), ancora prima ne troviamo uno rarissimo del 1806, ove la lettera S non esiste ancora e viene sostituita dalla lettera F.
Poi a seguire i vari MELZI, FANFANI, ecc. inframezzati da altri molto rari...
Ebbene ne ho consultati parecchi ma la definizione che citi non è MAI riportata.
Ora tu sai molto meglio di me che altri con la dicitura -rivisti e corretti- significa NON PIÙ ORIGINALI.
Come si evince, quando ho tempo, risalgo alle origine delle parole, per cui ti sarei grato se potessi fornirmi la fonte. Da escludere la seconda metà '800 in quanto già rimaneggiata a tutto spiano.
Buona Salute da amogaia
<< Amo tutti i profumi, colori, suoni e silenzi che ci offre Gaia, il Meraviglioso Pianeta sul quale, forse immeritatamente, poso il mio piede >> (spiegazione dovuta)
amogaia
Il Diavolo
Allora, noto che questa cosa del diabolico che «divide» sta incuriosendo assai. Intanto ti chiedo se hai dato un occhio al link con cui ho risposto a Dusty. Cliccaci sopra se ancora non lo hai fatto. E comunque Diabolico discende da diavolo, quindi da qui sai già che in realtà l'etimo rigurda il lemma «Diavolo» e non «Diabolico» che è un'ulteriore forma espressiva per identificare ciò che concerne il diavolo. In quel link avrai già delle risposte. E adesso proseguo con il discorso che si divide su due fronti.
Il primo fronte è che ovviamente io ho usato la parola in seno a un concetto elementare e tanto era, ed è più che sufficiente a farci comprendere come tutto ciò che è diabolico, tra le altre cose, è tale in ragione di praticare la funzione di separare, per dirla veramente in soldoni ...
... separare chi? ovviamente gli uni dagli altri, e perché? e via discorrendo ...
... ed ecco che per una farsa e una montatura planetaria come questa, ancora di più il concetto di diavolo/diabolico riguarda il programma di distruzione dell'elemento umano che i soloni definiscono in relazione alla "società". A me in realtà, della società, interessa una beata fava, giacché non esiste neanche una società, se pur la socialità è certo vitale essendo l'uomo un animale sociale, però lo stesso non parlerei di società, ma accettiamo il termine e andiamo avanti, perché non si può ogni volta pensare di toccare i massimi sistemi o le indagini più radicali per questi drammi maledetti.
Il secondo fronte riguarda i miei studi esoterici di molti anni Fa. Soprattutto inerenti l'immenso Schurè. Ora non vorrei sbagliarmi, ma era in quegli studi che avevo tratto delle interessanti coordinate sulla questione che ovviamente concerne il perché metafisico del nostro passaggio in questa valle di lacrime.
Attenzione, perché ho usato anche il termine Satana. E ho dato un altro indizio per lui. Non ho usato invece il termine Lucifero o luciferino, giacché significherebbe altro ancora.
Fatto sta che la questione diabolica è profondamente intessuta nei giochi di un'Agenda che vuole vedere la separazione dall'uomo dall'uomo. Cioè dalla sua scintilla divina con la quale potrebbe risuonare e prendere possesso di una coscienza più ampia. Ho detto coscienza, non consapevolezza. Noi siamo tutti la stessa cosa. Se ci dividono smettiamo di essere pensanti e diveniamo privi di autonomia di pensiero, la quale discende da un senso di comunione con la Vita, che, perdendo questo senso, non percepiremo più una determinata dignità, tale cioè dal sentire di voler lottare per Essa, ma solo applicando nozioni diaboliche che non nascono da Noi ...
.... ma da chi ci vuole dividere
Datemi tempo che vado a ripescare un po di studi e magari do una risposta che vi accontenti meglio.
Da Wikipedia
Il termine "diavolo" deriva dal latino tardo diabŏlus, traduzione fin dalla prima versione della Vulgata (V secolo d.C.) del termine greco Διάβολος, diábolos, ("dividere", "colui che divide", "calunniatore", "accusatore"; derivato dal greco -διαβάλλω, diabàllo, composizione di dia "attraverso" bàllo "getto, metto"[1], indi getto, caccio attraverso, trafiggo, metaforicamente anche calunnio[2]).
Nell'antica Grecia διάβολος era un aggettivo denotante qualcosa, o qualcuno, calunniatore e diffamatorio; fu usato nel III secolo a.C. per tradurre, nella Septuaginta, l'ebraico Śāṭān[3] ("avversario", "nemico", "colui che si oppone"[4], "accusatore in giudizio", "contraddittore"[5]; reso negli scritti cristiani come Satanas e qui inteso come "avversario, nemico di Dio").
Da Etimoitaliano
DIAVOLO
Dizionario
Piero, cio' che hai detto sui dizionari e' sicuramente vero, ma, essendo la parola di origine greca koine ed essendo non granche' modificata dalla versione della Bibbia dei 70, il significato della versione in italiano si puo' estrapolare da li', non e' necessario avere la fonte su un dizionario italiano.
Purtroppo, come tu dici, parecchie parole in italiano che non abbiano una etimologia cosi' facile da rintracciare in altre lingue, sono tuttora un mistero: sappiamo oggi il significato originario? Chissa'.
Non è mia intenzione polemizzare, solo SAPERE
Ciao Calvero,
ovviamente non mi è sfuggito il link girato a Dusty ove purtroppo manca la fonte reale.
Per quel poco che so la ligua scritta italiana è stata la prima al mondo, seconda solo al latino lapidario (alquanto confuso).
La ligua scritta italiana, max tre secoli, fu concepita a tavolino presumibilmente nella seconda metà del '700, in seguito fu "setacciata" dall'Accademia della Crusca affinchè fosse del tutto idonea per coniare gli anagrammi mediante i quali imprigionano il mondo intero (e non aggiungo altro...) Basta dire che prima non esisteva ne carta ne inchiostro...
Decenni dopo furono studiate altre lingue con tranelli abissali: ad esempio alla lingua inglese furono negatele le vocali, qui Pike può confermare o smentire, quindi non si possono fare anagrammi in inglese. Tralascio altre lingue come il tedesco (importantissimo) ecc.
Perchè mi incaponisco su questi PICCOLI particolari? Per porre fine ad un sacco di fole tipo: I PROMESSI SPOSI, LEONARDO DA VINCI, GIORDANO BRUNO, ecc. ecc. Un sacco di menzogne che ci vengono inculcate nelle "scuole normali"
Un solo esempio e poi mi taccio. Nei Promessi Sposi si fa risalire la peste al 1630, quando i padri o nonni dei nostri nonni ricordavano benissimo il Lazzaretto a Milano , seconda metà dell'800.
Mi sia concesso darVi questo consiglio: la stragrande maggioranza dei libri antichi è retrodatata ANCHE di centinaia di anni! Gli uomini di Pensiero ben lo sanno ma ovviamente lo tacciono.
PS. Spero non ti sia sfuggito il mio ultimo commento a Pike (Non ci sono dritti, solo rovesci)
Ciao a tutti e Buona Salute.
amogaia
No problem
Ciao Calvero,
ovviamente non mi è sfuggito il link girato a Dusty ove purtroppo manca la fonte reale.
Per quel poco che so la ligua scritta italiana è stata la prima al mondo, seconda solo al latino lapidario (alquanto confuso).
Vai sereno, qui nessuno pensia si stia polemizzando. Puoi continuare tranquillamente con gli approfondimenti, magari cerca di tenerli connessi il più possibile alla questione di cosa significhi oggi dividere e in relazione alla separazione fascista messa in atto grazie anche alla dialettica delle troie di regime e al linguaggio orwelliano.
Per ciò che concerne la fonte, non me ne sono preoccupato, tutto qui. Non le conosco le fonti bibliografiche o per quel che concerne pure l'aspetto filologico, se vogliamo. Per questo articolo, interessava e interessa sviluppare un discorso di denuncia contro le formule di un'Agenda che, stai pur certo, le accezioni inerenti i giochi diabolici nonché satanici (se pur a un altro livello questi ultimi) sono proprio quelle.
Benvenuto a casa nostra Tutte cose che mi interessano, però ci spostiamo troppo, almeno per ora, dal discorso.
PS. Spero non ti sia sfuggito il mio ultimo commento a Pike (Non ci sono dritti, solo rovesci)
Ciao a tutti e Buona Salute.
Non mi sfugge nulla. Indirizzo solo le energia di volta in volta negli interventi. Si tratta solo di gestire il tempo. Tu non farti problemi comunque a segnalarmi qualsiasi cosa o ricordarmene altre ...
... no problem
Mi scuso per il ritardo, ma...
Ciao Calvero,
apparentemente ho deragliato invece di stare sul "pezzo" il che in un certo senso è pur vero. Citi più volte Satana ed i suoi seguaci, con me sfondi una porta aperta!
Satana però va inteso come IL MALE (si nasconde in mille modi, ad esempio ASTANA (forte squadra ciclistica) SANTANA, ecc. logicamente occorre essere bravini con gli anagrammi, tutto ruota intorno agli anagrammi, non si muove foglia che non ci sia anagramma!
Queste "brave persone" (sic!) che ci derubano, uccidono, ecc. da almeno 200 anni hanno anche il loro motto da anni reperibile anche in Rete: On y soint qui mali pense ma è camuffato e va inteso ESATTAMENTE così: Sia ammesso chi pensa male!
https://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_della_Giarrettiera
Ora perchè mi appello così tenacemente ai vocabolari AUTENTICI e NON rivisti e corretti? Perchè sono l'unico strumento che ci conduce alla storia della storia della Storia!
Altro strumento, pure gratis, è il Pensiero, il Pensiero collettivo del branco, qui però non mi addentro non essendo il contesto adeguato...
Caro Calvero, tu sai sicuramente meglio di me che, essendo sulla pubblica piazza (di certo il Portico NON sfugge, l'ho dimostrato ancora pochi giorni fa), occorre essere infinitamente cauti, sono arci-convinto tu sappia molto ma MOLTO di più di quanto scrivi qui...
Guarda come ti frego con un trucchetto elementare: < Quelli del Portico sono di Vercelli > leggi: sono dei cervelli!
Ti chiedo una cortesia, se in poche parole puoi spiegarmi come si copia incolla da un altro commento come fate quasi tutti Voi...
Buona Salute e...ciau ne'
Mi vergogno alquanto per aver attinto da Wiki la bisiorda, se non capite il piemontese chiedere a Pike!
amogaia
Consuetudine
Ben conoscendo la disciplina sulle autocertificazioni, in quanto le uso sin dai primordi per ragioni di lavoro, mi è sempre parsa strana la "voglia" di recuperare, da parte delle F.O., le autocertificazioni di cui sopra. Ora, leggendo un articolo apparso su Imola Oggi del 12/04/2020 dal titolo "Il Governo della vergogna ha trasformato la Carta Costituzionale in carta straccia", mi si suggerisce una diversa concezione del termine "Consuetudine" della quale, pur conoscendola, non mi era venuta in mente in questi due mesi tragica trasformazione. La beata consuetudine, e cioè " La Consuetudine detta anche uso normativo è una fonte del diritto. Essa consiste in un comportamento costante ed uniforme tenuto dai consociati con la convinzione che tale comportamento sia doveroso o da considerarsi moralmente obbligatorio." Provo a riportare il link dell'art.
https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwj8hP2mhuroAhVkzqYKHQ7qDjwQxfQBMAB6BAgKEAM&url=https%3A%2F%2Fwww.imolaoggi.it%2F2020%2F04%2F12%2Fil-governo-della-vergogna-ha-trasformato-la-carta-costituzionale-in-carta-straccia%2F&usg=AOvVaw2t3HQR8k0G8oMXqo1f7onQ
Istruzioni Amogaia - secondo Atto
Ti chiedo una cortesia, se in poche parole puoi spiegarmi come si copia incolla da un altro commento come fate quasi tutti Voi...
Amogaia, sei andato a vedere le istruzioni che ti ho lasciato qui ?
http://ilporticodipinto.it/content/non-ci-sono-diritti-solo-rovesci#comment-2310
Ti spiego bene diverse cose lì, in quel link. Vallo a leggere.
Copiare e incollare, comunque, è una delle cose più facili permesse dai questi maledetti dispositivi. Solo che per spiegarlo a chi manca di queste basi, paradossalmente diventa assurdo.
Imparalo bene.
Devi usare il mouse e do per scontato che tu stai usando un mouse standard - più o meno. Perché queste cose si potrebbero fare anche con la tastiera. Ma noi andiamo di mouse.
Ogni mouse ha però certe impostazioni e ogni tastiera ha le sue "abbeviazioni in codice" e quelle, in caso, devi cercarle Tu da solo facendo delle prove. Ad esempio io non uso neanche il mouse, quindi non posso sapere per tutti, come loro possano farlo.
Di norma tu clicchi sul mouse, ma invece di rilasciare il famoso "click" sinistro, continui invece a fare pressione e a tenerlo premuto, dopodiché trascini il cursore (o frecciettina) che hai sul monitor e, sulla parte di testo che ti interessa e - mano a mano che scorri - ecco vedrai che quella parte di testo verrà mano a mano evidenziata in un colore particolare. Quando avrai terminato di evidenziare quello che ti interessa, rilasci il tasto sinistro del mouse e, sempre rimanendo con il cursore sopra quella evidenziazione, premi a quel punto il tasto destro. E sempre a quel punto ti si aprirà una finestrella che ti chiederà quali opzioni scegliere, tra cui quelle di "copiare" e quelle di "incollare" (in inglese rispettivamente "Copy" e "Paste"). Tu ovviamente sceglierai "copiare" con il click sinistro. Se lo hai fatto correttamente, il computer avrà memorizzato il testo che tu avevi evidenziato. Quindi Tu ti sposterai nel settore dove vuoi che quella frase (che avevi evidenziato e memorizzata dal PC) dovrà essere incollata, perciò metterai il cursore dove ti interessa che quella frase riappaia. Una volta deciso dove, ripremi il tasto destro del Mouse ed ecco ti ri-apparirà la stessa finestra di prima. Solo che questa volta, invece di cliccare su "copia", dovrai cliccare con il tasto sinistro su "INCOLLA" (o "paste" se è in inglese) e vedrai che la frase che avevi selezionato in precedenza, si inserirà dove hai inserito e lasciato il tuo cursore/freccettina.
Vedi, veramente queste cose sono MOLTO più complicate a spiegarle e a cercare di spiegarle, che non a farle. Quindi non si può chiedere di farlo in poche parole, giacchè sono procedimenti talmente automatizzati nell'uso informatico, che meglio sarebbe se trovi qualcuno che direttamente ti mostri come si fa. Allora lì Sì, che diventa molto semplice. Non qui.
Se con questa spiegazione non riuscissi ugualmente, perché magari in qualche modo non ci sono le corrispondenze con i dispositivi che usi Tu da quelli che uso io o di altri ancora, allora non potrei aiutarti più di così. Trova un'anima buona che - proprio di persona, ti mostri come si deve fare.
Non ci sarebbero altre soluzioni.
Eccallà
Ben conoscendo la disciplina sulle autocertificazioni, in quanto le uso sin dai primordi per ragioni di lavoro, mi è sempre parsa strana la "voglia" di recuperare, da parte delle F.O., le autocertificazioni di cui sopra. Ora, leggendo un articolo apparso su Imola Oggi del 12/04/2020 dal titolo "Il Governo della vergogna ha trasformato la Carta Costituzionale in carta straccia", mi si suggerisce una diversa concezione del termine "Consuetudine" della quale, pur conoscendola, non mi era venuta in mente in questi due mesi tragica trasformazione. La beata consuetudine, e cioè " La Consuetudine detta anche uso normativo è una fonte del diritto. Essa consiste in un comportamento costante ed uniforme tenuto dai consociati con la convinzione che tale comportamento sia doveroso o da considerarsi moralmente obbligatorio." Provo a riportare il link dell'art.
https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwj8hP2mhuroAhVkzqYKHQ7qDjwQxfQBMAB6BAgKEAM&url=https%3A%2F%2Fwww.imolaoggi.it%2F2020%2F04%2F12%2Fil-governo-della-vergogna-ha-trasformato-la-carta-costituzionale-in-carta-straccia%2F&usg=AOvVaw2t3HQR8k0G8oMXqo1f7onQ
Ed ero quello che stavo dicendo io in un altro articolo
Autocertificazioni
Il trucco delle autocertificazioni per giustificare un comportamento, e non l'essere in possesso di una qualifica o dote (che un essere senziente al disopra del livello intellettivo della cozza dovrebbe percepire come minacce alla sua vita a mezzo mare di risate convulse, come hanno fatto tutti in Inghilterra quando ho tentato di spiegare loro cosa stesse succedendo in Italia) e' la riprova che LA LEGGE NON ESISTE.
Persino in posti dove le sentenze non vengono stabilite da consuetudini, ma da ponderose biblioteche con centinaia di libri contenenti centinaia di migliaia di articoli di legge, si puo' allegramente dimenticare tutti questi tomi e, per via di un articoletto, cambiare tutto il sistema, da Legge Napoleonica a Common Law, cosi', per incanto.
L'unica legge e' quella della forza piu' o meno bruta, anche se quella bruta ha sempre l'ultima parola. Il resto e' solo una presa per il culo: cornuti & mazziati o viceversa. Il piu' forte (o quello che viene percepito tale) fa la legge, la cambia a suo piacere ed ha sempre ragione. I deboli hanno sempre torto.
Cosi' che si e' scoperto che se si viene abitualmente sodomizzati senza lubrificanti sotto la minaccia delle armi da orchi pelati e tatuati, e se dobbiamo documentare su pezzo di carta sottoscritto a causa della minaccia delle armi comprovante che siamo stati sodomizzati dagli orchi, dopo un incerto lasso di tempo ci dovremo far sodomizzare senza gemere o saremo NOI i criminali.
Tanto vale essere criminali VERI.
Spero di non aver frainteso
Doveroso: non prendere le mie parole come una contestazione nel merito dei tuoi intenti. Ho apprezzato molto i tuoi scritti, le mie sono solo postille.. E adoro la tua firma :)
La firma la trovi nel capitolo XIX del Chuang-tzu, libro che porto sempre con me dovunque vada, un vero traghettatore verso La Via.
Se ho frainteso porgo le mie scuse.
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Quegli che abbia penetrato il senso della vita, non si affanna più per ciò che alla vita non dà nessun contributo.
Perdonare?
Saremo i primi a ...perdonare, dici? No. Non ci siamo.
La parola perdonare offre il fianco a qualsiasi diciamo critica, sono daccordo con te. Sono quei tre puntini che la precedono che dovrebbero dare uno spunto per una riflessione piu profonda, nel senso di bloccare sul nascere l'energia che viene dispersa nel mettere in moto determinati sentimeti tipo: odio, vendetta, te la faccio pagare ecc. energia da impiegare per noi e la nostra crescita. Spero di aver saputo esprimere cio che intendevo.
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Quegli che abbia penetrato il senso della vita, non si affanna più per ciò che alla vita non dà nessun contributo.
Rappresentazione o non rappresentazione
Salve Mike57: Ammesso e non concesso che trattasi di rappresentazione. Comunque sono del parere che non si debba perdonare chi minaccia la mia libertà e quella dei miei cari. Chiunque esso sia ed in qualunque modo agisca. Sia attivamente che passivamente.
Saluto Calvero e gli altri tutti indistintamente.
Un abbraccio anche a te.
Si sono proprio convinto che e una rappresentazione, lo deduco dal numero delle comparse che recitano il proprio ruolo idendificandosi come non avevo mai visto nei miei 60 e rotti anni. Ti invito a riflettere, se ti va, su quei tre puntini prima della parola perdonare, parola molto ambigua ma non ho saputo trovare di meglio.
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Quegli che abbia penetrato il senso della vita, non si affanna più per ciò che alla vita non dà nessun contributo.
Ciao Mike Scusa se non sono
Ciao Mike
Scusa se non sono stato chiaro.
Ho capito cosa intendi, e mi trovi in parte d'accordo con te. E' più che altro l'uso del termine "rappresentazione" che non digerisco. Io lo definirei alto tradimento, attentato alla salute pubblica, attentato alle libertà. E non è una questione di lana caprina. Pane al pane e vino al vino. "Rappresentazione" mi fa pensare a qualcosa che guardo comodamente in poltrona e che si, potrebbe anche turbarmi, ma quando alzo il culo ed esco dalla sala o dal teatro o da una galleria d'arte, mi ritrovo in strada con il mondo che conosco. Così non è. E non puoi, come hai asserito, neanche starne fuori dalla rappresentazione, in maniera lucida e distante. Prima o poi ti fagocita. Per quel che concerne il perdono, in certi temi, per me non esiste il perdono. E neanche qualcosa che possa anche minimamente assomigliare al perdono stesso.
RAPPRESENTAZIONE E PERDONO
Ciao Mike
"Rappresentazione" mi fa pensare a qualcosa che guardo comodamente in poltrona e che si, potrebbe anche turbarmi, ma quando alzo il culo ed esco dalla sala o dal teatro o da una galleria d'arte, mi ritrovo in strada con il mondo che conosco. Così non è. E non puoi, come hai asserito, neanche starne fuori dalla rappresentazione, in maniera lucida e distante. Prima o poi ti fagocita. Per quel che concerne il perdono, in certi temi, per me non esiste il perdono. E neanche qualcosa che possa anche minimamente assomigliare al perdono stesso.
Ciao Ramon trovo difficile se non impossibile mettere per iscritto uno stato d'animo che si viene a formare in determinate situazioni, se poi la situazione e assurda, e questa lo è, allora l'impresa di farlo e al limite della disperazione, intesa come confusione totale, ma questo non esclude che si possa rimanere lucidi mentalmente e appigliarsi allo spirito di conservazione, che ognuno ha da qualche parte, e taoisticamente parlando salire sul monte e guardare cosa succede in valle.
Leggo i tuoi pensieri e quello degli altri e ne faccio tesoro ma vado avanti per la mia strada nel condurre la vita per portare a termine il tempo che mi è stato "assegnato" nel migliore modo possibile.
Per quanto riguarda il perdono credo che lo si possa discutere meglio davanti a un boccale di birra o con la compagnia di un buon vino. Spero ce ne sia l'occasione.
Buona fortuna.
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Quegli che abbia penetrato il senso della vita, non si affanna più per ciò che alla vita non dà nessun contributo.
vino in compagnia
Non esiste piu' la liberta' di spostamento e quella di associazione. Non e' scritto da nessuna parte che esistera' mai piu', visto la reintroduzione dell'una o dell'altra (non vengono mai specificate) continua ad essere prorogata. Fra un po', come si diceva una volta, quelli pronti per il servizio di leva non l'avranno mai sperimentata, ed il gioco e' fatto!
Su Skype con la compagnia di un buon vino.
Sono fiducioso
Pike ha detto:
"Non esiste piu' la liberta' di spostamento e quella di associazione. Non e' scritto da nessuna parte che esistera' mai piu', visto la reintroduzione dell'una o dell'altra (non vengono mai specificate) continua ad essere prorogata."
Quando sara decapitata la piovra, i suoi tentacoli-manutengoli scapperanno a gambe levate (cosi scrivevano nei fumetti anni or sono) data la loro evidente vigliaccheria. Forse capiranno anche loro che vivere la vita e saperla condurre ha bisogno di ben altro approccio che non sia solo manifestazione di potere e di questo farne il solo nutrimento.
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Quegli che abbia penetrato il senso della vita, non si affanna più per ciò che alla vita non dà nessun contributo.