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L'inflazione è un'arma da guerra

Rimango sempre per lo meno con la mandibola penzolante nel leggere ovunque deliri (o deliberate menzogne) in articoli o interventi, nei più svariati siti o forums del web, i quali più o meno volutamente scambiano inflazione (aumento della quantità di moneta esistente) con l'aumento dei prezzi delle merci al consumo.

Bisogna senza dubbio segnalare che non sempre, anzi, raramente, l'aumento dei prezzi al consumo segue proporzionalmente ed immediatamente l'inflazione.  Di sicuro l'aumento non segue proporzionalmente per tutte le merci la stessa percentuale per la quale la moneta sia stata inflazionata, ma inevitabilmente (e lo possiamo toccare con mano, specie nel lungo periodo) arriva sempre, a seguito dell'inflazione.  

Invece, equivocando tra i due termini e prendendo in considerazione esclusivamente esempi su periodi relativamente brevi, tutti quelli che sostengono non solo che lo Stato abbia il diritto, nonchè il dovere, di imporre una divisa obbligatoria per un determinato territorio, il famigerato Corso Legale (con il quale il Privato più grande si atteggia a Pubblico e impone a tutti gli altri privati i termini degli scambi commerciali con l'uso della forza militare) sostengono pure che l'inflazionamento della moneta è una pratica salutare, auspicabile e naturale perché c'è "bbisogno di liqquiddi" con cui finanziare le attività del Privato più Grosso.

Questi signori non contemplano assolutamente l'ipotesi che i prezzi, in assenza di misure inflattive, possano diminuire con gran godimento del consumatore finale senza intaccare i suoi sudati risparmi ma, soprattutto, evitano di accorgersi che le manovre "correttive" sono in realtà a beneficio delle elites finanziarie parassitarie, che non potrebbero giocare il loro gioco delle tre carte a discapito della popolazione attiva che produce vera ricchezza.

Oggi mentre stavo leggendo un forum scaturito da un precedente (e assolutamente ottimo) articolo tradotto e pubblicato da Dusty 1, mi è sovvenuto un esempio che illustra bene come l'inflazione sia un'arma da guerra delle elites nei confronti delle popolazioni soggette alla loro violenza.

Durante la Seconda Guerra Mondiale ci fu un piano dell'esercito tedesco per usare l'arma dell'inflazione contro la Gran Bretagna.  Nessuno meglio dei tedeschi di quel periodo conosceva gli effetti dell'inflazione sul tessuto di una nazione.  

La Germania fu "salvata" dai nazisti dalla bancarotta totale e definitiva - che per inciso sarebbe stata probabilmente preferibile per il lavoratore tedesco alla distruzione della Guerra Mondiale - perché essi furono finanziati pesantemente dalla elite delle banche e aziende americane allo scopo di diventare un intero paese di sicari a pagamento, da schierarsi contro l'Unione Sovietica, spesso usando proprio materiali bellici americani. Ma la memoria della sanguinosa inflazione del primo dopoguerra era ancora una ferita fresca per il popolo tedesco.

L'operazione, secondo la storiografia corrente, non fu mai lanciata usandone pienamente le potenzialità, ma ugualmente molte delle banconote contraffatte (ma indistinguibili dalle originali) con cui si sarebbe dovuta inondare l'economia britannica furono usate per ogni genere di pagamento, e senza alcun dubbio anche per assicurare agli amici e agli amici degli amici una vita agiata nel dopoguerra e la rinascita dell'economia tedesca.

E' vero che al momento della disfatta i militari tedeschi buttarono varie casse di banconote in un lago austriaco, ma viene da pensare, alla luce di quel che successe nel dopoguerra, che fosse solo fumo negli occhi, fumo sparso per non ammettere che tutte le banconote di corso legale sono assimilabili in tutto e per tutto a dei falsi, e soprattutto per non ammettere quali fossero stati i risultati di una spinta inflattiva piuttosto pesante, proveniente da fonti non governative, in un mondo in cui il Denaro Fiat era in uso corrente.

La Gran Bretagna nel dopoguerra pur avendo vinto la guerra senza troppi danni alle infrastrutture e con un vantaggio tecnologico di anni sulla concorrenza, era economicamente distrutta e non si sarebbe più riavuta dal colpo subito fino al XXI secolo. Mentre a Londra il razionamento rendeva tutti magri come Twiggy, Mary Quant e tutti i modelli della moda degli anni '60, in Germania mangiavano fior di salsicce alla faccia loro. Basta vedere il fisico dei giocatori della nazionale di calcio inglese che vinse con qualche aiuto i Mondiali nel 1966 e paragonarli con i loro avversari tedeschi, per capire come la Gran Bretagna fosse stata affamata per 20 anni, e la Germania coperta di macerie invece no.  Il Miracolo Economico tedesco faceva impallidire persino quello italiano e giapponese.  Forse le sterline "contraffatte" avevano fatto vincere la guerra in Europa a chi apparentemente l'aveva persa.

Questa che ho appena proposto è solo una ipotesi che sarà giudicata magari un pò balzana, ma l'operazione di guerra inflazionistica è un fatto storico: https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Bernhard

L'inflazione è un'arma da guerra.

Una guerra contro di noi.

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Inflazione come arma da guerra

Ritratto di Dusty

Grazie Pike per questa storia di cui non ero a conoscenza, una vera perla!

Facendo un po' di ricerche (mi piacerebbe leggere il libro che racconta la storia di Adolf Burger, ebreo internato in un campo di concentramento, che è stato uno dei falsari protagonisti dell'operazione) ho trovato questo documento che segnalo a chi fosse interessato ad approfondire:

The Devil's Workshop - Operation Bernhard - The story of the biggest banknote counterfeiting ever devised

(Operazione Bernard - la storia della più grande contraffazione di banconote mai progettata)

Supernotes

Ritratto di Johnny Contanti

Vorrei fornirvi un'altra nota bibliografica che si aggancia perfettamente all'articolo di oggi: Supernotes

Questa è la sinossi del libro: "L'inferno esiste e io ci sono stato." Sono queste le parole con cui l'Agente Kasper, un ex carabiniere divenuto agente dei sevizi segreti e poi del ROS, comincia a raccontare la sua vicenda a Luigi Carletti. La vicenda sembra incredibile: l'ex carabiniere italiano ha trascorso tredici mesi in un campo di concentramento cambogiano. Con lui dovevano sparire i risultati del suo lavoro, un'indagine lunga e difficile, con un nome che forse, prima di questa storia, non diceva molto ma ora significa tantissimo: supernotes. L'inferno dell'Agente Kasper comincia in Italia ma si consuma in Cambogia, dove nel marzo del 2008 viene sequestrato per essere eliminato. È sbattuto in prigioni improvvisate e in una caserma, poi in un ospedale-lager. Infine, a Prey Sar: un autentico campo di concentramento. Nessuno fa niente, qualcuno ha posto un veto. Troppo grande e troppo grave quel che l'Agente Kasper ha scoperto con la sua meticolosa indagine: banconote da cento dollari per milioni e milioni, stampate fuori dal territorio americano. Queste sono le supernotes. Ma chi le stampa? Quella che Kasper scopre è una verità quasi incredibile. Documenti, testimonianze, riscontri e reperti: il materiale che Luigi Carletti e l'Agente Kasper riescono a mettere insieme nella loro attenta ricostruzione è impressionante. Ma sopra ogni cosa c'è l'esperienza diretta del protagonista, narrata con il ritmo e la forza di una spy story che intreccia e svela anche pagine inedite della recente storia italiana."

Ottimo articolo

Bellissimo articolo, semplice, conciso e dritto al punto, da segnalare in lungo e in largo per la rete.

Il lago nel quale vennero gettate le banconote era il Toeplitz, in Austria. Un lago strano, pare che a qualche metro di profondità non ci sia più ossigeno. In molti hanno perso la vita per recuperare il famigerato "tesoro" che sarebbe adagiato sul brullo fondale.

Operazione Bernhard o Operazione Barnardsmiley

Operazione Bernhard

Ritratto di Dusty

Schattenjäger ha scritto:

Operazione Bernhard o Operazione Barnardsmiley

Ha ha, esattamente quello che ho pensato anche io!! cool

La BCE non ammette concorrenza.

Ritratto di Pike Bishop

53 milioni di euro di banconote nuove di zecca in piccolo taglio, un Quantitative Easing partenopeo.  

E i mitili militi immortalati a contare con le dita delle mani inguantate, sfido io che ci hanno messo una vita a contarli (a contare a mano guantata qualche banconota puo' sfuggire, accidenti):

 http://www.ansa.it/campania/notizie/2015/02/12/53-milioni-euro-falsi-in-una-cantina_7017aa77-5641-4df3-8a1b-7b2317cd0fea.html

La BCE non ammette concorrenza nella produzione di carta...

 

'Money Creation & Society' Debate in UK Parliament

Ritratto di Dusty

Pochi mesi fa nel parlamento UK è stato sollevato il problema della creazione del danaro ed il solo intervento di apertura rende ridicolo qualsiasi tentativo di essere anche lontanamente allo stesso livello un parlamento come il nostro.

Notare però il numero di presenze vista l'importanza dell'argomento...

 

 

Douglas Carswell's UK banking reform bill

Ritratto di Johnny Contanti

Accadde la stessa cosa quando, sempre nel Parlamento inglese, si parlò di riserva frazionaria.

 

Consiglio vivamente

Ritratto di Pike Bishop

Consiglio vivamente di seguire tutto il dibattito proposto da Dusty.  

E' roba incredibile, specie se paragonato a quanto accade nel parlamento italiano (e non solo): vi sono membri del parlamento CHE SANNO QUEL CHE DICONO, sono articolati, incisivi, documentati ed hanno alle spalle una teoria corrente che si sono costruiti non abbracciando ciecamente questo o quell'economista, ma studiando l'argomento approfonditamente.  E' chiaro perche' siano cosi' in pochi: la maggioranza delle "panche davanti" sono i lacche' dei banchieri che saltano quando il loro padrone glielo ordina e sarebbero fatti a pezzi da queste "ultime file" le quali, in un sistema ancora relativamente democratico, sono in parlamento per meriti personali riconosciuti dai loro elettori, dimostrando qui che il governo, tanto quanto il governo ombra, e' formato da personaggi minori (anche se al confronto degli onorevoli italiani sono dei giganti) che possono prevalere solo in virtu' della violenza esercitata contro le opinioni piu' articolate che non fanno comodo a chi si arricchito cosi' enormemente nelle ultime decadi da avere ormai i governi in tasca.  

Il dibattito e' enormemente informativo e l'opposizione laburista presente, pur parlando per lo piu' per slogan ed essendo chiaramente meno informata, alla fine e' d'accordo nella esposizione del deputato conservatore, con uno spirito di fair play ignoto alle sedute plenarie.  Le "fruste" (i membri del parlamento Kapo dei partiti che controllano la fedelta' alla linea di partito con mezzi intimidatori) sono assenti e lo si nota benissimo.  Un dibattito prezioso per chiunque voglia informarsi in maniera equilibrata su questi temi.

Naturalmente si parla dell'opportunita' per il sistema britannico di incoraggiare l'uso di Bitcoin.  In UK, da veri politici, i parlamentari lasciano sempre una porta aperta, nel caso le cose cambiassero.  Chiedete a LaRussa, a Scilipoti a Renzi e persino a Grillo cosa ne pensano dei Bitcoin... crying

Date anche un'occhiata

Ritratto di Pike Bishop

al sito del giovane deputato:

http://www.stevebaker.info/

E' un'altra sorpresa, per gente abituata al sito della Santache'(Santa che????), specie le letture consigliate...

Steve Baker

Ritratto di Dusty

Pike Bishop ha scritto:

al sito del giovane deputato:

http://www.stevebaker.info/

E' un'altra sorpresa, per gente abituata al sito della Santache'(Santa che????), specie le letture consigliate...

Veramente una bella scoperta.

Se ci fosse uno del genere in Italia sicuramente non avrebbe spazio di parola e se ce l'avesse nessuno lo ascolterebbe visto che non urla e non insulta, ma mi farebbe quasi tornare la voglia di votare :)