Skip to main content

La Banca Attorno a Te

The Internationl (Id 2009)


  • genere: Azione/Thriller
  • regia: Tom Tykwer
  • interpreti: Clive Owen, Naomi Watts, Armin Mueller-Stahl, Luca Barbareschi
  • produzione: Relativity Media

GIUDIZIO: Incerto

In due parole

Solo gli europei sembrano in grado di affrontare argomenti scomodi che sembrano banditi dal cinema americano da intrattenimento sempre più imbecille. Ma si ha l'impressione di una grossa occasione sprecata.

Recensione

The international è chiaramente un prodotto da intrattenimento che vorrebbe però affrontare una tematica molto attuale, inquietante e sicuramente scomoda. Lo strapotere delle banche colluse ormai con ogni forma di criminalità organizzata di questo mondo e quindi praticamente protette da tutto e da tutti e in grado di decidere le sorti della politica e di interi paesi. Non quindi semplici truffatori in cerca di ricchezza sempre maggiore ma vero e proprio esercizio del potere in grado di raggiungere chiunque a qualsiasi gradino della catena sociale.

Una tematica sicuramente interessante e finalmente un pò fuori dai soliti schemi dove i buoni sono sempre i poliziotti con l'esclusione di qualche mela marcia. Quì invece non si sa davvero di chi fidarsi perchè a tutti i livelli, ogni elemento è corruttibile e quindi servo del sistema.

Purtroppo però, dopo un inizio folgorante in grado di creare una grande tensione e molte aspettative, il film si perde nei clichè della "caccia al cattivo" e nei riti del film d'azione senza approfondire l'argomento che rimane sempre a un livello superficiale. Un vero peccato date le premesse anche perchè, finalmente ci troviamo davanti a una regia non particolarmente straordinaria ma sobria, e di questi tempi, in mezzo a film schizofrenici in cui non si capisce niente non è poco.

Il film trasmette la sensazione che si poteva fare di più e molto meglio. Si fa vedere e scorre via senza particolari problemi ma lascia insoddisfatti. Rimangono alcune curiosità che vale la pena di notare; il politico italiano che viene freddato da un cecchino, di cognome fa "Calvini" (un riferimento a Calvi?). La folla che assiste al suo discorso mostra bandiere italiane di un movimento che si chiama: "Futuro Italiano" (FI) e durante il discorso il politico fa accenno alla meritocrazia da ristabilire; cosa che aveva detto anche Berlusconi durante un suo discorso.

Il lieto fine mancato è d'obbligo ma rimane un senso di vuoto; peccato si poteva fare molto meglio.