Skip to main content

Voto Sì o voto No?

REFERENDUM 2020

E pensare che in milioni si stanno chiedendo dove mettere la crocetta. Ci ragionano seriamente. Dico davvero.

Anche io ho avuto un dubbio. Più importante di quello che sta arrovellando il nostro amico. Una riflessione nei commenti liberi, sarebbe stata meglio? Ma non è una riflessione, non è un commento. Non è neanche un articolo. Eppure ha la sua importanza. Gli serviva il suo posticino. Tutto suo.

E poi, non so - dico davvero - magari si volesse (chiunque) dire qualcosa in merito a questo referendum, i commenti saranno mille volte meglio di un articolo, in questo caso.

Ho detto tutto.

Opzioni visualizzazione commenti

Seleziona il tuo modo preferito per visualizzare i commenti e premi "Salva impostazioni" per attivare i cambiamenti.

... pensa te ...

Ritratto di Calvero

... e io che credevo si votasse per decidere se annullare o meno lo stato d'emergenza e renderlo a prescindere non più dichiarabile. Con formula retroattiva, ovviamente, annullando totalmente decreti e decretini...  e poi mi sono svegliato tutto sudato

Nì no sì

Ritratto di shavo

ci chiedono un parere?  dev'essere qualcosa che ci tocca tutti in prima persona.

Si, ci riguarda

Ritratto di Pike Bishop

 

Questi non fanno niente a caso.  C'e' un referendum proprio ora perche' proprio ora LORO (chi dirige il bestiame nel paese dei maccheroni) hanno bisogno di un paio di cose per mettere a punto il sistema in maniera tale da essere presentabile agli idioti istruiti, perche' al momento ci sono parecchi idioti che sono contrari ai de-cretini nazisanitari per l'obbligo delle vaccinazioni e la possessione del corpo da parte dello Stato, dell'organizzazione sanitaria statale e delle organizzazioni mondiali, solo per una questione di mera forma: perche' non e' perfettamente legale.  Gli idioti che SEMBRANO intelligenti mugugnano solo per una questione di forma ed in questo paese, dove la meridionalizzazione culturale e politica e la conseguente adozione nazionale di un pervasivo bizantinismo meridionale e' ora stata completata (La Lega e' stato il modo di ottenerla con una accellerazione proprio quando hanno fatto credere che il nord volesse liberarsi dai bizantinismi), sono una percentuale tutt'altro trascurabile di una popolazione in un paese dove se vuoi vivere senza essere un paria devi essere un esperto cultore dell'aggiramento dei decreti e della compilazione dei moduli infiniti, con la capacita' di tagliare il capello in quattro con una matita spuntata.

Se vedete bene, tra i vostri contatti che mugugnano contro il presente governo gli idioti sono una percentuale altissima.  Se smettono loro di mugugnare, qualsiasi cosa passera' senza neanche un mugugno e le dittature sanno bene che il mugugno in una societa' socialista e' la madre se non del sabotaggio almeno dello sciopero bianco.

Questo referendum e' proprio stato dato in pasto al popolo in quell'ottica. Sanno che la gente votera' SI: quando chiedi loro di tagliare (il numero dei) i parlamentari, che non godono proprio di buona fama e non sono piu' eletti, ma perlopiu' NOMINATI (togliere il perlopiu' se si parla dei cinques merdes), chi risponderebbe NO?  Proprio per questo chiedono di approvare una modifica alla mitologica costituzione, perche' sanno che la gente votera' SI.  E non c'e' il quorum.

Cosa succedera' dopo la vittoria dei SI, con la ragione o col torto, col voto popolare o coi brogli (gli italiani all'estero che con il voto postale hanno gia' spedito il loro voto NO, avranno il loro parere cestinato)?  Con un parlamento ridotto la spesa sara' sempre montante, ma sara' piu' facile gestire altre modifiche della costituzione.  La prima potrebbe essere proprio abolire il referendum consultativo per le modifiche alla costituzione, per poi passare ad abolire tutte le norme che proteggono gli individui (non realmente, ma solo sulla carta) da trattamenti sanitari obbligatori generalizzati.

Se la mitica e venerata Costituzione Repubblicana, la Bibbia dello Statalismo, sara' modificata, gli idioti che SEMBRANO intelligenti (ma che in realta' son coglioni statalisti) si adegueranno come pecorame non piu' neanche belante, senza sentire la necessita' di ridicole denunce agli sgherri e sceriffi, ammassi folkloristici nei piazzali e altre cagate stitiche, che pero' rendono il mugugno visibile. 

Che il mugugno sia visibile, fino ad ora, e' stato parte del gioco e persino pratica in qualche modo incoraggiata, ma con i carichi da novanta che stanno per prepararci hanno ora bisogno di CRIMINALIZZARE qualsiasi opposizione, anche il mugugno ed il ruttino democratico.

Perche' la farsa della democrazia e' finita e deve finire anche nelle menti degli idioti che SEMBRANO intelligenti cosi' da tramutarli in Kapo' piu' convinti della media nella persecuzione di chiunque abbia un recondito anelito di liberta'.

Io sono sempre stato sufficiente nei confronti del voto (votare non cambia niente, se no non ce lo lascerebbero fare, non votare non cambia niente perche' non gli fa un baffo a nessuno) ma ho sempre votato ai referendum, non per vincere ma perche' se mi chiedono un parere, per di piu' anonimo, e' gentilezza rispondere.  Stavolta pero' mi piacerebbe, giusto per sfizio, che vincessero i NO, almeno non avrei da cancellare immediatamente dalla mia vita anche tutti gli idioti che SEMBRANO intelligenti, i quali poverini, possono sempre tornare, personalmente, utili... fino a che non diventano Kapo' peggio degli altri. Sono convinto pero' che, oltre a non fare tutta quella differenza (i potenziali Kapo' saranno comunque Kapo', percio' e' meglio evitarli comunque) non succedera': il bestiame non usa la testa, solo lo stomaco e il culo.

Senza offesa per i kapò

Ritratto di shavo

credo che una buona metà di questi nuovi "kapò" si ammalerebbe nel giro di 2 settimane se si rendesse conto che la "farsa democratica" è finita. Serve pelo sullo stomaco e non tutti ce l'hanno. Ma anche qui nessuna illusione, stanno lavorando per far sì che la sorveglianza nella vita quotidiana sarà gestita in gran parte dalle macchine, così chi rimane indietro non creerà problemi

Almeno arrivasse il giorno di veder cadere le maschere, almeno! Ben venga, non chiedo altro. una volta  che i controlli saranno gestiti dall'intelligenza artificiale non ci sarà più alcuna soddisfazione, ne tantomeno maschere. Allora sì la farsa democratica potrà anche avere fine per quel che vale.

TUTTE E DUE

Ritratto di Pike Bishop

Se al seggio elettorale scoprono che c’e’ un positivo tutti quelli che hanno votato prima e dopo […] verranno sottoposti [..] al tampone, stessa cosa se uno scrutatore genera lo stesso problema […]. Se tu m’imponi l’ingresso al seggio con la mascherina e il lavaggio delle mani col gel e il distanziamento eppoi comunque se c’e’ un positivo mi fai il tampone, ammetti implicitamente che mascherina, distanziamento e gel non servono a un cazzo.  Oppure, il virus non esiste: quale delle due, eh?

Gianluca Spina

Una Spina nel fianco, 20 Settembre 2020 ore 10:00.  Tutte le mattine Gianluca trasmette la sua rubrica su YT.  Non metto il link volutamente perche' ormai dovreste conoscerlo...

Il mio difetto

Ritratto di Calvero

Non mi dà ai nervi che un popolo di mediomongoli abbia accettato l'idea che l'uomo si era costruito un'astronave ed era andato sulla Luna, se uno è deficiente è deficiente. Figuriamoci quindi se il medesimo mediomongolo, il quale crede che degli esseri umani siano atterrati sulla Luna negli anni '60, si potesse mai fare due domande intelligenti su cosa sia il concetto di democrazia e il concetto di Voto.

Mi dà ai nervi il fatto che coloro che hanno coscienza della propaganda sia per la buffonata dei viaggi spaziali che delle Torri Gemelle che crollano a caduta libera per degli aerei che li colpiscono e, così - per simpatia - allo stesso modo, crollano grattacieli neanche colpiti, dicevo, mi dà fastidio che continuino a sostenere una farsa che, a confronto di quella della Luna e dell'Undici Settembre, è come credere agli asini che volano ...

... e, molto più profandamente di quanto avete saggiamente illustrato, io sono s'un altro piano ancora per questa faccenda del Referendum. Il piano della dignità. Non sono bravo come il nostro Gianluca Freda con le metafore e tentandone una dico che il giorno che l'uomo intoccabile, immaginiamo il super mafioso di cui tutti sanno e nessuno può nulla - dicevamo, il giorno che quell'uomo responsabile di essersi scopato - violentandola - mia figlia, mi proponesse un contratto di lavoro, giacché comunque di questione d'affari trattasi, e ci guadagnerei qualcosa ...

... ovviamente, impotente io e impotente la giustizia, diciamo che gentilmente rifiuterei l'offerta.

Entrare in una cabina elettorale oggi in Italia da italiano, nel Settembre 2020, significa non avere una dignità. Significa voler non sapere. Entrarci, per soprammercato, con la consapevolezza di quali infamie e letteralmente genocidi hanno avallato e con cui sono accondiscesi e di cui - Tu votante - hai coscienza, denunciandone addirittura le cospirazioni, allora sei una merda. Una troia di merda. Sei una grandissima troia di merda.

A me di vedere gente che - in sostanza - accetterebbe di entrare in affari con chi gli violenta la figlia, non può che farmi saltare a prescindere qualsiasi discorso su quale sarebbe anche il male minore. Me ne fotto a prescindere. A me le puttane troie di merda non piacciono, che ci volete fare, sarà un mio difetto: così quelle che chiedono il tuo voto, così quelle che lo danno.

Metafore o metadentro

Ritratto di Pike Bishop

Se vogliamo utilizzare la tua metafora, se il tizio che ha violentato tua figlia ti propone un contratto di lavoro e tu invece di tentare di avvelenarlo, sparargli in faccia o rendergli la vita un inferno in tutti i piccoli modi che puoi, tu declini solo l'offerta, ti sentirai di sicuro piu' a posto con te stesso ma in realta' non avrai cambiato niente di piu' di quelli che hanno cercato di incularlo con un contratto capestro, anzi, meno.

Cioe' e' buona cosa non trattare col nemico, ma non se lo fai per uno scopo: non bisogna mai escludere alcuna maniera per cercare di procurargli danni, perdite, rallentamenti, cercando costantemente di procurarsi l'occasione per ficcargli uno stiletto nel cuore.  E se si e' impotenti si studia, ci si prepara, ci si arma e si muore, se necessario.  L'astensione, da sola, senza un programma, e' un suicidio morale e sociale.

Detto cio', bisogna distinguere quando il non trattare sia piu' profiquo (non per guadagnarci ma per provocare alla fine danno e dolore all'avversario) del trattare. Se si vuole un manuale, leggere cosa Don Juan fece ai suoi pinches tiranos. O vedere cosa ne fa del denaro con cui ha "tradito" il Reisuli, il suo braccio destro in Il Vento e il Leone (analogia biblica con Giuda).

A volte si vince, a volte si perde.  VENDETTA e' vincere.

 

 

L'astensione

Ritratto di shavo

Pike Bishop ha scritto:
L'astensione, da sola, senza un programma, e' un suicidio morale e sociale.

 

sociale sì, ma morale ho i miei dubbi.  Se fosse come dici Pike, sarebbe immorale anche fare l'eremita, da Eraclito fino ai giorni nostri.  
Che ne pensi?

A seconda

Ritratto di Pike Bishop

Scrivevo dell'astensione sistematica.  Se votare conviene, se provoca danno, fastidio o possibilita', l'astensione sistematica e' moralmente errata.

Se puoi fare qualcosa (senza partecipare speranzosi di vincere al giochino che ti impone il nemico per fregarti, ma usandolo per i propri scopi strategici, cosa che nella fattispecie non si puo' fare in caso di elezioni politiche, ma potrebbe essere il caso per un referendum) e non intervieni, sei moralmente dalla parte del torto.  Se puoi fare lo sgambetto ad un aggressore che sta inseguendo la sua vittima e non lo fai perche' pensi che la vittima se la sia cercata, non sia affare tuo ecc, non solo sei inane a livello sociale, ma anche moralmente non ci fai una figura integerrima.

Era votare NO fare lo sgambetto al sistema?  Probabilmente no, ma escludere del tutto e SISTEMATICAMENTE la possibilita' non e' giusto neanche dal punto di vista morale.  Calvero parla di evitare sistematicamente i seggi elettorali, perche' a lui ripugna avere una mediazione qualsiasi con degli iniziatori della violenza.  Talvolta, pero', e' necessario averla questa mediazione, senza per questo essersi infangato ne moralmente ne politicamente.  Si chiama tattica.

Cervello in pappa

Ritratto di Pike Bishop

Mi sono appena accorto di avere scritto proficuo con la q.  Ho il cervello in pappa.  L'idea originale di scrivere su un forum in italiano era nata dal desiderio di non perdere l'uso della lingua italiana scritta.  Missione fallita.

Ora temo per il mio italiano orale.

I problemi morali

Ritratto di Calvero

I problemi morali non esistono. Non è un'opinione. Senza la notevole fatica che si dovrebbe fare per argomentare una questione di tal misura, la sintetizzo (o la sublimo) con le parole di Nietzsche: «Non esistono fenomeni morali, ma solo interpretazioni morali dei fenomeni». La si può chiudere qui, con poco (tra persone intelligenti, ben inteso).

Di quali interpretazioni si sta parlando, quindi?

E non ho intenzione di filosofare nulla di nulla, sia chiaro e lo chiarisco (e lascio in parte e tra parentesi la domanda qui sopra). Torno al punto. Se nella vita o in società se volete, si vuole essere pragmatici - perché di questo si sta parlando, e ancor meglio, far sì che sia il pragmatismo a indirizzare la nostra politica d'azione, allora no problem, ci sta. Non vedo dove sta il problema. Siamo pragmatici: cerca di fottere tutti, poniti come arrivista, raggira i deboli, lecca il culo ai più potenti di Te, attendi il momento opportuno, poi fai le scarpe al potente e prendi il posto suo, segui il vento. Si vuole obiettare che la mia "categorizzazione" (che, comunque, non finirebbe qui) sia un manicheismo, un'esasperazione, un'esacerbazione? No. Perché o ti poni come uomo secondo coscienza o ti poni come individuo secondo contesto. Se il mondo ha abbracciato la deriva satanista, è perché 1) si deve ringraziare tutti il pragmatismo 2) si confonde la coscienza con la morale 3) ci si è autoingannati all'idea che nei giochi di potere «"Meglio l'uovo oggi che una gallina domani"» sia una tattica degna di rispetto o intelligente.

Il potere, soprattutto il potere di cui si sta parlando, lavora in maniera categorica/sistematica (ipercollaudata) e ineludibile: sul futuro, non sul presente. Attaccare il presente, significa attaccare il nulla, il vuoto, la non-sostanza e, per soprammercato, dare legittimità e - ancor di più - inspessire ancora i filtri messi davanti ai nostri occhi rendendo la massa sempre più miope.

Quindi, tornando alla domanda, di quale interepretazioni dovrei preoccuparmi? La vita è un fenomeno. La politica è un fenomeno. Anche la figa è un fenomeno. Quale interpretazioni morali date a questi fenomeni? Personalmente - come si è ben capito - bypasso il problema. Ben inteso se per affrontarlo devo riconscere a questi fenomeni un problema morale. Essendo io un immorale, non mi pongo il problema. E questo non fa di me un cinico, giacché devo rispondere alla mia coscienza e devo rispondere alla vita che - oggettivamente - quindi al di là delle illusioni moralistiche (che da duemila anni te la mettono nel culo finché la morale non sarà distrutta) è un fenomeno che mi insegna il rispetto e a non rispettare chi non rispetta la vita.