COMMENTI LIBERI - (Quinta Sezione)
Il torrente continua a scorrere da qui - eccoci e ripartiamo dal 9 Gennaio 2021.
EDIT - varie correzioni h. 16:00 (avevo incollato la parte non rivista della bozza)
Chiedo scusa e mi dispiace per la mia assenza. Sono una macchina o un motore se vogliamo, un motore che va' ad entusiasmo. Questa è da sempre la mia benzina. Non accetto, mai ho accettato, altri combustibili. Mesi difficili (così saranno i prossimi) che mi levano le energie e quindi ho staccato la spina, sia staccata che non-inserita laddove sarebbe da energizzare determinate frequenze (e che non ho volontà di energizzare); e quando dico «entusiamo» non associo il significato alla felicità o al piacere: - per Me l'entusiasmo è un combustibile neutrale. Questa la doverosa nota da appuntare a questo inizio anno che non mi perdo a cercare di definire.
Nei molteplici interventi della nostra Quarta Sezione vi sono sacmbi notevoli e di alto registro, vi sono anche indurimenti negli atteggiamenti degli utenti e nonostante questo ho appurato come la discussione e il contraddittorio sia sempre stato spinto da una volontà di chiarezza. La nota più delicata, provocatoria e feroce è stata quella che riguarda l'odio, così come l'ha introdotta Total/Gianluca ...
... bene, continuate a scornarvi (e con scornarvi non intendo che il problema sarebbe lo scornarsi o meno, il problema è lì fuori) se questo significa VOLONTA' DI CAPIRSI ...
...d'altronde questo è un Blog/forum, quindi se sappiamo - come sappiamo - che non è certo qui che cambieranno le cose, non serve cristallizzare in modo impertinente "che le chiacchere non servono a niente", giacché è vero, ma qui - piaccia o meno - si può solo parlare, quindi cerchiamo di farle fruttare...
... siccome qui nessuno è scemo - e io tutto sono, tranne uno a cui piace fare allusioni - è ovvio che il discorso provocatorio (non perché vorrebbe necessariamente esserlo, cosa vuole Gianluca lo sa lui) sulla questione dell'odio, cioè, apre prospettive di forma e di sostanza che vanno tenute in considerazione con la massima intelligenza e tatto (e con tatto non intendo perbenismi o politically correct del cazzo) ...
... bwh, questa è la volta che posso e si può dare "un colpo al cerchio e uno alla botte" senza che il vecchio adagio possa essere considerato in negativo. Sostengo che la visione di Gianluca è valida sino al momento in cui non leva dalla visione storica e attuale un concetto che è antropologico ...
... e cioè, che, se qualcosa di spirituale può rientrare in concetti o filosofie aleatori/e è altrattanto vero che si è dimenticato un elemento dell'equazione: se nella storia si è ripetuta la politica, così come l'ha argomentata Gianluca, è anche vero che nella storia si continua a voler vedere la politica, a prescindere come «concetto piramidale inevitabile» e se questo è significato doverla sempre prendere in culo se non stai dalla parte del più forte ...
... non significa che quel concetto sia inevitabile. Non solo, è anche vero che "filosofie filosofeggianti" hanno creato terreni fertili per far vivere con decenza comunità immense, invece che essere distrutte; e farle vivere in un modo più costruttivo che non distruttivo, e alla base di questa positiva costruzione c'è sempre stato lo spirito, non la politica.
Poi magari tornerò sull'argomento.
Quindi, per amor di sopravvivenza utile a comunicare, e non - si badi bene - non di quieto vivere da educande (sono due discorsi diversi) scorniamoci e diciamo la nostra con spietatezza, tutta quella che volete, ma con stile e senza generare ambiguità. Grazie.
SECONDA NOTA
Ci terrei molto ad avere i vostri pareri (e tra quelli che leggono, qualcuno sa bene anche perché lo chiedo), dicevo, il vostro parere sulla denuncia a cui l'avvocato Mori spinge si formuli e si presenti nero su bianco alle autorità preposte, a che un numero alto di firmatari la indirizzi versus il "Governo Conte".
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Sul rapporto tra spiritualità e politica
A proposito del rapporto tra spiritualità e politica, la mia visione è elementare: la politica non è che il contenitore di tutte le dimensioni dell'azione e dell'emozione umana, spiritualità compresa. La spiritualità è il manicaretto, la politica è il piatto, la scodella o - nei casi più tristi - il pitale graveolente in cui lo si mangia. Se è ovvio che esiste un rapporto abbastanza stretto tra contenitore e contenuto (mangiare il cibo in un piatto leggero e colorato non provoca la stessa emozione del mangiarlo in una tazza del water) è altrettanto vero che non si dovrebbero mai confondere tra loro le due cose. Le norme che stanno alla base dell'arte culinaria (la spiritualità) non sono le stesse che stanno alla base della fabbricazione dei contenitori (la politica). Se si mescolano insieme i due meccanismi di produzione, si ottengono manicaretti disgustosi o contenitori inadeguati, che fanno scivolare a terra il cibo, lo contaminano, lo disperdono in mille rivoli, rendendolo incommestibile.
Tutto ciò che chiedo è ciò che chiedeva Machiavelli 500 anni fa: imparare a distinguere i contenuti dal contenitore, vale a dire l'etica, la morale, la spiritualità, la filosofia, ecc. - che hanno leggi proprie - dalla politica, alla quale queste leggi non sono minimamente applicabili. A meno che, appunto, non si desideri morire di fame o di sete, non per mancanza d'acqua o di cibo, ma per mancanza di una struttura solida che impedisca a tali sostanze di disperdersi sul terreno.
Un esempio: Donald J. Trump
La questione del saper distinguere la politica dalle altre categorie dello scibile, mi torna utile per affrontare un dilemma di dirompente attualità. E cioè la fatidica domanda: ma Donald J. Trump è un genio della strategia, come sostengono, sempre più stancamente, i suoi ormai bolliti partigiani, oppure un deficiente completo, come lascerebbero arguire le scelte catastrofiche da lui compiute negli ultimi due mesi?
Io stesso, in effetti, in alcuni momenti sono stato assalito dai dubbi: “Non può essere davvero così imbecille da fare una cosa del genere!”, mi ripetevo allibito. “Deve per forza esserci qualche recondita strategia dietro un comportamento così demente e autolesionista!”.
Avevo ragione e torto.
La semplice verità è che Trump è un imprenditore, non un politico. Mai come nella figura tragica dell’ex presidente la differenza radicale che intercorre tra queste due categorie è stata così palpabile e intelligibile. Ciò che può sembrare una scelta folle per un politico, è invece una buona strategia, se osservata con l’occhio del capitano d’azienda. E ovviamente viceversa.
Tutta la manfrina a cui abbiamo assistito dal 3 novembre in poi, non era una lotta per la presidenza: gli accordi sull’agenda politica dei prossimi quattro anni e sul fantoccio che dovrà portarla avanti per conto dei gruppi d’interesse americani erano già stati presi, come sempre accade, prima delle finte elezioni. Ciò a cui abbiamo assistito è stata la lotta di Donald J. Trump per acquisire il “pacchetto di maggioranza”, e dunque il pieno controllo, del Partito Repubblicano SpA. Solo così è possibile spiegare certi deliri che, all’occhio di un analista politico, sembrano degni di un fuggiasco del Cottolengo.
Ad esempio: soltanto un politico colto da follia potrebbe pensare di ribaltare, per via giudiziaria, un verdetto elettorale già certificato dai media. Un politico d’esperienza sa bene che, se si controllano i media e il sistema giudiziario, non si subiscono grossi brogli elettorali; e se invece non li si controlla, è inutile fare tanto baccano. Per quale motivo, allora, raccogliere prove, cifre e testimonianze che – com’era facile da prevedere – non sono state nemmeno degnate di uno sguardo dalle corti? La cosa acquista un senso se la si guarda nell’ottica imprenditoriale: tutta la sceneggiata non era rivolta a modificare un risultato elettorale ormai inequivocabile, ma a garantirsi il pieno sostegno degli azionisti del partito (gli elettori).
Oppure: perché berciare in continuazione stupidaggini attraverso Facebook e Twitter, coprendosi di ridicolo, lasciandosi censurare e umiliare dai miserabili gestori di queste piattaforme, quando si poteva tranquillamente abbandonarle, comunicando attraverso altri social, o addirittura creandone uno personale? Oltretutto, un vero politico lavora bene nel silenzio, nel “dietro le quinte”, negli accordi sottobanco, non in queste piazzate da comari. Ancora una volta, un comportamento che sarebbe demenziale per un vero politico, diviene sensato per un aspirante CEO, il quale mira, attraverso una comunicazione d’effetto e ad ampia diffusione, a guadagnare consenso e posizioni maggioritarie in un Consiglio d’Amministrazione.
E ancora: solo un politico votato al suicidio potrebbe convocare un’oceanica manifestazione al Campidoglio in una giornata politicamente cruciale, ben sapendo che i suoi avversari sono maestri nell’arte del false flag, dell’infiltrazione, della rivoluzione colorata. Perfino uno scemo come me avrebbe potuto dire a Trump che stava giocando col fuoco. Anche qui, la cosa, semplicemente inconcepibile per un politico navigato, acquista un senso solo se la si osserva nell’ottica di un ambizioso imprenditore che mira a cementare la fiducia dell’azionariato in una riunione straordinaria, al fine di fornire di sé un’immagine di assoluta sicurezza gestionale.
E bisogna dire che la sua strategia imprenditoriale, per ora, ha funzionato benissimo: se non lo schiafferanno in una cella o gli pianteranno un’improbabile pallottola nella cervice, Trump sarà il prossimo, onnipotente Amministratore Delegato del Partito Repubblicano. Non a caso, le più devastanti manifestazioni di odio, nonché, probabilmente, i maggiori tentativi di screditare la sua leadership con la pantomima dell’invasione al Congresso, li ha ricevuti dai suoi stessi compagni di partito, cioè dagli ex membri del precedente e ormai disciolto CdA, non dai suoi presunti avversari politici, che hanno seguitato serenamente sulla strada spianata che conduce ai prossimi 4 anni di amministrazione statunitense già concordata.
Questo mi riporta, tristemente, alla tiritera con cui, ormai da oltre dieci anni, concludo ogni mio intervento riguardante la politica, come un tedioso delenda Carthago: abbiamo un disperato bisogno di POLITICI, cioè di conoscitori delle regole peculiari e intricate dell’arte della gestione dello Stato, per uscire da questa orribile impasse. Non di imprenditori, comici, tecnici, avvocaticchi, parrucchieri, tassisti, cerusici, virologi e ciarpame vario. Questa gente non sa niente di come ci si muove per garantire ad una comunità legata ad un territorio la forza e la rilevanza internazionale che stanno alla base della sua sopravvivenza. L’Italia ha perso gli ultimi politici nel 1992 e i risultati si vedono. E anche gli Stati Uniti li vedranno presto: la famosa “supremazia cinese” che scorgiamo avanzare e che ad alcuni (non a me) appare minacciosa, non è frutto dei diabolici piani del malvagio Fu Manchu, divorato dal demone sanguinario del comunismo. Dipende semplicemente dal fatto che esistono in Cina ancora politici di altissimo livello: una specie che in Occidente è talmente in via d’estinzione da essere ormai scambiata con ogni genere di altri animali.
NEMO hai un messaggio ...
... un messaggio e un invito a continuare liberissimamente in questa sezione.
Conferme e obiezioni
Questo mi riporta, tristemente, alla tiritera con cui, ormai da oltre dieci anni, concludo ogni mio intervento riguardante la politica, come un tedioso delenda Carthago: abbiamo un disperato bisogno di POLITICI, cioè di conoscitori delle regole peculiari e intricate dell’arte della gestione dello Stato, per uscire da questa orribile impasse. Non di imprenditori, comici, tecnici, avvocaticchi, parrucchieri, tassisti, cerusici, virologi e ciarpame vario. Questa gente non sa niente di come ci si muove per garantire ad una comunità legata ad un territorio la forza e la rilevanza internazionale che stanno alla base della sua sopravvivenza. L’Italia ha perso gli ultimi politici nel 1992 e i risultati si vedono. E anche gli Stati Uniti li vedranno presto: la famosa “supremazia cinese” che scorgiamo avanzare e che ad alcuni (non a me) appare minacciosa, non è frutto dei diabolici piani del malvagio Fu Manchu, divorato dal demone sanguinario del comunismo. Dipende semplicemente dal fatto che esistono in Cina ancora politici di altissimo livello: una specie che in Occidente è talmente in via d’estinzione da essere ormai scambiata con ogni genere di altri animali.
Intanto due cosette, per ora di passaggio.
Prendo questo tuo periodo al volo per un'obiezione e una conferma. Prima la conferma. Visto che l'avevo chiesto, il concetto di "avvocaticchi" include la questione Mori?
L'obiezione. L'iperbolica identificazione di un "Fu Manchu" paraponzi-ponzi-pu, vuole dare a intendere che siamo a quell'ironia di Pispaxiana memoria, quando appuntava alle tesi riguardanti un controllo globale la credibilità della Spectre?
Controllo globale improbabile
No, io pensavo a Conte e a Giuliani. Mori non c'entra. Lui è un avvocato, con tutti i pregi e difetti che ha la categoria. Non è un avvocato che si crede un politico.
Più che altro intende colpire quella narrativa nata sui social, e per me demenziale, che vede nella Cina (la quale, con tutte le sue magagne, non ci ha mai né bombardati, né invasi, né manipolati in alcun modo) una "minaccia globale"; e vede invece, in certi cialtronissimi esponenti della politica degli Stati Uniti (i quali ci hanno bombardati, invasi, sottomessi e manipolati in ogni modo possibile) i nostri eroici salvatori. Un capovolgimento della realtà che per me porta il marchio evidentissimo della manipolazione propagandistica americana. L'unica cosa positiva è che, tradizionalmente, questo tipo di propaganda demonizzante statunitense prelude ad un conflitto su larga scala. Un conflitto in cui, questa volta, ci sono ottime probabilità che siano proprio gli Americani ad avere la peggio.
Per quanto riguarda la tesi del "controllo globale", spero di non offendere o deludere nessuno, ma devo dire che anche a me sembra una cazzata sesquipedale: e non certo perché gli attori geopolitici globali non siano in grado di stringere accordi, anche di vasta portata, per perseguire progetti comuni. Lo hanno sempre fatto nel corso della storia ed è evidente che, in ampia misura, lo stanno facendo anche adesso. Quello che però trovo del tutto assurdo è l'idea che questo accordo possa essere durevole e portare addirittura ad un'amministrazione congiunta, stabile e permanente, della situazione globale. Questo è impossibile, non perché manchino le possibilità tecniche per farlo, ma perché lo impedisce la natura umana. Non si è mai visto, e mai si vedrà, un accordo tra potenze rivali che duri a lungo. Dopo qualche tempo intervengono i contrasti, le pretese di ridefinizione degli accordi, i tradimenti, le defezioni, che riportano la situazione su un piano di gioiosa conflittualità. Solo un pazzo potrebbe credere che un americano (o un cinese, o un russo, se è per quello) stringa alleanze per poi restare fedele alla parola data.
Trump or not Trump
Ad esempio: soltanto un politico colto da follia potrebbe pensare di ribaltare, per via giudiziaria, un verdetto elettorale già certificato dai media. Un politico d’esperienza sa bene che, se si controllano i media e il sistema giudiziario, non si subiscono grossi brogli elettorali; e se invece non li si controlla, è inutile fare tanto baccano. Per quale motivo, allora, raccogliere prove, cifre e testimonianze che – com’era facile da prevedere – non sono state nemmeno degnate di uno sguardo dalle corti?
Come dare per scontato che il sistema giudiziario fosse contro Trump?
Attenzione, se vogliamo essere analitici, chi non ci dice che Trump, se vuole dimostrare al popolo medio mongolo che i Social sono assolutamente deviati e corrotti, dare modo al popolino di rendersene conto con i fatti invece che con "alte" discussioni politiche di cui ci capirebbe una bene amata cippa? Non mi dire che questo non è dovuto anche alle mosse politiche di Trump su come considerare il sistema Mediatico e la sua autorevolezza ....
Qualche mese fa i responsabili dei Social si sono trovati costretti a dover rendere conto. Che poi paghino oppure no è un altro problema, intanto Trump sta dando forza alle sue accuse portando allo scoperto i nemici.
Altra cosa.
Hanno chiesto il supporto della Guardia Nazionale e il Pentagono non ha forse detto No, quando sono scoppiatio i disordini al Campidoglio? ... mi sembra di aver capito. Quindi chi comanda ancora?
... mi stai dicendo che i politici adesso hanno potere?
E poi, sinceramente, io non ci credo che un imprenditore per quanto potente come Trump, possa permettersi di affrontare da perdente un'altra manica di imprenditori della madonna, che, in America, mica esiste solo un "Trump".
Martin Luther King, assembrando masse ha permesso quello che ha permesso. Poi ovviamente la paghi, ma i pesi li sposti. Eccome. Ma mettiamo che sia anche una pagliacciata come intendi, ma il punto a me sembra un altro, e cioò che 1) i fenomeni non sono fini a se stessi in politica e 2) quello che conta è la percezione di questo fenomeno, non alla lunga magari, ma alla media distanza Sì, non certo alla corta, nei giorni cioè in cui si è visto il parapiglia.
Questo per le note del tuo intervento del commento prettamente politico, che vado per ordine. Sulla questione "NWO" e spirituale, ho da dire altro a seguire.
Intanto Trump ha girato sempre senza mascherina. Chi ha orecchie per intendere intenda.
Nell'ombra
Il sistema giudiziario non è contro Trump e neanche pro. Di norma, i sistemi giudiziari sono esclusivamente pro-se stessi. Non serve a niente tirarli per la giacchetta per spingerli a schierarsi a favore o contro una fazione politica. Non lo faranno, tenderanno a smarcarsi, a temporeggiare, a tenersi in disparte, lasciando che i partiti risolvano da soli i propri scazzi. A meno che non sentano di avere le spalle molto, molto, molto ben coperte e di poter prendere una decisione in assoluta sicurezza. A novembre, nella situazione d'incertezza politica scaturita dalle elezioni, non c'erano ovviamente le condizioni perché fosse razionalmente concepibile una reazione diversa da parte delle corti americane. Un politico lo avrebbe capito subito, un imprenditore deve sbatterci il muso... o forse lo capisce anche lui, ma agisce con obiettivi da imprenditore, che sono diversi da quelli politici.
Mah.
Lo avevo pensato anch'io per consolarmi, poi però, guardando la realtà fuori dalla finestra, mi accorgo che a vedere i nemici portati allo scoperto siamo sempre noi soliti quattro gatti. Il problema non è portarli allo scoperto, perché erano visibilissimi anche prima. Il problema è: a) costringere le persone a vedere i nemici portati allo scoperto, quando non vogliono vederli. E soprattutto: b) colpire senza pietà i nemici portati allo scoperto. Non serve a niente portarli allo scoperto se poi non hai munizioni per farci il tiro al bersaglio.
Certo che lo hanno e pure di massimo livello. Non bisogna però confondere i politici con gli sguatteri (l'intero attuale sistema partitico italiano) o con i fantocci (Trump, Biden, Obama...). I politici sono gli uomini dietro le quinte che formulano i progetti strategici, combattono, vincono o perdono le battaglie restando a dare disposizioni nelle retrovie. La battaglia che si è conclusa negli Stati Uniti (perché si è conclusa da tempo, al di là delle perduranti illusioni dei trumpiani) è stata combattuta e vinta/persa da uomini politici. I quali, per l'appunto, agiscono molto più efficacemente quando restano almeno parzialmente nell'ombra e non fanno troppo rumore.
False assumptions e l'inevitabile
https://www.youtube.com/watch?v=BAgkcnDuC78&t=34s
Per ora rispondo con queste parole, non mie, ma che rendono benissimo l'idea di fondo, e che vogliono riprendere nell'intento un elemento chiave nel post e cioè: "... non significa che quel concetto sia inevitabile. Non solo, è anche vero che "filosofie filosofeggianti" hanno creato terreni fertili per far vivere con decenza comunità immense, invece che essere distrutte; e farle vivere in un modo più costruttivo che non distruttivo, e alla base di questa positiva costruzione c'è sempre stato lo spirito, non la politica.". Aggiungo solo, con tutta la verità, bellezza e bontà come tensione costante verso la Vita che quella "decenza" portava con Sè, e in realtà circoscritte ancora oggi porta.
Tornerò anche su questo articolo che si connette e incontra perfettamente il senso di questa riflessione, il secondo dei pdf nella pagina allegata che invito caldamente a leggere "https://The Misconception called Virus (part 1), by Dr. Stefan Lanka", anche se scritto in inglese. Lo sto traducendo in italiano, quindi a giorni per chi volesse lo rendo disponibile.
https://www.loveproductions.org/english/articles/misinterpretation-of-virus/
Direi che c'è ben altro da dire
A Me sembra, Gianluca, che il tuo discorso sia annodato, non torna, è contraddittorio. "Se si controllano i Media e il sistema giudiziario" come dai a intendere e confermi (ed è così) significa che li hai contro, fine della storia. Non solo. Quando abbiamo sotto al naso COME e con quale impudenza (e tutela in barba alle Costituzioni e ai Diritti Umani, e non finisce lì), usare termini o allusioni quali "Fantomatico" se si parla di NWO, e di come agiscono di concerto e di cesello, utilizzando uomini chiave inconfutabilmente riconducibili a determinate "scuole" d'origine e di formazione, significa non volerla vedere la manipolazione centralizzata.
Sulla questiione della classe politica degna di questo nome, che non abbiamo più, bene. Siamo tutti d'accordo. Vorrei vedere. Ritengo che non sapere quale fu la statura di uomini politici passati, significa vivere sulla Luna. Detto al di là della corruzione inevitabile che era (ed è ancora) la linfa della loro medesima sussistenza. Non è questo il punto. Il punto è che quella classe politica non c'è più, perché non ci sarabbe stata più. Indovina perché. Si chiama NWO e non voler vedere come questa agenda sia perfettamente centralizzata e univocamente votata a progetti ben al di là della sete di Potere come li intendi, significa essere presi dal morbo dell'iper-razionalità, come la chiamo io, che ci fa perdere il buonsenso e l'intelligenza dell'istinto. Il crescendo e la gestione delle forze all'interno dei palazzi "di" Potere, aveva fatto il suo tempo, così come l'aveva fatto Gheddafi: non per questioni meramente economiche e di fazioni delle grandi o più piccole oligarchie, giacché non voler vedere COME la direzione per de-umanizzare l'uomo e l'attacco alla sua natura spirituale, ineludibilmente discendente da una volontà spirutuale satanica; di come ci si arrivi con la logica e il buonsenso; non voler vedere la documentazione, gli studi e le testimonianze, di come le tesi convergano perfettameente ... e additarle quali "esasperazioni complottistiche", significa che l'orgoglio non vuole farci ammettere che la vita non è solo quella che ci parla dai cinque sensi, ma molto di più ... e la paura di non dare al cuore la sua intelligenza, significa voler dare alla mente l'intelligenza che non le spetta ...
... il satanismo è un fatto non meno del fatto che una classe politica senza palle sta contribuendo a facilitare ogni tipo di ingerenza esponenziale nel mondo del teatrino della politica e dei centri di potere, con la differenza che non è la politica che ha dettato le influenze del mondo - prioritariamente dalla rivoluzione industriale (e "rivoluzione" francese) in poi, insieme alla mossa satanica dell'Illuminismo/positivismo di stocazzo, bensì lo spirito religioso che è al comando - ed è centralizzato - delle forze cruciali geopolitiche in campo.
Bene
https://www.youtube.com/watch?v=BAgkcnDuC78&t=34s
Per ora rispondo con queste parole, non mie, ma che rendono benissimo l'idea di fondo, e che vogliono riprendere nell'intento un elemento chiave nel post e cioè: "... non significa che quel concetto sia inevitabile. Non solo, è anche vero che "filosofie filosofeggianti" hanno creato terreni fertili per far vivere con decenza comunità immense, invece che essere distrutte; e farle vivere in un modo più costruttivo che non distruttivo, e alla base di questa positiva costruzione c'è sempre stato lo spirito, non la politica.". Aggiungo solo, con tutta la verità, bellezza e bontà come tensione costante verso la Vita che quella "decenza" portava con Sè, e in realtà circoscritte ancora oggi porta.
Tornerò anche su questo articolo che si connette e incontra perfettamente il senso di questa riflessione, il secondo dei pdf nella pagina allegata che invito caldamente a leggere "https://The Misconception called Virus (part 1), by Dr. Stefan Lanka", anche se scritto in inglese. Lo sto traducendo in italiano, quindi a giorni per chi volesse lo rendo disponibile.
https://www.loveproductions.org/english/articles/misinterpretation-of-virus/
Certamente interessante
Stivali
Quello che intendo dire è che, a parti invertite, i tribunali statunitensi si sarebbero comportati nello stesso modo. Alle corti non frega nulla se sono i Democratici a truccare le elezioni contro i Repubblicani o, come accaduto in passato, viceversa. Non tifano per l'uno o per l'altro, e nemmeno per i terzi incomodi. Perseguono interessi propri del sistema giudiziario, che sono in buona parte indipendenti da quelli politici. Se cerchi di farli schierare da una parte o dall'altra, ti ignorano, svicolano, cercano soluzioni compromissorie. Se ne fottono di tutto e di tutti, norme costituzionali comprese, e in questo senso sì, sono veramente imparziali. Per questo credo che sia stato inverosimilmente sciocco da parte del team di Trump tentare la carta giudiziaria per denunciare il problema brogli... a meno che lo scopo - come io credo - non fosse puramente propagandistico.
Vedo benissimo la manipolazione centralizzata, non solo in questa, ma in molte altre epoche storiche.
Quello che non vedo è la possibilità che tale manipolazione possa rimanere centralizzata sulla stessa linea e guidata dagli stessi soggetti non dico per un lungo, ma anche solo per un medio periodo.
Solo negli ultimi 20 anni, abbiamo visto cambiare i piani delle elite cinque o sei volte, a seconda delle diverse evoluzioni dei rapporti di potere.
Anche i soggetti sono cambiati: chi gestiva il potere 20 anni fa, oggi ha lasciato il posto ad altri gestori con altre visioni strategiche.
Pensare ad una centrale operativa che progetta i destini dell'umanità è possibile solo se concepiamo tale centrale come non stabile, ma soggetta al flusso e alla mutevolezza delle contingenze esterne, nonché delle relazioni con altri e altrettanto mutevoli centri di potere. Cioè una centrale in grado di programmare, e solo a grandi linee, un'azione di breve o brevissimo periodo, dipendente in larga misura dal flusso incontrollabile della Storia.
Ma "centrali" di questo tipo non sono certo una novità odierna, esistono da quando esistono le società umane. Ed è la Storia che controlla loro, non viceversa.
E' il vecchio discorso dello stivale orwelliano che "schiaccia un volto umano per l'eternità". A me quel passo di 1984 è sempre sembrato una vanteria velleitaria di un insulso funzionario di regime. Caro il mio funzionario di Oceania, il tuo stivale schiaccerà il volto dell'umanità solo fino a quando reggerà il tuo sistema di accordi con le altre manifestazioni di potere, all'interno del complesso labirinto di relazioni in cui ti trovi ad operare. Quando non reggerà più, un altro stivale, più grosso del tuo, arriverà a spodestarti con una pedata nel culo. Allora sarà il nuovo stivale a schiacciare il volto dell'umanità, forse con maggiore, forse con minore pressione, forse con le vecchie, forse con nuove parole d'ordine, probabilmente con una visione del mondo completamente nuova e con strumenti inediti. Lo stato di sottomissione della massa verso gli stivali non cambia mai, è insito nella stessa definizione dei due termini. Ma le modalità della sottomissione, i mezzi per perpetuarla e i soggetti che la perpetrano, cambiano in continuazione. Si chiama "flusso della Storia" e non c'è NWO che possa cambiare le cose.
Q e bidet al comando
Con la peaceful power transition e bidet al comando tutta l'operazione di Q si è dimostrato un progetto per limitare le rivolte, e bisogna dire che ha funzionato benissimo visto che ci sono orde di persone che sono diventati ferventi religiosi.
La cosa interessante è che questa tecnica è stata usata anche in passato durante la rivoluzione bolscevica, nel 1920, con l'Operazione Trust.
(Grazie music band per il link all'articolo)
Arresti di massa
Vero.
Il lato buono è che forse i famosi arresti di massa ci saranno davvero.
Saranno quelli dei deficientissimi seguaci di Q, i cui deliranti messaggini sono stati tutti schedati.
Magari è la volta che imparano a verificare le informazioni, anziché censurare chi prova a farli ragionare perché "non ha fede nel piano" (salvo poi piagnucolare come poppanti quando tocca a loro essere censurati).
I sopravvissuti cresceranno intellettivamente.
Spero comunque che non siano molti.
...il lato buono?
"Cioè una centrale in grado di programmare, e solo a grandi linee, un'azione di breve o brevissimo periodo, dipendente in larga misura dal flusso incontrollabile della Storia. Ma "centrali" di questo tipo non sono certo una novità odierna, esistono da quando esistono le società umane. Ed è la Storia che controlla loro, non viceversa."
"Lo stato di sottomissione della massa verso gli stivali non cambia mai, è insito nella stessa definizione dei due termini. Ma le modalità della sottomissione, i mezzi per perpetuarla e i soggetti che la perpetrano, cambiano in continuazione. Si chiama "flusso della Storia" e non c'è NWO che possa cambiare le cose."
"Il lato buono è che forse i famosi arresti di massa ci saranno davvero."
[/quote]
Non comprendo Gianluca il tuo porti il problema del "lato buono", con i forse famosi arresti (non che me ne fotta della narrazione Q, per inciso), e delle tue speranze dei non molti o pochi (osservando entrambi, con la consapevolezza del nostro tempo, l'entità chiamata "massa" o meglio "mandria"), quando poco prima hai parlato di un "flusso incontrollabile della Storia" o di quello che TU chiami "flusso della Storia", con la S maiuscola oltretutto. Flusso della Storia rispetto al quale le dinamiche di fondo riproposte erano, sono e rimarranno sostanzialmente le stesse...cambiano semplicemente attori al potere e sfumature, ovviamente è sempre "la Storia che controlla loro, non viceversa". Il flusso incontrollato controlla, un ossimoro. E fatico a cogliere quel tuo riferimento "Allora sarà il nuovo stivale a schiacciare il volto dell'umanità, forse con maggiore, forse con minore pressione, forse con le vecchie, forse con nuove parole d'ordine, probabilmente con una visione del mondo completamente nuova e con strumenti inediti", mi chiedo che "visione del mondo completamente nuova" ci sarebbe in questo riproporsi ciclico che rimette in vetrina il solito paradigma "riciclato", si tratta di roba vecchia vista e rivista, della stessa menzogna in "divenire". Una visione nuova, poi magari per "nuovo" intendo altro, per esperienza può trarre nutrimento e linfa vitale solo da reali, autentiche prese di coscienza che ne alimentino l'evoluzione, come solo la Vita in movimento sa fare intelligentemente e anche in chiave creativa...ma tu scrivi di una dinamica di fondo che non cambia "mai". In sintesi, e non banalizzo, dalle tue parole "tutto" accade in un manifesto "eterno" perpetuarsi e rinnovarsi (stona il termine), pure "controllato", delle dinamiche del "potere" che sostituisce "potere" e rialimenta "potere". Una prospettiva che, passami il termine, ha un sapore "burocratico" che la auto-sostiene, un pò come l'immagine del funzionario di regime con il suo stivale che ricordi così accuratamente, sarà quell'odio ben indirizzato...il tuo come il suo, che secondo te hanno la stessa connotazione? Io sono veramente interessato a capire quale sia, per te, la "natura" di quest'entità che ci "controlla" tutti come burattini, in alto come in basso nella scala, che chiami "Storia", con "il suo intento". Perchè non può non esserci "un intento" (poco "casual", direbbero alcuni), se nel ventaglio di possibilità c'è la stessa riproposizione, il che testimonierebbe che sono più che sufficienti quelle che citi come "grandi linee" delle centrali di potere. Che poi posso concordare, oggi, sull'inevitabile, ma capiamoci sul presupposto di partenza. Forse è su quel tuo presupposto che ci si può confrontare, senza che nè io, nè tu, nè altri, dobbiamo rincorrere premesse e prospettive che trovo discutibili e non lineari come le vorresti far apparire. Ricorderai come hai discusso le filosofie filosofeggianti che avevo citato, e l'hai fatto con lo sguardo di chi le trova, in sintesi, inutili se non per una chiacchera da bar. Guenon, per citare un esempio, come ha fatto a pre-vedere la drammatica dissoluzione dell'oggi, con il visibile passaggio dal materialismo al regno dell'artefatto, se...la Storia governava pure lui?
Non è il solito paradigma
Parlavo (ironicamente, ma non troppo) degli eventuali arresti dei fanatici del Verbo di Q che hanno impazzato sui social in questi anni. Semplicemente, provo sempre una certa sadica soddisfazione quando un gruppo di imbecilli cade vittima della sua stessa imbecillità. Sono uno che ama odiare, credo di averlo già detto.
Beh, non è che il mondo uscito dal Congresso di Vienna fosse identico a quello dell'Ancien Régime, o che le città rinascimentali fossero organizzate allo stesso modo dei feudi carolingi, soltanto perché il rapporto tra elite e ceti subordinati vedeva un esercizio del potere orientato sempre nella stessa direzione.
Sarebbe come dire che la pasta al ragù e la torta di mele sono la stessa cosa perché entrambe a base di farina.
Io le differenze le vedo, eccome se le vedo.
Perché è un ossimoro??
"Io sono veramente
"Io sono veramente interessato a capire quale sia, per te, la "natura" di quest'entità che ci "controlla" tutti come burattini, in alto come in basso nella scala, che chiami "Storia", con "il suo intento". Perchè non può non esserci "un intento" (poco "casual", direbbero alcuni), se nel ventaglio di possibilità c'è la stessa riproposizione, il che testimonierebbe che sono più che sufficienti quelle che citi come "grandi linee" delle centrali di potere."
Alè Gianluca, la risposta centrale che vorrei sta in questa mia domanda, anche perchè riproponi nuovamente e rilanci con "(...) soltanto perché il rapporto tra elite e ceti subordinati vedeva un esercizio del potere orientato sempre nella stessa direzione.".
Se rileggi il mio intervento, parlo di stessa menzogna in "divenire", pur con gli inevitabili adattamenti sulla rotta (per quanto mi riguarda "non casual"). Hai pure parlato di storia per bimbiminkia, e condivido, che se ha un senso esserne consapevoli mi spieghi poi tu il perchè?
1) Hai frainteso la mia voluta provocazione sul problema del "lato buono". In una visione come la tua, il "lato buono" mi pare del tutto irrilevante, anche escludendo l'odio indirizzato...eppure la domanda sul tuo odio, e quello del funzionario "orwelliano" col suo stivale, era secondo me stimolante.
2) Leggo che il tuo "completamente nuovo" si è trasformato in "differenze" (scrivi l'ovvio, scusami). Più che tra torta e pasta, forse si dovrebbe riflettere sul legame tra sostanza e forma, o nella veste in cui l'ha posta chiaramente Calvero nel suo post d'esordio qui.
3) Ossimoro? Perchè lo è, nei termini.
Ossimoro??
Perché irrilevante? Ora non posso neanche divertirmi a sognare la meritata repressione di certe bande di coglioni? Perché è solo a questo, non ad altro, che si riferiva la mia battuta, su cui stai elaborando un saggio di antropologia strutturalista.
Magari lo scrivo perché rispondo alle tue ovvietà. Se l'ossessione monotematica per il rapporto elite-ceti oppressi ti impedisce di vedere le differenze ENORMI che passano non dico tra la geopolitica carolingia e quella rinascimentale, ma anche soltanto tra la geopolitica odierna e quella di trent'anni fa, queste differenze mi tocca indicartele. E' banale, lo so, ma sei tu che lo rendi necessario.
Vedo che hai una concezione molto vaga anche delle figure retoriche. Un ossimoro è una contraddizione in termini. Ad esempio, "potere alle masse" è un ossimoro: se avessero il potere, non sarebbero masse. Un ente che controlla senza essere controllato o controllabile, invece, non ha niente di contraddittorio.
In ogni caso, risponderò ad altre domande soltanto se avranno un contenuto concreto. Di filosofeggiamenti bizantini, come credo di aver già detto, ce ne ho strapieni i maroni.
Una domanda a Gianluca.
Ciao Gianluca.
Tralasciando onanismi mentali, ormai diffusissimi e stucchevoli, di molti, ti farei una domanda:
Ai primordi della Truffa, pochissimi avevano chiarissimo il divenire, sia immediato, che a medio e lungo termine. In ogni suo particolare precisissimo. Io sono tra questi.
Secondo te, da cosa dipende ? Qual è la forma mentis di noi disgraziati ?.
...filosofia "concreta"?
[quote=Totalrec]
Prendo atto che sei evidentemente tu qui Gianluca il concreto, che stabilisce cosa sia concreto e cosa no. La prossima volta chiarisci semplicemente che la tua prospettiva sulla Storia (S maiuscola), come entità dalla natura non meglio precisata ma che sta di diritto al di sopra di tutto e che controlla tutti, è un dogma. Nella tua visione, c'è lo spazio per un intento evolutivo? Se si, mi chiedo se per te questo stia nella riproposizione di differenti, più affinati o elaborati modelli e strumenti di oppressione, che possano ad esempio motivare o giustificare mi dirai tu che cosa.
Scrive in un passaggio il Dr. Lanka, negli articoli che avevo linkato alcuni post fa: "(...) noi abbiamo ora una nuova visione della vita (che in realtà è una vecchia visione) e dell’integrazione cosmologica dei processi biologici. La “nuova”, anzi riscoperta prospettiva poteva solo originare al di fuori della “scienza” ufficiale: una delle ragioni per questo è che le persone coinvolte nelle istituzioni scientifiche non soddisfano il loro primo è più importante dovere scientifico – di dubitare in modo permanente e di ricontrollare ogni teoria. Altrimenti, essi avrebbero già scoperto che il malinteso già aveva avuto luogo per un lungo periodo ed era divenuto un dogma solo a causa di attività estremamente antiscientifiche negli anni 1858, 1953 e 1954. La transizione verso una nuova spiegazione della salute, malattia e guarigione avverrà con successo solamente perché tutti i terapisti e scienziati coinvolti possono salvare la faccia con essa. (...) Uscire da un vicolo cieco e perdonare gli errori del passato può avvenire ancora più efficacemente, nel momento in cui si capisce cosa è accaduto e si impara per il futuro.".
Per quanto mi riguarda, la domanda che ti ho posto non può essere liquidata come secondaria o filosofeggiamento bizantino, soprattutto in uno spazio vivo come questo. Ovviamente giustificherai la tua riflessione, come hai già fatto, dicendo che così è ed è sempre stato, ovunque. Non tanto tempo fa, ti avevo invitato a vedere come esempi di culture, "altre", accolgono la vita e si rapportano ad essa (gravidanza, parto, allattamento), citando Michel Odent...che, forse, siamo noi "post-moderni" i coglioni così fieri delle nostre "analisi", che ci siamo conformati in tutto all' "era della plastica". O l'ultima domanda di Zeus apre uno spiraglio...come quella su Guenon, gli esempi sono innumerevoli.
Figurarsi, ho mai detto che la rabbia e l'odio non possa avere un loro perchè? Che poi possiamo ciclicamente divertirci a sognare nei termini in cui sogni tu, ci sta, e senza bisogno di saggi. La mia provocazione è solo legata al fatto che tu lo poni, l'odio, nel contesto di una più ampia riflessione, che comprende il "tutto" della Storia.
La mia concezione sarà "molto" vaga, non lo è quando affermo che il tuo di ossimoro sta nei termini del ragionamento che usi. A proposito, il tuo ente che controlla senza essere controllabile è metafisicamente la "Storia", o un'istituzione particolare?
Quando hai fatto gli esempi delle stragi alleate in Italia, e mettiamoci la guerra civile del '44-'47 dove gli "alleati" (carnefici) e poi anche i nazi-fascisti (passati tra le fila degli alleati) si sono resi protagonisti di atrocità e ferite che rimangono aperte in un mare di ignoranza, non sei l'unico qui a conoscerle. O che i presupposti della cosiddetta "liberazione", così come di un "vittorioso" referendum sul passaggio alla "repubblica" (anche grazie alle istituzioni giudiziarie che opererebbero per i propri "autonomi" interessi), stiano nelle dinamiche massonico-mafiose che le hanno accompagnate, e che si sono istituzionalizzate, rendendo l'Italia la realtà che è da decenni. E così possiamo continuare. Capisco, comunque, che fatichiamo a uscirne...
Per zeus
Grazie Zeus delle info che mi avevi dato e che ho approfondito su Ustica
Di niente. Mentre sulle stragi....
Di niente.
Per capire in modo più "panoramico" scopi e mandanti delle stragi cosiddette "di Stato", interessantissima questa intervista del 1984 a Rino Formica:
https://byebyeunclesam.wordpress.com/2021/01/19/col-sangue-litalia-e-sta...
Conferme...
Di niente.
Per capire in modo più "panoramico" scopi e mandanti delle stragi cosiddette "di Stato", interessantissima questa intervista del 1984 a Rino Formica:
https://byebyeunclesam.wordpress.com/2021/01/19/col-sangue-litalia-e-sta...
Certamente interessante, una conferma a mio modo di osservare di quel che vado dicendo a Gianluca, tradotto: il problema è che "viviamo" in un paradigma dove la pace è fondata, in ultima analisi, su un perenne stato di guerra, che regola i rapporti di forza e potere in divenire all'interno di questi pseudo equilibri geopolitici. Non possiamo sorprenderci di quel che avviene ora, dove la guerra al presunto virus rappresenta il prolungamento di quest'ideologia, che nei decenni abbiamo visto ad esempio come (patetica) guerra al presunto cancro come alle infezioni, senza che del funzionamento della Vita questi abbiano capito le basi e negando contestualmente le verità esistenti, sul piano innanzitutto biologico. Questa consapevolezza apre ad uno spazio diverso, realmente pacificante e di tensione costante verso la vita anzichè verso la morte, fondamento quest'ultimo che osserviamo da tempi non sospetti nel funzionamento di questa civiltà. Quindi, guerra all'essere umano? O dell'essere umano contro sè stesso?
Razionalismo cieco
Quello che intendo dire è che, a parti invertite, i tribunali statunitensi si sarebbero comportati nello stesso modo. Alle corti non frega nulla se sono i Democratici a truccare le elezioni contro i Repubblicani o, come accaduto in passato, viceversa. Non tifano per l'uno o per l'altro, e nemmeno per i terzi incomodi. Perseguono interessi propri del sistema giudiziario, che sono in buona parte indipendenti da quelli politici. Se cerchi di farli schierare da una parte o dall'altra, ti ignorano, svicolano, cercano soluzioni compromissorie.
Non lo ritengo assolutamente obiettivo come ragionamento. Chi lo dice che il sistema Giudiziario (che poi è piramidale, a voglia a cantare 'O sole Mio) non ha interessi a parteggiare e non sarebbe prezzolabile politicamente e anche molto di più? Ti sei arrogato una posizione che non puoi darla per scontata. Basta già la faccenda dei Kennedy per dimostrare come alle Corti freghi una sega di quel che hai detto, e con "FREGA" stiamo intendendo proprio quello che contesto. Che siano i Brogli o fare in modo che vada a puttane un'indagine clamorosa, il discorso rimane che il tipo di neutralità di cui parli, è un'opinione campata in aria.
Vedo benissimo la manipolazione centralizzata, non solo in questa, ma in molte altre epoche storiche.
Io ne vedo sempre una, invece. Che poi nei momenti storici si siano accavallate manipolazioni e giochi sporchi all'interno della grande matrioska, è non solo naturale, ma anche inevitabile; e non sono quelle che hanno ostacolato QUESTA agenda. Non volerla vedere, ritengo che sia quel discorso "filosofeggiante" di cui additi Te, la fatantomatica formulazione.
Si chiama "flusso della Storia" e non c'è NWO che possa cambiare le cose.
Certo, come No. Il NWO non solo può cambiarle: LE HA CAMBIATE - alla faccia tua e alla faccia mia, e di tutti quelli che sono qui dentro. Il resto sono supercazzole. Il punto sta tutto qui. Pensare che questi stiano agendo da "vent'anni", ma anche trenta (metti tu le decadi che ritieni più opportune), significa vivere sulla Luna per una semplice questione logica, senza bisogno di tracciare le coordinate del potere religioso che, da oltre tre secoli, ha impresso la precisa linea che stanno seguendo. Ma rimaniamo tranquillamemnte in questo secolo. No problem. Non puoi avere una simile centralizzazione se non hai un credo profondo quanto una religione e che uno scopo trascendente può permettere. Persino Hitler (o meglio chi per lui) lavorava su basi millenarie ... "strategie geopolitiche del ventesimo secolo" di stocazzo, Gianluca.
Il punto fondante è che - come ho sempre sostenuto - l'ultrarazionalismo, come lo chiamo io, ha cancellato il potere di saper riconoscere cosa è e cosa non è spiritualità. La medesima Chiesa - così come la vedi davanti agli occhi, è la prova provata che si può decidere di non voler vedere come stanno le cose. Compartecipe e allineata, pronta a dare manforte al momento opportuno. Se sei bravo a non vedere i confini idioti dei sussidiari adattati per i popolini mongoloidi, così come i Gonzi credono esistano gli Stati Uniti come li insegnano ai bambini all'asilo, dovresti fare il saltello seguente e vedere cosa è il potere religioso e cosa significa essergli fedeli e devoti ...
... cos'è? dobbiamo fare il disegnino alla lavagna per imparare che una dottrina si passa di "testa in testa" al di là del concetto temporale delle generazioni?
. . interessante
Un passaggio . .
. . un livello molto interessante della guerra in atto
Alan Moore e il NWO
La faccenda di Kennedy è la miglior dimostrazione in assoluto di ciò che dico. E cioè che alle corti non interessa schierarsi né per i Democratici né per i Repubblicani, né per la verità né per la menzogna, né per i complottisti né per i non complottisti. Messi alle strette, scelgono semplicemente la posizione che causa loro il minor numero di contraccolpi, di solito (come nel caso Kennedy e in molti altri) quella che è dominante nei media e dunque maggiormente condivisa.
Poi è chiaro che i giudici si possono comprare. Ma questo non influisce sul funzionamento generale del sistema. Se n'è accorto lo stesso Trump, il quale, pur avendo alla Corte Suprema una maggioranza di giudici repubblicani, alcuni dei quali nominati da lui stesso e a lui strettamente legati, è rimasto con un pugno di mosche quando si è trattato di far esaminare le prove dei brogli. Ma probabilmente lo immaginava già e aveva solo bisogno di fare un po' di rumore.
Diciamo allora che il NWO, come tu sembri intenderlo, sta agendo non da venti, non da trenta, ma da almeno 5000 anni, cioè da quando si hanno notizie scritte delle società umane; perché è (come minimo) da allora che i potenti del mondo conosciuto si riuniscono per pianificare strategie comuni, dividersi le zone d'influenza, concludere accordi militari e commerciali che coinvolgono, direttamente o indirettamente, i destini delle rispettive popolazioni.
Solo che questi accordi - oggi come 5000 anni fa - non hanno nulla di stabile, né di definitivo: mutano col variare dei rapporti di forza tra i partecipanti, delle contingenze storiche, dell'evolversi delle tecnologie, dei rovesciamenti delle alleanze, delle infinite deviazioni possibili, indotte o autogene, dei progetti dalle finalità originarie, perfino dei fenomeni naturali (pensiamo alla scomparsa della potenza cretese) e di mille altri fattori che appartengono all'alea dell'imprevedibile.
Quello che tu chiami NWO io lo chiamo Storia. Ed è qualcosa che trascina tutti nel suo flusso, compresi coloro che tentano di modellarlo, riuscendo solo a restare, per brevi periodi, un po' meno degli altri in balìa delle onde.
Il resto lo facciamo noi, immaginando che le configurazioni di breve periodo che le elite, di volta in volta, tentano di elaborare per affrontare i tornanti della Storia abbiano lo stigma dell'eternità, della sequenzialità e della stabilità, come il famoso (e illusorio) stivale orwelliano.
Torna utile citare ciò che disse una volta in un'intervista l'immenso Alan Moore, parlando dei complotti, e che personalmente condivido in pieno:
"Ebbene sì, esistono cose che vengono gestite da poteri misteriosi, che agiscono da dietro le quinte. Ma ce ne sono così tanti di questi poteri misteriosi! E sono così divisi, così schierati l'uno contro l'altro, non fanno altro che ostacolarsi a vicenda. Nessuno sa più per chi sta realmente lavorando. Perfino le persone che operano nei servizi segreti: non sono più sicure se stanno lavorando per il paese per cui si suppone che lavorino, o forse sono diventate senza saperlo un agente che fa il doppio gioco per un altro paese, o magari il triplo gioco? Una volta che la disinformazione è entrata nel quadro, tutto diventa davvero un mondo di ombre. La banale verità è che il mondo è di gran lunga troppo complesso per essere contenuto in qualsiasi concepibile complotto. Io penso che la terrificante verità del mondo sia che non vi è nessuna mano umana al timone; che le forze che si fanno strada attraverso la Storia umana sono in grande misura, potremmo supporre, cieche forze matematiche; che non sono altro che contingenze e permutazioni dell'esistenza stessa, ma sono dotate di configurazioni molto interessanti e significative a coprire le loro, probabilmente casuali, manifestazioni".
Più perspicaci
Penso che la nostra maggior perspicacia (almeno in questo campo) dipenda da vari fattori:
1) L'aver capito che i complotti non sono affatto un'invenzione fumettistica, come credono i rimbecilliti dal mainstream, ma esistono e sono sempre esistiti (anche se, come si vede spesso nei social e purtroppo anche in questo luogo telematico, molti tendono a esagerare la loro rilevanza);
2) L'aver capito che, inversamente a quanto avveniva nel passato, oggi la gestione del potere è attuata più con la coercizione psicologica che con quella fisica;
3) L'aver identificato da tempo nei media mainstream (giornali e TV) i principali artefici di tale manipolazione, nonché le principali armi puntate oggi dal potere contro la popolazione (manca purtroppo ancora a molti la consapevolezza del fatto che anche i media telematici hanno ormai la stessa funzione);
4) Soprattutto: l'aver identificato, a grandi linee, i pattern delle sceneggiature che la narrativa mediatica utilizza per attuare il suo controllo delle menti. Come avviene in un film dozzinale, siamo spesso in grado di indovinare l'evoluzione della vicenda e perfino le successive battute degli attori assistendo ai soli primi minuti di proiezione. Ciò dipende certamente da una nostra frequentazione, durata molti anni e a volte decenni, di questo tipo di canovacci teatrali.
NWO e Storia
[quote=Totalrec]
Finalmente azzz, ci siamo arrivati. Almeno lui usa il condizionale, essendo un suo pensiero, anche se per legittimarlo gioca secondo me con sto luogocomune del "Gomblotto". Ci torno con calma nella giusta ispirazione, ma ti anticipo che trovo ci sia una differenza di sostanza tra il naturale e l'artificiale, e il NWO per quanto mi riguarda è una riconoscibile, e ora apertamente manifesta, deviazione artefatta in divenire nel flusso naturale di quella che possiamo "neutralmente" (?) considerare la Storia, come ti piace chiamarla. Qual'è il parametro? Basta guardare là fuori. E' la simbolica differenza tra l'avere ora, per così dire, una telecamera piantata nel buco del nostro culo e che diventa il grande fratello in cui anche la mente umana si è lasciata sempre più imprigionare e programmare, alias controllo tecno-digitale in divenire per arrivare a violare quel tempio che è il corpo dopo averti "toccato" la mente...e il muoverti invece in uno spazio dove si libera una "casualità" attraverso il tuo essere, in fondo poco probabile razionalmente ma recepita come connessione a un livello profondamente intuitivo, e che guida in senso evolutivo anche la tua vita Gianluca, in un più ampio campo di espressione della Coscienza creativa. Pensa che due balle altrimenti, saresti un automa imprigionato in un ripetuto schematico controllato movimento pre-programmato, con emozioni artefatte e, quindi, senz'anima, l'uomo tekno. Come puoi riconoscere la finzione, il naturale dall'artificiale, il vero dal falso? Ti metto un video qui sotto per capire di cosa sto parlando, che erano 3 anni fa e il tempo corre...e io mi permetto, da ignorante che ha solo delle vaghe concezioni, di affermare che è la punta del "visibile" che ci aspetta, o aspetta quel che rimane dell'essere umano.
https://youtu.be/Sq36J9pNaEo
PS Come allegare il file qui della traduzione di uno degli articoli di Lanka? Lo trovo personalmente prezioso da integrare e da approfondire, visto il passaggio del presunto "virus".
Nel blu (dipinto di blu)
Ribadisco che non noto questa gran differenza rispetto all'atteggiamento che il potere ha tenuto verso le masse nel resto della storia umana.
Tre o quattromila anni fa, il controllo sui singoli era esercitato militarmente, con la minaccia dello sterminio o della deportazione di massa, come visibile in certi divertenti bassorilievi assiri o in certe pitture egizie.
Sono cambiati gli strumenti e le modalità di controllo, oggi soprattutto mediatiche (è il mio più antico cavallo di battaglia, figuriamoci se non lo so), e possiamo star certi che cambieranno ancora infinite volte, così come cambieranno gli strumenti di resistenza.
Quindi? Dove sarebbe il controllo assoluto che il temibile NWO sarebbe in grado di esercitare stabilmente sul mondo e sulla storia per tutta l'eternità? Il potere dei loro media, così come il potere dei loro eserciti del passato, è funzione della loro rilevanza geopolitica. E' sempre la politica la base del potere. Elimina o indebolisci quella e tutto il resto si sgretola e/o cambia forma di conseguenza.
Mi spiace, qui non ti seguo più. Capisco il tuo desiderio di volare alto nei reami dell'astrazione - come del resto annuncia il tuo avatar - e in buona parte lo condivido. Ma mi sono dato come regola stabile quella di restare coi piedi il più possibile piantati sul terreno quando discuto e di tentare goiosi voli pindarici soltanto quando sono da solo (lo faccio spesso). Viviamo tutti nello stesso mondo materiale, mentre la magia e la spiritualità sono dimensioni strettamente individuali. Perciò, quando si dialoga, meglio limitarsi al pane e salame. Quando si vola è diverso, e io non amo farlo in compagnia.
Grazie...e se mi credi...
Grazie.
Se mi credi, il giorno 11 settembre 2001, appena tornato il pomeriggio dal lavoro, dopo aver osservato le immagini da Nuova York alla tv, dopo al massimo 5 minuti, non di più, ho pensato: "Eccoli ! Hanno cominciato !".
Sapendo, intuendo, immaginando con certezza che era un false flag organizzato da "loro" e che era l'inizio del nuovo mondo che "non sarebbe stato più come prima".
Il marzo scorso, identica sensazione dell'inizio della seconda puntata.
E tralascio le farse di tutti gli attentati terroristici nel mezzo.
E mi sono sempre chiesto da dove venga questa "chiaroveggenza". Una parte, sicuramente, è dovuta a un trentennale interesse e relative letture riguardo agli "organizzatori". Quest'ultimo punto si rifà al tuo punto 4).
Però io credo (anche) che sia "qualcosa" di "ancestrale" che non riesco a mettere a fuoco.
L'immensità ristretta
La faccenda di Kennedy è la miglior dimostrazione in assoluto di ciò che dico. E cioè che alle corti non interessa schierarsi né per i Democratici né per i Repubblicani, né per la verità né per la menzogna, né per i complottisti né per i non complottisti. Messi alle strette, scelgono semplicemente la posizione che causa loro il minor numero di contraccolpi, di solito (come nel caso Kennedy e in molti altri) quella che è dominante nei media e dunque maggiormente condivisa.
Certo, e gli unicorni dove li mettiamo? Gianluca. Non gli piace schierarsi, ma gli piace vendersi, e si vendono ... a chi? Al fruttivendolo? o, magari, seguendo le indagini, ci si accorge che sono già assoldati, prima ancora che inizino a sedersi dietro i banchi di un'università o magari dopo, chi lo sa ...eh? ... e mettono la mano a mo' di Napoleone, ah ... okay, scusa è solo un quadro, quello.
Se tu hai deciso di saltare a pié pari cosa significhi spirituale, è un problema tuo, non del discorso e dei fatti che implicano queste verità in maniera logica e oggettiva e razionale e spirituale, e ne è di fatto il motore con cui si muovono determinate dinamiche.
Poi.
Non usiamo iperboli, oppure usiamole correttamente. La Chiesa, da quanto tempo esiste? vent'anni? ... Tu guardi le cose dalla prospettiva della tua infenitesimale vita umana e poi ti piace applicare discorsi temporali "infiniti" a seconda di dove la dialettica porta acqua al mulino del sofisma che hai messo in gioco.
cioè da quando si hanno notizie scritte delle società umane; perché è (come minimo) da allora che i potenti del mondo conosciuto si riuniscono per pianificare strategie comuni, dividersi le zone d'influenza, concludere accordi militari e commerciali che coinvolgono, direttamente o indirettamente, i destini delle rispettive popolazioni.
Esattamente, che sono quella cosa a cui ho già risposto. All'interno della grande matrioska, non solo è naturale ma è anche inevitabile che avvenga. Ho parlato di NWO - non di THANOS, se poi vuoi discutere di NWO così come se qui si stia parlando di THANOS e il Dottor Strange ...beh (che è quello che stai facendo) ... allora andiamo alla Marvel e scriviamo una nuova sceneggiatura firmata TotalRec e Calvero, così almeno facciamo i milioni e ci compriamo un'isoletta fuori dai coglioni da questa farsa.
Dove sarebbero mutati? Te la stai raccontando da solo. Il cerchio si stringe in una parabola perfettamente organizzata e, piano piano, le piccole matriosckette di cui parli, vedrai dove andranno a finire nella loro mutevolezza della grande cippa.
Come sopra.
Quello che tu chiami NWO io lo chiamo Storia. Ed è qualcosa che trascina tutti nel suo flusso, compresi coloro che tentano di modellarlo, riuscendo solo a restare, per brevi periodi, un po' meno degli altri in balìa delle onde.
Ti ha dato la risposta un altro collega.
________
Eh .... Gianluca, sull'immenso Alan Moore, rilancio e lo sotterro con un Eric Arthur Blair (se proprio vogliamo andare di citazionismo).
PS - concordo sulla funzione "valvola di sfogo" di Q -
Nota di servizio
PS Come allegare il file qui della traduzione di uno degli articoli di Lanka? Lo trovo personalmente prezioso da integrare e da approfondire, visto il passaggio del presunto "virus".
Manda un PM a Dusty
Decidere l'argomento
A chi gli pare, ma un giudice venduto non influisce sul sistema generale. Come dicevo, lo si è visto di recente con il caso di Trump: giudici "venduti" a Trump non hanno minimamente influito sulla "prudenza" (leggi: strafottenza) della Corte Suprema come sistema.
Non è che ho deciso di saltarlo, è che bisognerebbe capire di quale argomento vogliamo parlare.
Se vuoi parlare di spiritualità, non sono l'interlocutore adatto. Ne capisco pochissimo, e quel pochissimo lo considero attinente ad una dimensione privata che non amo portare nelle chat. Al massimo posso parlare del miglior modo di utilizzare politicamente sentimenti come l'odio, ma mi fermo lì.
Se invece vuoi parlare di politica, allora va bene, ma in questo caso la spiritualità c'entra come la marmellata sulle lasagne al forno.
Veramente è da una decina di post che sto cercando di portare il discorso su una prospettiva di lungo periodo, che è poi quella da cui meglio si vede che il NWO, come dicevo, è una cazzata sesquipedale.
Se ho citato gli ultimi venti o trent'anni è per farti capire che perfino in un lasso di tempo così limitato i programmi delle elite hanno subìto infinite modifiche, revisioni, aggiustamenti, drastiche inversioni di rotta; figuriamoci negli ultimi 500 o 5000 anni.
Vedere una pianificazione intenzionalmente lineare in questa sequela eterogenea di progetti di fase, elaborati da soggetti diversi per rispondere a una pletora di diverse situazioni contingenti, è un puro effetto di pareidolia. E' nell'occhio di chi guarda, non nella realtà.
Se ti sembra che le strategie e i programmi delle elite di oggi siano gli stessi di 30, di 300 o di 3000 anni fa, allora non so che dirti. C'è un limite di mancanza di percezione del reale oltre il quale è inutile insistere.
Beato te
Beato te.
Io all'epoca ero un imbecille completo che credeva ancora nella democrazia, nel comunismo e nelle Missioni Apollo. Mi ero bevuto tutta la narrativa mediatica sugli attentati, compreso il seguito di puttanate su Tora Bora, e solo tre o quattro anni dopo, grazie a Thierry Meyssan (e in parte al sito di Mazzucco), iniziò a scaturirmi qualche dubbio. Dubbio che poi, ingrossandosi come un torrente in piena, finì per travolgere ogni certezza, in ogni possibile ambito.
Per dire: se perfino una qualsiasi nullità come il sottoscritto rivede periodicamente, per intero, i propri progetti e la propria percezione del mondo, figuriamoci se non fa altrettanto chi il mondo deve dirigerlo.
io invece....
A me invece, a parte una particolare "ricettività" verso i piani di "quelli lì" (non so perché, ma li anticipo sempre), sono servite alcune letture. Anche quelle riguardanti la prima e seconda guerra mondiale:
per la prima: "Requiem per un impero defunto" di Francois Feitö. Ora quasi introvabile, pur se stampato da Mondadori
Lì mi si è aperto un mondo... Un solo esempio, non sapevo che l'Austria e la Russia negli anni precedenti la guerra, avevano uno sviluppo ora paragonabile al PIL a doppia cifra, oltre a conquiste sociali inimmaginabili per USA e Inghilterra. Quindi spiega le dinamiche prettamente massoniche sugli scopi della guerra e la manipolazione mentale delle masse (una pedina consapevole, esempio, fu Cesare Battisti, oltre al prezzemolo di D'Annunzio. Bastava pagarlo).
O che all'Italia, in cambio della neutralità (neutralità, si badi, non cobelligeranza) fu offerto il Trentino (senza alcuna motivazione storica a favore dei felloni Savoia e Trieste come città libera). Quindi, gli scopi erano due: distruggere gli imperi e (soprattutto) ammazzare a mò di sacrificio umano il numero più alto possibile di cristiani.
Per la seconda guerra, molti libri scritti dalla parte dei vinti. Un autore fondamentale è stato il grande e documentatissimo Gian Antonio Valli.
Quando il cervello si "sblocca" e si apre a qualcosa che non avresti mai creduto, arriva l' "effetto valanga" e ti sembra tutto chiarissimo per gli eventi presenti e futuri.
Poi, più avanti alcuni siti, alcuni sull'argomento della manipolazione (es.tal "Blogghete"....eh eh..) o quello di Santaruina (ora di nuovo attivo dopo un anno).
In parte Luogocomune e "in parte" i libri di David Icke, che, 25 anni fa, leggevo con sufficienza e sorriso di compatimento come un divertissment. Però, col senno di poi, dopo 20 e più anni....beh...su molte cose aveva ragione lui. Anzi...su quasi tutto. Anche se ho sempre avuto dei forti dubbi sul suo ruolo. Come fosse un "messaggero anticipatore" di "quelli lì", non so spiegarlo bene.
Poi il "libro principe" è "Massoneria e sette segrete" di Epiphanius. Imprescindibile ed è la "chiave" per capire i "loro" piani ma soprattutto il "loro" modo di pensare.
Poi per la verità sull'attualità, guardo distrattamente i titoli di Repubblica, Stampa, Corriere, etc, e penso esattamente il contrario.
Metodo infallibile.
Focus
A chi gli pare, ma un giudice venduto non influisce sul sistema generale.
No, ha solo influito nel decidere a quali élite conferire più potere. Fai tu.
Visione monca o a imbuto della questione. Non si asserisce che i Giudici siano il Nuovo Ordine, bensì manipolati per indirizzare "chi deve andare dove deve andare". I giochi non sono finiti.
Non è che ho deciso di saltarlo, è che bisognerebbe capire di quale argomento vogliamo parlare.
Del NWO, che è una religione e per motivi spirituali sta facendo e sta accadendo quello che accade e ti è nemico.
Prima cosa importante, della dimensione privata: nessuno ti chiede e ci chiede di farci partecipi della sfera intima. Se io parlo di questioni private, posso farlo aprendo un argomento "X" - magari, e parlarne, anche seriamente. Magari racconto di un'esperienza, ci vedresti qualcosa di male? (dipende sempre dall'approccio) ... e questo comunque non significherebbe abbassare le argomentazioni a livello di "Chat" stile salotti di Barabara D'Urso. Ma stiamo sereni, non è questo che stavo esaminando/discutendo.
Seconda cosa. Appunto. Ne capisci pochissimo, e non è una colpa e può esserlo. Lo puoi sapere solo tu. Puoi esserne ignorante: puoi non esserne interessato, puoi aver travisato, puoi non aver tempo di approfondire ... e tutti i "puoi/non-puoi" che vuoi; come per mille altri di noi. La colpa, al limite (anche se penso più a una causa), è che tutte le informazioni che dimostrano come la guerra in atto è a base spirituale, tu decidi scientemente e in maniera parcellizzata di non ritenerle degne di nota. Problema tuo, Gianluca, non delle informazioni e delle testimonianze; della monumentale bibliografia che gli concerne. Tu hai deciso di parcellizzare la questione s'un piano ultra-razionalista. Ancora un problema tuo e, soprattutto, non è un problema negli occhi degli altri, come dirai, ma sulla tavola della storia. E la storia - quella di cui parli - è fatta anche e soprattutto di guerre che hanno alla base una spinta spirituale religiosa (a volte come pretesto, a volte come convergenze casuali, a volte come stupidità umana, a volte proprio perché guidata da forze che non agiscono sul piano sensibile) e, in questa precisa dimensione, nel 2021: satanica (che non è il Diavoletto rosso e lucido di Hanna & Barbera).
Quindi hai deciso di limitarti e pretendi di avere una visione omnicomprensiva del problema.
Il discorso dell'odio, può essere un discorso valido filosoficamente (ti ricordo di non incitare ideologicamente e non per moralismi), così come potrebbe essere un discorso che torni comodo alle élite. Alle quali élite potrebbe ritornare comoda come formula più alta del Dividi et impera, prossimo venturo. Probabilmente accadrà.
E invece c'entra come la materia con l'energia che vibra nei suoi stadi fondanti. Questa è scienza, non fantascienza. Non solo c'entra, ma è il fondamento di tutti gli accadimenti cruciali dalla "rivoluzione" francese in poi. Così la smettiamo coi 3000 anni.
Lo è certamente da una prospettiva materialista. Quella che ti sei bevuta. Quella che ci eravamo TUTTI bevuti. Quella che ci inganna da sempre. Nessuno escluso.
E chi se ne frega, Gianluca. Sono piccoli aggiustamenti o grandi fregature che hanno preso. Inversioni di rotta, dove e in quale periodo, intanto. Dipende. Nei teatrini e nei palazzi "della" politica, se parliamo della modernità e pre-modernità, vorrai dire. La direzione verso il 1984 non si è mai spostata dalla prua della nave. E tu ci sei sopra e a influenzare le forze del timone è il NWO, non il capitano in plancia.
Usi iperboli alla sinfasò. La pareidolia esiste, se guardi le nuvole, o la figa quando sei innamorato, non le strategie massoniche, per dirne una tra le tante. Negli occhi di chi guarda c'è una sega, lì fuori c'è una pianificazione mondiale che mira alla disumanizzazione, di cui si era già previsto a cosa volevano giungere prima ancora che si sospettasse che i vaccini portassero all'autismo.
E ancora stai parlando di Thanos e non di NWO. E ancora sei nell'ottica materialistica dell'esistenza. Se fai finta di non sapere che c'è gente che si riunisce in riti satanici prima di sapere cosa fare, è un problema della tua pareidolia; o pensi che il fenomeno sia applicabile solo alle prospettive che meglio si confanno alle certezze materialistiche? Vuoi un consiglio? Detto senza arroganza o allusioni sarcastiche: lascia perdere le minchiate come Pareidolia, Rasoio di Occam, e Bias di stocazzo ... sono tutte formulazioni monche e deficienti della dimensione umana ...
... se tu parcellizzi, a me sta benissimo. Ma sono responsabile di quello che scrivo io, non di quello che interpreti tu (come diceva qualcuno su LC). Ti ho già illustrato che all'interno della matrioska, gli avvenimenti che vivono di vita propria non solo sono naturali, ma anche inevitabili che avvengano. Non solo. Ripetendoti che ti si è fissata nella testa di un "NWO" equivalente a THANOS (evidentemente pensavi che la mia era una battuta, ma è proprio la visione infantile che stai avendo della qiuestione), risottolineo che il NWO non ha mai avuto in tutte le epoche storiche il controllo. Per molti aspetti non ce l'ha neanche adesso. Non è ominiscente e non è la SPECTRE - non è Dio. Anzi è stato pure sotterrato nei secoli e silenziatosi; così come se domani sparisse il Buddismo e, per mille anni, ne rimanesse una sorta di "Eco" indefinibile nei retaggi dei popoli, poi, in un secolo "X" ... piano piano, riprende forma e forza e, soprattutto, imparando ancora meglio dagli errori del passato per essere più "invisibile" dove non serve mostrarsi ...
... ma il punto continua a essere un altro. Se per "altro" intendiamo focalizzare il senso cruciale della questione. Oggi - e non 3000 anni fa - siamo sotto attacco e siamo prede di una guerra spirituale e ogni obiettivo è in prospettiva di questa funzione. Se non lo vedi è soltanto la prova provata del perché non lo fermerai né Tu, né altri milioni come "Te" - se magari pensano che indirizzando l'odio "politicamente" serva a qualcosa. Quel che ti sfugge, è che la storia si è ripetuta sempre e soltanto per un motivo: per aver avuto fondamentalmente una convinzione materialistica e razionale e umana del potere, e della propria quotidianità quali uomini pensanti.
Chiudo
Direi che su questo possiamo anche chiudere la discussione.
Per quanto mi riguarda la religione è ed è sempre stata uno strumento della politica ed è al discorso politico (quindi pubblico) che va ricondotta.
La spiritualità, di qualunque tipo, è invece una dimensione strettamente privata.
Mescolare insieme le cause delle scelte politiche delle elite e le personali credenze astruse di qualche loro esponente esaltato, serve solo a non capire più nulla né di politica né di spiritualità.
Parliamo di gente che nel weekend potrà anche riunirsi per sacrificare vergini a Bafometto, ma quando prende decisioni sulle linee strategiche da adottare, lo fa tenendo i piedi ben saldi nella realtà concreta e utilizzando informazioni e contatti verificati.
E' per questo che ci fottono sempre: si muovono nel mondo reale, di cui hanno studiato e compreso i meccanismi, mentre noi siamo intenti a disquisire di spiritualità, di grandi princìpi, di fantasie e ombre varie. Credo che proprio nell'approccio che si ha verso lo studio dei fenomeni concreti risieda la differenza fondamentale tra le elite e le classi ad esse subordinate.
realtà
E' per questo che ci fottono sempre: si muovono nel mondo reale, di cui hanno studiato e compreso i meccanismi, mentre noi siamo intenti a disquisire di spiritualità, di grandi princìpi, di fantasie e ombre varie.
Non prenderla come una provocazione ma il mondo reale è proprio quello delle ombre. Non c'è niente di più reale, così come non c'è niente di più reale della matematica, nonostante nessuno abbia mai visto o vedrà mai coi suoi occhi un numero
L'Altra Europa
Books of Magic
Non è esattamente così. Il mondo dei numeri, delle parole, delle immagini, dei segni, è il mondo dei simboli. I simboli sono strumenti per manipolare, distorcere o creare ex novo la realtà. La realtà è il loro prodotto, ciò che vedi dalla finestra, ciò che tocchi quando esci per strada. La manipolazione dei simboli (che gli antichi chiamavano "magia") è uno degli strumenti con cui la realtà viene generata. E' la tecnica in cui si è specializzato l'apparato dei media ed è ciò che lo rende così potente. Ha meccanismi e modalità precisi, di quelli che, appunto, bisognerebbe imparare a conoscere, non solo per imparare a utilizzarli quando necessario, ma anche per elaborare dei "controincantesimi" utili a preservare un certo tipo di realtà contro chi vorrebbe trasformarla.
Non credo ci sia bisogno di specificare che la realtà in cui viviamo attualmente - come ogni altra che l'ha preceduta - è stata generata dalla manipolazione di simboli: manipolazione di parole (il termine "covid-19" con cui si è sostituito il termine "influenza"), di numeri (statistiche di mortalità create ad arte, grafici diretti a generare un certo tipo di effetto, dati raccolti secondo le esigenze, ecc.), di immagini (i camion con le bare, i cittadini di Wuhan che cascano a terra stecchiti, ecc.), di altri segni (le mascherine, i segnali di distanziamento a terra nei negozi e sui marciapiedi) con cui la realtà esistente fino a ieri è stata rimodellata in altra forma.
La manipolazione dei simboli attraverso i media è uno dei "meccanismi del mondo reale" di cui parlavo più sopra. L'azione politica, fondata sulla conoscenza approfondita dei risultati di tale manipolazione, è un altro.
Ci ricordiamo
Uheilà!
Ciao Maksi !!!
Ciao Maksi !!!
Certo che mi ricordo. I tuoi interventi erano (almeno per me) i più interessanti, insieme a quelli dei transfughi che scrivono qui...
P.S.: sarei interessato al libro.
religiosità
Total, accetto volentieri l'ultimo intervento e tutti i termini che hai usato, grassetti compresi.
Quel che non mi torna è come tu possa sostenere che la religione sia uno strumento della politica, quando l'esperienza religiosa è necessaria per la nascita stessa della politica. La politica è l'applicazione della legge dell'uomo. Non può esserci una legge senza un giudizio fra bene e male, senza un'idea di futuro e di sacrificio, ma intendiamoci, sacrificio nel senso di lavoro, energie spese per un'idea di futuro (astratto), in opposizione alla semplice soddisfazione dei bisogni. Insomma Dio secondo una concezione accettata da qualsiasi ateo: l'astrazione del miglior bene possibile per il miglior futuro, per l'intera comunità. Il sacrificio come lavoro per un bene superiore. Ma questa è l'essenza dell'esperienza religiosa. Non può esistere politica senza questi presupposti.
In realtà è la religiosità che è inscindibile, integrante dell'essere umano. Ovvio che bisogna intendersi sui termini, ma non si può dire che una cosa sia lo strumento di un'altra quando il fatto è smentito da un punto di vista evolutivo.
Ciao Zeus66
Grazie per gli aprezzamenti.
Se vuoi il libro (formato pdf) spediscimi la tua email via messaggio privato. Ti mandero' il link per scaricare il libro direttamente.
Ciao Totalrec
Mi sono scordato che avevo un profilo qua' dal lontano 2013.
Riguardo alla diatriba NWO e "agende geopolitiche" interverro' piu' tardi.
C'e' da dire che ambo due i concetti non sono assolutamente in contraposizione. Se il NWO (termine passato in auge da Bush Senior) e' la visione del progetto, l'agenda geopolitica e' il piano di lavoro. La visione rimane sempre la stessa, mentre certi piani possono essere adeguati per l'occasione. Dall'ultimo dopoguerra non vedo sinceramente grandi cambiamenti nei loro piani, anche nel versante geopolitico. Tutto, piu' o meno, e' stato preparato ed incentivato per preparare il collasso socio-economico dell'occidente.
Religioni
A me sembra lapalissiano fino all'imbarazzante che le religioni, fin dall'antichità più remota, siano semplicemente lo strumento attraverso il quale le elite trasformano i loro interessi specifici in valori morali collettivi, costruendo i concetti di "bene" e di "male" su ciò che è vantaggioso o svantaggioso per loro e attribuendo poi il tutto alla volontà ultraterrena di una divinità creata all'uopo. Le religioni servono anche a generare una realtà alternativa che il potere fabbrica e controlla direttamente, in cui costringe le masse ad abitare, in modo da tenere i loro pensieri e la loro percezione del mondo strettamente sotto controllo.
Così, nelle antiche civiltà mesopotamiche, il sovrano (cioè il principale rappresentante dell'aristocrazia terriera) era l'unico soggetto dotato della facoltà di dialogare con gli dei e portare la loro volontà nel mondo terreno.
Guarda caso, la volontà degli dei coincideva sempre con gli interessi dell'aristocrazia terriera.
Similmente, nel medioevo europeo, la tripartizione della società in bellatores, oratores, laboratores era frutto della naturale configurazione decisa da Dio stesso per le società umane.
Apostata e blasfemo chi pensava che a deciderla potessero essere state le elite ecclesiastiche e feudali dell'epoca per perseguire interessi particolari.
Vale anche per l'odierna religione del Dio Covid, che colpisce e punisce gli stolti che lo ignorano seguendo sue direttive imponderabili.
E' ovviamente da sciocchi negazionisti pensare che dietro alla sua invenzione possa esservi qualche progetto rispondente all'interesse dei gruppi di potere.
Altra cosa, naturalmente, sono la religiosità e la spiritualità, che sono dimensioni individuali, il momento privato e solitamente inesprimibile del contatto del singolo con l'ultraterreno.
Pareidolia
Eddai, Maksi, ma come fai a dire una cosa del genere?
Per quarant'anni dopo la fine della guerra l'Occidente è stato il luogo più prospero ed evoluto del pianeta.
Altro che collasso socio-economico!
C'era l'idea (cretina) che fossimo il top dell'evoluzione umana, a un passo dagli déi, che il resto del mondo e l'intero corso della Storia dovessero inchinarsi di fronte a noi.
Poi il mondo è cambiato, l'Occidente ha perso la sua centralità e i piani delle elite si sono adeguati al cambiamento.
Ma vedere una continuità tra i progetti geopolitici di allora e quelli di oggi è qualcosa di davvero allucinatorio.
Un effetto di pareidolia, appunto, il voler attribuire a posteriori un pattern univoco a fenomeni che non hanno nulla di lineare.
Antichità più remota?
Antichità più remota? mi scappa da ridere.. Tu parli di civiltà, quindi di civitas, polis, o quel che l'è. Io parlo di esperienza religiosa dell'uomo primitivo, di comunità che a un certo punto capiscono quali sarebbero le "leggi" e decidono di scolpirle sulla pietra. Non per rivelazione divina, ma semplicemente si rendono conto di quello che già fanno: non rubano, non uccidono (quelli della LORO tribù ) ecc. Non lo fanno perchè sanno che così facendo si creerebbe disordine e si aprirebbe le porte al pericolo. Non c'entrano nulla le tue "elite". Si tratta di concepire quali sono i valori secondo cui muoversi nel mondo. esistono poi le gerarchie di valori, e da lì i vari pantheon. Nessun uomo fa un passo senza tener conto di quei giudizi di valore che ha dentro di sè, che abiti in mezzo alla giungla o in città.
Prosperita' dell'occidente
Valori
Da che esistono le società organizzate, i "valori con cui muoversi nel mondo" li decidono le elite, non la moltitudine.
E li decidono secondo i loro interessi. Poi ci costruiscono delle religioni sopra per giustificare l'imposizione dei loro "valori".
Anche a me piacerebbe che non fosse così, ma è così.
Negare la realtà delle cose non migliora le situazioni. Capirla, a volte, può migliorarle.
Lascio perdere, stavo
Lascio perdere, stavo cercando un approccio razionale ma mi rendo conto di quanto sia sterile cercare di spiegare con la razionalità il perchè ci troviamo a combattere contro un culto che ha come unico scopo l'annichilimento dell'essere umano, non certo di controllare il mondo.
Un fatto del genere non può essere razionale evidentemente. E questo dà da pensare. Perchè se c'è una cosa veramente osannata oggi è la ragione.