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David Cameron, anche noto come Jack Sparrow

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Nella locandina: MBE Lord Jo Cricket si rilassa su un prato inglese dopo le fatiche italiane.

La mattina del 23 di gennaio non ero di servizio. Mentre sorseggiavo una tazza di the ho acceso la radio (che non posseggo quale apparecchio radiofonico separato, era la TV, ma sintonizzata su BBC RADIO 4) e improvvisamente preso da catarsi audiofonica non mi sono accorto che il mio biscotto d'avena si era irreparabilmente sciolto nel mio the (che qui è sempre al latte).

A reti apparentemente unificate, al mattino presto, ascoltavo una trasmissione che non esiterei a definire epocale. Il Primo Ministro britannico, Rt Hon David Cameron era in una sala di convegni privata nel mezzo di un discorso del quale io non sapevo niente, ma che era aspettato dal giorno prima e che probabilmente cambierà il corso della Storia. Della storia della Gran Bretagna e, fatto più importante per i lettori italiani, probabilmente di quella dell'Italia, nel bene o nel male. 1

Con una astuzia a dir poco diabolica (di cui i commentatori europei e buona parte di quelli del resto del mondo naturalmente non hanno avuto sentore, se no che astuzia sarebbe?) il PM annunciava al mondo che fra un paio d'anni, se lui rivincerà le elezioni, sarà tenuto un referendum per la permanenza della Gran Bretagna nell'EU, dentro o fuori.

Dov'è l'astuzia?

Cameron sa che la maggioranza della popolazione inglese, per motivi vari - e per la verità in genere niente affatto razionali - è contraria alla permanenza della Gran Bretagna nell'Europa Unita. Lo sanno tutti, per la verità. Anche i Laburisti che sotto la dittat.... il governo Blair (completato dal suo degno compare Brown, perché Blair era diventato ormai troppo imbarazzante) fecero vaghi cenni, in più occasioni tutte casualmente coincidenti con elezioni varie, ad un referendum sull'Europa proprio per collezionare i voti degli anti-europeisti.

Ma questo è quello che hanno colto tutti.

Quello che non tutti hanno colto è che un discorso di questo tipo di fatto ha proiettato la Gran Bretagna al di fuori dell'Europa e sta già succedendo mentre scrivo queste righe: è a giorni la realizzazione del progetto di dare alla banca centrale europea il controllo dell'Euribor (l'ente che praticamente decide quanto dovete pagare di interesse sul vostro mutuo), nel quale le banche inglesi intervenivano anche in altri paesi europei, notabilmente tramite la HSBC e la Barclays (e altri, curiosamente JP Morgan e Mitsubishi). 2 3

Il fatto che parecchi in Francia ed in Germania siano molto felici di vedere sfumare il potere della Gran Bretagna dal Continente - il vecchio sogno di Luigi XIV e Napoleone - specialmente dal punto di vista commerciale e finanziario, non significa che sia però per loro il così grande vantaggio che essi pensano che sia.

In primo luogo (e ne riparleremo più avanti), se la Gran Bretagna uscirà- come sta già accadendo - dalla EU, tale fatto sarà l'esempio lampante che si può fuggire da trattati per cui non era stata prevista l'uscita. E se escono loro, cercheranno di portarsi dietro tutti i PIIGS 4, come minimo, cercando di allettarli con la formazione di un Commonwheath esteso, che includa anche giganti economici asiatici.

E' chiaro che, a meno che il governo britannico sia formato da una massa di suicidi, dietro tutto questo c'è un piano a cui stanno lavorando da tempo, perché perdere il mercato europeo è considerata per loro una mazzata non da poco. Così si spiega la visita in India proprio ora. 5

E' un piano che ha bisogno di uomini per implementarlo. Negli ultimi 5 anni il servizio diplomatico ed il servizio segreto stanno reclutando come se non ci fosse un domani 6, il che porta a pensare che qualcosa bolla in pentola.

Anche le relazioni con un gigante imbolsito e artritico come gli USA non sono più tanto speciali. Obama ha criticato piuttosto chiaramente la mossa di Cameron. 7

Le forze armate inglesi si impelagano anche in operazioni non viste con troppa simpatia dagli americani come in Mali.

Ma la cosa che nessuno pensa è che il fatto che la Gran Bretagna sembri una piccola isola di pescatori senza ormai più quella grande importanza è fortemente voluta prima di tutto dalla Gran Bretagna stessa. "Keeping a low profile" è stata sempre una specialità britannica come l'"understatement" (a meno che avessero a che fare con gli Indiani, i quali notoriamente amano lo sfarzo e le frasi roboanti e santimoniose), al punto che è diventata un tratto essenziale del carattere britannico. 8

I signori di Francoforte dimenticano che per ben due volte hanno già tentato di sconfiggere delle forze armate che sembravano uno scherzo di cattivo gusto, con risultati orrendi per loro. Dimenticano anche che nella storia degli ultimi 300 anni (come minimo) tutto il progresso commerciale ed industriale del mondo intero era dovuto alla protezione della British Navy, ed alla organizzazione della borsa di Londra.

Come scrisse il famoso storico statunitense Carroll Quigley nel 1964 9 riferendosi al mondo pre 1914:

In tutte le parti del mondo la gente dormiva più al sicuro, lavorava più produttivamente e viveva vite più soddisfacenti perché la Gran Bretagna esisteva.  Navi britanniche nell'Oceano Indiano e in Estremo Oriente soppressero le incursioni di mercanti di schiavi, pirati e cacciatori di teste.  Piccole nazioni come il Portogallo, l'Olanda o il Belgio mantenevano i loro possedimenti oltremare sotto la protezione della flotta britannica.  Persino gli Stati Uniti, senza esserne consci, venivano tenuti al sicuro e mantennero la dottrina di Monroe [NDT= isolazionismo] dietro allo scudo della Marina britannica. Piccole nazioni erano in grado di preservare la propria indipendenza negli interstizi tra i grandi poteri mondiali, mantenuti in un precario equilibrio dalle tattiche piuttosto diffidenti di bilanciamento del potere del Ufficio Esteri britannico. La maggior parte dei grandi mercati commerciali, persino per merci come cotone, gomma e stagno che non produceva essa stessa in quantità apprezzabili, erano in Inghilterra, il loro prezzo nel mondo deciso da aste tenute da abili specialisti del commercio che esercitavano il loro lavoro colì.  Se un uomo in Peru avesse voluto spedire denaro ad un'altro uomo in Afghanistan, il pagamento finale sarebbe stato probabilmente eseguito da transazioni commerciali a Londra.

 

Il mondo sarebbe pervenuto al NWO nelle terrificanti proporzioni illustrate molto bene da Orwell molto tempo fa, se non fosse stato per il fatto che alla "Perfida Albione" un mondo in cui la Gran Bretagna sia solo una trascurabile parte dell'Impero Mondiale non è mai convenuto, ne mai ovviamente converrà, qualsiasi cosa potesse pensare Tony Blair e la sua banda.

La Gran Bretagna è sempre stata una spina nel fianco di chiunque volesse avere il potere sull'Europa e sul Mondo. Ha sempre lavorato contro ed a favore allo stesso tempo sia di amici che di nemici, mantentendo una costosa ed estensiva rete di raccolta di informazioni in ogni paese del mondo ed infiltrando alleanze al solo scopo di minarle dall'interno.  Personalmente ritengo che durante la Guerra Fredda, nonostante tutti i film di spionaggio più o meno seri (che sono, come tutto il cinema dei grandi numeri, operazioni di propaganda per mascherare la realtà) degli ultimi 50 anni, la Gran Bretagna fosse molto meno "disamica" della Unione Sovietica di quanto non si pensasse, al punto che le famose "talpe" dei servizi segreti britannici potessero essere addirittura parte di una strategia a largo respiro che portarono, tra l'altro, all'ascesa di Andropov come segretario del PCUS, con tutto quel che ne seguì.

 

Il fatto chiave in tutto ciò è che il NWO sembra essere veramente inevitabile.

 

E' la logica della nostra civiltà ad imporlo e non i sotterfugi, i complotti e le società segrete (che pure esistono, ma sono più spesso l'espressione di gruppi di potere e del loro lavoro per restare al vertice della futura piramide o per contrastare chi potrebbe esservi deputato a restarvicisi).

Paradossalmente l'unica scappatoia che abbiamo avuto fino ad ora (perché non siamo ancora nel NWO e sono almeno 600 anni che l'apocalisse dell'Impero mondiale sta quasi per realizzarsi) è stata portata avanti e mantenuta in vita dai pirati.

I Pirati delle Isole Piovose sono l'unica cosa che ha tenuto a bada il NWO, con la Massoneria, l'intrigo e le operazioni contabili, sparando occasionali bordate quando ce ne fosse stato bisogno.

So che questo mio punto di vista andrà a cozzare in maniera eclatante con tutta la letteratura "combloddista" che mette sullo stesso piano (e assimila nella stessa banda Massoni e Bankieri, Capitalisti e Mercantilisti, ma tant'è, è ora di far sentire una voce alternativa, anche se probabilmente causerà la mia crocefissione virtuale.

Partiamo dall'inizio.

 

E' insito nella nostra cultura agricola totalitaria il controllo del territorio.  Di TUTTO il territorio.  Fin dal racconto biblico si può capire che solo cacciatori-raccoglitori, pastori nomadi, commercianti, biscazzieri, pirati e pescatori di successo si sarebbero opposti con una certa veemenza all'avanzata inevitabile degli agricoltori, o avrebbero cercato di mantenerli disuniti.

Nessuno sa come sia successo e quando (la storiografia più accettata punta sulla Mezzaluna Fertile solo perché è da lì che proviene il racconto biblico e perché i reperti archeologici sono più facili da trovare il zone desertiche vicine a civiltà ancor oggi consolidate, così se finisce la gazzosa basta mandare un ragazzino a comprarla nel bazar vicino: prova a farlo nel Takla Makan), ma sicuramente qualche popolazione che aveva condotto la vita solita di tutti quanti nel giardino dell'Eden per milioni di anni, pensò in un periodo di crisi di trarre gran parte del suo fabbisogno alimentare da piante coltivate.  è sicuro, anche solo per logica, pensare che l'agricoltura fosse nota dai tempi dei dipinti delle caverne francesi e spagnole, solo che aveva sempre avuto una parte marginale o al massimo solo equivalente a quella della raccolta e della caccia nell'economia degli uomini.

Se però l'agricoltura diventa intensiva, nonostante questo modello sia economicamente SVANTAGGIOSO 10 rispetto a quello che lo precedeva si verificano un paio di eventi.

Il primo è che non dovendosi o meglio non potendosi più spostare di continuo, non hanno più ragione di esistere i metodi che erano sempre stati utilizzati per la limitazione delle nascite, che significa un aumento esponenziale della popolazione con conseguente espansionismo e forza militare espressa in carne da macello umana, disponibile in quantità non sostenibili da nessuna cultura di cacciatori-raccoglitori.

Il secondo è la nascita del concetto di proprietà, che probabilmente nasce quando, essendo riusciti a distruggere tutti i competitori animali che fossero interessati a campi e animali da cortile, bisogna difenderli anche da altri umani che semplicemente non contemplano che qualcuno si eriga al rango di divinità e possa pensare di decidere della vita e della morte di intere specie vegetali ed animali su un territorio o che abbia dei diritti speciali sulla natura di un determinato territorio solo per il fatto di averla modificata incoraggiando e difendendo la crescita delle poche specie di piante ed animali favorite e più convenienti.

Dal concetto di proprietà tribale si passa al concetto di proprietà personale dei governanti quando alcuni specialisti si dedicarono all'addomesticamento non più solo di animali ma bensì anche di uomini e resero indisponibile se non tramite loro tutto il cibo che giaceva nei magazzini ormai resi sicuri e sotto costante controllo, non solo per difenderlo dagli animali "nocivi" come era stato fatto fino ad allora, ma per regolamentarlo al fine di ottenere in cambio lavoro, energia e più prodotti dai loro greggi sia animali che umani.

A quel punto si ebbero classi di persone (con metodi agricoli tradizionali si presume che fossero uno su ventuno persone) che potevano specializzarsi in governo, religione, artigianato e commercio, e lasciando tutti gli altri nella condizione di bestiame umano.  Quelli che non si potevano addomesticare venivano esclusi – che in genere significava la morte per mano delle tribù confinanti o il modo di colonizzare un'altra area mandandoci i reietti ad esportare la civiltà agricola, come è stato fatto un pò dovunque, e più recentemente in Australia.

Questa organizzazione sociale fu poi fondata sulla CROCE (o crocicchio) che divide la popolazione in quattro caste circondate dalla palizzata che forma il villaggio.  Le due direttrici che intersecano il villaggio dividendolo in caste conducono ad almeno altri quattro villaggi e così, colonizzando fino alla fine (in tutti i sensi) del mondo, si è espansa la nostra civiltà fino a circa 600 anni fa, quando si era pronti per un Impero Eurasiatico, prodromo dell'Impero Universale prima dell'inevitabile catastrofe.  Queste catastrofi si erano ripetute periodicamente in tempi precedenti secondo uno schema abbastanza prevedibile e, ugualmente in maniera prevedibile, si sarebbero trascinate fino alla fine per mancanza di spazio nel quale un nuovo impero potesse riformanrsi.

L'unica opposizione nel garantire l'Escathon è stata sostenuta dai pirati, di terra e di mare.  Quelli di terra, provenenti dalle steppe dell'Asia Centrale, nonostante il loro successo nello spazzare via ogni impero che si estendesse ormai su tutto il mondo "conosciuto" e perciò soggetto ad una Apocalisse locale che ne determinava l'indebolimento e la possibilità di attacco dei predoni, furono eliminati del tutto nel 18mo secolo (gli ultimi rimasugli di quello stile di vita calcarono le campagne del Friuli, aggregati all'esercito nazista).  I pirati di mare, invece, prosperavano.  Sebbene alcuni di loro nelle loro remote isole si servissero del loro bestiame umano esattamente come tutti gli altri, il fatto di essere soprattutto pirati o commercianti diede loro il vantaggio di pensare al di fuori delle maniere standardizzate e di cercare di evitare in tutti i modi, anche tramite l'accellerazione del progresso tecnologico per fare in modo di difendersi da popolazioni più organizzate e con potenza agricola superiore ed evitare in questo modo l'Apocalisse Mondiale, per il semplice fatto che a loro l'Impero Universale non conveniva affatto.

Questi signori, per dirne una, si staccarono dal Papato non per questioni dottrinali ma perché la Chiesa Cattolica era la manifestazione culturale più evidente degli ideali agricoli: non a caso al Catechismo mi hanno insegnato che quando tutti diventeranno Cattolici in tutto il Mondo, Cristo ritornerà a giudicare gli uomini (con tanto di Angeli e spade di fuoco).  Loro lo sanno: quando non ci sarà più spazio sarà l'Apocalisse.

Curiosamente negli ultimi 400 anni quasi tutte le spinte che hanno impedito un Governo Imperiale Mondiale sono state iniziate (sotto forma di innovazioni tecnologiche, innovazioni politiche, innovazioni sociali) proprio nelle isole dove ora, non a caso, risiedo, in tutte le maniere possibili, nessuna esclusa.

Sempre da Quigley:

La conquista del problema della produzione di cibo, conosciuta come Rivoluzione Agricola, cominciò in Inghilterra non prima dell'Inizion del 18mo secolo, non più tardi del 1725. La conquista del problema di produrre beni manifatturati, conosciuta come Rivoluzione Industriale, cominciò pure in Inghilterra, circa 50 anni dopo la Rivoluzione Agricola. [...] La Rivoluzione Agricola fu un immenso passo avanti [...] in alcune aree 3 uomini potevano produrre cibo per 21 persone, sollevandone 17 da lavori agricoli. [...] Questi avanzamenti agricoli dopo il 1725 resero possibile l'avanzamento nella produzione industriale dopo il 1775, fornendo il cibo e perciò le braccia per la crescita del sistema industriale ed la crescita delle città industriali.  Miglioramenti nella sanitanizzazione e nei servizi medici contribuirono allo stesso fine tramite la riduzione del tasso di morti e rendendo possibile per un grande numero di persone la vita in città senza il pericolo di epidemie.  La rivoluzione dei trasporti pure contribuì con la sua parte nel creare il mondo moderno.  Questa contribuzione cominciò abbanstanza lentamente nel 1750 circa, con la costruzione dei canali e quella delle barriere con il nuovo metodo di costruzione delle strade inventato da John L. McAdam (strade macadamizzate). [...] Dopo il 1825 ambedue vennero migliorate di gran lunga dalla crescita di una rete di ferrovie [...]

 

Quindi, nonostante sembrasse che Il nuovo Grande Impero Americano Fine della Storia che sembrava avere preso le redini del mondo dopo la sconfitta dell'URSS avesse solo da superare l'ostacolo fittizio del mondo Islamico (che è ora in tutto e per tutto un imperialismo agricolo, anche se originariamente nato anche lui da pirati di terra e che ha anche esso messo a suo tempo i bastoni fra le ruote all'Impero mondiale sempre con i mezzi dell'innovazione tecnologica che spinge un passo più oltre l'Apocalisse) non ha considerato che i vecchi padroni della costa occidentale non sono ancora dei pirati addomesticati.

Essi sembrano preparare un nuovo trucco della valigia per scippare ancora una volta parte dell'Europa a qualunque controllo Imperiale e cercheranno di riappropriarsi in maniera "understated" delle loro vecchie colonie, Italia compresa, usando gli stessi metodi dell'altra volta: intrigo, propaganda e belle speranze.  Anche perché sono estremamente più presentabili e stilosi dei loro concorrenti, come i loro uomini (Travaglio e soprattutto Beppe Grillo, in questa tornata, come prima erano stati Mazzini e Garibaldi: solo MI5 poteva creare qualcosa di così stiloso come il M5S): saranno anche dei burattini, ma non hanno QUELLE FACCE.  Quelle facce ottuse da contadino violento e brutale, gretto, avido e oscurantista, anche se col doppio petto e fior di lauree. 

Vuoi mettere quanto è figo invece Jack Sparrow? 11

PS

Già me l'aspetto, la domanda: "da quale parte stai tu?".  Da quella di Mulai Ahmed er Raysuni 12, il Magnifico, l'ultimo dei Pirati Barbareschi: a volte bisogna viaggiare a zig-zag, per mantenere una rotta costante...

 

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Neanche hanno aspettato che finissi le note....

Ritratto di Pike Bishop

e gia' le agenzie di rating si scagliano contro la Gran Bretagna:

http://www.bbc.co.uk/news/business-21557243

Spero che non sia colpa mia cool

 

 

gia & come

Ritratto di Calvero

... un'analisi complessa. Complessa per riuscire a tenere uniforme la visione di insieme anche in senso temporale. Già il tempo! Te parli, Pike, che potresti venire "crocifisso" dai complotttisti della rete, io invece penso sempre a quello che penso da tanto tempo .... che quello che ai più riesce sempre ostico da comprendere od osservare in una più precisa prosettiva, è l'idea che si fa l'uomo del Tempo che passa e di come non è capace di accettare che qualsiasi proposito di controllo e di Potere non può essere inteso se non al di là di un percorso generazionale. Gli scopi sono sempre scopi che chiedono lungimiranza. Come quando ripeto su LC che per noi hanno (noi intesi come generazione) hanno già lavorato.

Sono anche sempre stato dell'idea che fossero le fazioni che devono spartirsi la torta del controllo a generare apparenti contraddizioni, e che non è mai esistito alcun grande Capo ... esiste la volontà di un nuovo Reich (o del proseguimento sotto la pelle della storia del precedente)...

... infondo si tratta di comprendere la consapevolezza dei Poteri della nostra immaturità a riconoscere la Vita nel suo processo più Potente, fruttuoso e sano. Quello della Vita Rurale. Ed è sempre la modernità il nostro pericolo. Le città sono la nostra tomba. Ma tant'è.

Ora vorrei capire però come si verrà incanalati. 

 

Golan Trevise

Ritratto di Manfred

Dalla tua approfondita disamina pensavo uscisse la figura di Golan Trevise a capovolgere le sorti del futuro impero, innestandosi in presa diretta nel mezzo della lotta per riportare il piano Seldon nei suoi binari originari, per un attimo avevo dimenticato che tu percepisci la seconda fondazione come subordinata alla prima e non il contrario.

 

Manfred

Golan Trevise?

Ritratto di Pike Bishop

Mi spiace ma non ho letto e non leggero' Azimov.  Mi tedia e tende a riempire libri di miriadi di piccole cose che sa per parlare di cose che non capisce, tentando cosi' di farla franca ugualmente.  Un grande della fallacia logica amato da brufolosi nerd di tutte le generazioni. Se avessi un suo libro lo regalerei alla locale biblioteca, cosi', per sadismo.

Pianeta Gaia

Ritratto di Manfred

L'ho citato solamente perchè Asimov è l'autore preferito e l'ispiratore di Roberto Casaleggio, forse da un ragionamento formale le  

sue conclusioni riguardo il futuro impero,  possono essere tacciate di fallacia logica, ma spostandosi sul suo mondo virtuale e

osservando ciò che sta accadendo ora in Italia, le definirei piuttosto lungimiranza.

Manfred

Ballarò

Ritratto di Manfred

Ieri nella "trasmissione" è stato ospite l'ambascitore inglese in Italia, mi ha riferito un amico, cercando di spiegarsi il motivo di quella presenza. 

Manfred

V per...

 

Come al solito molto interessante.
È un peccato che sua Maestà non abbia potuto visitare la terra dei cachi, dopo la tua analisi/narrazione forse qualche spunto interessante lo si sarebbe potuto cogliere. Disdetta!
 
A proposito del tuo zigzagare, di Raisuli e del rapimento dell' americano, ho trovato una curiosità:
 
http://augusto.digitpa.gov.it/gazzette/index/download/id/1904135_PM
 
A pagina nove della Gazzetta ufficiale del regno d' Italia del 9 Giugno 1904, alla voce DIARIO ESTERO, si trova un breve resoconto del rapimento Perdicaris dove il "gazzettiere" descrive i contrasti tra USA e GB e il tentativo di "liberare un suddito americano"! Ah, come cambiano i significati delle parole...
 
Tornando all' articolo, se le tue intuizioni dovessero essere centrate, troverei assai divertente l' uso della V rossa nel simbolo dell' infiltrato di sua Maestà. Roba da professionisti. O forse no, V in effetti marcia su Londra per abbattere un governo Orwelliano. Boh?