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La proprietà intellettuale: l’innovazione dovrebbe servire i consumatori, non i produttori

I sostenitori dei diritti di proprietà intellettuale si basano spesso su una di due linee di ragionamento. La prima si basa sulla mancata comprensione del fatto che la frequenza o la quantità delle innovazioni determinano la crescita economica. La seconda è fissata nella domanda, “    Quindi, se spendo 1 miliardo di dollari in Ricerca e Sviluppo per portare una nuovo farmaco sul mercato, chiunque sarebbe in grado di copiare il mio prodotto senza essere ricompensato?”. Entrambe sono basate sullo stesso errore fondamentale: assumere che l’innovazione sia una questione di produzione. Non lo è. L’innovazione è tutta questione di abilità imprenditoriale, ed è per questa ragione che i diritti di proprietà intellettuale non aiutano e non possono aiutare.

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