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7 buoni motivi per sentirsi filo-israeliani

Oggi una grande parte di persone si dichiara o si sente filo-israeliana. 
Data la complessità e la gravità dei fatti legati allo Stato d'Israele, suona quantomeno strano che un così alto numero di persone si sia schierato nettamente e con convinzione da una parte: ho cercato quindi di fare il punto della situazione ricercando i possibili motivi per cui ci si dichiara o ci si sente dalla parte d'Israele, basandomi per lo più sulla mia esperienza personale, che comprende anche l'analisi di testi o discorsi provenienti dalle fonti più disparate (media, mondo politico ed economico, articoli e libri, discussioni tra persone comuni ecc.). 
Riassumerò ora queste motivazioni procedendo per punti.

 
1. Ignoranza 
1.1 Ignoranza storica
1.2 Ignoranza attuale 
 
1.1 
Ignoranza storica significa che non si conoscono i fatti storici, si ignora come e perché si è giunti oggi a questo stato di cose: la maggior parte delle persone dà semplicemente per scontata la situazione attuale senza porsi domande. Moltissimi non hanno la più pallida idea di cosa fosse la Palestina prima della creazione dello Stato d'Israele1, non sanno cosa ci fosse lì, chi ci viveva2, o che molti ebrei risiedevano senza problemi in territori arabi, o che Gerusalemme, ancora ai primi del '900, fosse una città in cui i diversi culti si rispettavano a vicenda e genti diverse non avevano motivo di odiarsi3. Ignoranza storica. 
La maggior parte delle persone non conosce il termine "sionismo"4, non sa chi e perché ha deciso la creazione ex-nihilo dello Stato d'Israele, con quali (ingenti) fondi e con quale spiegamento di forze in fatto di propaganda5
Una ignoranza abissale, netta, cruda, che en-passant viene alimentata, e non colmata, dall'istruzione di massa. C'è un perché anche a ciò, ma sarà più chiaro alla fine di questo scritto. 
 
1.2 
Ignoranza attuale significa che non si conosce la reale situazione odierna della Palestina6, non si sa cosa davvero avviene in quei luoghi, per mancanza di informazioni o per abbondanza di informazioni distorte o di parte (informazione "a senso unico"). 
La maggioranza delle persone ha come unica fonte di informazioni i mass-media, cioè la televisione, più eventualmente la lettura di qualche quotidiano e l'ascolto dei radiogiornali, che comunque su questo argomento paiono nettamente allineati. Ma si tratta principalmente della televisione e nella fattispecie dei telegiornali. 
Purtroppo moltissimi pensano ancora che i TG riportino i fatti, ci diano notizia degli avvenimenti come sono realmente. 
Un pensiero davvero ingenuo. Un pensiero terribilmente ingenuo e deleterio. 
I TG esistono non già per riferire i fatti ma per plasmare la realtà, per costruire una visione di massa delle cose: per creare l'opinione pubblica7 tramite la selezione accurata delle notizie da dare e da non dare, di come darle, di quali parole usare, quale tono di voce, quali immagini affiancare8. E' una vera e propria scienza9, che ci si guarda bene dallo svelare alla massa dei "profani"7
Ecco quindi che, quando ci abbeveriamo alle notizie dei mass-media pensando di ottenere la verità dei fatti, stiamo invece coltivando (o meglio stiamo permettendo a chi ha potere di coltivare) in noi i semi dell'ignoranza e della mistificazione. 
Se andiamo a indagare chi detiene i mass-media (tv, radio, riviste, quotidiani), ci accorgeremo che in tutto il mondo è uno sparuto gruppo di colossi dell'informazione10, che si contano sulle dita della mano, a spartirsi le migliaia e migliaia di fonti11 che noi riteniamo diverse e in concorrenza solo perché portano un diverso logo in sovraimpressione o un diverso titolo in copertina12
E se poi indaghiamo da dove provengono le notizie che riceviamo ogni giorno, scopriremo che c'è un esiguo numero di agenzie di stampa13 che forniscono al mondo le notizie che plasmano la nostra visione degli eventi, e un numero ancor più esiguo di agenzie da cui i mass-media attingono le traduzioni dal Medio Oriente14
Le notizie sono in realtà nelle mani di pochissime persone: un po' come accade per le previsioni meteo che, seppur date da una quantità di emittenti e giornali, provengono tutte da un'unica fonte (l'Aeronautica Militare)15. E' lo stesso meccanismo, ma non ce ne accorgiamo. D’altra parte, la concentrazione del potere nelle mani di un pugno di aziende è realtà comune16
 
Per questo primo punto esiste un'ottima soluzione: se ignoriamo qualcosa, basta colmare le nostre lacune visitando qualche libreria, o biblioteca, o ancora iniziando qualche ricerca in internet. L'ignoranza si può risolvere, basta avere voglia di studiare e approfondire. Il passo più importante, comunque, è riconoscere di essere ignoranti su un certo argomento. Non vi è nulla di sconveniente in questo, anzi prendere coscienza di carenze nelle nostre conoscenze è segno di intelligenza: umiltà, pazienza e volontà ci renderanno poi in grado di colmare le lacune.

 

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Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria. Anche per il genocidio palestinese!

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Il video di cui alla nota 3

Ritratto di Eileen Morgan

Il video di cui alla nota 3 non è più disponibile perché è stato cancellato l'account youtube che lo aveva caricato. Stiamo cercando di fare un nuovo up-load: appena disponibile modificherò il link.

La percezione della realtà

Ritratto di Calvero

La percezione della realtà odierna con l'Ignoranza storica e l'Ignoranza attuale è l'Uroboro per antonomasia - in cui l'informazione si auto_ingoia e rigenera, così, grazie a questo miracolo Orwelliano, chiunque si muova dall'interno di questi piani di ignoranza e si porrà domande, pure quelle che vorrebbero mettere in dubbio lo status quo ...

... comunque riceverà risposte che in realtà non saranno tali, ma saranno come dei Feed-Back automatici che riporteranno all'originale inganno e contemporaneamente inibiranno un reale processo di indagine.

La collettività proprio in ragione di credere che l'informazione provenga da agenzie indipendenti, sarà ovviamente spinta a rinnegare una forma mentis che intende porsi in senso rivoluzionario cioè, tradotto, giornalistico così come il termine originariamente voleva indicare.

La figura dell'uroboro è

Ritratto di Eileen Morgan

La figura dell'uroboro è veramente calzante. Un circolo vizioso che però possiamo e dobbiamo spezzare.
Grazie per l'acuto commento :)