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Politica

I VERI MOTIVI PER I QUALI SI PAGANO LE TASSE

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Purtroppo ho ritenuto necessario scrivere una lista di motivi VERI per i quali si pagano le tasse (oltre al fatto che se non le si paga si è depredati, rapiti e magari uccisi dallo Stato) perchè semplici fatti sono stati occultati così bene nei recessi estremi delle menti del bestiame umano che la semplice verità e' divenuta proverbialmente rivoluzionaria.  Ecco il mio elenco:

1. Per essere obbligati ad usare come moneta (perchè lo Stato impone il pagamento delle tasse nella moneta che esso approva, ed in nessun altro modo) moneta falsa, in genere (se va bene) in forma pezzi di carta emessi dalla Banca Centrale, ovvero gli strozzini di fiducia dello Stato.

Fini, Grillo, Travaglio - e il giornalismo che non fa i conti con sé stesso

A Fucecchio (Firenze), dalle mani del Presidente onorario dell'Accademia della Crusca, il giornalista Massimo Fini ha ricevuto il 'premio Indro Montanelli' alla carriera. Sul palco, il giornalista Marco Travaglio ha commentato quegli stralci che meglio rappresentano il lavoro corrosivo [ma non cinico] di un giornalista, cronista, editorialista che nella sua carriera ha scritto per oltre cento testate.

A rendere ancora più viva e interessante la premiazione, fresca di pochi giorni, è stata la presenza di Beppe Grillo che, salito sul palco, ha voluto omaggiare Fini sia a titolo di amicizia e sia in nome della stima che ha nei suoi confronti, ma anche per sottolineare quello che lui pensa in merito all'ordine dei giornalisti.

Propaganda Elettorale

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Anche qui, tristemente, facciamo propaganda elettorale:

 

 

 

Silenzio, si gira la Primavera a Natale

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Nella locandina: manifestazioni con forconi marca Langley a Teheran, 1953

Come forse sapete vivo nel Regno Unito e sono suddito della Corona Inglese.

Da queste parti non sembra vero quando una succosa notizia si presenta dal paese dei pelati Cirio, del salami (!!!) e del garlic bread (che purtroppo non esiste, in Italia, con la possibile eccezione di Rivoli, presso Torino dove come ogni francese che si rispetti mangiano tonnellate di aglio).  Qualsiasi piccolo avvenimento, specie che dia adito ad un po' di folklore e di critica agli strambi abitanti dello stivale che qui e' considerato in fondo una Colonia Britannica - tanto e' vero che il servizio segreto che si occupa dell'Italia non e' il MI6, ma invece MI5, quello domestico - e' ghiotta occasione per tirare su di un facile bersaglio e per piu' o meno bonarie prese in giro nei confronti dell'Italia da parte dell'informazione, specie quella statale della BBC.

David Cameron, anche noto come Jack Sparrow

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Nella locandina: MBE Lord Jo Cricket si rilassa su un prato inglese dopo le fatiche italiane.

La mattina del 23 di gennaio non ero di servizio. Mentre sorseggiavo una tazza di the ho acceso la radio (che non posseggo quale apparecchio radiofonico separato, era la TV, ma sintonizzata su BBC RADIO 4) e improvvisamente preso da catarsi audiofonica non mi sono accorto che il mio biscotto d'avena si era irreparabilmente sciolto nel mio the (che qui è sempre al latte).

A reti apparentemente unificate, al mattino presto, ascoltavo una trasmissione che non esiterei a definire epocale. Il Primo Ministro britannico, Rt Hon David Cameron era in una sala di convegni privata nel mezzo di un discorso del quale io non sapevo niente, ma che era aspettato dal giorno prima e che probabilmente cambierà il corso della Storia. Della storia della Gran Bretagna e, fatto più importante per i lettori italiani, probabilmente di quella dell'Italia, nel bene o nel male. 1

Con una astuzia a dir poco diabolica (di cui i commentatori europei e buona parte di quelli del resto del mondo naturalmente non hanno avuto sentore, se no che astuzia sarebbe?) il PM annunciava al mondo che fra un paio d'anni, se lui rivincerà le elezioni, sarà tenuto un referendum per la permanenza della Gran Bretagna nell'EU, dentro o fuori.

Dov'è l'astuzia?

"Fenomenologia Grillo"

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Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro.

-- Charlie Chaplin

 

Una storiella racconta che nella Tribù Pellerossa un bambino si avvicina al Grande Capo e in maniera insolente chiede:

-  Grande Capo, ma chi è che sceglie i nomi nella nostra tribù, i nostri genitori?

-  No ragazzo.

-  Chi allora?

ARBEIT MACHT FREI

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Nella locandina: Ingresso del campo di concentramento di Theresienstadt

 

Cosa c'e' ancora da dire sul primo maggio?

Senza andare per derive demenziali sulla corrispondenza della data con rituali pagani assortiti, e' chiaro come le classi dominanti - come sempre da qualche secolo a questa parte - ci avessero preparato un teatrino in cui le due facce della medesima medaglia (l'industrialismo) avevano connotazioni falsamente antagoniste. 

L'aspetto piu' subdolo del teatrino era proprio il canovaccio "antagonista", nel quale i sottoposti trattavano la loro schiavitu' come bene supremo. 

Le Ultime Grida dalla Savana

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Sento da piu' parti gridolini sommessi di protesta contro l'attuale Governo Italiano.  Gente che vorrebbe raddrizzare la situazione.  Una situazione che era compromessa fino dall'Armistizio e che precipitò non troppo tempo fa.

Ma è troppo tardi.

Il danno è stata già fatto e, di fatto, l'Italia ha perso la pochissima autonomia che aveva quando si il PCI propose Cossiga nel Luglio 1979 e quel vecchio chiaccherone del Presidente lo invitò a presentarsi con un governo.
Al tempo la gente non era ancora così ammaestrata e non tutti erano contenti.  Da allora cominciò di fatto la svendita delle industrie italiane e la migrazione del lavoro dall'Italia all'estero.
I traditori Comunisti (che in un paese appena normale avrebbero dovuti essere confinati) collaborarono e si arricchirono con le Coop Rosse a cui fu affidata l'opera di smantellamento dell'impianto industriale del paese.  Le assunzioni furono bloccate alla FIAT per "terrorismo" e le Coop funsero da ammortizzatore, per aiutare le consegne in un periodo in cui serviva ancora mano d'opera, ma non si voleva assumere, sapendo che iniziava lo smantellamento.

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