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il "Biondo" colpisce al cuore

Gran Torino (id 2008)


  • genere: Drammatico
  • regia: Clint Eastwood
  • interpreti: Clint Eastwood, Cristopher Carley, Bee Vang, Ahney Her
  • produzione: Malpaso

GIUDIZIO: Da non perdere

In due parole

Summa cinematografica della filmografia del "Biondo" di Hollywood. Eastwood chiude il cerchio con un piccolo capolavoro d'autore.

Recensione

Ad ogni sequenza di Gran Torino, sai già cosa succederà dopo, ma non importa. In questo caso la prevedibilità della pellicola non è un handicap nè un buon motivo per criticare l'inossidabile Clint Eastwood che ci regala invece un film in cui l'autoironia del "Biondo" che si diverte a scimmiottare se stesso con dialoghi che sembrano provenire direttamente dal "Callaghan" dei tempi andati, (come quando, si rivolge ai teppisti dicendo: "Avete mai fatto caso che si incrocia, ogni tanto, qualcuno che non va fatto incazzare?") si mescola con tematiche care a tutto il suo cinema recente: amare riflessioni sulla vecchiaia, sui rapporti padre figlio, il razzismo, i conflitti etici e spirituali.

La storia di per sè semplice centrata su questo vecchio reduce della guerra di Corea, misantropo e razzista, uomo di altri tempi e altra tempra, ma in fondo un brav'uomo, che si trova a vivere in un contesto storico senza più identità in cui i valori si confondono o si ribaltano, riesce a tenere alta l'attenzione dello spettatore nonostante uno svolgimento lineare. Il tutto sfocia in un finale di enorme forza emotiva a cui non è possibile rimanere indifferenti. Le stesse immagini del sacrificio, si prestano a molteplici livelli di lettura in cui sembrano convergere tutte le riflessioni più o meno esplicite disseminate nel film.

Massimo rispetto quindi al grande Clint, che con questo film potrà conquistare anche chi non è mai stato un suo fan. Assolutamente da non perdere.