Domani avvenne
Ho due amici (e non l'amico dello zio di mio cugino), dicevo; ho due amici, giovani, intraprendenti, dinamici, che stanno cercando di coniugare cosa significa essere "eremiti" con una vita "selvaggia" (le virgolette sono ben pesate) nei rifugi montani e non solo. Si nutrono con poco e sperimentando l'economia mensile con pochissimi euro e rifornimenti iper-mega-oculati; e fanno in modo di rendere un servizio realmente civile. Loro e i loro due cani. Vivono per i rifugi. Cercando di resistere sin vicino le stagioni più rigide; s'inseriscono nella natura cercando di viverla al meglio. Praticano meditazione e arti marziali. Sono ragazzo e ragazza (morosi). Si propongono per i Comuni della zona montana, e di verificare che le strutture non vengano maltrattate (riportando varie ed eventuali: - negligenze [alle istituzioni e uffici deputati s'intende]; così come i disservizi non meno di quanto ciò che risulta efficiente, ci mancherebbe). Fanno brevi riprese video-amatoriali per rendere conto "giornalisticamente" del loro impegno attraverso i Social.
Vi dico come li ho conosciuti, magari qualcuno può esserne incuriosito.
Estate [più o meno]
Sono a casa intento a scrivere su Luogocomune (non so se ne avete sentito parlare - tono scherzoso mode On) e mi telefona mio padre che, con la mi' mamma, era andato in paese per fare un po' di spese.
Il babbo:
Calvero ... [il mio nome è classificato e posso solo riferirlo in codesto codice crittografato ----> "G****O", poi, in mezzo ci sta una "U" una "L" e due "I" (ma non lo indovinerete mai)]...
... Calvero, ascolta, ci sono due ragazzi in paese che ci hanno chiesto se conoscevamo qualcuno che indicasse loro i responsabili della comunità montana, e altre dritte della zona e poi, parlando con loro - ci siamo accorti che s'interessano a cose originali, sono simpatici; e magari ti farebbe piacere... insomma ... gli abbiamo parlato di te ... ecceetera eccetera ... e piacerebbe loro, incontrarti.
Sia mai tirarsi indietro, corpo di mille balene!!! ... Allora salgo sulla moto e parto per il paese, duecento metri da casa mia... ed ecco che ... i carabinieri mi fermano al volo, e mi fanno:
Di' un po', perché non la finisci di guidare in piedi sopra la moto? .. bada che è prevista la contravvenzione, è l'ultima volta che t'avvisiamo.
Ma dico io, ma un pacchetto di cazzi loro, mai, no? ... ma se a me piace fare l'equilibrista, non posso? - cose che ovviamente non ho detto a voce alta, nevvero, ma solo pensato e, come di dovere: mandandoli a quel paese dopo averli educatamente salutati.
Insomma, dov'eravamo? Ah sì! ... ciò detto, t'arrivo che bello in Piazza, e parcheggio vicino la Loggia di un bellissimo Municipio di stampo medievale; raggiungo i miei al tavolino di un Bar ed ecco che la barista anticipa tutti:
Giulio cazzo! sapevo ch'eri tu, ti ho visto da lontano, m'è bastata la tua sagoma in controluce - guarda; se non la smetti di andare in giro in piedi sulla moto, vedrai che qualche multa te la danno prima o poi.
ESTICAZZI
Di nuovo, dov'eravamo? Ah sì: - situation:
Ci sono i miei, e i due giovani; li trovo vestiti diciamo da Trekking, lui rosso con capelli lunghi e coda annessa; lei una ragazza speciale, entrambi con occhi vivi e presenti, evidente - ho pensato - "finalmente qualcuno con l'anima". Poi due cani tra le gambe e i guinzagli al tavolino e una megafiga passeggiare per la via del paese, un'austriaca secondo me ... ma questo è un altro discorso.
Così mi avvicino e ...
Piacere
Piacere
... , abbiamo iniziato a parlare di filosofia, antropo-cazzo-logia, trascendenza, modernità, giochi di ruolo [sia quelli on line, che quelli da ludoteca] di cui lui è un esperto, poi arti marziali ... insomma, un'oretta di chiacchere, quelle vere, che si fanno raramente
... e poi mi fanno
Giulio, mannaggia, ci dispiace, è stato un piacere conoscerti, veramente, adesso c'incamminiamo però che scende la sera e non sappiamo se troviamo un rifugio adeguato per passare la notte, che rischiamo di rimanere al freddo.
E io domando loro:
Beh .. se partite domani mattina presto, non è la stessa cosa?
E loro rispondono me:
In che senso?
E io rispondo loro:
... beh, mia madre cucina pesante, ma cucina che vi leccate i baffi per una settimana; se volete e vi accontentate: - un piatto di pasta, un bicchiere di vino, un po' di pane.. e cenate con noi; poi, sempre non vi sembri un'offesa, se avete sacchi a pelo e quant'altro, vi sistemo la mia Taverna e dormite al riparo.
"EPILOGO"
Avvenne
Avvenne cosa?
... la cosa più naturale - direbbe [cioè il "direi" - in "burino arcaico" edizione della quattrocani]
Una serata tra amici con due ragazzi giovani mai visti prima (mi distanzio di una buona decade da loro, o forse più, non sono sicuro); l'indomani, poi, mia madre ha preparato loro la colazione e così li abbiamo ben bene rifocillati. Non ci credevano neanche loro di farsi una mangiata mediterranea di tal fatta e dopo una stagione al tiro di cinghia alle loro spalle, e nei loro stomachi. Arricchiti - TUTTI - di altri e ben più importanti nutrimenti.
Si sono caricati di armi e bagagli e sono partiti, lassù sulle montagne, per la loro stagione/spedizione "eremitica".
Ogni tanto ritornano, e una volta, come ci promise la ragazza, portarono una grappa fatta con le sue manine, profumata di cannella e non so quale altro nettare alcolico misterioso ... una parola sola:
... WOW!!!
Sono vicino la mia mamma e perdonate se non indosso le scarpe.
La morale?
La lascio a voi
Persone
Probabilmente una coppia di Persone Vere (scusate le maiuscolo antroprocratiche), di quelle che si stanno esaurendo.
Purtroppo la loro scelta è un lusso riservato ancora per pochi: al giorno d'oggi il loro uno dei pochi modi rimasti per vivere senza dover pagare per esistere: se soltanto un centinaio di altre coppie decidessero di fare come loro i rifugi non basterebbero più, cambierebbero le regole, e tanti saluti.
Grazie per averci resi partecipi dell'episodio :)
conscio
Perfettamente conscio di ciò; sono segnali che non vedo come prettamente emulabili, ma come indirizzamenti che si possano associare a nuove tendenze. Potrei portare altri esempi sul tema; biologico ad esempio, dell'autosufficienza ... e senza fare i figli dei fiori - per capirsi ...
... ovviamente, ci mancherebbe, sempre rientrando nel gioco/giogo utopico del problema che si crea nello stesso momento che vuoi risolverlo; ma tanto sono conscio di ciò, e tanto non mi faccio illusioni per oggi - però credo che la mia risposta è insita nell'immagine d'apertura, non in quella di chiusura.
Rimanendo al presente poi, c'è sempre la questione personale. Senza che si scomodino massimi sistemi e problemi escatologici.
"Faccio ciò che devo, accada quel che può"
Anni fa...
... c'era una giovane donna, arrampicatrice su roccia e ghiaccio mica da ridere che passava le estati in un bivacco alpino, trasformandolo in un rifugio, ed accogliendo tutti quelli che percorrevano il GTA in una zona abbastanza lontana da altre strutture, in cima alle valli valdesi, sulla linea degli alti monti che provvedono il confine con la Francia, con un the caldo come accoglienza e con notizie sulla agibilita' e fattibilita' di tutte le cime circostanti, che ella ormai conosceva come i suoi calzini bucati o si offriva di fare da guida.
In cambio tutti le lasciavano qualcosa (scatolette, gallette, the, bombolette di gas etc) con cui tirare avanti per mesi in quel deserto d'alta quota, senza mai scendere a valle. Su cosa facesse durante l'inverno era molto vaga, ma, come molti altri individui che optano per una vita al di fuori delle convenzioni e leggi del fondovalle, avevo avuto la precisa sensazione che fosse qualcosa di praticabile a persone col paracadute e la rete di sicurezza.
Vale a dire, se hai il culo un minimo coperto da famiglia, risparmi, rendite, competenze ambite ecc. puoi permetterti anche questo - che non e' una cosa alla portata di tutti quelli che hanno qualche copertura, bisogna avere il pelo e l'interesse - se no, puoi solo invidiare questi individui, come puoi invidiare quelli che hanno una bella barca a vela.
le catene
... sicuramente è come dici; da una parte potrei aggiungere altri dettagli, ma mi sono limitato per ovvie ragioni a raccontare quello che loro già palesano pubblicamente, quindi non ho il diritto di presentarli per benino per una questione di privacy. Posso aggiungere un appunto per certo, hanno rinunciato a una posizione, e che neanche è stata messa in stand-by - per capirsi. Il loro piccolo salto nel buio l'hanno fatto, eccome. Ma non per niente nell'articoletto, ho tenuto a virgolettare i termini e a sottolinearla questa cosa.
Personalmente, ripeto personalmente, non riesco, giuro non riesco a capire se mi terrorizza più il mio orizzonte o il loro. Non lo so.
Il tuo.
Il tuo orizzonte mi pare molto piu' limitato e la tua situazione decisamente meno rosea (avrebbero dovuto loro rifocillare voi, probabilmente o lo faranno la prossima volta). Si puo' bene rinunciare a qualsiasi cosa, a patto di avere un Piano B, e sebbene sia comunque rimarchevole, non e' cosi' avventata, come situazione.
Io, quando emigrai, rinunciai ad un posto comunale, di quelli a vita (come una condanna). Un salto nel buio quasi totale, ma abbastanza convenzionale, se non fosse che avevo gia' 40 anni e ben poche abilita' trasferibili altrove.
Girare per i monti e' molto meno convenzionale, ma se sai che quando vuoi smettere lo potrai fare, reintegrandoti senza troppe difficolta', per via dell'eta' o, come ho gia' scritto, di particolari abilita' che siano comunque ricercate (per esempio, se sei un medico o un infermiere professionale con esperienza) non e' che sia un granche' di salto nel buio. Praticamente tutti i giovani con qualche tipo di competenza, in alcuni paesi quali Australia, Nuova Zelanda, UK o anche USA e Scandinavia, senza contare Israele, lo fanno come tappa tipica della loro vita, un periodo sabbatico anche parecchio prolungato.
Invece, senza speciali competenze e oltre i 40, e' praticamente un viaggio senza ritorno prima del quale hai bruciato le navi che ti hanno condotto coli'.
Bell'articolo
Calvero.
Mi sento però di condividere ciò che dice Pike: molto probabilmente loro "se lo possono permettere", non solo finanziariamente. Ad esempio: hanno figli? Se si e se sono adulti è un discorso, altrimenti le cose cambiano sostanzialmente.
Anch'io voltai pagina ed emigrai subito dopo la laurea con 2000€ in tasca ed un futuro alquanto incerto. Il culo parato forse ce l'avevo, ovvero avevo la possibilità, se le cose fossero andate storte, di tornare a vivere con mia mamma ma senza un lavoro ed in una cittadina, si bellissima, ma con pochi sbocchi. Ma all'epoca avevo 25 anni, un'immensa voglia di cambiare e mi dissi: "mal che vada spenderò i risparmi e rimanderò l'inizio da zero di qualche mese". Alla fine riuscii a trovare un lavoro proprio nel momento in cui non avevo ormai nemmeno i soldi per il viaggio di ritorno (la fortuna premia gli audaci?) e pian piano fui in grado di rimettermi in sesto.
Particolari abilità che mi permisero di cavarmela? Nessuna competenza professionale ricercata, solo la conoscenza di 4 lingue;-)
Nella situazione in cui sono ora, tuttavia, non credo che potrei avventurarmi in qualcosa di simile ai tuoi amici e per questo si, li invidio.
Samuel Beckett: "fail
Samuel Beckett: "fail better
ciao Clavero...
I salti nel buio si fanno operche' sei costretto dalle circostanze, o perche' le circostanze del tuo vivere ti sono insopportabili.
Io lasciai l'Italia a 44 anni, 6 anni fa, aveco una libreria , la chiusi per sfinimento (troppo prolungato, alemo di 2 anni) nel 2008, con un bel po di debiti circa 80.000 euri, e un appartamentino e poco altro di proprieta'. Il mio mestiere era gia' morto, quello che sapevo contava poco o nulla, l'Italia mi era di prigione...(tre accertamenti fiscali, con coseguente ricatto istituzionale, negli ultimi anni, quelli del declino)...
All'inizio chiesi un mutuo sulla mia casa illudendomi di poter pagare i miei debiti e con quei soldi ricominciare una vita all'estero... pia illusione... sia per le ie scarse capacita' imprenditoriali sia per la situazione oggettiva... partii comunque per l'Irlanda che sembrava allora un posto do i soldi ancora si facevano, un posto "facile", e poi dovevo imparare l'Inglese... ma era gia' novembre, e la crisi spazzo' via quella facilita' da sotto i miei piedi in un baleno.
Decisi dunque di mettere in vendita la casa prima che i creditori se la prendessero (sia benedetta la "giustizia" in questo caso, fu abbastanza lenta) tentai vare imprese import-export, chiaramente fallirono, e dopo aver pagato un piccola (per fortuna) quota del mio debito a colossi acefali della distribuzione libraria, finalmente riuscii a vendere l'appartamento, e il mio piccolo salto in un chiaro-scuro futuro' comincio'. con terra buciata dietro la schiena, un piccolo capitale e una figlia da mantenere, era separato da 2 anni e mia figlia aveva 9 anni.
Ripagato il mutuo e i miseri fallimenti su elencati, mi rimaneva ancora un po di solti per iniziare una piccola attivita'.
E la iniziai, con 2 "amici" (alquanto perduti) e i soldi miei. Un wine bar nel cuore di Dublino.
Come suddetto, la mia capacita' di fare soldi e' a;quanto limitata, contavo sul supporto di chi pesavo evesse in po piu' di talento di me in quel mestiere. Sbaglaivo naturalmente.
L'inizio fu disastroso, dopo 2 mesi e mezzo "l'amico" che era in cucina se ne ando'... e mi improvvisai cuoco... cosa che non sapevo neanche fare 2 uova fritte... dopo altri 9 mesi, il secondo "amico" mi lascio' a sua volta, il soldi stavano finendo e i debiti in divenire gia' li superavano e, quello che e' piu' importante, no customers...
Fu allora che dopo notti insonni colme di incubi, presi la migliore decisione della ia vita; fallire in belleza.
dimenticare il business e seguire il sentimento e l'istinto del bello e dell'umano.
Divenne tutto leggero, dormivo di nuovo, e le cose cambiarono la loro natura intorno a me.
persone mi offrirono ilo loro aiuto senza alcuna mia richiesta, una chef di alto livello mi insegno in pochi giorni cucinare propriamnte, il proprietrio del mio locale che e' un ente pubblico irlandese su ia richiesta mi offri uno sconto sull'affitto e una dilazione molto dilazionata sul restante mio debito...
Sono passati quasi 5 anni da quel momento, ho avuto altri momenti critici, ma ora il mio locale ha un nome ed e' frequentato da gente molto eterogenea ma che ha in comune la passione per l'umana bellezza. Credo che l'origine di questa fascinazione non sia dovuta solo alla qualita di cibo e vino che offriamo, ma a quella scelta fatta 5 anni fa, da cui non sono piu' receduto: l'applicazione della mia natura anarchica=umana ad una attivita' imprenditoriale. L'aria sottile che la alimenta crea un atmosfera unica, che fa la differenza. Con le persone che lavorano con me (belle e interessanti ragazze al fronte e uno chef con una stori complicata in cucina nelle retrovie della cucina) ho stabilito un rapporto di fiducia assoluta, nessun controllo, loro mi dicono le ore che hanno fatto e io le pago, gesticono il loro lavoro e i loro tempi, decidono da soli i turni (pongo solo minimi limiti a questo), e cosi' via. problemi ce ne sono naturalmente, come pure persone sbagliate, ma tutto si risove in termini "umani" e la fiducia reciproca resta intoccata.
Tutto questo va benissimo per quanto riguarda la relazione con le persone, molto meno bene quando si tratta di avere a che fare con istituzioni, ovvero corpi giudiziari... che sebbene qui siano molto, ma molto meno invasivi che in Italia, tuttavia stanno cambiando per il peggio, come mamma europa esige,
Scusa Clavero se uso il tuo intervento per raccontare la mia storia.... ma proprio poche ore fa ho comunicato alle 3 ragazze che da piu' tempo lavorano con me che dopo l'estate la nostra avventura finira'... con un grande festa e nel massimo splendore del nostro piccolo regno... spero di venderlo e ricominciare ancora, oppure di di fallire ancora una volta, ma di fallire meglio e metterlo un po in culo, nel mio piccolo, a quei corpi senza anima che sono le Istituzioni e i loro rappresentanti.
non diffondete questo messaggio per favore, tenetelo qui in questo spazio... non vorrei che qualcono che mi conosce qui a dublino possa risalire a me.
Me too
@ LUXIO
Non è che Pike abbia ragione o meno, le cose stanno così :) ... il punto credo, e sono convinto, che queste esperienze hanno un compito che trascende lo spirito umano e fungono da imprinting per ciò che verrà.
Comunque se lo vuoi, niente è impossibile.
No, non hanno figli, è vero. Ed è vero ciò che dici, li avessero avuti avrebbero dovuto fare i conti con la giustizia, prima ancora di riuscire nell'impresa; ma anche quello sarebbe un imprinting e lascerebbe un segno nel DNA ...
... noi siamo il risultato di pressioni secolari, e se non ne metti in moto di altre, si rimarrà fermi nel Loop.
ti fa onore
... grazie a Te Hrabal di questo contributo. Non devi scusarti di nulla, neanche per scherzo.
Brindo alla tua passione per agurarci tutti un in bocca al lupo, un abbraccio.
Vivere
Bell'immagine Calvero, non parlo solo della fantastica foto che ritrare delle Persone, ma anche del racconto che hai condiviso.
Condivido il pensiero di Pike, però vorrei evidenziare, che un esperienza di vita di questo tipo, ha sicuramente il merito di lasciare un segno importante a chi l'affronta sull'importanza dei rapporti di condivisione nel superare le difficoltà quotidiane, in questo caso può essere un pasto caldo e un posto letto. Sicuramente può essere un periodo di disintossicazione dall'alienazione forzata a cui siamo sottoposti e lascia modi di ascoltare anche la coscienza, di riflettere su cosa siamo, e l'importanza dell'FIDARSI del prossimo. Oggi sediamo su di un bus stando all'erta nei confronti del prossimo, guardiamo tutto il mondo vero con timore e con fare belligerante, e ci sentiamo sicuri soltanto nella nostra rete. AHHH la RETEEEE.
Un assaggio di libertà, è sempre un buon risultato in questa società.
Complimenti a tutti voi.
"Eccerto"
Beh, il mio commento voleva in qualche modo supportare proprio il fatto che le cose stanno così :-)
Spero che anche la mia esperienza lasci una qualche impronta per il futuro.
Io forse sono entrato in un altro loop temporaneamente, ma in un'occasione, parlando con una persona interessante* dopo anni dal mio "cambiamento", e dopo avergli raccontato la mia storia, mi disse: "la tua vita sin'ora non è stata ordinaria e secondo me non lo sarà nemmeno in futuro".
* Dove lavoro io, ogni anno abbiamo la possibilità di scegliere un corso di formazione professionale attinente (o quasi) alle proprie mansioni. Ebbene circa un anno e mezzo fa scelsi qualcosa come "abilità manageriali e gestione del collettivo", un corso di una giornata. Quel giorno ero l'unico partecipante a quel corso; mi accolse un signore sulla cinquantina e iniziammo col presentarci. Prima del corso lessi il suo curriculum (iniziò come operaio, in parallelo si laureò e pian piano diventò direttore della produzione. Poi si fece qualche anno come vice sindaco di un paesino (mi disse che lo convinsero) ma al termine del mandato disse che non si sarebbe ricandidato manco morto. Dopodiché iniziò a fare il "coach", guadagnando molto meno) e mi dissi: "ma chi è? McGyver?" Si dimostrò una persona molto piacevole...insomma, una giornata di quelle che lasciano il segno, un segno molto gradevole. Si congedò con le parole di cui sopra.
one moment
Beh, il mio commento voleva in qualche modo supportare proprio il fatto che le cose stanno così :-)
Oddio, forse son stato troppo brusco, bada che sono d'accordo con Pike e da prima ancora che lui si esprimesse
La mia precisazione sta a intendere che comunque ritengo queste vicende valide nel senso che sono parte di un processo a lungo termine, così la vedo e che, soprattutto, valgono come esperienza personale. Infondo il nostro mondo, inteso come civiltà, non è più salvabile, deve solo fare il suo tempo. Magari ho torto, ma così la penso.
Idem
Sono dello stesso parere ;-)
Ben vengano episodi simili!
...Invece, senza speciali
E c'è chi vive anche questa come una condanna...
L'articolo di Calvero parla di umanità ed è stato capace di generare questa interessante discussione che ha portato anche l'umana esperienza di Hrabal. Ma sono soltanto io a sentirlo oppure è palese che in ogni singolo commento qui sopra emerge "l'uomo" dietro al nick?
Ma sono soltanto io a
borderland
Ma sono soltanto io a sentirlo oppure è palese che in ogni singolo commento qui sopra emerge "l'uomo" dietro al nick?
si, siamo uomini qui a discutere, una specie in estinzione... quasi per scelta... viviamo nei bordi, chi piu' chi meno, di un mondo che prevede schiavi o schiavisti, criminali o uomini di legge, sapienti o ignoranti, un mondo fondato su dicotomie tragiche che segmentano quello che e' fluido, quello che e' vita.
In questi ultimi anni difficili e belli, forse i piu' belli della mia vita, mi sono trovato a ripensare il mio posto nel mondo... Per fortuna o per disgrazia ne ho vissuto sempre ai margini, sentendomi fuori posto un po ovunque... ero e sono un maginale, uno che vive sui bordi. che non vuole essere ne schiavo ne schiavista, uno che odia la legge e odia la scuola, odia il denaro e odia la menzogna. Ma comunque ho vissuto tra mille compromessi e frustrazioni, e ho vissuto in quello spazio che c'e' tra le infinite dicotomie che ci governano.
Solo da poci capito questo, che ho vissuto e vivo in un'area di confine, dove la legge non e' ancora arrivata con le sue regole morte, dove lo spazio mentale e' ancora incontaminato e il pensiero e' disinteressato, dove le persone sono quello che sono e nulla piu'... uno spazio bellissimo ma tuttavia anch'esso in estinzione...
molti sono i visitatori che lo frequentano, pochi i suoi abitanti, a cui mi onoro di appartenere... La mia non e' stata una scelta, un istinto mi ha condotto li, ed e' stato un problema per piu' di quarantanni ora e' fonte di piaceri leggeri e insondabili...
Il potere lo sa dove siamo, e la sua macchina inarrestabile, che non ha mai ne fame ne sete, preme dai due lati per sopprimere quello spazio inconsulto, e il tempo, ahime', dara' ragione alla sua inumana perseveranza... ma finche rimarremo fluidi. acqua umana, l'acqua si sa e' incomprimibile, quello spazio tra la morte legale e quella criminale si ricreera' in qualche altrove, muove fratture appariranno, nuove nicchie bellissime e feroci...
e' l'umanita' dentro e fuori di noi che devono sopprimere e bisogna ammettere che stanno facendo un gran lavoro...
un saluto a tutti gli umani
Belle parole Hrabal... Io
Belle parole Hrabal...
Io onestamente non so cosa pensare di tutte queste dinamiche; qualcuno ha detto che viviamo in una grande illusione sostenuta e mantenuta da noi stessi. Così come il sistema può perpretarsi grazie all'aiuto di tutti. Se la maggioranza della gente diventasse consapevole all'improvviso, probabilmente crollerebbe tutto in un attimo...
So poco di questa vita e come la stragrande maggioranza deglle persone credo, nulla di quell'altra, sempre ammesso che un'altra vita esista invece del nulla. Però, almeno qui e adesso, credo che le parole di un grande scrittore siano sempre valide e alla fine, possano fare la differenza nella quotidianità di ognuno:
« L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » (Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)
della serie ...
.... quando i commenti a un articoletto di passaggio, diventano dei magnifici e notevoli interventi. Ringrazio di cuore tutti per le vostre parole, così pregne di sostanza, così cariche di sensibilità ...
... un abbraccio
lo spazio
cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » (Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)
e dargli spazio...
si
prorpio questo e' cio' che necessita
e che viene senza tregua inghiottito da questo mondo claustrofobico