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Bitcoin è il Wikileaks delle politiche monetarie?

Qualche settimana fa ha suscitato scalpore l'articolo di Jason Calacanis1, un imprenditore di successo della Silicon Valley ed anche noto blogger2 con un pezzo intitolato "Bitcoin, una moneta digitale peer2peer: il progetto più pericoloso che abbiamo mai visto"3 in cui riassumeva le sue impressioni dopo essersi imbattuto in Bitcoin ed averne studiato le caratteristiche.

 

Per capire quanto Jason sia rimasto colpito da Bitcoin è sufficiente leggere le battute iniziali:

 

Dopo mesi di ricerche e scoperte, abbiamo capito questo:

  1. Bitcoin è un progetto tecnologicamente corretto.
  2. Bitcoin è inarrestabile senza perseguire il singolo utente finale.
  3. Bitcoin è il progetto Open Source più pericoloso che sia mai stato creato.
  4. Bitcoin può essere il progetto tecnologico più pericoloso dopo Internet stessa.
  5. Bitcoin è una dichiarazione politica di technotarian (definiti come libertari tecnologici).
  6. Bitcoin cambierà il mondo a meno che i governi non lo vieteranno con dura repressione.

Jason ha quindi chiesto ad un amico, Robert Tercek45, un altro imprenditore di successo del mondo digitale, di esprimersi in merito e capire se era completamente impazzito.

Quella che pubblichiamo è la traduzione della sua risposta.

 

Bitcoin è il wikileaks delle politiche monetarie?

di Robert Tercek6

 

I cinici fanno notare come lamentarsi della mancanza di privacy nel mondo digitale sia inutile. E dicono che "se usi una carta di credito oppure un bancomat, stai già vivendo in una boccia per pesci rossi".

Ed è vero. Le istituzioni finanziarie tengono sotto controllo quando e quanto ritiriamo dai bancomat, e come usiamo le nostre carte di credito. La transizione verso l'e-commerce ha aumentato la loro possibilità di controllo dei nostri consumi. E la migrazione verso i sistemi cloud consoliderà il potere delle istituzioni finanziarie e del governo di tenere traccia di noi, dei nostri dati e delle nostre azioni.

Ma non deve per forza essere così.

 

Centralizzazione contro Diffusione

 

La battaglia sul futuro di Internet può essere sintetizzata come una lotta del controllo centralizzato contro una radicale decentralizzazione. Questa battaglia ha già mietuto vittime in una dozzina di diverse industrie, dagli editori ai dettaglianti, dai broker alle aziende che sviluppano software.

In ogni caso, chi deteneva un potere monopolistico si è battuto per mantenere il controllo sulle proprie risorse informative. Hanno dovuto affrontare un dilemma esistenziale: l'asimmetria dell'informazione era il loro modo d'essere. Era il modo con cui controllavano un intero mercato.

Senza il vantaggio di una informazione riservata, il loro business tradizionale non aveva senso. I membri di un oligopolio al potere non si sono evoluti per competere ad armi pari con dei rivali agguerriti che avevano accesso alle stesse informazioni. Alla fine, industria dopo industria, coloro che potevano fare il bello ed il cattivo tempo grazie al controllo di una informazione centralizzata hanno dovuto soccombere.

Le aziende Internet veramente innovative hanno cominciato con il distruggere l'asimmetria informativa che favoriva i monopolisti del passato. Dopo aver tolto di mezzo gli intermediari ed i broker i margini di profitto che prima andavano ad appesantire ogni transazione sono tornati all'utente sotto forma di prezzo più basso.

Ci accorgiamo di questo tutti i giorni sul web. Quando cerchiamo online una casa o una macchina, quando usiamo un motore di ricerca per fare confronti tra diversi siti ecommerce, quando prenotiamo online biglietti di aerei o camere d'albergo, quando scarichiamo un mp3 o quando leggiamo gratuitamente un articolo di giornale su di un sito web, stiamo beneficiando dell'abilità del web di accedere alle informazioni che altrimenti sarebbero state difficili da trovare.

Non appena i contenitori dei dati di un'industria arrivano in Internet, il potere centrale diventa più diffuso. Arriva immediatamente ai margini del mercato. I broker che vogliono mantenere il controllo delle transazioni vengono distrutti, ma i centri che facilitano e velocizzano le transazioni spesso prosperano. In alcuni casi la sola possibilità di una alternativa è sufficiente a rompere la presa dell'oligopolio perchè i compratori minacciando la ricerca di alternative forzano i monopolisti a giocare con nuove regole che non avrebbero voluto.

E così abbiamo visto case discografiche, librerie, agenzie di viaggio, dettaglianti e giganti del software colpiti dalla capacità dei consumatori di poter utilizzare nuovi strumenti per cercare autonomamente informazioni e trovare alternative a prezzi più convenienti.

 

Il settore che bitcoin si appresta a distruggere

 

Adesso Bitcoin ed altri sistemi di pagamento peer2peer hanno aperto un nuovo fronte in questa battaglia, decentralizzando la disponibilità di moneta.

Bitcoin sfida senza mezzi termini il potere monopolistico del governo di battere moneta. Concettualmente, Bitcoin solleva seri interrogativi sulla legittimità delle politiche monetarie in una economia globale e digitale. In pratica, Bitcoin la può scalzare completamente.

Il denaro cartaceo richiede a tutti i partecipanti dell'economia di accettare una grande finzione: che dei sottili foglietti di carta rappresentino vero valore anche se non hanno nessun legame con metalli preziosi. Ed il simbolico denaro cartaceo è una frazione sempre minore del totale del denaro circolante. Sempre più il danaro esiste come pure informazione digitale: nessuno usa camion per spostare centinaia di milioni di dollari quando vengono fatte delle transazioni. Finchè tutti sono d'accordo nell'accettare che dei numerini su di uno schermo rappresentano vero valore, il sistema funziona.

Siccome non abbiamo alternative, dobbiamo giocare a questo gioco. Ma il sistema non necessariamente gioca a nostro favore.

Il controllo completo del sistema monetario permette ai governi di definire il prezzo del danaro. E grazie a questo possono manipoare continuamente il mercato. Nel caso qualcuno non se ne fosse accorto, negli ultimi tre anni i governi di tutto il mondo hanno inondato il mercato di denaro sotto forma di "stimoli" e "bailout". La conseguenza è una forte svalutazione della moneta. Il Tesoro usa la stampa di denaro come mezzo per uscire dalla crisi. I nostri salari ed i nostri risparmi ne pagano le conseguenze. E' una forma nascosta di tassazione.

Nel passato, un cittadino era impotente di fronte ad un comportamento di questo tipo da parte dei governanti fino alle prossime elezioni. I governi manipolano liberamente la moneta per favorire alcuni giocatori e per svantaggiare degli altri.

Bitcoin permette di cambiare il modo in cui siamo normalmente abituati ad avere a che fare con la moneta in ambito digitale:

  1. Permette ai partecipanti di non accettare la politica monetaria del loro governo. Bitcoin è immune dalla manipolazione governativa.
  2. Permette di riacquistare l'anonimato nelle transazioni. I bitcoins non possono essere tracciati. Non c'è server centrale da abbattere.

Il legame tra moneta ed identità permette al governo di controllare i nostri comportamenti ed imporre una serie di leggi che includono sistemi di tassazione, restrizioni sul gioco d'azzardo, proibizionismo, leggi sul riciclo di danaro e molto altro. Bitcoin permette di superare questi controlli.

I grossi istituti finanziari come Visa, Masterdard ed American Express agiscono da tirapiedi del governo, contenti di imporre le restrizioni statali, rastrellando i profitti su ogni transazione. Anche PayPal segue i giochi governativi. Queste aziende giocheranno sporco con Bitcoin. In effetti PayPal ha già chiuso gli account di persone che permettevano di scambiare bitcoin con "moneta vera".7

Quando il governo decide che non gli piace quello che stiamo facendo, i suoi scagnozzi agiscono rapidamente facendo rispettare le regole. A Dicembre, PayPal, Mastercard e Visa hanno chiuso la possibilità di fare donazioni a Wikileaks, strozzando così la sua capacità finanziaria.

L'anno scorso è toccato a Wikileaks. Quest'anno chissà quale azienda o sito web cadrà vittima di una tentacolare burocrazia statale che ha radici nella segretezza?

Questo tipo di controllo centralizzato è antitetico alla decentralizzazione che è inerente ad Internet. Da un punto di vista del web, la moneta non è altro che un altro mercato truccato e manipolato da un minuscolo oligopolio.

Abbiamo già visto questo film e sappiamo come andrà a finire. Napster ha messo sottosopra l'industria musicale, ma i suoi server centrali con l'elenco degli utenti sono stati un gustoso obiettivo per le associazioni discografiche che volevano vendicarsi denunciando i suoi utilizzatori. La progenie di Napster ha eliminato la necessità per la centralizzazione, rendendo molto più difficile tracciare e perseguire gli utenti.

Wikileaks ha sofferto di una problematica simile: una rigida struttura centralizzata che, perversamente, era del tutto simile a quella del governo che i suoi fondatori volevano attaccare. E questa centralizzazione ha mostrato di essere una debolezza fatale. Dopo che il governo degli Stati Uniti ha cominciato a chiudere sistematicamente Wikileaks, è emersa una nuova generazione di siti simili, ognuno con l'idea di migliorare l'idea iniziale aumentando la capacità di diffusione: GreenLeaks8, OpenLeaks9, o anche Anonleaks.ru.

Lo stesso processo non potrà che ripetersi anche per il denaro digitale. L'opposto della centralizzazione non è una centralizzazione ancora più spinta. E' diffusione, anonimato e mancanza di tracciabilità.

Ovviamente i monopolisti non si arrenderanno senza una dura battaglia. Hanno già cominciato ad introdurre una legislazione che soffocherà l'innovazione nel settore dei pagamenti digitali. Come ha fatto notare Aaron Greenspan, fondatore di FaceCash10 nel suo articolo su Quora11, il California Assembly Bill 278912, approvato nel Settembre 2010 e divenuto legge nel Gennaio 2011, protegge i monopolisti dalla competizione rendendo fuori legge l'innovazione. Secondo Greenspan, anche gli investitori potrebbero rischiare la galera.

Questa minaccia, assieme ad una legislazione simile in altri 42 stati USA, può essere più che sufficiente ad impedire qualunque innovazione nel campo.

Ma questo non impedirà l'innovazione nel denaro digitale. Significa solo che l'innovazione passerà per altri posti dove governi locali la gradiranno. Come il denaro, l'innovazione fluisce verso chi la tratta meglio.

 

Traduzione di Dusty per ilporticodipinto.it

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Informatica: si è passati da

Ritratto di medicialberto

Informatica: si è passati da un modello centralizzato (mainframe-terminali) al p2p attuale.

Energia: dal petrolio alla fusione fredda (o anche la fosintesi artificiale di Daniel Nocera): sempre nella stessa direzione.

Se ci si riesce anche con la moneta siamo veramente all'inizio di una rivoluzione epocale.

Grazie Dusty per il servizio che fai.

PS ma dove si comprano i bitcoin? Volevo fare un po' di speculazione.....

medicialberto ha scritto:PS

Ritratto di Dusty

medicialberto ha scritto:
PS ma dove si comprano i bitcoin? Volevo fare un po' di speculazione.....

Ciao Alberto e grazie per i complimenti :-)

In effetti le potenzialità di Bitcoin sono immense, e temo che non sarà facile sfruttarle appena chi è al potere se ne renderà conto...

Per quanto riguarda l'acquisto di Bitcoins ho compilato una piccola lista nelle FAQ.

Occhio però, sappi che è un investimento ad altissimo rischio!