Skip to main content

La dimensione interna

Posted in

Quando mia madre stette male, ma male veramente, cose che neanche ho il sentimento di voler rielaborare per evitarne la pena, ricordo che la mattina dopo, guardandomi allo specchio, vi erano tre/quattro peli bianchi della barba che il giorno prima - proprio quelli - erano neri e, dall'angolo esterno degli occhi, una nuova, precisa, e piccola ruga scendeva sicura di sé sulla mia faccia. 

Non m'interessa in alcun modo considerare la relatività degli anni, perché, come dovrebbe essere noto, se tu parli a un settantenne dei tuoi cinquant'anni, lui ti dirà che "Ma cosa stai dicendo? hai ancora cinquant'anni!"; se tu parli a un sessantenne dei tuo quarant'anni, la storia - indovinate - si ripete. Poi a un certo punto ci si ferma, naturalmente - un limite c'è - perché, a trent'anni, non ti viene neanche l'idea di lamentare seriamente una qualche vecchiaia, così come il cinquantenne che se mai sentisse una simile lamentazione, neanche si preoccuperà di consolarti, ma ti manderebbe semplicemente a fanculo e con tutto il cuore, facendo il suo dovere - oltretutto.

Eppure ... eppure il confine c'è, eccome se c'è. Per ognuno si sposta di poco più in là rispetto a un altro, ma là vicino si trovano tutti e, per il resto, a riguardo della vecchiaia, sono o saranno soltanto autoinganni ed eufemismi di varia misura e portata. Compreso l'inventarsi obiettivi che diano un senso al nonsenso. 

Il concetto di vecchiaia, nella sua accezione più cruda, diciamo che dovrebbe essere quello che si identifica nel perdere la tua indipendenza, la tua autosufficienza; quando i tuoi acciacchi limitano sostanzialmente la tua quotidianità, che se qualcuno ti dà uno spintone mentre stai a fare la fila alle Poste, tu non ci pensi nemmeno nell'anticamera dell'anticamera del cervello se sia il caso di reagire oppure no - se non a parole, ovviamente, ma è un altro discorso. Ora lo sai, sei vecchio.

Quindi dovrei dedurre, cosa? che la vecchiaia è quando hai perso la tua autosufficienza? ... io dico di no; a quella metterei un altro nome invece, forse "inizio della fine", forse "decadenza", forse semplicemente - la fine.

Perché dico questo? perché sostengo che c'è un'altra vecchiaia, e la ritengo un fatto.

Sopra i quaranta si è vecchi? ... beh, che dire, si dovrebbe dire di no. Addirittura la Vita (recita l'adagio) inizierebbe a quarant'anni. Mi viene da ridere. Non c'è cosa che mi fa veramente ridere e girare le balle allo stesso momento come questa sonora bugia. Poi mi viene in mente la battuta di Woody Allen (se non erro era la sua): - Quarant'anni è l'età in cui hai capito tutto, ma è troppo tardi.

Ora, dai, siamo buoni, diciamo pure che l'ottimismo ci ha rapiti se dessimo ragione al buon Woody, perché se ci fermiamo e ci guardiamo intorno, dando per buona la sua battuta che i quarantenni abbiano capito tutto oggigiorno, direi che semplicemente è una bestemmia. Però il senso rimane, certo con una buona licenza poetica, ma tant'è: - è troppo tardi...

... e non finisce qui: - per soprammercato, oggi la propaganda spinge (e ci riesce alla grande) a che si diventi adulti prima del tempo (e, attenzione, non maturi). Questa cosa, attraverso i Media e i Social e il Cinema e la Scuola, è spinta e inoculata nelle generazioni a tal punto - che la precocità è messa in vendita a prezzi allettanti. Ma anche gratis, a dirla bene. Non solo così la vecchiaia arriverà prima, ma anche il potere di alzare la testa verrà meno; e chiudiamo qui questa digressione.

Quello che mi fa pensare e mi ha fatto pensare, è una presa di coscienza che noi si conserva in uno sgabuzzino della mente - per bene, protetta dall'umidità e dall'inverno. Alla fine, ecco che la vecchiaia è il Tabù per eccellenza e che nessuno (le eccezioni sono veramente poche) ne parla davvero al netto degli eufemismi e di ogni edulcorata considerazione...

... che il sesso, a confronto, è un soggetto molto meno imbarazzante. Un po' come la morte e l'accanimento terapeutico della grande medicina moderna; neanche darci il coraggio di morire per tempo è più concesso! Anche qui, siamo sempre meno coraggiosi.

Il tramonto ha dei bei colori? ... oh sì, il tramonto sì, a proposito di prese per il culo. Il tramonto: - non l'uomo. Questa cosa del "tramonto" (ma anche delle stagioni) presa in prestito come metafora del passare della vita e della bellezza che ha in sé... è una delle più insulse bugie che ben pochi poeti hanno avuto il coraggio di denunciare onestamente. Il paradosso, questo è il bello, è proprio la frase che per la maggiore dice della bugia che amiamo di più; a dire e a dirci di quanto sappiamo prenderci in giro, proprio lì, quando qualcuno, e con palesato orgoglio, ti risponde che "...io sono giovane dentro!"...

... appunto, è la vecchiaia.

 

 

 

 

 

Opzioni visualizzazione commenti

Seleziona il tuo modo preferito per visualizzare i commenti e premi "Salva impostazioni" per attivare i cambiamenti.

La vecchiaia quando arriva arriva

Ritratto di Dusty

Ciao Calvero,

belle (e tristi) riflessioni, a cui in questo periodo della mia vita mi dedico pure io...

Sebbene sia evidente che il fisico sconti pesantemente l'età che avanza, devo dire che non posso lamentarmi del cervello: nel mio lavoro riesco ad affrontare con successo obiettivi più complicati di un tempo, e ciò mi da soddisfazione.

Che sia possibile continuare ad evolvere le facoltà mentali fino ad età inoltrata?

Chissà.. di sicuro se così fosse, accetterei molto più serenamente l'arrivo del tramonto: ciò che mi piace ed interessa è più spesso astratto che fisico.

Ciao,

Dusty

chissà

Ritratto di Calvero

Ciao Dusty

... ho apprezzato la tua risposta. Veramente.

Aspetta, il meglio deve ancora arrivare...

Ritratto di Pike Bishop

nel mio lavoro riesco ad affrontare con successo obiettivi più complicati di un tempo, e ciò mi da soddisfazione.

Che sia possibile continuare ad evolvere le facoltà mentali fino ad età inoltrata?

No, non e' possibile.

La ragione per la quale riesci meglio e' che sei ancora nella fase in cui il declino fisico (nel tuo caso immagino solo marginale e percepito) non intacca le capacita' intellettuali, ma, nel contempo, l'esperienza nell'amministrazione del tempo e la conoscenza di piu' temi ti fanno avere risultati migliori.

Ma arrivera' prima o poi (se non vieni investito prima da un autobus a due piani, come si dice su di qui, che e' piuttosto difficile in Italia) la fase in cui il declino fisico intacchera' alcune funzioni mentali.  

Non che ci sia da preoccuparsi, pero'.  

A quel punto avrai capito che non e' importante di per se e arriverai a far la spesa, Dude's style, in ciabatte e vestaglia perche' niente nel gioco travolgente e coinvolgente della vita sociale si rivela piu' essere del minimo interesse, se non un interesse del tutto Platonico: sei insomma guarito.

Inoltre alcune funzioni mentali migliorano piu' di quanto non peggiorino per le cause fisiche, diventando vecchi.  Io, personalmente, ho aumentato la produzione interna di DMT a livelli mai visti prima, il che mi provoca sogni realistici e rivelatori e idee che si sviluppano nel corso della mia vita inutile e tediosa in stato di cosiddetta veglia.

Insomma, il preoccuparsi per la vecchiaia incipiente e' un tratto tipico della gioventu'.... cool

oggi la propaganda spinge (e

Ritratto di Pike Bishop

oggi la propaganda spinge (e ci riesce alla grande) a che si diventi adulti prima del tempo (e, attenzione, non maturi). Questa cosa, attraverso i Media e i Social e il Cinema e la Scuola, è spinta e inoculata nelle generazioni a tal punto - che la precocità è messa in vendita a prezzi allettanti. Ma anche gratis, a dirla bene. Non solo così la vecchiaia arriverà prima, ma anche il potere di alzare la testa verrà meno;

E' questo il punto: la nostra cultura, nella quale noi agiamo nel ruolo di bestiame, non vuole che nessuno sia veramente adulto, ma in una situazione intermedia e contaminata di fanciullezza perenne, con tutte le prerogative dell'eta' adulta ma nessuno dei tratti di responsabilizzazione, isolati in una fanciullezza perenne.  

Non era cosi' solo un paio di generazioni fa, quando i bambini erano bambini, gli adulti adulti ed i vecchi vecchi.  Ora ci pensa il Governo, a tutti, in maniera uguale, tranne che pensa solo a sfruttarli.  E quando non si puo' tirare avanti tutti invocano un Governo migliore, che ci fara' vivere la nostra perpetua fanciullezza senza traumi e riti di passaggio o pensioni.  Un Governo onesto! laugh

Ci sono riusciti bene, a renderci bestiame, i padroni.  Neanche piu' diventare vecchi, si puo', senza sentirsi menomati. E menomati lo diventiamo veramente, con la vita che facciamo, ma soprattutto se si e' preda di pensieri inculcati ad arte: "Dio mio, non riesco piu' a sollevare tot kg, ed a sembrare un gorilla, la mia vita e' finita, non riusciro' piu' ad avere il coraggio di guardarmi allo specchio in palestra!!!!"  "Non riesco piu' a difendermi con la forza bruta e l'ignoranza, sono fottuto, tutti approfitteranno della mia debolezza!!!".

Ricordatevi di Mr. Myagi Kesuke o Obi Wan Kenobi (lo stesso personaggio): che lo sforzo sia con voi, specie in periodi di stitichezza (nessuno parla mai delle cose piu' importanti della vita).

Consiglio scherzoso

Ritratto di Manfred

Consiglio scherzoso da un sessantenne

Non abbattetevi così, usate l'accetta!

Manfred

Accetta

Ritratto di Calvero

Manfred ha scritto:

Consiglio scherzoso da un sessantenne

Non abbattetevi così, usate l'accetta!

 

Sì, quella dell'accetta è una cosa consona e vigorosa, direi. Ha anche un bel suono.

Attesa

Ritratto di Punto

Ricordo che quando ero bambino, avevo la smania di esser un adulto. Aprivo l'armadio di papà e mi fermavo ad ammirare le sue cravatte, e gli dicevo, papà quando sarò grande queste saranno mie. 

A 14/15 uscivo e seguivo amici di 24/25 anni, e già ai 20 anni ho smesso di fare "tutte le cose di noi ragazzi". Oggi non rivelo la mia età anagrafica per non esser coperto di insulti :) (anche se qualcuno quì la conosce),   vivo un po l'anzianità come una sorta di "attesa", un auspicio, la desidero. Anche se ho imparato l'importanza delle tappe, e che non occorre bruciarle, per godermi al meglio la prossima.

Non ho mai ben sopportato, e ben visto i: "sono giovane dentro". Ritengo invece il ciclo della vita un esperienza da vivere al completo, e che il punto massimo di un Uomo è nella sua vecchiaia. E probabilmente anche il degrado fisico è un processo utile alla maturazione completa. Una condizione rivelatrice, una condizione che spinge a riflessioni profonde, una condizione livellatrice.

 

 

Ciao punto ...

Ritratto di Calvero

Ciao punto

 

... quest'argomento è tanto personale e universale insieme, che ogni idea che mi sovviene per argomentare di un intervento altrui, mi porterebbe a mettere in discussione talmente tante cose, che è meglio che ognuno aggiunga la sua considerazione e rimanga un'ulteriore "quadro" appeso nel museo della vita dove ognuno ne apprezzerà l'arte ...

... e ti dirò, me ne sono accorto solo adesso blush

... quello che posso dire è che per me quello che dici nella parte finale può essere vero, ma non sposta di una virgola il mio sentire. Per me rientra tutto in un'illusione e in un nonsenso e in una fregatura. Non prenderla come una contro argomentazione, né un attacco alle tue idee  eh ... cool

Precisazione

Ritratto di Punto

Caro Calvero, tu sai benissimo che mai metto in dubbio il sentire e il pensiero altrui, anzi mi incuriosisce e lo rispetto.

Vogli però precisare che quando parlo dei giovani d'entro, non voleva essere una generalizzazione, in realtà pensavo nello specifico a coloro i quali non accettano e pensano di illudere se stessi. Poi ogniuno è libero di far quel che gli pare a qualsiasi età, ma perché lo aggrada e rispecchia il suo modo d essere. Non perché vuole apparire qualcosa che non è

Opinione

Ritratto di Buster Keaton

Invecchiare è un'opinione che dipende dall'umore.

Adagi

Ritratto di Calvero

Buster Keaton ha scritto:

Invecchiare è un'opinione che dipende dall'umore.

 

Bellissima! fantastica .. sul serio ...

 

... ma permettimi di dissentire profondamente cool

 

 

Relevant Content