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Cosa è la tossicodipendenza e come la si dovrebbe eliminare: un parere controcorrente. Prima Parte

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Gli uomini non sono macchine, ma ogni volta che hanno l'opportunità di comportarsi come macchine, essi si comportano come macchine.
Ludwig von Bertalanffy
 
Ogni anno nel Regno Unito si spendono circa quattro miliardi di sterline 2 per mantenere i dipendenti3 da eroina forniti di sussidi e metadone (un anelgesico sostitutivo dell'eroina che era a sua volta un sostitutivo della morfina, un alcaloide del papavero da oppio), metadone che spesso viene ingurgitato, rigurgitato e venduto per procurarsi eroina, i cui effetti sono più piacevoli.  Tutto questo per assicurare alle case farmaceutiche lauti guadagni a spese dei rapinati dal governo che chiamano contribuenti.  
Non ho idea di quanto si spenda in Italia, ma immagino che le cifre non siano molto diverse e in percentuale siano una grossa fetta di tutto quanto si spende per la cosiddetta "sanità" anche se qualcosa del genere tanto sano, mentalmente, non si può definire.  Inoltre mantenendo il vizio per l'eternità (non e' raro avere gente che e' in costante "disintossicazione" da decadi) va pure a vantaggio di chi vende eroina di contrabbando, mischiata con tali porcherie che in realtà nessuno sa bene cosa si sta iniettando nelle vene.
 
Tutto questo perchè alcune sostanze, secondo il parere per lo meno interessato, ma sicuramente frutto di una mentalità a-scientifica e superstiziosa, avrebbero qualcosa al loro interno che magicamente comincerebbe un processo, nella persona che ne faccia uso per un po' di tempo, con cui si provocherebbe il desiderio irrefrenabile di consumarne ancora, e sempre di più fino a morirne.  Questo nonostante che si sappia di persone, di solito professionisti (in genere medici) che hanno praticato per decadi - e che lo stanno facendo anche ora, mentre scrivo queste righe - l'uso di queste sostanze, magicamente scatenanti dipendenza e assuefazione fino all'amara fine,  senza per questo che siano diventati scheletri senza denti e derelitti socialmente inaccettabili. Al contrario, vanno avanti nella loro abitudine senza avere conseguenze percepibili, se non una maggiore capacità di integrarsi in una società disumana e disumanizzante rispetto alla media degli abitanti delle nostre metropoli.
 
Gli stessi "drogati" si attaccano a questa cognizione superstiziosa come una cozza al suo scoglio e sono disposti a giurare, ormai, di essere vittime di sostanze perfide che li fanno diventare diversi, imbarazzanti, spaventosi, riprovevoli, violenti, insensibili e soprattutto avidi, disposti a uccidere la propria madre e vendersi la propria sorella per procurarsene sempre di più, anche se loro, nel loro intimo vorrebbero ridiventare quel che sono, cioè persone normali.  In questo paese non sono in realtà molto incentivati a cambiare ed ad assumersi responsabilità per il loro comportamento o a praticare un minimo di autocontrollo, visto che la condizione di tossicodipendente (in genere da oppioidi), procura loro un salario di sopravvivenza, spesso un alloggio e dosi sempiterne di metadone: basta solo che dicano ai medici che sono ricaduti nel vizio e si sono iniettati eroina, et voilà, inizia l'ennesima disintossicazione.  Nel frattempo rimane loro un sacco di tempo per procurarsi il denaro (lecito o più spesso illecito) per finanziare il loro vizio, integrando il metadone con altre sostanze.  Il finanziamento del loro vizio, però, nonostante provochi la moltiplicazione dei dipendenti dalle sostanze che loro vendono e innumerevoli vittime dei loro furti, rapine, ricatti e violenze varie, non è abbastanza efficiente da procurar loro una alimentazione sufficiente, ed uno stile di vita con minimi agi ed igiene, ed in più li tiene impegnati la maggior parte del tempo così che non riescono a combinare niente altro che fare qualsiasi cosa per procurarsi degli sconosciuti miscugli, costosissimi.  Questo capita soprattutto perchè le sostanze interessanti per il mercato nero della malavita hanno un prezzo forzatamente elevato -visto che la competizione viene combattuta, neanche fossero la NATO, a colpi di coltello, pistola e mazza- creando un racket che impone prezzi artificialmente elevati che forniscono ad alcune agenzie governative - specie una di Langley, in Virginia, che aveva sviluppato una attività collaterale in questo senso negli anni '60 al fine di combattere gli studenti politicizzati- i fondi per le cosiddette Black Operations, cioè operazioni per le quali e' molto meglio che il finanziamento non sia dibattuto al Congresso4.  In questo modo, i "tossicodipendenti" si giustificano e autoghettizzano mentre più o meno lentamente si suicidano, tra il tripudio di servizi segreti, mafiosi, medici e apparato governativo in genere.  
Perche' ora, lo si sa - ma come e' un mistero insondabile- sono dei "malati" e vanno curati.  
Percio' per assisterli non si bada a spese.  E per le varie agenzie è semplice farlo, visto che paga Pantalone, che nella fattispecie è impersonato come al solito da quelli che non possono evadere il pizzo statale e che sono, di solito, quelli che faticano non poco ad arrivare alla fine della settimana.
 
Essi, i "drogati" insomma riempiono, di solito consenzienti, uno spazio essenziale nelle categorie religiose ed economiche senza il quale non potrebbe esistere l'altra categoria speculare, quella dei Per Bene: essa è la categoria di peccatore che serve ad alimentare tutti i mercati neri che sono favoriti da leggi religiose applicate e fatte rispettare dall'apparato repressivo dello Stato.  Infatti, come argutamente fa notare Cesco Ciapanna5la proibizione delle "droghe" illegali (di cui hanno fatto parte dovunque sostanze ora di consumo tanto diffuso da essere considerate come se fossero state da sempre impunemente usate da tutta l'umanità, dal cioccolato al the, dal caffè allo zucchero, che sono curiosamente droghe complementari e per cui in paesi occidentali quali Russia o Germania si poteva essere giustiziati con la pena di morte) è da mettersi direttamente in relazione con il fantastico rigore punitivo e le cervellotiche regole sul cibo consentito o vietato che nella nostra società hanno origine dall'ebraismo. Fin dalle prime pagine della Genesi, infatti: Dio, mentendo ai primi uomini, bandisce un cibo particolare e punisce con rigore assurdo la violazione della sua proibizione.  Si ha ragione di pensare che tali proibizioni alimentari religiose facciano del tutto parte di consuetudini locali (i famosi "perchè si" e "si è fatto sempre cosi'", che distinguono gli scimmioni di ritorno con un ego incancrenito e neofobo dalle persone pienamente umane che, ahimè hanno perso la guerra contro l'agricoltura totalitaria - che essa stessa è l'origine di queste perversioni mentali). Ciapanna fa notare come l'usanza del pane senza sale è diffusa precisamente nelle stesse zone in cui si estendeva l'antico Impero Etrusco, e cioè, dopo 2500 anni, una tradizione alimentare si mantiene senza esattamente sapere come e perchè, ma non è mai messa in discussione.  
Di solito le fisime religiose alimentari degli altri sono ridicole, barbariche ed ingiuste, mentre le nostre sono assolutamente indiscusse ed indiscutibili. La cocaina bisognerebbe estirparla con il napalm (secondo la DEA la quale, dietro alle quinte, è sorprendentemente il maggior spacciatore della stessa sostanza) mentre le viti da vino sono sante.  
I peccatori, che devono essere emarginati e colpiti dallo Stato, sono persone che infrangono le regole religiose e pertanto debbono essere mostrati per lo schifo che sono e additati al pubblico come spauracchi che esaltino la differenza tra la Gente per Bene e la Gente per Male.  
Peccato che però la gente per bene viene sovente beccata esercitare gli stessi vizi (ed a lucrarci sopra) di quella per male, ma di solito questi episodi sono spiegati come  fortuiti ed isolati.  I peccatori sono essenziali per il controllo statale capillare dei non-peccatori e perciò, mentre ufficialmente vengono impiegati diversi metodi per reprimere le loro usanze o per aiutarli a cambiarle uniformandole a quelle di tutti gli altri, in realtà vengono mantenuti come elemento chiave delle dinamiche sociali.  Inoltre altri elementi da sbarco (che vuol dire che dovrebbero essere decimati come le truppe da sbarco, scelte tra i soldati meno simpatici ai superiori per l'alta possibilità che hanno di essere fatti a pezzi durante i primi metri di uno sbarco) delle varie confessioni religiose lunatiche assortite hanno ormai instaurato un business incredibilmente fiorente teso a lucrare sull'aiuto caritatevole (e spesso cristiano) ai peccatori.  Senza peccatori questa gente sarebbe privata di una fonte di guadagni e di piacere personale che non sono certamente disposti a lasciarsi portar via senza una lotta all'ultimo sangue (degli altri).  Le varie Teresa di Calcutta, gli Alcolisti Anonimi, l'Esercito della Salvezza (che potrebbe partire in massa per il medio oriente per dimostrare come annichilire il nemico con bande orrende che suonano musica orrenda) ed in genere tutti gli ipocriti moralisti baciapile assatanati, non potrebbero esistere senza il peccato costituito dalle non ottemperanze alimentari ed i relativi peccatori. 
 
Loro stessi, i peccatori, vogliono che i loro vizi siano legalizzati.  Fate attenzione alla parola: vizi riconosciuti come legali, per il quali non si esclude la loro appartenenza alla categoria di peccato, ma che li rendono assimilabili al resto del programma repressivo statale verso tutti gli altri.  Infatti, di volta in volta, prima o poi, alcuni cibi e sostanze vengono legalizzati, ma tramite ipertassazione ci si rende sicuri che i consumatori abituali, se non appartenenti alle classi superiori, debbano compromettere la propria salute e vita sociale per procurarsi la loro sostanza preferita, e poter cosi' ancora essere sottoposti alla riprovazione collettiva, quali esempio tipico vivente di chi ha avuto la vita rovinata da una sostanza nociva anche se legalizzata (anche se dovrebbe essere chiaro che non è tanto la sostanza, consumata senza problemi dai ricchi, a renderli così, quanto l'ipertassazione che la colpisce e colpisce di rimando i ceti meno abbienti).  
 
Fine della Parte Prima