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Le normali incomprensioni della quotidianità

Revolutionary Road (id 2008)


  • genere: Drammatico
  • regia: Sam Mendes
  • interpreti: Leonardo DiCaprio, Kate Winslet, Kathy Bates, Michael Shannon
  • produzione: Dreamworks

GIUDIZIO: Da non perdere

In due parole

Se siete una giovane coppia, prima della visione preparatevi a traslocare, il film potrebbe "illuminarvi" sulle vostre scelte; se invece vi sentite una coppia collaudata, una presa di coscienza potrebbe aprire la porta alla depressione. Se non avete di questi problemi, godetevi Sam Mendes che "Torna" a dirigere un film.

Recensione

Dopo il sonnolento e anonimo "Era mio padre" e l'orrido "Jarhead" qualcuno ha detto che Sam Mendes e il suo "American Beauty" erano stati sopravalutati. Forse Mendes funziona soltanto quando racconta le ribellioni e le finte apparenze del focolare domestico ma di certo "American Beauty" è un buon film con una costruzione narrativa quasi impeccabile, così come questo "Revolutionary Road" è davvero un bel film in cui il regista sembra finalmente ritrovarsi.

La pellicola è tratta dal romanzo di Richard Yates (1926/1992) considerato una vera e propria pietra angolare della letteratura americana, e Mendes riesce nel difficile compito di trasposizione in opera visiva senza snaturare l'originale forza del racconto.
Merito anche dei due protagonisti che si ritrovano assieme sul set dopo le profondità marine del "Titanic" in cui si giurarono amore eterno, e che qui invece, scoprono progressivamente la debolezza dei propri ideali e l'immenso vuoto delle loro anime (che la scelta di farli lavorare assieme non sia stata casuale?). Ottimi anche i dialoghi molto acuti e ben scritti.

Onore al merito dello sceneggiatore Justin Haythe quindi, alla coppia DiCaprio/Winslet che evidentemente funziona bene ma anche al regista che in modo forse più rigido e meno "virtuoso" di "American Beauty" dirige questo dramma senza mai sconfinare nella noia o nell'autocompiacimento; analizzando invece con cruda puntigliosità le miserie della vita borghese dietro le cui apparenze si celano mostri alimentati dalle menzogne che ogni giorno ci si racconta.

In questo quadro, i figli appaiono come fantasmi, vengono utilizzati solo nelle velenose discussioni al fine di provocare sensi di colpa, ma nel film si presentano come personaggi incosistenti e si vedono per pochi momenti.


Buona convivenza a tutti.