Irina Palm (id 2007)
- genere: Drammatico
- regia: Sam Garbarsky
- interpreti: Marianne Faithfull, Miki Manojlovic, Kevin Bishop, Siobhan Hewlett
- produzione: Entre Chien et Loup
GIUDIZIO: Da Vedere
In due parole
Recensione
Un film quasi interamente dominato da seghe, rasponi, pippe, o come accidenti volete chiamarle, potrebbe far pensare a qualche becera operazione pecoreccia di un certo cinema spazzatura chiamato eufemisticamente: "Commedia Erotica", oppure, dopo averne letto la trama, ad una di quelle furbe operazioni pseudo-intellettuali che si vogliono vestire di una presunta arte di rottura o shock per mascherare della semplice pornografia.
Irina Palm non è niente di tutto questo; è un film che si muove abilmente su di una stretta pertica come un bravo equilibrista che non scivola mai, nemmeno quando, con una mossa studiata, sembrerebbe poter cadere, e la gente trattiene il fiato per scoprire subito dopo, con un sospiro di sollievo che l'acrobata stava scherzando ed ha il pieno controllo della situazione. Trattare un tema simile non è per nulla semplice; le trappole della facile retorica, della volgarità, dell'operazione furbetta e anticonformista sono sempre in agguato, il regista Sam Garbarsky invece tratta il tutto con una leggerezza straordinaria regalandoci un film da cui traspira una vera umanità.
La storia è semplice; una famiglia inglese si è ridotta praticamente sul lastrico per curare un figlioletto malato: rimane un'ultima speranza, una nuova cura in Australia, ma non ci sono più soldi per affrontare il lungo viaggio e la permanenza in quel luogo lontano. La nonna del ragazzino, una signora di mezza età, madre del giovane papà dello stesso, si mette a cercare lavoro, ma la nostra società, lo sappiamo bene, non offre alcuna possibilità alle persone che avrebbero ancora molto da dare in questo mondo. Accade così, che girovagando, capita in un locale sexy dove cercano una hostess che faccia seghe ai clienti. Esiste infatti una macchinetta, dove si infila la monetina, e poi si infila qualcos'altro in un apposito foro. Dall'altra parte del muro, c'è "l'operatrice turistica" che offre la sua manualità. La scelta è difficile, da una parte c'è la morte sicura del bambino, dall'altra il tuo mondo, la tua dignità, tutto quello che sei e che pensi che è in totale antitesi con quella squallida realtà. Il nipotino è ovviamente più importante e la decisione è presto presa. La cosa paradossale è che la nostra eroina scoprirà suo malgrado di possedere una "Mano" straordinaria che farà levitare gli affari del locale.
Irina Palm, (nome d'arte che assume la protagonista) ci fa ridere senza bisogno di utilizzare battute volgari, perchè è la vita, le situazioni in cui ti mette, che spesso fanno ridere; ma si tratta di un riso amaro che porta con se molte riflessioni, che ci racconta storie di solitudine, di incomprensioni, di piccole cattiverie ma anche di semplicità e di amore. Tutti bravi i protagonisti, (non quelli che mugulano attaccatti alla macchinetta) strepitoso il propietario del locale che si trova davanti una donna convinta che le mansioni di una hostess siano quelle di servire il tè... "Lei sa che cos'è un eufemismo? Me lo ha spiegato il mio avvocato"
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