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Come aggirare la legge di Murphy

Yes Man (id 2008)


  • genere: Comico/Commedia
  • regia: Peyton Reed
  • interpreti: Jim Carrey, Zooey Deschanel, Bradley Cooper, John Michael Higgins
  • produzione: Warner Bros

GIUDIZIO: Passabile

In due parole

Si ride ma resta un sapore di amaro in bocca da occasione sprecata. Jim Carrey tiene in piedi il baraccone.

Recensione

La premessa è sicuramente interessante: Carl Allen, un impiegato sconfitto dalla vita che ha imboccato l'autostrada della misantropia a piena velocità, partecipa al seminario di un improbabile ciarlatano che professa una sorta di filosofia new age in cui il segreto per avere successo nella vita è di dire sempre di si a qualunque cosa. Gliene capiteranno di tutti i colori. Il fatto poi che per tenere fede a questo impegno non rifiutando nulla, prenda lezioni di volo, conosca una moglie persiana, e faccia viaggi in aereo scegliendo la destinazione a caso e all'ultimo momento, lo fa scambiare per un terrorista e viene arrestato dall'FBI; è uno spunto davvero originale ma che purtruppo non viene approfondito. Allo stesso modo non viene approfondito il ruolo di questi santoni della new age, ne la tematica centrale del film che indica ognuno di noi come il massimo responsabile della propria infelicità a causa della nostra incapacità di prendere la vita dalla parte giusta.

Peccato perchè le premesse di una commedia intelligente c'erano tutte, e avere come protagonista un Jim Carrey con il suo istrionismo e la sua bravura, dimostrata anche in ruoli drammatici, avrebbe certamente impreziosito il film.

Ci troviamo invece alle prese con una poco credibile quanto repentina conversione del protagonista a questa fede, e con una serie di gag talvolta demenziali che se non fosse per la citata bravura di Carrey scivolerebbero via nell'indifferenza di uno sbadiglio.

Durante la visione tuttavia, capita che la risata arriva spontanea; anche gli attori di contorno sono molto bravi; bella la caricatura del personaggio lunatico, un pò fuori, ma in realtà pieno di paure disegnato da Zooey Deschanel, ma tutto questo non è sufficente a tenere alto il volo della pellicola che sembra stentare sempre più nel finale fino ad arrivare ad una conclusione piuttosto banale e tirata via.

Un'occasione mancata, litania che si ripete sempre più spesso di questi ultimi tempi, ma se siete di bocca buona, è potabile.