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Pirateria

La storia del File Sharing

Il secolo scorso il file sharing era un hobby marginale, solo per i geek abbastanza fortunati da possedere un computer che potesse connettersi al World Wide Web. Oggi è completamente differente, in quanto il file sharing è diventato una abitudine giornaliera per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. In pochi anni scambiarsi i files è diventato mainstream. È il momento di sederci e vedere come accadde.1

Il file sharing digitale ha fatto una lunga strada dai primi giorni dei floppy disk, che avevano una capacità di 79.7 kb agli inizi degli anni '70.

Due decadi fa i dischi da 3.5'' erano il mezzo più utilizzato per distribuire i file. In quel tempo, la loro incredibile memoria di 1.4 MB era fin troppa per poter distribuire i file. Ma le cose sono diventate veramente interessanti quando le persone hanno iniziato a scambiarsi i file via internet.

In appena un paio d'anni, il file sharing si è evoluto fino a diventare un processo incredibilmente efficiente che ha migliorato la vita dappertutto. Ha portato l'attenzione verso media poco conosciuti, e l'accesso alla distribuzione ha permesso agli individui di scambiare file con il resto del mondo senza praticamente nessun costo.

Esaminiamo brevemente come il file sharing è diventato cio che è in una panoramica non esaustiva.

Paulo Coelho: piratate i miei libri!

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Coelho1 è uno scrittore di fama mondiale con più di 130 milioni di copie vendute.

Recentemente sul suo blog2 ha voluto affrontare il discorso della proposta americana SOPA e più in generale il tema della pirateria. Una sua frase ha fatto il giro del web "Pirati del mondo, unitevi e piratate tutto quello che ho scritto!".

Questa presa di posizione inusuale tra gli autori e detentori di "proprietà intellettuale" di successo è molto interessante e meritevole di essere letta.

Quella che segue è la traduzione dell'intervento sul suo blog.

 

Quello che penso del S.O.P.A.

di Paulo Coelho

 

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