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Libri

Stavolta parlo di me

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Non è esattamente la cosa più semplice del mondo, e non ho un ego talmente sproporzionato da provare godimento nel farlo... Ma è lavoro pure questo, quindi stavolta parlo di me.

Spero di aver dato un contributo in questi anni, almeno ci ho provato. Questo è quindi un piccolo appello a tutte quelle persone che mi conoscono per ciò che ho scritto e che magari hanno apprezzato i miei scritti.

Vi chiedo un piccolo favore ben consapevole che il vostro tempo è prezioso: è in uscita il mio primo romanzo, si tratta del mio esordio come scrittore di narrativa, se qualcuno di voi decidesse di acquistarlo e leggerlo, mi farebbe davvero piacere leggere a mia volta una vostra onesta recensione o qui sul portico, o nei siti presso i quali lo avete acquistato (amazon, ibs, etc.).  Se vorrete darmi il vostro parere, lo apprezzerò molto.

L'uomo in bilico

Prendo spunto dal recente articolo di Pike Bishop e dallo “sgomento” citato da Music-Band nei commenti, per pubblicare una breve recensione di un libro letto diversi anni fa. 

“L’uomo in bilico”
di Saul Bellow

Arnoldo Mondadori Editore, 1966
(Sì, quando i libri costavano 350 lire)

Come spesso accade, i libri arrivano quando uno è pronto a leggerli.
Nel mio caso, questo volumetto ingiallito dal tempo con addosso l’odore degli anni ’60 stazionava nella libreria di mio padre insieme a tanti altri. Là nel mezzo, col dorso ritto ordinatamente impilato fra gli altri suoi consimili. Faceva il bravo libriccino economico, lui, come i bravi soldatini di cui scrive. E un giorno -zac- l’occhio si posa per l’ennesima volta sul suo dorso scialbo e il libro scivola tra le mani.

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