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Religione Catodica

Videodrome (id - 1983)


  • genere: Fantascienza/Horror
  • regia: David Cronemberg
  • interpreti: James Woods, Sonja Smits, Deborah Harry, Peter Dvorsky, Leslie Carlson
  • produzione: Canadian Film Development

GIUDIZIO: Non per animi sensibili

In due parole

L'incubo che in pochi hanno davvero capito; ovvero, la televisione come non ve l'ha mostrata mai nessuno.

Recensione

Se pensavate di aver visto ormai tutto sulla televisione, dalla critica sociale, agli inquietanti risvolti di controllo e assuefazione delle menti; se avevate ricoperto l'intero arco che va da quinto potere (Network) fino a The Truman Show, ma vi siete persi questa pellicola di Cronenberg, allora si può dire che in effetti non avete ancora visto tutto.

Videodrome (il circo, l'arena del video) rappresenta uno degli sguardi più lucidi e crudi sul potere della televisione. Ma a differenza delle altre opere che in tutti i modi possibili, tra metafore e realtà hanno affrontato questo argomento, il film di Cronenberg suggerisce non soltanto la morte del pensiero critico e la distruzione della mente ma anche la corruzione del corpo e delle carni come conseguenza di quella visione che innesca un processo di malattia; un vero e proprio virus, una droga che distrugge anche il corpo, lo degrada, lo imputridisce.

Cronenberg non va tanto per il sottile: la trama rivela quali sono le convinzioni del regista; la televisione è nata come strumento di controllo per trasformarsi in una religione e sostituirsi così alla realtà; non per nulla nel film appare una "Chiesa Catodica" dove i nuovi assuefatti cercano di curarsi dai mali del mondo assorbendo pesanti dosi di televisione.

Ma il proprietario di un piccolo canale televisivo che cerca di fare audience attraverso il porno, capta (non certo casualmente) un segnale pirata che dura poco più di 50 secondi e sembra provenire da posti lontani e misteriosi come la malesia. Luoghi che fanno viaggiare l'immaginazione (che ci è stata costruita addosso da quella stessa tv e dal cinema) e ci rimandano immagini di gente spietata, che vive lontana dalla nostra civiltà, che non condivide le nostre idee di libertà e moralità e che manda questa trasmissione (videodrome) in cui si vedono torture, assassinii e ogni genere di degrado umano dal vivo; dei veri e propri "snuff movie".

In realtà quel segnale pirata arriva dalla culla della civiltà e della democrazia; Max (James Woods) scoprirà che le trasmissioni arrivano da Pitsburgh, Stati Uniti, e che la trasmissione fa parte di un programma governativo segreto controllato dai militari; assieme alle immagini viene inoculato un segnale ipnotico, delle onde elettromagnetiche che influenzano il cervello e tutto è pronto per spargere attraverso milioni di televisioni, come un virus, questo segnale in tutto il pianeta.

Nulla è in grado meglio di questo film di spiegare quegli effetti invisibili della propaganda a cui siamo tutti soggetti ogni giorno in un bombardamento incessante. Il professor O'Blivion (oblio), lo dice chiaramente durante lo svolgimento della vicenda: ...La Tv è più reale della vita vera... L'immagine sullo schermo prende il sopravvento... Quello che vediamo è quello che siamo...

E' un semplice problema di percezione, ci dice il film, se questa è alterata, anche la realtà lo sarà di conseguenza.Ma videodrome come abbiamo detto, provoca anche delle mutazioni genetiche, perchè l'uomo deve essere trasformato e se cambia il cervello e la sua percezione può cambiare anche il nostro punto di vista sulle cose.

L'ambiguità del "vedere" questa pratica molto pericolosa perchè può portarci a credere acriticamente a tutto, è l'attacco più frontale ed esplicito che Cronenberg fa a questo mondo dominato si dal video, ma anche e sopratutto dalla propaganda che agisce per queste vie silenziose e invisibili che passano attraverso i nostri occhi.

Un film disturbante, scioccante a patto di recepire in pieno il messaggio lanciato dal regista. Chi all'epoca lo ha visto come un semplice horror movie probabilmente avrà pensato che il mercato offre di meglio dal punto di vista dell'intrattenimento ma i nuovi internauti smaliziati che hanno imparato ad informarsi lo troveranno illuminante e decisamente inquietante.

Ciò che nel 1983 poteva apparire come pura fantascienza, rappresenta oggi la realtà. Un tassello che nella videoteca dei risvegliati del terzo millennio non può mancare. Importante come una giornata della memoria, perchè dimenticare, in questo caso, significa soccombere.

"La Televisione è la realtà, e la realtà è meno della Televisione" Professor O'Blivion.

 

Recensione Videodrome. Grazie

Ritratto di Eileen Morgan

Recensione Videodrome.
Grazie per questa segnalazione. Sei una vera miniera di gioielli cinematografici... Film che nella mia atavica ignoranza del mondo del cinema ignoravo completamente.

Beh... Fa piacere avere

Ritratto di Il Proiezionista

Beh... Fa piacere avere qualche lettore interessato :-)

La mia miniera è piena di pellicole... Il problema è trovare il tempo di scrivere... :-(

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