Venezia...
...30 milioni di turisti ogni anno in costante aumento…
...Oltre 2000 gigantesche navi da crociera che transitano nel suo piccolo bacino…
...Centinaia di ricercatori da tutto il mondo che studiano la sua storia e le sue opere...
...Milioni di scatti fotografici e cartoline tutte uguali…
...Innumerevoli libri e film che la ritraggono e ne parlano...
...I mestieri e i negozi per i Veneziani sono scomparsi per lasciare posto ad attività turistiche gestite da Cinesi e nativi del Bangladesh…
...Gli abitanti rimasti sono 56.000… Nel 1951 erano 175.000…
...Sconosciuto il numero di gallerie e voragini formatesi tra le palafitte che sorreggono i palazzi...
...Devastante l'impatto sull'ecosistema lagunare delle grandi opere come il Mose...
...Diresti che Venezia è una città invisibile?
La città invisibile è un progetto di "Street Photography". Catturare ciò che ancora rimane della vita, del lavoro, delle persone in questa città; il lato invisibile, in passato più facilmente accessibile tanto al visitatore quanto al cittadino e oggi celato non soltanto dalla massiccia e rovinosa invasione quotidiana ma anche dal velo di superficialità, bisogni e pensieri virtuali che è inesorabilmente calato su un gregge di anime vuote.
Il mio tentativo è quello di raccontare l'imprinting che ho ricevuto dal mio luogo natio attraverso le immagini e tramite alcuni brevi racconti che costituiscono un dialogo ipotetico tra un moderno abitante e lo storico navigatore Veneziano Marco Polo che osservandola oggi, non comprende i cambiamenti subiti dalla sua città.
L'ispirazione per questi brevi racconti mi è venuta da un libro che mi è particolarmente caro: "Le città invisibili" di Italo Calvino, in cui l'autore immagina un altro dialogo ipotetico tra Marco Polo e il Gran Kan in cui il navigatore narra i suoi viaggi in queste città inesistenti.
Senza voler fare impietosi paragoni con uno scrittore inarrivabile come Calvino, provo a raccontare la città del navigatore così come l'ho conosciuta perchè credo che mai come in questi tempi, Venezia sia una delle città più invisibili anche se ciò può apparire come un paradosso.
Per farlo mi affido alle parole ma anche e sopratutto alle istantanee, frammenti di vita che spero abbiano qualcosa da comunicare a chi li osserva.
(Se vi piace il video con lo slideshow che vi consiglio di vedere in HD a pieno schermo, vi prego di votarlo e se vi va, di lasciare un commento su youtube)
-Nel Limbo-
Venezia, amico mio, è l'unica città invisibile che Marco Polo non raccontò mai nelle sue conversazioni con il Kublai Kan¹. Eppure la “Gran Dama”, patria del navigatore, cela le sue grazie alle moltitudini dato che le sfolgoranti esibizioni architettoniche che sorgono dalle acque e che l'hanno resa famosa nel mondo, hanno la rara qualità di accecare gli incauti sguardi; l'inganno è sottile ma in questo luogo transitano individui che ammirano una confezione elegante senza scorgere più il suo contenuto.
A qualcuno sembrerà paradossale, ma questo è il più impercettibile dei posti abitabili perchè in epoche nebbiose come le nostre, la città senza tempo desidera mostrare la sua anima soltanto a chi sa vedere oltre le apparenze. Rari infatti sono i viaggiatori che giunti a Venezia sanno essere discreti usando movenze delicate e mostrando animi gentili; qualità in grado di accendere l'interesse dell'elegante Signora. Gli stessi abitanti, ormai ridotti a un pallido riflesso, hanno dimenticato quelle maniere capaci di attirare il suo sguardo; ma ai pochi fortunati, conoscitori dell'arte di oltrepassare la soglia, la città rivela il suo volto per brevi anche se intensi attimi, creando bolle temporali che compaiono all'improvviso muovendosi lentamente tra le calli e i canali; bolle nelle quali è possibile entrare, lasciandosi poi cullare mentre si osservano istantanee di un passato troppo lontano e mai conosciuto.
Scostare il velo che ottenebra l'anima di questo luogo però non è una pratica molto popolare; richiede devozione e attenzione non comuni. I cittadini però, sono troppo impegnati ad escogitare nuovi piani di spostamento nella speranza di evitare la quotidiana invasione
delle orde barbariche che da troppe stagioni hanno oltrepassato la soglia del “Tutto esaurito”. Una sistematica occupazione che ha tolto ogni possibilità di respiro a questo ecosistema di pietre antiche e acqua marcia.
Il territorio inesplorato si riduce a vista d'occhio e le “Calli sconte”.² sono state scoperte da tempo.
La città si ritira con elegante pudore, rendendosi sempre più incorporea, tanto agli occhi di chi ha
dimenticato, quanto a quelli di chi non è mai riuscito a vedere; sono molti gli sguardi ottenebrati
che non percepiscono la forza creatrice di quest'anima femminile e si limitano ad osservare forme che non comprendono ma che colpiscono il basso ventre sollecitando quella lussuria che fa pensare a una prostituta indegna di rispetto perchè in vendita.
I mercanti, come è loro natura, sono sedotti da mazzetti di carta straccia, impegnati ad aprire e
chiudere attività monotematiche nella frenetica mungitura di una vacca che appare sempre grassa
anche se nessuno si preoccupa di nutrirla perchè ciò che conta per molti di loro, è alimentare
l’illusione di essere migliori e più liberi di chi, la carta straccia la butta assieme alle immondizie.
Ora comprenderai perchè le bolle temporali non vengono avvistate e inseguite dai più: Venezia, maltrattata nel corpo rende irraggiungibile la sua anima, Molti perdono l'occasione di
comprendere il suo amore accontentandosi di emozioni a basso costo, vissute in modo autistico,
dimenticando definitivamente la pratica del “sentire”, che viene relegata ad un’attività appartenente
a tempi cancellati, forse mai esistiti.
Eppure, guadagnando l'altitudine di un campanile e abbracciando con lo sguardo l'ampiezza dei coppi³ rossi che hanno decretato il colore di questo luogo, e la prossimità delle sue molte mura perimetrali che inibisce sguardi indiscreti alle calli, è possibile osservare le bolle di non tempo formarsi e compiere il loro breve ciclo vitale tra quegli angusti spazi che i numerosi palazzi, come alberi di una fitta boscaglia mantengono come sentieri. E con la dovuta attenzione, osservando in una breccia, si può notare l'ombra di un solitario cacciatore mentre aspetta con pazienza la sua bolla per godere una fugace visione concessa dalla città.
Puoi riconoscere chi si è guadagnato un ingresso nelle bolle temporali dai sorrisi complici scambiati tra ignoti che si sono riconosciuti. Per questi crononauti, gli edifici che come leviatani addormentati affondano le loro radici nei canali, emanano una vibrazione profonda che diffondendosi nell'etere fa scomparire per un momento la folla dei nuovi nonvedenti.
Nell'orgia di scatti digitali che in ogni secondo di questo tempo e di questa epoca, immortalano una scatola luccicante deturpata da facce più o meno sorridenti, è possibile sentire, tendendo l'orecchio, il clic di un battitore nella sua bolla mentre cattura un frammento di memoria della città invisibile. Consapevole che il palcoscenico è soltanto una finzione, egli vuole ricordare la vita.
Venezia nel frattempo, regala ricordi e illusioni mentre aspetta un altro uomo degno da portare nel limbo, unico luogo in cui, anche se per poco, può rinascere.
1. (Italo Calvino – Le città invisibili – 1972)
2. (Calli Nascoste, poco frequentate)
3. (Tegole)
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Bravo!!
Ottimo lavoro.
Il bianco e nero delle fotografie riporta all'essenza, la musica scelta è perfetta.
Un quadro intimista di una città sovraesposta.
Condiviso con piacere.
"Ama e fai ciò che vuoi"
La Città Invisibile
Venezia solitaria e flagellata da calamità, naturali e non.
Solido bianco e nero che mi pare immune da facili "digitalizzazioni", lo riguarderò con più calma.
Molto bello.
Dovessi tornarci cercherò la bolla temporale.
Alfoja
Grazie incredulo, porto
Grazie incredulo, porto avanti questo progetto nella speranza di renderlo visibile.
Grazie Alfoja, alla prossima
Grazie Alfoja,
alla prossima bolla temporale allora
Carta bianca
Sembra che in Italia si faccia di tutto per perdere cose di valore inestimabile. Mi vergognerei ad essere a capo di un Governo e autorizzare che vengano investiti soldi anche soltanto per le feste dell'unità, a sapere che ogni spicciolo possibile e disponibile per la tutela del patrimonio non sia indirizzato a "cose" come Venezia, fino a che non è garantita la sua salvezza ...
... però c'è l'expò, quello sì che è un biglietto da visita.
Sto ancora cercando di capire la differenza tra dare la delega e dare carta bianca.
Finti paradossi o strategie pianificate?
Credo che molti aspirino a una Venezia stile Dysneyland, con le comparse al posto degli abitanti; altrimenti non si spiegherebbe come mai, in una città che si sta spopolando con appelli sempre più drammatici: http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/01/05/news/nell-ultimo-anno-persi-altri-327-residenti-1.10610685, il Comune, proprietario di molte case che aspettano di essere assegnate a chi ne ha bisogno, conceda un punteggio maggiore in graduatoria a chi chiede di andare in terraferma, di uscire cioè dalla città.
Molte colpe le hanno anche i veneziani e su questo non ci piove, ma l'impressione è che tutti stiano cercando di mungere la vacca, strafregandosene di ogni altro problema, almeno fino a quando non ci si troverà davanti a un patatrac, che nessuno vede, come al solito, anche se sta li a bandiere spiegate annunciandosi da tempo.
P.S.
chiedo scusa a Calvero e agli altri per le mie assenze dai loro articoli che leggo però sempre con molto interesse.
Ciao Music Band; un
Ciao Music Band;
un piemontese che si interessa di Venezia è un po' strano,perlomeno singolare.Per il Bello esistono forse campanilismi?
Ogni tanto leggo il tuo ultimo bellissimo e sentito articolo,credo ne avrai visto le tracce...
Per carattere,forse per ego,raramente resto passivo.Nel 2014 mi ero attivato per la raccolta firme,onde evitare o ridurre al lumicino,il passaggio delle navi condominio nella tua meravigliosa città.Nell' aprile scorso nuovamente con scarsissimo successo come ti sarà noto.
Ci sono modi alternativi per ammirare Venezia?Certamente si!Personalmente pur avendo una certa dimestichezza con la reflex,non ho una sola foto col classico piccione....Altri commenti sono superflui.
Devo confessarti che ho condiviso più volte il tuo ultimo capolavoro:TEMPO CHE IMPAZZISCE,SCIE CHE AUMENTANO.Se può farti piacere,ha avuto giudizi superlativi!Ciò che mi ha amareggiato è la mia ultima preghiera,a cui non ha fatto seguito una sola parola.....Spero qualcuno ci ripensi prima che sia troppo tardi!!
Music,tu sei persona istruita,direi colta,quindi non ti sfugge di certo che la palese ignavia ci sta distruggendo.
Auguri alla tua bella ed UNICA città e a noi tutti,ne abbiamo veramente bisogno!
Buona Vita da amogaia.
amogaia
commenti Recenti
Ciao Piero Pieri
(mi viene in mente un personaggio di Jacovitti: Giorgio Giorgio detto Giorgio!),
riguardo al tuo commento senza seguito sul post di Musicband del "Tempo che Impazzisce", darei un suggerimento all'Amministratore:
la sezione in home page che riporta i commenti recenti andrebbe forse ampliata e meglio evidenziata altrimenti eventuali post aggiunti a vecchi argomenti rischiano di passare inosservati.
Un saluto
Alfoja
Piero detto Pieri
Ciao Alfoia;
io non mi firmo con nikname,nel mio caso è amogaia*,si da il caso che per metà sono toscano. In certe zone della Toscana il cognome PIERI è alquanto diffuso,ora non sto qui a sciorinare il nome per esteso,chi mi segue già lo sa.....
Dici che il mio commento è passato inosservato? Mi auguro VIVAMENTE sia così; quindi ben venga il tuo suggerimento.Parlo da profano,personalmente trovo questo blog molto chiaro e comprensibile...e se lo dico io!!
Approfitto per augurare buon week end a chi unisce e NON divide. amogaia.
amogaia
Ciao Piero Pieri, anche se
Ciao Piero Pieri,
anche se reputo tu sia fin troppo lusinghiero con i miei articoli (che in fondo non vedo certo straordinari), ti ringrazio per le belle parole che mi dedichi.
Riguardo il tuo appello (articolo sulla grandinata a Venezia) rimasto inascoltato, ritengo che le motivazioni possano essere riassunte in due punti fondamentali:
1) Il portico non ha un vasto pubblico ma sopratutto non possiede un tipo di audience da "caciara" come invece altri siti ben conosciuti hanno purtroppo acquisito. E personalmente credo sia meglio così. Altrimenti ci sarebbero moltissime persone disposte a parlare di scie chimiche vomitando scemenze e quindi finendo per ottenere l'effetto opposto: screditare ulteriormente una tematica che ritengo invece molto seria.
2) Parlare di scie chimiche è estremamente difficile in quanto, a parte il buon senso da utilizzare (io ho iniziato a vederle e documentarle dal 2003 sulla mia città) non c'è un modo per portare riscontri scientifici e in questi anni si è detto tutto e il contrario di tutto. Rimane cioè un problema affidato al buon senso di ognuno che resta difficilmente verificabile (andare in giro a dire: ci vogliono avvelenare tutti è soltanto controproducente).
Inoltre parlarne serve a poco quando manca una sensibilità totale verso la problematica; la verità è che la gente manco le vede. Ormai da anni quando sono per strada, invece di guardare le scie guardo la gente. Poi quando guardo film, cartoni animati, pubblicità etc. capisco perchè. Sono entrate nella nostra cultura esattamente come il termine "complottista". Ho assistito alla nascita di un termine che prima non esisteva e ora è citato in innumerevoli articoli e fa parte del linguaggio.
E come capitò quando pubblicai il mio primo articolo sulla propaganda mi venne risposto: "Roba per menti deboli".
Con questi presupposti che senso ha parlare di scie chimiche? Anche quelli che per anni hanno lottato, con argomenti convincenti e prove alla mano, per la verità sull'11 settembre, oggi capiscono che continuare a parlarne in questi termini non serve a nulla. Guardati l'intervento in video di Giulietto Chiesa pubblicato pochi giorni fa da luogocomune.
La gente si disinteressa a tutto, compresa la propria salute.
Io lusinghiero??
Buon pomeriggio Music Band;
io lusinghiero? Macchè,purtroppo sono SEMPRE molto diretto,dico esattamente ciò che penso. Lo so non è bene,e per questo ho pagato anche caro,esempio:tempo fa un mio superiore mi disse < .....Pieri, Lei ha grandi capacita,sempre disponibile,bla bla bla...però non ha ombra di filtro tra cervello e lingua.....abbiamo una stabilimento in Cina,le sarebbe congeniale,ci pensi su....>Perdonami il personale....
Mi inviti a guardarmi il video del quasi mio vicino di casa,purtroppo conosco bene il suo pensiero e...sfortunatamente devo tacermi, come diceva il grande LEO tengo famiglia e non ho nessuno, dico nessuno che mi copra le spalle....sono certo che tu mi capirai.
Scusami la franchezza ma,se il Portico NON può affrontare certe tematiche,non era opportuno dirmelo magari in privato?
La gente in generale se ne frega anche della propria salute?In parte è vero,però va anche detto che è del tutto disinformata(desiderio di informarsi...prossimo allo zero).Se uno di noi sapendo bene ciò che dice ed usando parole gentili,instilla la classica pulce nell'orecchio,c'è anche chi elabora e a sua volta si informa.Certamente bisogna dargli le dritte,altrimenti è matematico casca subito tra le braccia di perfidi avvoltoi.Personalmente inizio a fare domande apparentemente banali tipo:perchè aerei commerciali volano tranquillamente in pieno corridoio militare? Perchè i voli LOW COST possono fare Milano-Londra se il passeggero(230?) paga solo 50 € ??(numeri a casaccio sia chiaro)Potrei fare tanti esempi,non credo sia il contesto adeguato.
Ieri a Milano,purtroppo anche nel torinese,dicevo a Milano all'improvviso sono caduti tot.mm. di pioggia e 1900 FULMINI.Quindi chi ha architettato l'ennesimo sfregio SI E' PURE FIRMATO! Nel caso ti sfugga la mia allusione,non credo,sai a chi rivolgerti.
In Rete come sulla carta stampata ci sono moltissimi disinformatori,ne convengo.A mia volta mi permetto darti un suggerimento:prova a seguire Rosario Marcianò e suo fratello,magari....Per ora non faccio altri nomi perche forse...un tantino tecnici.I Marcianò li trovi su FB,su YOU TUBE,ecc
Spero di non essere stato prolisso come mio solito e...salutami Venezia! amogaia
amogaia
Hai frainteso
Temo tu abbia frainteso; io non ho detto che "Il Portico" non può affrontare certe tematiche, non ho certo parlato di censura; ti ho semplicemente fornito una mia opinione sulle motivazioni dietro alla mancata risposta del tuo post.
"Il portico" non è un'entità, si tratta di un insieme di blog ognuno gestito indipendentemente dal suo autore. Ho solo detto che il piccolo pubblico che circola qui è diverso dal "grande" pubblico di altri luoghi. Dove da una parte scoppia immediatamente una caciara o un argomento sembra calamitare l'attenzione, qui generalmente se uno non ha qualcosa da dire evita.
Io ad esempio intervengo molto poco negli articoli altrui però li leggo sempre con interesse.
appunto importante quello di Music-Band
Infatti in altri siti, la caciara in genere comincia proprio perche' dopo perche' a seguito degli articoli, uno o piu' membri di generazioni scolastica ai quali si e' insegnato che non importa cosa si dice, l'importante e' esprimersi e che tutti i pareri hanno pari dignita', anche le puttanate piu' ribrezzevoli, cominciano a scrivere deliri ed ad esercitare il loro diritto al minuto d'odio nelle forme ispirate dal fanatismo e dall'ignoranza.
Qualcuno di solito non e' disposto a lasciar passare, anche perche' alcuni articoli del sito sono interessanti e informativi e rischiano di sprofondare nella melma, essendo l'autore accomunato automaticamente a schiere di mentecatti fuori di testa seguaci nati o istruiti ad essere tali dal ministero apposito. Cosi' si interviene e comincia la caciara, o piu' spesso e recentemente, il linciaggio: la maggior parte dei siti hanno attirato il fan-club che si meritano, e questi non sopportano la lettura di opinioni a loro contrastanti, per quanto argomentate esse siano. Il loro mondo e' infatti tutto bianco o nero e tutto e' una riduzione ad hominem, fino ad arrivare a dire che sei implicato con la CIA e squallido mentitore (su tutto) se hai lavorato alla nascita e crescita della Rete di Internet, per fare un esempio di una cosa letta di recente.
Qui e' diverso. Siccome in genere gli interventi non sono alla cazzo di cane, se non so niente su un argomento in genere sono spinto a non intervenire, perche' non ci sono stravolgimenti della logica da far notare, anche senza andare nello specifico della materia.
Inoltre la vigilanza e piuttosto stretta, e non si ha paura di usare il cancellino senza pieta', casomai qualcuno seguisse le more di altri siti, e a discrezione di chi scrive nei vari blog.
Per il momento sembra funzionare, anche se bisogna ammettere che il valore di intrattenimento da Circo, e' piuttosto bassino ("entrino signori, che piu' gente entra piu' bestie si vedono!"). Niente effetti speciali, niente flames interessanti come alla TV. Una noia, per alcuni...