Quando si parla di blockbuster, in genere la prima cosa che salta alla mente è il cinema. Ci sono film che entrano talmente di prepotenza nelle liste dei successi ai botteghini, che ci lasciano allibiti per le cifre considerevoli degli incassi che ottengono...
... ma a stravolgere la consapevolezza riguardo i soldi che l'industria dell'intrattenimento riesce a muovere, è quanto sta avvenendo con un videogioco. Ciò che può permetterci di usare termini quale GARGANTUESCO senza andare sopra le righe, riguarda anche il tempo necessario che è servito per ottenere simili e allucinati traguardi. In ventiquattro ore (24) il videogioco che dà il titolo a questo articolo ha incassato soltanto UN MILIARDO di dollari.
Il video qui sotto, che serve a promuoverlo, è tra i più interessanti negli utlimi anni a mio avviso, un lavoro di fino sulle menti dei ragazzi. Ci ritroviamo tra un minuto e quaranticinque secondi circa. Intanto, buona visione.
In "copertina" ho messo un'immagine della signorina Fox (eroina al cinema dei primi Transformers - Bay/Spielberg) che non è tratta dal video in questione, bensì da una delle migliaia di fotografie che girano in Rete, figlie di un successo travolgente ma precedente a questa promozione. Questo a sottolineare l'importanza che si ha nell'utilizzare una "Pupa" che già possiede una forte presa sull'immaginario comune e non solo perché il suo tipo di bellezza ha dettato uno standard, ma perché grazie ai film di successo dei "Robottoni", garantisce una figura di eroina positiva, quella che ha combattutto per salvare il mondo dagli alieni di turno.
Le notti agitate di milioni di adolescenti, e gli ormoni pompati più dei muscoli di un culturista, con Megan Fox hanno segnato e identificato i nostri tempi (in maniera minore credo, solo alla mitica Marilyn) che insieme a Scarlett Johansson, probabilmente sono due delle più ambite sex symbol viventi, di questa generazione.
Quest'altra immagine qui sotto, cui non approfondirò i nessi che lascio volentieri ai lettori, dice di quale forza emotiva e trascinante i "miti" hanno nell'ambito di una propaganda.
Ma andiamo avanti.
Nell'ultimo anno, per la serie Call Of Duty, si sono calcolate qualcosa come quattro miliardi di ore giocate e questo riguarda soltanto questa serie. Soltanto questa serie, ripetiamolo.
Nel video in questione si è sapientemente dimenticato di mostrare la crudezza che il gameplay prevede, l'efferatezza, la freddezza e il distacco che si prova nell'eliminare avversari che non sono soltanto le cosiddette Intelligenze Artificiali, ma anche gli alter ego degli altri giocatori. La frequenza compulsiva con cui si "muore e si rinasce" (il cosiddetto "respawn"), si assassina e si viene assassinati, è un processo che spinge all'alienazione. Il magnetismo che assicurano questi programmi di guerra deumanizzanti, non hanno scusanti poiché a differenza di altri videogiochi ove comunque è presente una componente violenta, non è presente il minimo processo immaginativo né di fantasia. Anzi, è vanto delle case produttrici "assicurare" (sia vero oppure no, non conta) che coi loro giochi si allenano i militari professionisti, ma anche che: - i loro software sono "emanazioni" delle realtà virtuali create dall'esercito o dal Pentagono che sia, per le esercitazioni più innovative e tecnologiche. Il processo di simbiosi con tali emozioni e "consapevolezze" che non sono più consapevolezze, ci dicono del degrado emotivo cui veniamo sottoposti. Il bombardamento è a tappeto, per usare la metafora più all'uopo.
Il Trailer mostra la guerra come avesse un lato divertente dove neanche la questione strategica, che è il fondamento delle battaglie, è contemplata. La distruzione indiscriminata si scatena insieme all'invincibilità dei protagonisti che, con aria scanzonata e goliardica, giocano grazie agli strumenti più moderni, quelli atti ad eliminare altri esseri umani. Nessuna titubanza.
Di passaggio.
Innanzitutto: - questo articolo non vuole essere quello tipico scandalizzato che denuncia la violenza di un prodotto ludico. Anzi, sostengo che i videogiochi sono tra i minori responsabili dei comportamenti violenti nella quotidianità.
Esiste il male?
Questo è un falso problema. Anzi - IL - falso problema. Certo, il male esiste, ma è la prospettiva in cui siamo spinti ad inquadrarlo che porta il gregge ad essere tale e, all'occorenza, macellato. Sempre per il suo bene, però. Sia mai scordarcelo.
Nel momento stesso in cui si volesse esorcizzare un male, significa che lo si considera tale. Qui il barbatrucco. Qui risiede un nostro grande errore, quello che la propaganda cavalca con sapiente esperienza ed immutata efficienza. Ecco quindi che c'è la soluzione (ma non per noi):
- Il male può essere sempre necessario.
Fatta. Ci fottono con le parole e non lo capiamo mai abbastanza. Mai.
Il Bispensiero regna sovrano. A questo servono le famose Parate Militari, ad esempio, a irrigimentare le nostre emozioni prima ancora dei soldati che vi partecipano. Detta in soldoni, si esercita un fascino. Come funziona?
...beh ...vale per ogni cosa, nella nostra esistenza. Come con il fascino per il cosiddetto "proibito". Di fronte ad un contrasto tagliente e feroce, la morale comune, buonista, perbenista, fa sì che questo acquisisca un potere ammaliante.
Però, il paradosso per un nuovo mondo, se mai verrà, sarà quello che rivoluzionerà il concetto di guerra e cioè sarà quello che non riconoscerà la guerra come un male. Bel paradosso, eppure è così. Lo lascerò spiegare meglio a Oscar Wilde più sotto. Il resto sono e saranno solo alibi di animi inquadrati, allineati e coperti.
Nel video in questione vige una regola di fondo, che è quella più importante, comunque la consapevolezza è la seguente: - chi muove guerra a qualcosa o a qualcuno lo sta facendo nel giusto; combatte un male. Invisibile o meno che sia, non conta. Ludico o reale che sia, non conta. Si tratta di sdoganare il bispensiero. Né più né meno e al Mulino del Potere porterà comunque acqua, utile soltanto a quello che lui intende macinare.
Game Over?
Oscar Wilde spiegando in maniera esemplare il problema, cosa che mai più è stata approfondita con tanta intelligenza, arguzia e rigore, scriveva così:
Fin quando la guerra verrà considerata un male, avrà sempre del fascino. Quando verrà giudicata volgare, allora cesserà di essere popolare.
La voce suadente di Frank Sinatra e il swing armonioso che fanno da sottofondo al video promozionale, creano l'ennesimo contrasto ammaliante di un Male necessario, compreso l'essere divertente.
Buon divertimento allora. Così vogliamo. Così compriamo. Così sosteniamo. Così sia.
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