Ci viene chiesto di accettare questa abrogazione delle nostre più preziose libertà, tra cui la libertà di viaggiare, la libertà di associazione e riunione, la libertà dalla detenzione arbitraria all'interno delle mura di casa, la libertà alla privacy in transazioni ed interazioni, ed altre libertà che sono state acquisite al prezzo del sangue dei nostri antenati, sulla base di un nuovo coronavirus che presenta una minaccia esistenziale per l'umanità quale non si è mai verificata sino ad ora.
Ma questa, ovviamente, è una menzogna, perché ad ogni singola influenza stagionale, per tutta la nostra vita, ci sono state simili ipotetiche catene di infezione. Non ho dubbi sul fatto che ci sia qualcuno che ascolta le mie parole in questo momento che è stato coinvolto in una catena di infezione che è finita con la morte di una persona immunocompromessa.
Mai prima d'ora quella persona avrebbe dovuto pensare a se stessa come ad un assassino, figuriamoci confinarsi in casa per impedire che un simile omicidio potesse ripetersi. Ma questo è ciò che ci viene chiesto di accettare, proprio ora.
E lo voglio sul tavolo.
Perché se non articoliamo chiaramente questo principio che ci viene chiesto di accettare, allora con il nostro silenzio acconsentiremo ad esso. Daremo tacitamente, implicitamente, consenso a ciò che sta accadendo proprio ora.
E voglio affermarlo chiaramente per respingerlo chiaramente.
Ora, potrebbero esserci alcune persone che non sono d'accordo con me. Quindi, prima di tutto, lasciatemi mettere qualcos'altro sul tavolo e chiarire che, ovviamente, nulla di ciò che dico è, in alcun modo, atto a minare il diritto fondamentale che tutti hanno e che hanno sempre avuto, e che tutti avranno sempre, di prendere qualsiasi misura precauzionale che ritengano necessaria per impedire che si verifichi una tale catena di infezione, incluso isolarsi a casa propria, indossare qualunque equipaggiamento protettivo che desiderino, allontanarsi socialmente da chiunque o da o qualsiasi altra cosa che ritengano appropriata per prevenire tale catena di infezione.
Certo, hanno questo diritto. Ma quel diritto negativo viene ora ribaltato nell’obbligo positivo per tutta la società di fermare tutte le attività umane produttive, rinchiudere tutti a casa loro e trattarli come prigionieri, rintracciare e sorvegliare tutto ciò che fanno e tutti quelli con cui vengono in contatto sulla base di un'ipotetica catena di infezione che potrebbe [ipoteticamente] avere luogo.
E lo voglio sul tavolo.
Se tu sei d'accordo con quel principio e pensi che sia una buona cosa, allora affermalo chiaramente. Dichiaramelo in faccia. Oh, aspetta, non puoi, perché sei prigioniero all'interno delle mura di casa tua e non ti è permesso entrare in Giappone. Probabilmente pensi che sia una buona cosa, ma almeno dillo alla mia faccia digitale. Dichiara chiaramente di essere d'accordo con la perdita delle nostre libertà più elementari sulla base di questa ipotetica catena di infezione e indica chiaramente dove si trova la tua linea nella sabbia.
Cosa pensi andrebbe troppo oltre per il governo a causa del panico per la pandemia?
L’identificazione biometrica che traccia ogni movimento di ogni cittadino in ogni momento per il resto della sua vita? O la possibilità di entrare nelle case per verificare la presenza di potenziali infezioni e vaccinare gli occupanti con la forza, se necessario? O qualsiasi altro numero di misure che stanno venendo alla luce a seguito di questo panico?
Dov'è la tua linea nella sabbia, chiaramente indicata, in modo che quando quella linea viene attraversata, la gente vedrà che eri un ipocrita per averla assecondata. A meno che non ci sia alcuna linea nella tua sabbia, e che tu pensi che i governi siano giustificati nel fare qualsiasi cosa qualsiasi presunta "autorità sanitaria" dica, alla luce di una situazione di pandemia.
Dichiaralo apertamente e per iscritto. Non nasconderti dietro un la solita fuffa.
Diteci cosa specificatamente tu - non gli agenti dello stato a cui delegare la tua violenza - TU - fareste per impedire alle persone di continuare con la loro vita usuale in caso di pandemia.
C'è molto su cui ponderare, a questo punto.
Spero che lo farai.
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Unitevi a me nel respingere chiaramente il principio che ci viene chiesto di accettare proprio ora. Se lo farete, penso che ci avvicineremo molto al colpire la radice questo male.