Il delirio è intorno a noi. E mi dà i brividi realizzare, mentre sto scrivendo, come un cielo azzurro e una brezza tiepida accarezzi questo pergolato fatto a mano da mio padre, arricchito dal canto degli uccellini che, intonando cinguettii gioiosi alla primavera, faccia da sfondo a un male oscuro che da dietro quelle finestre (da cui potrei essere e sono certamente osservato) si muovano esseri inqualificabili: bipedi dotati di notevoli possibilità motorie - nessuno lo nega - nonché della capacità di nutrirsi e vestirsi autonomamente, persino di esprimere vocaboli senza essere senzienti. E questo ha del miracoloso.
E se c'è una cosa che oggi al suo apogeo non può che essere allucinante, non è certo la totale assenza di indipendenza intellettuale da parte dei bipedi di cui sopra, giacché non tutte le colpe sono le loro e poi, ora è evidente, non stiamo parlando di umani. Urgono neologismi. Subumani? No. Non ha senso. Giacché non sono sotto/sub a nulla. Se discendessero dagli umani, ne porterebbero – se pur diminuiti o depauperati – i segni distintivi.
Ma coloro che invece senzienti lo sono, e che mai - e sottolineo MAI - hanno debitamente mosso indagini (figurarsi di puntare il dito) verso i non-senzienti, i quali con la loro esigenza di assoggettazione sono i reali responsabili di questo attacco alla libertà, all'uomo e all'infanzia, come li dovremmo considerare?
Appuriamo intanto una cosa, qesta: il mantra sacro di cui tutti vanno peculiarmente orgogliosi (alcuni per rispettare un'Agenda, altri per servilismo, altri per speculazione), partendo - ci mancherebbe - dalle oligarchie, quindi passando per le élite, poi abbracciando il teatro della politica, attraversando il mainstream e giungendo ai contro-informatori, per tutti costoro, il mantra e la priorità è: combattere le menzogne e difendere la verità.
WOW
Come se chi non ha mai dato segno di volontà di verità poteva mai essere interessato a intendere l'esistenza in nome di una qualche verità.
Se hai un popolo che dimostratamente non è interessato alla verità (se non intesa come formula retorica) e si vuole combattere le menzogne in nome di una qualche miglioria sociale, equivale a scopare per la verginità. Né più né meno. E non intendo scusarmi per questa triviale e abusata metafora, giacché il non parlare come si mangia ha, tra le altre cose, la sua bella fetta di responsabilità a questo mondo.
Certo, c'era il tempo di fare una certa sensibilizzazione in nome di una presa di responsabilità, poi ci sarebbe stato il tempo di una certa presa di coscienza, poi di un dissenso pubblico, poi di ritrovarsi di concerto per le piazze, poi di una certa informazione alternativa, poi quello di una certa contro-informazione, poi quello di una contro-propaganda, e via discorrendo. Peccato che di volta in volta ci si muova con giusti dieci anni di ritardo.
Possibile che non ne abbiamo azzeccata mai una, almeno in un decennio? Voglio dire, d'altronde, anche un orologio fermo segna l'ora esatta due volte al giorno, giusto? Ahinoi, non è questo il punto. No, non è che non se ne azzecchi mai una. Semplicemente e continuativamente – il Potere non ragiona contemplando il presente, ma solo ed esclusivamente delle decadi che lo riguarderanno. Ma noi integerrimi, smascheriamo le menzogne che ci avevano già fottuto dieci anni fa.
Per il popolo dei bipedi-non-senzienti, il futuro che i politici argomentano, non è futuro: è retorica. Impacchettata ben bene e con un bel fiocco dorato sopra.
Da qui la domanda da un milione di dollari. Quale. Quale. Quale. Quale e quale ancora, quale e quale maledetto meccanismo fondamentale ha sempre svolto la funzione assoluta e servente da minimo comune denominatore, il quale ha acconsentito a che ogni forma di assoggettamento si elevasse sino alla misura delirante che possiamo oggi constatare?
Ai senzienti: buon ascolto.
Agli speranti: andrà.tutto.bene.
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