E’ ormai chiaro da molti decenni che il sistema che ci propone il pensiero unico, come sempre ha fatto con il trucco della Demonocrazia (il governo dei demoni, cioe’ dei mentitori dalla lingua biforcuta), ci propone anche l’opposizione addomesticata.
Bisogna fare attenzione a pesare sempre accuratamente le parole di chi cita la democrazia (“in democrazia i giornalisti, i poliziotti, gli usceri, i mafiosi dovrebbero comportarsi cosi' o cosa' " cioe' nel modo in cui chi propugna la truffa ci ha fatto credere che dovrebbero comportarsi).
Chiunque citi i valori democratici e’ un falsario, perche’ non esiste nemmeno un significato univoco condiviso di una parola senza alcun senso compiuto come democrazia, come non esiste quello della parola progresso e di altre fregature ideologiche che servono solo a riempire vuoti logici in discorsi che di logica non ne hanno affatto.
Nel video "Il Ministero della Verita'" di Contro.TV (la sigla con l'occhio di Horus e' gia' tutto il programma) Massimo Mazzucco parla di autoreferenzialita’ della informazione di regime e contemporaneamente si autoproclama contraltare della stessa informazione di regime nel ruolo di unto della libera informazione per volonta’ divina, assieme ad altri personaggi abbastanza diversi fra loro, ma che tutti quanti hanno in comune una gran voglia di assurgersi a delegati di non si sa bene quale popolino, il quale deve appoggiarli obbligatoriamente se non vuole cadere nell’assenza totale di informazione, informazione la quale solo loro possono garantirci - e ce lo dice proprio quando si autoincensa a fustigatore degli informatori professionali. Allo stesso momento costituisce un sindacato che come tutti i sindacati e’ la immagine speculare del regime e ne perpetua logiche, sistemi e idiosincrasie, fino a chiamare “complottisti” e tacciare di essere “inarticolati” quelli che non sono completamente d’accordo con loro.
Il fatto che invece l’informazione libera sia stata fatta per decadi da migliaia di blogger e vlogger o semplicemente da partecipanti a forum, i quali sono stati la fonte dell' informazione libera dall'inizio del fenomeno Internet, compresa quella contenuta nei documentari del nostro eroe, cioe' quella che si basa sull’esperienza personale, passa totalmente e volutamente sotto silenzio – come espulso e silenziato nel forum di sua proprieta' e’ stato recentemente chiunque, anche solo per associazione si permetta punti di vista che possano risultare sgraditi, con scuse oggettivamente abbastanza risibili. Ironicamente - o piuttosto tragicamente - Mazzucco fa notare nel presente video come alcuni soloni siano stati proclamati, come alcuni iscritti al suo forum, colpevoli per associazione, parlando dell’informazione "mainstream" di un perfetto sconosciuto (sconosciuti mainstream suonano come celebrita' occulte) che ora sappiamo esiste perche’ ce l’ha introdotto lui, che la TV mainstream la guarda sempre attentamente, sembra di capire.
Comincia malissimo Mazzucco in questo video, volendoci fare credere quello che e’ stato sconfessato da anni da tutte quelle migliaia di persone che, senza assurgere alla notorieta’ mediatica o bazzicando come lor signori profeti dell’informazione libera con RAI, Mediaset, Parlamento Europeo e cosi’ elencando posti dove in piu’ sano ha la rogna, hanno gia' provato da anni e cioe’ che I MEDIA DI REGIME NON TRAGGONO IL LORO SOSTENTAMENTO DAI FANTOMATICI “SPONSOR”.
Il fatto che l'informazione di regime si sostenga sulla pubblicita' e venga influenzata dalle ditte che la commissionano e’ una balla cosi’ enorme che gia’ solo sentendo un’affermazione siffatta viene voglia immediatamente di spegnere il video e andare a guardare qualcosa di piu’ intellettualmente stimolante, tipo Il Grande Cuggino o Master Scem.
In realta’ la propaganda di Regime si alimenta con i soldi di quelli che con una somma perfidia ipocrita vengono chiamati contribuenti (coatti), tramite finanziamenti piu’ o meno palesi o piu’ o meno occulti.
La prevalenza sui palinsesti degli sponsor e' solo una trovata propagandistica atta a conciliare la coppia di neuroni di quelli che sentendo parlare di “turbocapitalismo” o “neoliberismo” non vengono colti da conati di vomito e che si bevono qualsiasi panzana pur di essere rassicurati di vivere nel sistema migliore possibile, mondo favoloso nel quale il Governo (quello che se e quando conviene manda a morire sbudellati tutti gli uomini estranei all’elite che vadano dai 18 ai 48 anni o sgancia bombe atomiche “per vedere l’effetto che fa”), se non fosse per alcune mele marce, funzionerebbe per il suo scopo vero, e cioe’ il bene dei “cittadini” (i contadini mai che li menzionino), e invece viene incapacitato nel suo intento benefico e taumaturgico dall’interferenza dei “privati cattivi” quelli che fanno gli “sponsor” che se non ci fossero loro a rovinare la perfezione divina dell'informazione democratica avremmo ancora il Maestro Manzi e Carosello in TV e la mamma preparebbe gnocchi per tutti (ridi, ridi) tutti i giorni.
Finita la penosa disinformazione smentita ormai da quando Giuliano Amato era giovane, il nostro eroe comincia a elencare i cattivi traviati dagli sponsor, gentucola che nessuno si sognerebbe di sodomizzare neanche di striscio se il nostro eroe non ne parlasse, ammettendo pero’ che, nonostante costoro siano prezzolati dai perfidi sponsor, fanno parte di task forces governative finanziate dal solito ignaro Pantalone, che pensava a questo punto di almeno non dover pagare queste mezze tacche ed invece le paga eccome, che sorpresa.
Dopo il solito fuoco di sbarramento fumogeno di esempi di menzogne e slealta’ da parte di costoro che lavorano per il fantomatico mainstream prezzolato (una sorpresa sconvolgente, li immaginavamo casti come la signorina Goretti), si capisce senza alcun dubbio che loro, il sindacato autoreferenziale di Messora, Chiesa, Mazzucco e compagnia cantante, stanno rischiando di essere tacitati, il che significherebbe la perdita completa della informazione libera. Sembra di sentire Radio Radincubo, quella che andava avanti con piagnistei continui (non so ora, fortunatamente sono abbastanza remoto da non essere piu’ esposto a esalazioni tossiche di questo livello) e per la quale se avessero dovuto loro chiudere per mancanza di fondi gentilmente forniti dai contribuenti sotto minaccia di violenza, la liberta’ di informazione sarebbe stata annullata per l’eternita’, come se fosse mai esistita.
Invece, dell’attacco concertato che da anni i vari blogger e vlogger e ricercatori indipendenti stanno subendo con censure, demonetizzazioni, chiusure, denunce e via elencando fino ad arrivare all’essere per davvero suicidati e il relativo corredo di tuttti i sistemi raffinatissimi per bloccare le informazioni di prima mano, come i filmati fatti sul luogo degli eventi col telefonino sui social media, quello, quello no, non lo si menziona, perche’ loro non sono L’informazione Libera, sono solo “utenti”.
Quel che si menziona invece nel gran finale sono possibilita’ future di repressioni e controllo che non accadranno domani se i nostri paladini dovessero sparire, come Mazzucco implica minacciosamente, ma stanno accadendo da ieri, l’altroieri ed il giorno avanti e che erano gia’ stati esposti in maniera esaudiente da migliaia di partecipatori a forums, con tanto di fonti, ragionamenti e conclusioni logiche conseguenti da almeno 15 anni, ma che invece vengono annunciate da Mazzucco come se fossero novita’ che solo i paladini del sindacato dell’informazione libera possano comunicarci: non ce l’hanno detto prima, loro, perche’ volevano farci una sorpresona o roba del genere, si immagina.
Insomma, mi sono cascate le braccia. Ed anche altro.
Se questa e’ l’informazione libera, aveva ragione Hegel: la liberta’ e’ liberta’ di obbedire alle leggi.
Che chiudano pure stasera: il mondo sopravvivera'.